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sanimai
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da sanimai » martedì 20 febbraio 2024, 17:59

Nel1982/83 avevo le IMF RSPM IV,ottimo per l' epoca e l ho modificato usando solo basso e mediobasso dell Imf,aggiungendo per i medio alti 6 cellule elettrostatiche RTR e un supertweeter a nastro tedesco,Accent,con l 'aiuto di un tecnico amico per il crossover
ARC D 250 sui bassi e Jadis 80 sui medioalti,pre ARC SP10 e Goldmund Studio con Koetsu rosewood Signature

Impressionante per quegli anni

F.Calabrese
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » martedì 20 febbraio 2024, 18:11

sanimai ha scritto:
martedì 20 febbraio 2024, 17:59
Nel1982/83 avevo le IMF RSPM IV,ottimo per l' epoca e l ho modificato usando solo basso e mediobasso dell Imf,aggiungendo per i medio alti 6 cellule elettrostatiche RTR e un supertweeter a nastro tedesco,Accent,con l 'aiuto di un tecnico amico per il crossover
ARC D 250 sui bassi e Jadis 80 sui medioalti,pre ARC SP10 e Goldmund Studio con Koetsu rosewood Signature

Impressionante per quegli anni
Impressionante anche oggi...!

Ti ringrazio di essere qui: io sto resistendo a fatica alla tentazione di porti una valanga di domande su come gli audiofili come te arrivino alle loro decisioni (vedi caso Montagna...). Sarebbe interessantissimo capire.

Grazie ancora e saluti
F.C.

sanimai
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da sanimai » martedì 20 febbraio 2024, 18:53

Puoi fare tutte le domande che vuoi
Ora ho da fare e dopo te lo spiego

lucaesse
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da lucaesse » martedì 20 febbraio 2024, 20:02

io avrei due curiosità banali:

visto che se ne parla e mi par di capire che qualcuno le ha ascoltate, come suonano le sugherose Dioniso? In realtà è esattamente il genere di diffusore che non mi interessa. In passato mi era capitato di ascoltare i monovia più famosi del mondo audiofilo, i Lowther. Mi avevano convinto poco e ancor meno se piazzati in mobili complicatissimi nel disperato tentativo di cavarne dei bassi. Quindi non ho mai cercato di ascoltare le "piccole" Giotto, non mi son sembrate sensate le enormi trombone di Nelson Pass. Ma le Dioniso sembrerebbero la quintessenza di questo genere di diffusore, mi avete incuriosito.

Le mie perplessità sono due: un altoparlante a banda intera ha dei limiti intrinseci rilevanti. Ha senso portare costi e ingombri ai massimi livelli adottando una configurazione non ottimale? La tromba posteriore deve tirare su i bassi a partire da frequenze neanche tanto profonde, con una simile lunghezza si riesce a mantenere un minimo di coerenza con l'emissione diretta?


Sanimai, il secondo quesito immagino sia solo per te. La cosa che mi ha interessato dei finali CH Precision è il controllo della retroazione. Sarei curioso di sapere:

. con il manuale utente si capisce come è concepito questo controllo?
. mi confermi che al variare del tasso di retroazione non varia il guadagno dell'ampli?
. quali differenze sonore hai riscontrato, ovviamente.

Buona serata a tutti

Luca

sanimai
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da sanimai » martedì 20 febbraio 2024, 21:10

Proverò' a rispondere sulle Montagna.

Secondo me ci sono sempre stati e ci sono ancora,tanti buoni amplificatori,giradischi e testine, in ogni fascia di prezzo per cui e' abbastanza facile scegliere un buon prodotto in ogni fascia di prezzo,se si ha un po' di esperienza e avendo la possibilità' di ascoltarli, compararli,ascoltandoli a casa,ecc,ecc,mentre PER ME,e' molto difficile trovare un diffusore che mi soddisfi e non so il perche'.

Sono stato nelle fiere di Parigi,Chicago,una decina di volte a Monaco,varie fiere piu' piccole,tanti negozi in Italia e all' estero,ma non ho mai ascoltato un diffusore che mi piacesse e mi desse emozioni anche a prezzi da 100K e 300K,che logicamente non avrei mai potuto permettere,ma anche quelli nessuno mi ha mai emozionato.
Dal 1978 al 1992 ho avuto buoni diffusori,AR9,niente di che,IMF RSPM IV,Acoustat 2+2,Quad 57 2 coppie,Timpany IVA,Soundlab A1 e sub B1,come diffusori tradizionali e dal1992 al 2012 Diffusori 3 vie Yamamura,Audiotekne 4 vie e Audiotekne il monovia 8716 in carbon block,con supertweeter ALE 1750 dep e sub Krell Master reference tagliato a 40/50 hz a 48 db,sistema biamplificato con pre e finali Audiotekne,il sub era amplificato con controllo di volume.

