La montagna delle chiacchiere inutili in audio
Moderatore: F.Calabrese
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La montagna delle chiacchiere inutili in audio
Buongiorno a tutti,
rompo il mio silenzio perché ho da dire una cosa che mi sta a cuore e che voglio comunicare.
Le chiacchiere inutili in ambito audio.
L' argomento è questo.
Io non ne voglio fare alcuna ulteriore, ma ravviso, da tempo immemore, che se ne fanno ovunque una quantità industriale, fino a livelli che hanno dell' incredibile. Ed ultimamente, sopratutto sui gruppi audiofili di FB, è uno tsunami. Uno tsunami di spazzatura, cretineria, stupidaggini, stronzate assolute. Bullshit disse qualcuno.
Uno tsunami che tutto affoga, nella palta (per non dire la parola giusta), fino alle orecchie.
Leggerle tutte è devastante.
Ma anche io purtroppo le feci, a suo tempo, commettendo un grosso errore di valutazione.
Molto tempo fa pensai, (con il senno di poi in modo erroneo), che parlare di audio servisse a qualcosa, o a qualcuno.
Alcuni mi applaudirono e mi incoraggiarono a continuare. Non voglio fare l' elenco, ma è lungo anche di personaggi illustri, non più fra noi.
Io lo feci, al mio meglio possibile, ma poi mal me ne incolse.
Pure Fabrizio conosce bene la storia ed altri pure, quindi sappiamo in molti di cosa stiamo parlando. E come lui pure molti altri.
Quelli che continuano a parlare del rodaggio in audio, sono i più ridicoli, (alcuni pure miei colleghi che un tempo stimavo ed oggi non più), ma fate conto che non l' abbia detto.
Non voglio stare a fare qui nessuna storiografia, che però servirebbe ad alcune anime buone, (ed in più sarebbe anche divertente, per certi aspetti), che forse, dico forse, potrebbero finalmente capire qualcosa.
Che a quanto si legge in giro, siamo alla completa ubriacatura.
La totale assurdità.
Ora anche su Youtube, con brillanti "maitre a penser" che dispensano nuove visioni. Ecco, visioni, appunto.
Questi vorrebbero parlare di audio su un video?
Oh Jesus Christ my Lord. Ma vabbè sono i tempi moderni.
Parlare di audio è davvero tempo perso.
Si, è tempo perso. Non sapete cosa fare? Beh fatelo, affari vostri.
Non mi importa di convincere nessuno in particolare, ma è semplicemente il mio pensiero attuale.
Ora vi faccio un esempio concreto, così mi spiego meglio.
In oltre 40 anni di professione continuativa ed assidua, qualcosa avrò ben visto, giusto?
Ebbene, in tempi recenti, un mio coetaneo, casualmente amico di infanzia, divenuto poi negli anni, un grande pianista jazz, diciamo fra i 5 migliori in Italia, (ed ovviamente diplomato al conservatorio da ragazzo ed oggi turnista assai richiesto di molti artisti famosi di ogni genere musicale), venne un giorno, in tempi recenti, a trovarmi, per ascoltare le mie ultime casse acustiche, (quelle del 2016), dove ascoltò molti dischi suoi e dove lui aveva suonato.
Ma poi, forse preso dall' entusiasmo, volle ascoltare uno dei suoi brani POP preferiti in assoluto, fin da quando era studente al conservatorio, cioè Have a Cigar da Wish you were here dei Pink Floyd.
Un brano che lui suonava anche con una mano legata dietro alla schiena e con una benda sugli occhi dai tempi del conservatorio.
Lo suonava anche sulla chitarra elettrica e sul sassofono, per dire che tipo, ed armonizzandolo in ogni verso.
Alla fine dell' audizione, mi disse che aveva sentito dei suoni che, in 40 anni, non sapeva che erano nel disco.
Nel disco dei Pink Floyd, letto da un lettore Pioneer da Disc Jokey.
Cioè, suoni che lui non sapeva essere sul disco.
Un musicista jazz dei più famosi in Italia.
Lui disse che uscivano dalle casse, cose che non aveva mai sentito, mai colto, mai percepito, e che non sapeva essere sul disco.
Ne uscì piuttosto stupefatto.
Lui.
Ed io? Io pure più di lui.
Beh, cosa concluderne?
