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Amp Transcap (!) ad uscita capacitiva (!)...

Inviato: lunedì 11 marzo 2024, 1:09
da oblomov
Sul ultimo numero di Audio Gallery... by AuDeus.it
http://www.audeus.it/heed-audio/

Heed Audio è un azienda i cui tecnici hanno sviluppato tipologie di progetto che collocano le elettroniche, fabbricate a mano in una struttura relativamente piccola con sede a Budapest, al di fuori di quanto proposto dalla quasi totalità dei costruttori di apparecchi hi fi. Zsolt Huszti, il costruttore ungherese di prodotti di Hi-Fi di alta qualità ma di prezzo accessibile presentò il suo primo prodotto nel 1993, una coppia pre e finale caratterizzata da una esclusiva topologia circuitale. Precedentemente i fratelli Huszti avevano iniziato ad importare in Ungheria alcuni prestigiosi prodotti inglesi tra i quali: Epos, Exposure, Ion Systems, NAD, Rega. In quegli anni Zsolt Huszti aveva progettato, prodotto e venduto con successo un gran numero di diffusori acustici Stand Art. Nel 1991, a seguito dell’incontro con Richard Hay leggendario progettista di Naitech (successivamente Ion system) fu raggiunto un accordo per assemblare in Ungheria l’amplificatore Ion Obelisk; un compatto ampli integrato, una specie di Naim accessibile ad un pubblico con budget limitato. Il successo commerciale di questo prodotto facilitò la cooperazione con Ion system, che fu molto importante.

Furono sviluppate nuove tipologie circuitazionali che inglobavano le innovative idee di Richard Hay quali l’uso dei sistemi bilanciati e il rifiuto di accoppiamenti in DC. Quando Ion system si ritirò dal mercato Zsolt si propose di continuare a sviluppare i progetti intrapresi e diede vita ad alcuni prodotti che portavano avanti lo spirito di Ion, tra questi l’Heed Orbit, un alimentatore esterno per giradischi Rega con controllo e cambio di velocità in chiave elettronica. Il grande volume di vendita di questi prodotti permise a Heed di sviluppare altri componenti di successo tra i quali è molto ben considerato ed apprezzato il pre amplificatore phono Quasar.
Più recentemente oltre all’aggiornamento dello storico amplificatore integrato Obelisk sono stati inseriti nella sua linea una meccanica CD e un alimentatore esterno in grado di aumentare in modo significativo le prestazioni delle elettroniche.

http://www.audeus.it/wp-content/uploads ... d-4.10.pdf

https://heedaudio.com/elixir-family/

Re: Amp Transcap (!) ad uscita capacitiva (!)...

Inviato: lunedì 11 marzo 2024, 1:19
da oblomov
L'Elixir è uno dei nostri amplificatori con tecnologia Transcap. È l'interpretazione più pura di tutte, senza compromessi tecnici, e la presentazione musicale è equilibrata. Accanto all' amplificatore di potenza, anche lo stadio cuffia beneficia dell'idea alla base della tecnologia Transcap. In Classe-A, pilotata a darlington, con uscita ad accoppiamento capacitivo per fornire alle cuffie qualcosa che non hai mai sperimentato prima.

https://www.audioevolution.it/products/ ... 0-watt-rms

Re: Amp Transcap (!) ad uscita capacitiva (!)...

Inviato: martedì 12 marzo 2024, 22:09
da lucaesse
Oblomov fammi capire, ma qui la genialata sarebbe l'uscita accoppiata a condensatore?

Immagino con alimentazione singola, diversamente non vedo il costrutto ma chissà. Non si tratta esattamente una novità.

Io non ho preclusioni; c'è chi la troverà una proposta scostumata. Però è fatto così il sito-ampli che sta in cucina, forse è degli anni '70 ma c'è il rischio che sia del '69.

Bho, forse ci ripenso: proporla orgogliosamente dopo che per decenni è stata considerata obsoleta è quasi un' innovazione, però spiegassero come e perché hanno fatto questa scelta.

Luca

Re: Amp Transcap (!) ad uscita capacitiva (!)...

Inviato: mercoledì 13 marzo 2024, 1:15
da oblomov
"Oblomov fammi capire"...

Ed io(!) cosa c' entro...(centro).. ho solo riportato (!)...ed attendo "report"... :) :D :mrgreen:

Re: Amp Transcap (!) ad uscita capacitiva (!)...

Inviato: mercoledì 13 marzo 2024, 9:25
da gigigi
Il condensatore di uscita ha un vantaggio : isola la cuffia da tensioni continue che, in caso di guasto, cuocerebbero la cuffia in un attimo. Come ha più volte detto Aloia, il condensatore di uscita più quello di filtro sono esattamente equivalenti ai due condensatori delle moderne alimentazioni duali. Ma il più bello è descrivere questa ormai antica soluzione con termini moderni, perfettamente padroneggiati dagli uffici commerciali: ecco dunque da dove escono "transcap" e "uscita capacitiva".
Io ormai sono assuefatto e non ci bado più. Anche la classe A, che non so se qui è pura, purissima o levissima, mi pare del tutto naturale usarla in un ampli per cuffia dove non ci sono problemi di dissipazione dei finali. Perchè mai complicarsi la vita coi problemi di distorsione di incrocio che, a questi livelli, si sentiranno anche di più ?

Re: Amp Transcap (!) ad uscita capacitiva (!)...

Inviato: mercoledì 13 marzo 2024, 14:16
da lucaesse
Quoto Gigigi!

Transcap è un componente che esteriormente è un condensatore, ma dentro si sente bobina.

Re: Amp Transcap (!) ad uscita capacitiva (!)...

Inviato: mercoledì 13 marzo 2024, 16:45
da lucadita
lucaesse ha scritto:
mercoledì 13 marzo 2024, 14:16


Transcap è un componente che esteriormente è un condensatore, ma dentro si sente bobina.

oddio muoio!!!!!!!
Immagine

Re: Amp Transcap (!) ad uscita capacitiva (!)...

Inviato: venerdì 12 aprile 2024, 5:56
da doc elektro
anche lo stereorama aveva l'uscita disaccoppiata tramite condensatore ...però aveva un transistor dei due autopolarizzato. giusto salendo un goccio di qualità già nel 1978 molte autoradio con il tda2002/3 avevano un bel 1000 micro che separava l'uscita.

NESSUNO dice però che per fare un elettrolitico "perfetto" si deve mettere in parallelo un poliestere e magari non usare un condensatore solo ma due-tre in parallelo per spianare le tolleranze di capacità.

Lo avranno messo un antibump o faranno come i giradischi amplificati grundig che a ogni partenza del piatto era una botta che toglieva polvere dalle tele copri altoparlanti