Questo impianto l' ho tenuto con grande soddisfazione dal 1995 al 2011,poi venduto tutto per vari motivi e ridotto il tutto drasticamente .

Ero molto amico con Pietro,Pepe57,purtroppo mancato 2 anni fa, abitavamo a 40 minuti di distanza e ci vedevamo da 35 anni quasi mensilmente per provare qualcosa da me o da lui e nel 2012 cercavamo entrambi un nuovo diffusore di qualita'.
Nel 2011 e 2012 vedevamo alla fiera a Milano lo stand statico di Montagna che esibiva i suoi driver, ci hanno colpito e siamo andati insieme a Voghera a sentirle.
Nonostante ci fosse un impianto non all' altezza, cd Denon,integrato Musical Fidelity da 50 watt, piattina rosso e nera, e qualcosa che non ci convinceva in generale, ma abbiamo trovato una grande trasparenza,velocita' e dinamica,piu' una qualita' sonora di buon livello dato da driver di ottima qualita'.

Il basso non scendeva molto ed era un esile nel mediobasso.

Siamo stati poi diverse volte portando il mio cd Wadia, Pietro i finali Shindo 300BLimited,piu' buoni cavie con le migliorie che ha fatto nel tempo, ha raddoppiato il volume del box dei bassi, migliorato i driver, fatto un box di erga e fibra di carbonio invece del legno,le ha migliorate molto, ci sono piaciute e le abbiamo acquistate sicuri che a casa avremmo avuto un risultato nettamente migliore degli ascolti che si facevano in fiera.

Sentendo poi diffusori da 100 a 200K da amici, negozi e fiere sento una qualita' nettamente inferiore alle Montagna per la pochezza dei driver che utilizzano la maggior parte dei costruttori noti.
Le pilotavo nella mia stanza da 85 mtq con 2 Kondo Souga da 8 watt e suonavano molto bene e forte sono molto soddisfatto ancora oggi

sanimai
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da sanimai » martedì 20 febbraio 2024, 21:32

Per quanto riguarda i CH,sono sempre stato amante delle valvole, da ARC,Jadis,Klimo Otl,Mactone otl,Shindo,Yamamura,Audio tekne,ANJ,Kondo e poco attratto dai transistor, tranne la parentesi ML,e un giorno nel 2016/2017 sono andato nel negozio di un mio amico a sentire una dimostrazione dei primi CH arrivati in Italia,il pre/dac C 1 e finali mono A1,ora fuori produzione con diffusori Wilson abbastanza costosi, non mi ricordo il modello.
Non mi sono mai piaciuti questi diffusori, lenti,gonfi sul mediobasso,non naturalista assistendo alla dimostrazione ho trovato un suono trasparente, veloce,un basso molto controllatosi ha scioccato quasi.
Finita la demo il mio amico negoziante me li ha dati da portare a casa da provare.
Messi al posto di Kondo M7 ksl e 2 Souga ho trovato in confronto un suono con la stessa naturalezza sul medio, basso piu' controllato e profondo, acuti piu' estesi ma dolci e mi hanno veramente impressionato e li ho acquistati, vendendo i Kondo.

Venduto poi il pre/dac che non uso e preso il pre L1,e sostituiti i finali A1 con gli M1 ed il phono P1 con alimentazione separati x1,opzionli.
Questo finale ha 2 canali e si puo' usare in stereo, oppure in mono dove alimentazione va tutta su un canale, o a ponte, dove mettendo a ponte i 2 canali la potenza da 200 watt passa a 700 watt a 8 ohm, raddoppiando al dimezzare dell' impedenza, oppure si puo' usare in biamplificazione passiva, utilizzando un canale per i bassi e l' altro per i medioalti.
In questo modo si puo' regolare la controreazione per ogni canale variandola da 0 a 100 a passi di 10%.
Sul basso do il 10 o 20% di controreazione ed il woofer e' leggermente piu' frenato ed il suono leggermente piu' pulito, mentre sul meditato senza.Mettendola anche sul medioalto si sente un suono piu' sporche meno naturale.
Il guadagno rimane uguale al cambiare della controreazione.
Inoltre biamplificando si puo' regolare il guadagno su ogni canale a passo di 0.5 db aumentandolo o diminuendolo, necessario nelle biamplificazioni,se serve.