Il mio amico pianista è sordo? Non sa ascoltare la musica? Non si intende di hi fi?
Vogliamo aggiungere qualche altra stronzata? (bullshit _ cit. Paul Klipsch)
No, si può solo concludere che, parlare di audio nei forum e su FB, è completamente inutile.
L' audio non ce lo ha mai chiesto e non ne ha bisogno,
Si lo so, gli argomenti sono tanti, ed è bello chiacchierare sui massimi sistemi, e per alcuni aspetti anche interessanti.
Bello confrontare opionini.
Ma opinioni su cosa? Formate come? Con qual genere di esperienza?
In realtà è tutto vacuo, tutto a vanvera, tutta aria fritta.
E questo perché la consapevolezza di ognuno è enormemente diversa, ci sono distanze colossali fra le sensibilità di ognuno, completamente incolmabili, vuoti siderali nel mezzo che confondono le acque come e più non si potrebbe.
Quello che uno crede che sia, in sua buona fede, non ha riscontri oggettivi che possano essere validi per altri.
Nessuno.
Mai o quasi mai.
L' incertezza è immensa.
E questo rende tutto una tragica perdita di tempo.
Intanto cosa resta?
Resta che ognuno racconta la sua storia, e va per la sua strada, che può avere distanze gigantesche con quella di altri.
Ed è questo a cui stiamo assistendo.
La torre di Babele in audio.
E per finire, come si vorrebbe conciliare tutto ciò, con le infinitesimali sfumature sonore di un apparecchiatura al confronto con un altra e via discorrendo?
Il confronto ora (già da mò) anche fra i cavi.
Forse è meglio tenere presente che stiamo andando a braccio, pretendendo con il braccio di misurare i micron.
Ed in più, riferirne pure come scienza esatta.
Marcello Croce
rompo il mio silenzio perché ho da dire una cosa che mi sta a cuore e che voglio comunicare.
Le chiacchiere inutili in ambito audio.
L' argomento è questo.
Io non ne voglio fare alcuna ulteriore, ma ravviso, da tempo immemore, che se ne fanno ovunque una quantità industriale, fino a livelli che hanno dell' incredibile. Ed ultimamente, sopratutto sui gruppi audiofili di FB, è uno tsunami. Uno tsunami di spazzatura, cretineria, stupidaggini, stronzate assolute. Bullshit disse qualcuno.
Uno tsunami che tutto affoga, nella palta (per non dire la parola giusta), fino alle orecchie.
Leggerle tutte è devastante.
Ma anche io purtroppo le feci, a suo tempo, commettendo un grosso errore di valutazione.
Molto tempo fa pensai, (con il senno di poi in modo erroneo), che parlare di audio servisse a qualcosa, o a qualcuno.
Alcuni mi applaudirono e mi incoraggiarono a continuare. Non voglio fare l' elenco, ma è lungo anche di personaggi illustri, non più fra noi.
Io lo feci, al mio meglio possibile, ma poi mal me ne incolse.
Pure Fabrizio conosce bene la storia ed altri pure, quindi sappiamo in molti di cosa stiamo parlando. E come lui pure molti altri.
Quelli che continuano a parlare del rodaggio in audio, sono i più ridicoli, (alcuni pure miei colleghi che un tempo stimavo ed oggi non più), ma fate conto che non l' abbia detto.
Non voglio stare a fare qui nessuna storiografia, che però servirebbe ad alcune anime buone, (ed in più sarebbe anche divertente, per certi aspetti), che forse, dico forse, potrebbero finalmente capire qualcosa.
Che a quanto si legge in giro, siamo alla completa ubriacatura.
La totale assurdità.
Ora anche su Youtube, con brillanti "maitre a penser" che dispensano nuove visioni. Ecco, visioni, appunto.
Questi vorrebbero parlare di audio su un video?
Oh Jesus Christ my Lord. Ma vabbè sono i tempi moderni.
Parlare di audio è davvero tempo perso.
Si, è tempo perso. Non sapete cosa fare? Beh fatelo, affari vostri.
Non mi importa di convincere nessuno in particolare, ma è semplicemente il mio pensiero attuale.
Ora vi faccio un esempio concreto, così mi spiego meglio.
In oltre 40 anni di professione continuativa ed assidua, qualcosa avrò ben visto, giusto?
