Mi sembra di aver capito che intendesse finale diverso solo per il sub e non per le diverse viebobgraw ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 16:17Fabrizio come ben sai, qui per "colpa" tua, siamo in molti a sfruttare la multiamplificazione attiva con finali diversi.F.Calabrese ha scritto: ↑domenica 25 febbraio 2024, 23:31Io non impiegherei MAI dei finali identici per i sub e per i satelliti, perché in questo modo mi condannerei ad ottenere un risultato inferiore (*).
Però io misuro sempre ed allineo perfettamente i livelli delle varie vie, ascoltando il risultato ed operando eventuali ritocchi successivamente.
(*): La spiegazione sarebbe lunghissima. Se interessa, ne parliamo domani.
Io ad esempio utilizzo finali in classe D sui bassi, finale a stato solido con alimentazione separata sui medi, finali con EL84 sulle trombe, con risultati, non solo a detta mia, piuttosto brillanti (e non finirò mai di ringraziarti).
Per il puro piacere della conoscenza, sarei interessato anche alla spiegazione per cui ritieni invece l'utilizzo di finali identici, castrante.
Benvenuto, Sanimai !
Moderatore: F.Calabrese
Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano
Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano
Sanimai, a proposito delle Sound Lab A1, se io non ho frainteso:
Sanimai, delle elettrostatiche che suonano forte ma poco dinamiche?
Spiega meglio, la faccenda mi stupisce e incuriosisce parecchio!
Luca
Dinamica non tanta ma pressione notevole
Sanimai, delle elettrostatiche che suonano forte ma poco dinamiche?
Spiega meglio, la faccenda mi stupisce e incuriosisce parecchio!
Luca
Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano
Sanimai:
Nel capitolo "incrociare altoparlanti diversi, come fare?" è però un caso molto molto particolare e fortunato.
Se si prende un cross-over standard, tipo questo ML ma pure un economico x-over attuale che implementa il classico filtraggio LR a 24dB/oct - pare uno standard nel semiprofessionale - sommando le uscite si ottiene la risposta prevista dalla teoria. Se la somma la fate elettricamente il risultato è sicuro. Se la fate passando attraverso degli altoparlanti il risultato non è per nulla scontato: l'altoparlante di fatto opera una ulteriore filtratura, non prevista dal costruttore del cross-over. Chiaro che se l'altoparlante non è lineare vicino all'incrocio l'effetto è marcato; se non lo è molto più in alto o più in basso, fa meno danni.
Questo discorso è tanto vero quanto semplificato, ed è il nocciolo della faccenda. Il filtro di un diffusore non ha mai andamenti standard principalmente per questa ragione. Se un progettista decide che un incrocio LR a 24dB/oct. è quanto di meglio per le orecchie, si premurerà di ottenere quell'andamento non dal filtro elettrico ma dall'insieme filtro più altoparlante. Se il filtro è passivo, a complicargli la vita ci si mette pure l'impedenza dell'altoparlante, che non solo non è resistiva - e vabbè, hanno inventato i computer, no? - ma cambia in funzione della dinamica del programma e della temperatura raggiunta dalla bobina mobile. Un casino.
Perché l'incrocio tra le A1 e i loro sub rappresenta un caso fortunato, in cui un x-over standard se la può cavare? Semplice: il sub è un grande pannello elettrostatico che sicuramente può salire molto più in alto dei 100Hz del taglio, il satellite dichiara di scendere a meno di 30Hz. Già così è chiaro che l'incrocio avviene in una zona dove entrambi sono lineari; inoltre il responso in basso del sub sarà più esteso ma non diversissimo da quello dei satelliti. Se entrambe le vie operano uguale filratura il cross-over lavora correttamente, è come filtrare la somma delle vie.
Di più facile di così c'è solo l'incrocio tra due altoparlanti uguali con identico carico acustico!
Se con il medesimo x-over ML LNC2 si incrociassero non due pannelli elettrostatici ma un sub a doppio reflex, intrisecamente limitato in alto, e un satellite che si ferma a 90Hz, il risultato sarebbe un pasticcio quasi assicurato.