Prima di acquistarli li ho provati da solo nel negozio per giorni in confronto a Pass Xs 300,mono 4 telai,Esoteric Grandioso mono,Gryphon Mephysto mono,Dan d'Agostino mono, il top Rowland 925,Aestetix Atlas mono e Soulution e li ho trovati musicalmente, non superiori, ma nettamente superiori a tutti

F.Calabrese
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » martedì 20 febbraio 2024, 22:46

Fantastici i tuoi post, Sanimai...!

Grazie a nome di tutti !

F.C.

aldusmanutius
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da aldusmanutius » martedì 20 febbraio 2024, 23:05

lucaesse ha scritto:
martedì 20 febbraio 2024, 20:02
io avrei due curiosità banali:

visto che se ne parla e mi par di capire che qualcuno le ha ascoltate, come suonano le sugherose Dioniso? In realtà è esattamente il genere di diffusore che non mi interessa. In passato mi era capitato di ascoltare i monovia più famosi del mondo audiofilo, i Lowther. Mi avevano convinto poco e ancor meno se piazzati in mobili complicatissimi nel disperato tentativo di cavarne dei bassi. Quindi non ho mai cercato di ascoltare le "piccole" Giotto, non mi son sembrate sensate le enormi trombone di Nelson Pass. Ma le Dioniso sembrerebbero la quintessenza di questo genere di diffusore, mi avete incuriosito.

Le mie perplessità sono due: un altoparlante a banda intera ha dei limiti intrinseci rilevanti. Ha senso portare costi e ingombri ai massimi livelli adottando una configurazione non ottimale? La tromba posteriore deve tirare su i bassi a partire da frequenze neanche tanto profonde, con una simile lunghezza si riesce a mantenere un minimo di coerenza con l'emissione diretta?


Sanimai, il secondo quesito immagino sia solo per te. La cosa che mi ha interessato dei finali CH Precision è il controllo della retroazione. Sarei curioso di sapere:

. con il manuale utente si capisce come è concepito questo controllo?
. mi confermi che al variare del tasso di retroazione non varia il guadagno dell'ampli?
. quali differenze sonore hai riscontrato, ovviamente.

Buona serata a tutti

Luca
Ero CERTO che Lucaesse, che in questo forum è il tecnico più brillante e preparato si sarebbe interessato alla questione che è oggettivamente la features più interessante dei finali CH precision.
Anche io ho provato a capirci qualcosa di più poi per pigrizia e mancanza di tempo ho sempre rinunciato ad approfondire.
Mi sono limitato agli ascolti accademici in fiera a Monaco, dove provi a farti un'idea generale (peraltro prova sempre superata molto bene). A casa di sanimai non vado da pochi mesi prima del COVID e sarei contento di rivederlo, non ho voluto spoilerare o sviolinare, ho un gran bel ricordo del suo sistema a trazione vinilica .
Tornando all'opzione del controllo della retroazione ricordo di avere visto in passato dei finali a valvole che potevano agire tramite un commutatore a due posizioni escludendo o includendo il NFB. Qui nei CH Precision la cosa è complessa sul piano circuitale; addirittura nei nuovi finali M10 gli step sono in punti percentuali molto fini (non sono calcolati in db e non so in quale punto del circuito intervengano). Ricordo che una discussione c'era nel forum dei riccastri americani dove posto ogni tanto e ne parlai brevemente a Munchen con Elliot, l'importatore americano di CH che alla fine ammise che la soluzione che viene più adoperata è con una modesta iniezione di NFB per un migliore controllo in basso; questo è un tema su cui dissento dalla corrente dei partecipanti a questo forum, preferisco sempre nei finali a stato solido che il damping factor (figlio in parte della retroazione) non sia troppo basso, pur evitando nel contempo roba con valori altissimi utili solo per i datasheet.
Ma in tutto questo... Per quale motivo i progettisti svizzeroni dovrebbero rendere pubblico il meccanismo che governa il giochino? Dico così per logica, sono praticamente gli unici che vantano sta possibilità, buon per loro.
pagare si fanno pagare anche l'aria pura che respirano... Problema comune a tutto il made in Switzerland.
Sul suono non trovo nulla da commentare, ineccepibile
Ma il tarlo di sapere come fanno con il controllo della retroazione resta, anche se non sono un tecnico la curiosità c'è
Marco

sanimai
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da sanimai » mercoledì 21 febbraio 2024, 9:15

3 anni fa,con la scusa di portare mia moglie per un weekend a Losanna,sono stato alla CH,conoscendoli molto bene,dove ho visitato l' azienda e comparato nella loro showroom,la serie 1 che ho e la nuova serie 10

Questo e' l alimentatore separato del pre L 10
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sanimai
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da sanimai » mercoledì 21 febbraio 2024, 9:18

Queste sono foto fatte al finale M 10
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