Ebbene, in tempi recenti, un mio coetaneo, casualmente amico di infanzia, divenuto poi negli anni, un grande pianista jazz, diciamo fra i 5 migliori in Italia, (ed ovviamente diplomato al conservatorio da ragazzo ed oggi turnista assai richiesto di molti artisti famosi di ogni genere musicale), venne un giorno, in tempi recenti, a trovarmi, per ascoltare le mie ultime casse acustiche, (quelle del 2016), dove ascoltò molti dischi suoi e dove lui aveva suonato.
Ma poi, forse preso dall' entusiasmo, volle ascoltare uno dei suoi brani POP preferiti in assoluto, fin da quando era studente al conservatorio, cioè Have a Cigar da Wish you were here dei Pink Floyd.
Un brano che lui suonava anche con una mano legata dietro alla schiena e con una benda sugli occhi dai tempi del conservatorio.
Lo suonava anche sulla chitarra elettrica e sul sassofono, per dire che tipo, ed armonizzandolo in ogni verso.
Alla fine dell' audizione, mi disse che aveva sentito dei suoni che, in 40 anni, non sapeva che erano nel disco.
Nel disco dei Pink Floyd, letto da un lettore Pioneer da Disc Jokey.
Cioè, suoni che lui non sapeva essere sul disco.
Un musicista jazz dei più famosi in Italia.
Lui disse che uscivano dalle casse, cose che non aveva mai sentito, mai colto, mai percepito, e che non sapeva essere sul disco.
Ne uscì piuttosto stupefatto.
Lui.
Ed io? Io pure più di lui.
Beh, cosa concluderne?
Il mio amico pianista è sordo? Non sa ascoltare la musica? Non si intende di hi fi?
Vogliamo aggiungere qualche altra stronzata? (bullshit _ cit. Paul Klipsch)
No, si può solo concludere che, parlare di audio nei forum e su FB, è completamente inutile.
L' audio non ce lo ha mai chiesto e non ne ha bisogno,
Si lo so, gli argomenti sono tanti, ed è bello chiacchierare sui massimi sistemi, e per alcuni aspetti anche interessanti.
Bello confrontare opionini.
Ma opinioni su cosa? Formate come? Con qual genere di esperienza?
In realtà è tutto vacuo, tutto a vanvera, tutta aria fritta.
E questo perché la consapevolezza di ognuno è enormemente diversa, ci sono distanze colossali fra le sensibilità di ognuno, completamente incolmabili, vuoti siderali nel mezzo che confondono le acque come e più non si potrebbe.
Quello che uno crede che sia, in sua buona fede, non ha riscontri oggettivi che possano essere validi per altri.
Nessuno.
Mai o quasi mai.
L' incertezza è immensa.
E questo rende tutto una tragica perdita di tempo.
Intanto cosa resta?
Resta che ognuno racconta la sua storia, e va per la sua strada, che può avere distanze gigantesche con quella di altri.
Ed è questo a cui stiamo assistendo.
La torre di Babele in audio.
E per finire, come si vorrebbe conciliare tutto ciò, con le infinitesimali sfumature sonore di un apparecchiatura al confronto con un altra e via discorrendo?
Il confronto ora (già da mò) anche fra i cavi.
Forse è meglio tenere presente che stiamo andando a braccio, pretendendo con il braccio di misurare i micron.
Ed in più, riferirne pure come scienza esatta.
Marcello Croce
"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis
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Re: La montagna delle chiacchiere inutili in audio
Innanzitutto grazie per il bellissimo post, che spero sarà di spunto per molte altre osservazioni -oltre questa mia- anche da parte di altri forumers.Marcello Croce ha scritto: ↑sabato 30 marzo 2024, 5:58...
Alla fine dell' audizione, mi disse che aveva sentito dei suoni che, in 40 anni, non sapeva che erano nel disco.
Nel disco dei Pink Floyd, letto da un lettore Pioneer da Disc Jokey.
Cioè, suoni che lui non sapeva essere sul disco.
Un musicista jazz dei più famosi in Italia.
Lui disse che uscivano dalle casse, cose che non aveva mai sentito, mai colto, mai percepito, e che non sapeva essere sul disco.
Ne uscì piuttosto stupefatto.
Lui.
Ed io? Io pure più di lui.