Peccato che normalmente scendere con la risposta del satellite sotto la gamma da riprodurre vuol dire azzoppare almeno l'efficienza; pretendere che il sub salga impedisce di usare configurazioni sofisticate e limita anche la scelta dell'altoparlante. Anche la semplice collocazione in angolo potrebbe essere un problema. Un x-over non studiato sul sistema specifico è una palla al piede colossale.
Divagazione: suddividere il segnale in più vie utilizzando altoparlanti uguali può sembrare stravagante. Evidentemente non si tratta di specializzare gli altoparlanti per gamma riprodotta ma di suddividere l'energia e ridurre l'intermodulazione. Qui scrive uno che l'ha fatto, in un diffusore piuttosto imponente.
Luca
ottima scelta l'idea di alleggerire il compito alle A1. In questo caso il taglio a 18dB/oct. simmetrico avrà fatto bene il suo lavoro.lNC2 l ho usato a 100 hz per biamplificare le Sound Lab A1 diffusore elettrostatico largo 90 cm e alto 220 cm,diffusore a gamma intera che non si può biamplificare però tagliandolo a 100 hz gli togli la parte gravosa del Basso rendendolo più trasparente e inserendo i sub Soundlab A1 monooperanti da 100 hz in giu,2 pannelli elettrostatici larghi 2 mt e alti 2.20 mt
Nel capitolo "incrociare altoparlanti diversi, come fare?" è però un caso molto molto particolare e fortunato.
Se si prende un cross-over standard, tipo questo ML ma pure un economico x-over attuale che implementa il classico filtraggio LR a 24dB/oct - pare uno standard nel semiprofessionale - sommando le uscite si ottiene la risposta prevista dalla teoria. Se la somma la fate elettricamente il risultato è sicuro. Se la fate passando attraverso degli altoparlanti il risultato non è per nulla scontato: l'altoparlante di fatto opera una ulteriore filtratura, non prevista dal costruttore del cross-over. Chiaro che se l'altoparlante non è lineare vicino all'incrocio l'effetto è marcato; se non lo è molto più in alto o più in basso, fa meno danni.
Questo discorso è tanto vero quanto semplificato, ed è il nocciolo della faccenda. Il filtro di un diffusore non ha mai andamenti standard principalmente per questa ragione. Se un progettista decide che un incrocio LR a 24dB/oct. è quanto di meglio per le orecchie, si premurerà di ottenere quell'andamento non dal filtro elettrico ma dall'insieme filtro più altoparlante. Se il filtro è passivo, a complicargli la vita ci si mette pure l'impedenza dell'altoparlante, che non solo non è resistiva - e vabbè, hanno inventato i computer, no? - ma cambia in funzione della dinamica del programma e della temperatura raggiunta dalla bobina mobile. Un casino.
Perché l'incrocio tra le A1 e i loro sub rappresenta un caso fortunato, in cui un x-over standard se la può cavare? Semplice: il sub è un grande pannello elettrostatico che sicuramente può salire molto più in alto dei 100Hz del taglio, il satellite dichiara di scendere a meno di 30Hz. Già così è chiaro che l'incrocio avviene in una zona dove entrambi sono lineari; inoltre il responso in basso del sub sarà più esteso ma non diversissimo da quello dei satelliti. Se entrambe le vie operano uguale filratura il cross-over lavora correttamente, è come filtrare la somma delle vie.
Di più facile di così c'è solo l'incrocio tra due altoparlanti uguali con identico carico acustico!
Se con il medesimo x-over ML LNC2 si incrociassero non due pannelli elettrostatici ma un sub a doppio reflex, intrisecamente limitato in alto, e un satellite che si ferma a 90Hz, il risultato sarebbe un pasticcio quasi assicurato.
Peccato che normalmente scendere con la risposta del satellite sotto la gamma da riprodurre vuol dire azzoppare almeno l'efficienza; pretendere che il sub salga impedisce di usare configurazioni sofisticate e limita anche la scelta dell'altoparlante. Anche la semplice collocazione in angolo potrebbe essere un problema. Un x-over non studiato sul sistema specifico è una palla al piede colossale.
Divagazione: suddividere il segnale in più vie utilizzando altoparlanti uguali può sembrare stravagante. Evidentemente non si tratta di specializzare gli altoparlanti per gamma riprodotta ma di suddividere l'energia e ridurre l'intermodulazione. Qui scrive uno che l'ha fatto, in un diffusore piuttosto imponente.
