Consiglio su T Amp S 150

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Moderatore: F.Calabrese

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sanimai
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Consiglio su T Amp S 150

Messaggio da sanimai » giovedì 28 marzo 2024, 18:12

Vedo che Fabrizio consiglia spesso questo ampli da 179 euro.

Sono molto incuriosito' e stavo pensando di acquistarlo e confrontarlo con i CH Precision,Thrax Heros MK II mono,Kondo Neiro e Ongaku che ho,
ma i casi poi sono due,uno non so poi cosa farmene e due se mi viene un infarto?

Cosa mi consigliate?

F.Calabrese
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Re: Consiglio su T Amp S 150

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 28 marzo 2024, 18:53

Così com'è non reggerebbe mai il confronto.

Va bene con carichi alti e resistivi... ed io progetto appositamente diffusori di questo tipo.


Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Consiglio su T Amp S 150

Messaggio da lucaesse » giovedì 28 marzo 2024, 23:46

Ciao Sanimai, in realtà il consigliato più spesso è lo E-800.

Attenzione a un paio di cose: ha le ventole, quindi ci va un pò di DIY per silenziarlo; non so gli attuali ma almeno per un periodo è uscito da Thomann con una corrente di riposo dei finali troppo scarsa, rimediabile ma DIY con saldatore. Sarei curioso di sapere se i finali li tarano sempre in quella maniera.

Sugli S-150 Fabrizio è sempre stato più tiepido per il dimensionamento, lo schema è interessante. Non ha ventole, adatto all'uso casalingo. Io ne uso una coppia a ponte sui satelliti di Nessie e ne sono soddisfatto, così anche Tola. Però non devono riprodurre frequenze basse e Nessie è concepito per non stressare gli ampli.

Se tu disponessi di diffusori dall'impedenza alta e resistiva, un confronto con i mostri sacri a stato solido sarebbe interessante. Magari con una coppia di S-150 a ponte. Peccato che diffusori così non esistono.


Il confronto con i valvolari single-end non ha molto senso: sono concezioni completamente diverse rivolti a impianti di impostazione complessivamente diversa. Avrebbe senso confrontare due impianti di costo complessivo simile pensati con filosofie diverse.



Però uno strano esperimento sarebbe anche possibile. Visto che un parallelo di 2A3 non arriva a una decina di W, è possibilissimo sfidarlo con un S-150 la cui uscita viene ridotta con un attenuatore resistivo. L'attenuatore va concepito in modo di avere la medesima resistenza di uscita del Neiro, in modo che le distorsioni lineari siano uguali e deve lasciare disponibile una potenza almeno quadrupla a quella del Neiro. Audio Note non dichiara l'impedenza di uscita del Neiro, quindi non posso dimensionarlo, ma immagino che il partitore offrirebbe allo S-150 un carico decisamente alto e a questo punto pure resistivo.

La potenza maggiore non è sleale visto il divario di costo ed è necessaria per evitare che il confronto si giochi esclusivamente sul tipo di clipping, ovviamente a stra-favore del valvolare. Il volume va tenuto in modo da non spremere il valvolare; i diffusori devono reggere le potenze usate senza battere ciglio, ma ci vuol poco.

L'idea sarebbe di capire se, mentre entrambi gli ampli suonano ben dentro i loro limiti, ci siano avvertibili differenze.



Il clipping morbido è notoriamente un grande vantaggio dei valvolari, specie se poco o nulla controreazionati. L'affermazione è diffusissima ma non esattamente corretta: se un W a valvole mi costa un decuplo di un W a transistor, l'ampli che da meno fastidio con il clipping è il solid-state. Ovvio, lo compero 10 volte più potente!

Il fatto è che magari il diffusore 10 volte la potenza non la regge. Si torna al solito problema: vanno confrontati gli impianti, non i singoli componenti. A meno che non si somiglino molto come filosofia di progetto.

I tecnici schifano i valvolari per le distorsioni elevate e la modesta potenza in rapporto al costo. Teoricamente hanno ragione, in pratica proprio questi difetti potrebbero venire utili per ottenere un risultato complessivo migliore. Un diffusore deboluccio suonerà meglio con un valvolare che non ha birra sufficiente per metterlo in crisi e che però non sega le orecchie anche se clippa abbastanza spesso. Un potente transistor potrebbe non clippare lui ma produrre un risultato comunque inferiore per i limiti della cassa.

Se il volume va comunque tenuto ridotto, un filo di distorsione darà facilmente un risultato più realistico che un suono pulito perché aumenterà la sensazione soggettiva di volume. Anche se io apprezzo molto la possibilità di salire di livello senza alcun freno, persino quando non posso concretamente farlo per convivenza con i vicini. Sicuramente se l'impianto sale senza sforzo è molto facile ascoltare a volume sostenuto senza rendersene conto, salvo poi vedere il telefono che si illumina senza che la suoneria fosse percepibile...

In una catena audio sostituire un componente con uno meno imperfetto non necessariamente comporta un miglioramento. L'audio è una ottima applicazione del "teorema del second best".

Luca

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