Beh, cosa concluderne?...
Quel che tu descrivi è una cosa abbastanza normale: anche a casa mia accade che amici e parenti mi facciano notare che con i miei impianti più recenti riescono a percepire dettagli (anche di incisioni datate...) che prima non avevano mai notato.
E' una banale conseguenza dell'innalzamento qualitativo dei trasduttori ed anche della graduale risoluzione dei più comuni problemi di interfacciamento. A questo aggiungiamo che io e te progettiamo diffusori da talmente tanti anni da aver provato quasi ogni configurazione possibile, finendo naturalmente per adottare -anche inconsciamente- quelle che ci hanno regalato i migliori risultati.
Per chi ci legge da poco voglio raccontare un esempio concreto: ci sono stati anni in cui io ho ascoltato collegando un grosso PC portatile via USB ad una interfaccia Pro (prima la Edirol UA-5 e poi altre, fino all'attuale pennetta M2Tech), e poi da questa interfaccia al DCX-2496, tramite interfaccia AES/EBU rigorosamente a doppio isolamento, cioé flottante.
Ebbene, ricordo appunto che con i PC portatili più grossi (quelli alimentati a 19 Volt) accadeva spesso di avvertire piccoli ronzii occasionali, che scomparvero completamente quando passai ad un umilissimo PC Acer Aspire One, alimentato a 12Volt -se ricordo bene- e con un'autonomia tale da consentire ore ed ore di ascolto senza che mai la batteria entrasse in ricarica a regimi sostanziali. Sarà pure un dettaglio, ma questa è stata una piccola rivoluzione, all'ascolto.
Egualmente si è rivelata una piccola rivoluzione l'adozione di woofer e mid-woofer di ultima generazione, i cui valori di distorsione non solo sono incredibilmente bassi ai normali livelli di ascolto e misura, ma restano tali anche a livelli che un tempo avrebbero comportato la distruzione di qualsiasi trasduttore. Qui sotto, tanto per spiegare con un esempio, ti/vi mostro la distorsione misurata con i miei sub/bassi a tromba con 64 Volt applicati ai terminali, vale a dire con la bellezza di 500 (cinquecento) Watt CONTINUI su ciascuno dei due coni da 12"/32cm. La durata dello sweep era di cinque secondi, e -tanto per dare un paragone- il tutto suonava limpido esattamente come un Focal Grand Utopia misurata ad un decimo di quella tensione, vale a dire ad una potenza parti ad un centesimo. Se questo non è progresso... che dire...???
Come vedi, di certe cose SE NE DEVE PARLARE, per non far restare gli appassionati nel loro stagno di pregiudizi e di nozioni demenziali.
A differenza di quanto tu sembri affermare, io invece noto che su FB si sta creando una maggiore coscienza della stupidità di certi approcci all'HiFi (ed alla Hi-End in particolare): io vedo infatti un numero crescente di "like" ai miei post in cui spiego difetti e problemi. E quelli che mi insultavano sono definitivamente chiusi nel cesso, perché incapaci di sostenere un dibattito anche appena tecnico.
Saluti
F.C.
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Re: La montagna delle chiacchiere inutili in audio
Prendiamo ad esempio le nostre opinioni, vale a dire quelle di noi due, Marcello e Fabrizio...Marcello Croce ha scritto: ↑sabato 30 marzo 2024, 5:58...
No, si può solo concludere che, parlare di audio nei forum e su FB, è completamente inutile.
L' audio non ce lo ha mai chiesto e non ne ha bisogno,
Si lo so, gli argomenti sono tanti, ed è bello chiacchierare sui massimi sistemi, e per alcuni aspetti anche interessanti.
Bello confrontare opinioni.
Ma opinioni su cosa? Formate come? Con qual genere di esperienza?
In realtà è tutto vacuo, tutto a vanvera, tutta aria fritta...
Sono solo aria fritta i tuoi post di tanti anni...?
E' aria fritta il mio curriculum, fatto di realizzazioni che -dopo di me- non mi risulta alcuno abbia più ottenuto ? (e mi fa sorridere doverlo scrivere io, lo confesso...)
E' aria fritta aver fatto ascoltare con il 5% di Perdita di Articolazione delle Consonanti in un PalaEur con 15 mila spettatori...?