Luca
Ultima modifica di lucaesse il venerdì 1 marzo 2024, 22:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano
Sanimai:
Con una ricerca rapida non ho trovato dati certi sulle Timpany, ho letto di x.over a 18 e 6dB/oct. credo rispettivamente per l'incrocio wf-mid e mid-tw. Se invece è un taglio asimmetrico potrebbe essere esattamente quello scelto da Audio Reserch. Questo si che sarebbe culo!
Sono un fan della multiamplificazione, quindi non mi sorprende che replicando esattamente i tagli del cross passivo il risultato in multi-amp migliori sensibilmente.
Se invece l'EC-21 ha comportato una modifica dei tagli, il miglioramento mi lascia perplesso. L'unica conclusione possibile è che il cross-over originale sia stato mal progettato.
Luca
questa faccenda è interessante, potresti fornire dati ulteriori? tagli e pendenze con il cross elettronico e quelle del filtro originale, per esempio.Ho usato EC 21 per biamplificare le Timpany IV S prima con 2 ARC D250 e poi con 2 ML 20 e ti assicuro che il risultato era nettamente superiore,Era il 1987
Con una ricerca rapida non ho trovato dati certi sulle Timpany, ho letto di x.over a 18 e 6dB/oct. credo rispettivamente per l'incrocio wf-mid e mid-tw. Se invece è un taglio asimmetrico potrebbe essere esattamente quello scelto da Audio Reserch. Questo si che sarebbe culo!
Sono un fan della multiamplificazione, quindi non mi sorprende che replicando esattamente i tagli del cross passivo il risultato in multi-amp migliori sensibilmente.
Se invece l'EC-21 ha comportato una modifica dei tagli, il miglioramento mi lascia perplesso. L'unica conclusione possibile è che il cross-over originale sia stato mal progettato.
Luca
Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano
Biamplificare le Timpany IVA era semplice perche' il crossover che divideva i pannelli dei bassi e medioalti era esterno.
Logicamente era solo biamplificato separando il pannello dei bassi da quello dei medioalti,e' un 3 vie, per il medioalto usavo il suo crossover interno.
Usavo pre ARC SP 10,2 ARC D 250 e EC 21,non mi ricordo piu' tagli e pendenze, ma penso uguali o simili a quelli originali.
Sostituii poi un ARC D 250,brutto sui bassi con ML 20 e l' EC 21 con LNC2 mi ricordo sempre con tagli e pendenze simili
Avevo girato di 180 gradi i pannelli dei medioalti per avere piu' trasparenza e saldato i cavi ai diffusori eliminando i connettori per avere un contatto migliore, ottimo sistemata ma mi dava fastidio sempre quel pizzico di velatura tipico delle Magneplanar e le vendetti per passare alle Soundlab.
Logicamente era solo biamplificato separando il pannello dei bassi da quello dei medioalti,e' un 3 vie, per il medioalto usavo il suo crossover interno.
Usavo pre ARC SP 10,2 ARC D 250 e EC 21,non mi ricordo piu' tagli e pendenze, ma penso uguali o simili a quelli originali.
Sostituii poi un ARC D 250,brutto sui bassi con ML 20 e l' EC 21 con LNC2 mi ricordo sempre con tagli e pendenze simili
Avevo girato di 180 gradi i pannelli dei medioalti per avere piu' trasparenza e saldato i cavi ai diffusori eliminando i connettori per avere un contatto migliore, ottimo sistemata ma mi dava fastidio sempre quel pizzico di velatura tipico delle Magneplanar e le vendetti per passare alle Soundlab.
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano
Si vedono 2 pre, avevo SP 10 e avevo in prova il nuovo SP 11,un pelo piu' trasparente ma un pelo meno naturale
Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano
Qui correva l' anno 1987,
intorno al 1982 avevo biamplificato passivamente grazie ad un amico tecnico per il crossover, le IMF RSPM IV,aggiungendo 6 cellule elettrostatiche RTR ed un supertweeter Accent,nella foto trovate l' errore perche' il supertweeter andava messo in mezzo e non di lato,biamplificate con ARC D 250 sui bassi e Jadis 80 sui medioalti
Avevo anche il sub M&K,forse il primo subwoofer attivo uscito, impressionante in quegli anni.