E' aria fritta aver fatto ascoltare un'Orchestra Sinfonica fino a novanta metri di distanza, in una cattedrale con 11 secondi di Tempo di Riverbero...???
NO... io non lo credo...!
Però credo anche io che l'aria fritta stia vantando ogni giorno nuove vittorie.
In questo hai ragione.
Nota che sono solo io a risponderti...
Saluti
F.C.
Re: La montagna delle chiacchiere inutili in audio
Purtroppo ho un brutto vizio, fortuntamente in via di estinzione, mi piace ragionare sulle opinioni altrui.
Leggendo questo forum NON POSSO fare a meno di notare che NON C'E' un solo diffusore che sia uscito bene dal giudizio di Fabrizio. In pratica NESSUN diffusore suona bene.
Io sono convinto che sia vero, non fraintendetemi ma se così è significa che non si è solo parlato di aria fritta ma si è DA SEMPRE avuto SOLO aria fritta.
Allora come si può pretendere che un appassionato possa discernere un buon progetto dalla spazzatura?
Siamo pollacchioni o non abbiamo mai avuto possibilità di essere ascoltatori illuminati?
Per questo a più riprese ho invitato Fabrizio a realizzare impianti più piccoli da vendere facilmente per fare breccia
Diciamoci la verità, in Italia l'hi-fi è morta da tempo, finita la generazione dei cinquantenni attuali non avrà più spazio la passione per la musica ben riprodotta, intanto perchè i giovani ascoltano spazzatura e dei Pink Floyd conoscono solo la copertina di un disco, quella che hanno sulla maglietta che fa figo, poi perchè chi produce hi-fi, fateci caso, fa prodotti CARISSIMI che vende ai facoltosi cinesi o russi.
I giovani vogliono casse bluetooth e per la porcheria che viene propinata loro ce n'è d'avanzo.
La musica non è una priorità per loro. In un certo senso sono pollacchioni...
Leggendo questo forum NON POSSO fare a meno di notare che NON C'E' un solo diffusore che sia uscito bene dal giudizio di Fabrizio. In pratica NESSUN diffusore suona bene.
Io sono convinto che sia vero, non fraintendetemi ma se così è significa che non si è solo parlato di aria fritta ma si è DA SEMPRE avuto SOLO aria fritta.
Allora come si può pretendere che un appassionato possa discernere un buon progetto dalla spazzatura?
Siamo pollacchioni o non abbiamo mai avuto possibilità di essere ascoltatori illuminati?
Per questo a più riprese ho invitato Fabrizio a realizzare impianti più piccoli da vendere facilmente per fare breccia
Diciamoci la verità, in Italia l'hi-fi è morta da tempo, finita la generazione dei cinquantenni attuali non avrà più spazio la passione per la musica ben riprodotta, intanto perchè i giovani ascoltano spazzatura e dei Pink Floyd conoscono solo la copertina di un disco, quella che hanno sulla maglietta che fa figo, poi perchè chi produce hi-fi, fateci caso, fa prodotti CARISSIMI che vende ai facoltosi cinesi o russi.
I giovani vogliono casse bluetooth e per la porcheria che viene propinata loro ce n'è d'avanzo.
La musica non è una priorità per loro. In un certo senso sono pollacchioni...
Re: La montagna delle chiacchiere inutili in audio
60 milioni di allenatori ..60 milioni di audiofili.
Buona fortuna a tutti e Buona Pasqua!
B67
Buona fortuna a tutti e Buona Pasqua!
B67
Ultima modifica di bepi67 il domenica 31 marzo 2024, 12:59, modificato 1 volta in totale.
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !
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Re: La montagna delle chiacchiere inutili in audio
Oddio... come conclusione è piuttosto estrema...Il sarto ha scritto: ↑domenica 31 marzo 2024, 10:55...
Leggendo questo forum NON POSSO fare a meno di notare che NON C'E' un solo diffusore che sia uscito bene dal giudizio di Fabrizio. In pratica NESSUN diffusore suona bene.
Io sono convinto che sia vero, non fraintendetemi ma se così è significa che non si è solo parlato di aria fritta ma si è DA SEMPRE avuto SOLO aria fritta...
Diciamoci la verità: certi diffusori potrebbero andare benissimo, se solo i progettisti fossero più attenti ai dettagli progettuali e meno a quelli estetici.