MI vanto sempre, nella mia ignoranza, dicendo che Wilson mi ha copiato perche stava facendo il sistema WAMM utilizzando un sub, il mediobasso utilizzava 2 B 139 KEF,uguale a quello delle IMF,15 celle elettrostatiche Janszen,simili alle 6 RTR che utilizzavo e due moduli per alticcio supertweeter Accent
Qui avevo in prova una magneplanar MG II da usare solo per i medio alti, eliminata subito, troppo velata, chiusa e compressa
Spero di non annoiarvi con le mie storie ma e' per fare qualche chiaccherà da bar
Saluti
intorno al 1982 avevo biamplificato passivamente grazie ad un amico tecnico per il crossover, le IMF RSPM IV,aggiungendo 6 cellule elettrostatiche RTR ed un supertweeter Accent,nella foto trovate l' errore perche' il supertweeter andava messo in mezzo e non di lato,biamplificate con ARC D 250 sui bassi e Jadis 80 sui medioalti
Avevo anche il sub M&K,forse il primo subwoofer attivo uscito, impressionante in quegli anni.
MI vanto sempre, nella mia ignoranza, dicendo che Wilson mi ha copiato perche stava facendo il sistema WAMM utilizzando un sub, il mediobasso utilizzava 2 B 139 KEF,uguale a quello delle IMF,15 celle elettrostatiche Janszen,simili alle 6 RTR che utilizzavo e due moduli per alticcio supertweeter Accent
Qui avevo in prova una magneplanar MG II da usare solo per i medio alti, eliminata subito, troppo velata, chiusa e compressa
Spero di non annoiarvi con le mie storie ma e' per fare qualche chiaccherà da bar
Saluti
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Re: Benvenuto, Sanimai !
Come avrete notato, ho separato questa bellissima discussione, in modo che sia più semplice ritrovarla, in futuro.
Mi auguro di poterne ospitare altre simili e di questo livello.
Grazie, sanimai.
Saluti
F.C.
Mi auguro di poterne ospitare altre simili e di questo livello.
Grazie, sanimai.
Saluti
F.C.
Re: Benvenuto, Sanimai !
Sanimai,
in onore al mio amico Imai,progettista e proprietario di Audio Tekne,ho avuto un suo impianti e vari apparecchi dal 1995 al 2011.
Gli ho trovato un distributore per Italia ed Europa nel 2008,che gli ha venduto parecchi pezzi,dopo una brutta esperianza con Audiologos di Roma
Tutti gli anni per natale ed il mio compleanno mi scrive sempre.
Non tutti,ma il pre 9501,i finali 8501 e i mono tm 9502 sono i valvolari con un suono piu' naturale che abbia sentito in vita mia
Eccoli nell mia stanza,dopo impianto con Soundlab e dopo quello di Yamamura
in onore al mio amico Imai,progettista e proprietario di Audio Tekne,ho avuto un suo impianti e vari apparecchi dal 1995 al 2011.
Gli ho trovato un distributore per Italia ed Europa nel 2008,che gli ha venduto parecchi pezzi,dopo una brutta esperianza con Audiologos di Roma
Tutti gli anni per natale ed il mio compleanno mi scrive sempre.
Non tutti,ma il pre 9501,i finali 8501 e i mono tm 9502 sono i valvolari con un suono piu' naturale che abbia sentito in vita mia
Eccoli nell mia stanza,dopo impianto con Soundlab e dopo quello di Yamamura
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Re: Benvenuto, Sanimai !
Interno del diffusore 8716CB
Altoparlante Diatone 610,con carbon block dietro al magnete e tiranti
Box in carbon block da 2.5 mt,carbon block che usavano nei treni in Giappone,diverso dalla grafite usata da Yamamura e altri qui in Italia
Altoparlante Diatone 610,con carbon block dietro al magnete e tiranti
Box in carbon block da 2.5 mt,carbon block che usavano nei treni in Giappone,diverso dalla grafite usata da Yamamura e altri qui in Italia
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