Prendiamo ad esempio le Klipsch Cornwall, che sarebbero un bel disegno, se non impiegassero trasduttori poverissimi. Però costano anche relativamente poco, per cui possono andar bene a molti. Idem dicasi delle Heresy, che all'usato ci sono stati anni in cui si trovavano per davvero a due spicci, per via del loro suono tagliente, che tuttavia sarebbe abbastanza facilmente rimediabile.
Altri diffusori niente male sono le varie Avantgarde e Cessaro (quelle a tromba), ma i prezzi li conoscete tutti.
E' chiaro che -quando io giudico un diffusore- non posso fare a meno di confrontarlo con quelle che potrei offrire io con la stessa cifra, ovviamente facendo a meno dei costi di promozione, di intermediazione e di magazzino... ED E' QUESTO IL MOTIVO fondamentale per cui i diffusori commerciali ne escono regolarmente con le ossa rotte. In fondo è una constatazione semplice ed incontrovertibile.
A questo aggiungiamo che il diffusore commerciale soffre del fatto che -in caso di difficoltà- (p.ed di interfacciamento con l'ambiente o con le altre elettroniche) si finisce nelle mani di consulenti improvvisati, come sono i soliti amici o, peggio, i tanti bottegai del settore. Questo invece non accade quando l'acquirente ha un rapporto diretto con il progettista, ovviamente.
Quindi è vero l'assunto iniziale, ma va spiegato...
Buona pasqua !
F.C.
Re: La montagna delle chiacchiere inutili in audio
E' un vero piacere tornare a leggere Marcello Croce; anche quando argomenta l'opportunità di tacere!
Non uso FB, solo sporadicamente guardo video su youtube a tema audio, rarissimamente capito su altri forum come lettore. La visione del problema delle chiacchere a vanvera di Marcello Croce mi pare del tutto verosimile, il livello delle chiacchere da audiofilo è noto anche a chi non usa i social, ma non lo conosco adeguatamente: cerco di starne lontano a priori.
L'intervento di Fabrizio pare di segno opposto ma in realtà i primi due post parlano di cose diverse: Croce delle chiacchere "tanto per", basate sul nulla e immerse nell'ignoranza dei fondamentali tecnici della materia in oggetto; Fabrizio mi pare far riferimento alla divulgazione tecnica, a cui farà sicuramente seguito la chiacchera del semplice appassionato, a cui capiterà di dire qualche castronata ma serve pur sempre per capire meglio, indagare aspetti su cui non si hanno informazioni e sono temi su cui si possono separare le palesi pirlate dalle ipotesi dubbie e i fatti accertati. Perché si parla di cose tangibili, su cui un confronto è possibile, e non del sesso degli angeli che cambia in funzione della marca del cordone di alimentazione.
Purtroppo l'audiofilo a furia di stare attento ai dettagli ha completamente perso ogni riferimento al livello qualitativo assoluto dell'ascolto. Ecco come si ritrova a valutare l'ariosità del cavo XX confrontato al modello YY, entrambi dal costo più appropriato ad un ampli che a uno spezzone di filo elettrico, mentre ascolta un'orchestra che non parrebbe realistica neppure ad un sordo.
Se gli appassionati mantenessero un riferimento ben presente al suono live e un minimo di connessione con gli aspetti tecnologici di base, tutte le minchiate "high-end" ma dal suono orrido sparirebbero. Idem i prezzi assudi, che esistono solo in quanto svincolati totalmente dai risultati ottenuti.
In passato mi è capitato, molto raramente a dire il vero, di leggere interventi sul come giudicare un ascolto. Intendo trovare il modo di riuscire a dare una valenza più oggettiva ai giudizi di ascolto e andare un pò oltre al "mi piace" o "non mi piace". Uno degli aspetti segnalati come oggettivamente valutabile era proprio la capacità o meno di cogliere dettagli, esattamente quel fenomeno segnalato da Marcello e Fabrizio: con il miglioramento delle prestazioni le registrazioni si scoprono più ricche di come ci parevano precedentemente.
Ma attenzione: questa cosa in mano all'audiofilo riesce comunque a fare seri danni. Non solo perché le recensioni in cui si dichiara di aver scoperto cose nuove in registrazioni vecchie sono infinite, e non si capisce con tutto 'sto progresso incessante come mai gli impianti attuali non siano meno che perfetti ma anche perché l'audiofilo riesce a mettere insieme impianti che i dettagli se li inventano. L'esempio più classico, anche se ammetto non è del tutto pertinente, è la mitica scena sonora. Quella roba per cui lo stereo dovrebbe farmi discernere perfettamente la viola in seconda fila da quella in terza... Poi uno va a concerto e gli scappa da ridere, specie quando l'audiofilo si lamenta che il suono non è granché, infatti il pianoforte non si stacca adeguatamente dall'orchestra. E ci credo, lui i concerti li ascolta solo riprodotti e sui dischi il solista è ripreso da 30 cm ed alzato di almeno 6 o 9dB per spararlo in primo piano!
Quanto alle casse bocciate - ciao Sarto! - a parte la contestualizzazione dei giudizi fatta da Fabrizio, c'è da allargare il quadro: non sono le singole casse criticabili ma l'intero mercato!
Mi spiego: laddove non ci si deve aspettare un progresso nella concezione del prodotto, le cose vanno bene. OK, esempio: ho comperato un paio di cassettine per un regalo, destinazione impiantino senza molte pretese ma che deve far sembrare le carabattole bluetooth e simili quello che sono, cioè giocattoli buoni per sostituire la vecchia radio, non l'hi-fi. Le ho ascoltate e ho esclamato "ma ce ne fossero state quando ero giovane di robe così!". Per il costo le ho trovate veramente ottime e in assoluto ci si ascolta la musica con limiti evidenti ma senza alcuna sofferenza.
Queste casse sono concepite esattamente come lo sarebbero state negli anni '80: due vie compatte ma non microscopiche, altro non riesco a immaginare. Rispetto agli anni '80 il miglioramento tecnologico abbinato alla produzione in paesi dai costi risicati (un bene o un male???) ha portato ad un netto miglioramento delle prestazioni.
Ma se salgo verso prodotti più costosi cosa succede? Qui una progettazione ferma agli '80 non sarebbe accettabile: se i costi salgono c'è spazio per innovare concettualmente il prodotto. Di fatto si scopre spesso che non solo non c'è stato alcun progresso concettuale ma facilmente un regresso: alcune soluzioni sperimentate in passato sono in disuso per ragioni estetiche o di omologazione tra concorrenti, anche in barba a risultati concreti positivi.
Aggiungete che l'andazzo è questo da tempo ed ecco spiegato come mai sia così difficile trovare prodotti all'altezza non della concorrenza ma di quello che dovrebbe offrire il mercato nel 2024. Ovvio: i veri progettisti audio non servono più da tempo, quindi ormai dediti ad altro; per vendere un prodotto sono determinanti il "design" e il maketing. Che bisogna aspettarsi?
Che il pubblico destinatario di questi oggetti sia dedito alle "chiacchere inutili" ad alto tasso di pirlate mentre sia ormai (quasi) scomparsa ogni forma di seria divulgazione, non stupisce per nulla. E consente l'esistenza dell'attuale mercato, poverissimo di contenuti tecnici e di diversificazione tra i prodotti.
Luca
Non uso FB, solo sporadicamente guardo video su youtube a tema audio, rarissimamente capito su altri forum come lettore. La visione del problema delle chiacchere a vanvera di Marcello Croce mi pare del tutto verosimile, il livello delle chiacchere da audiofilo è noto anche a chi non usa i social, ma non lo conosco adeguatamente: cerco di starne lontano a priori.
L'intervento di Fabrizio pare di segno opposto ma in realtà i primi due post parlano di cose diverse: Croce delle chiacchere "tanto per", basate sul nulla e immerse nell'ignoranza dei fondamentali tecnici della materia in oggetto; Fabrizio mi pare far riferimento alla divulgazione tecnica, a cui farà sicuramente seguito la chiacchera del semplice appassionato, a cui capiterà di dire qualche castronata ma serve pur sempre per capire meglio, indagare aspetti su cui non si hanno informazioni e sono temi su cui si possono separare le palesi pirlate dalle ipotesi dubbie e i fatti accertati. Perché si parla di cose tangibili, su cui un confronto è possibile, e non del sesso degli angeli che cambia in funzione della marca del cordone di alimentazione.
Purtroppo l'audiofilo a furia di stare attento ai dettagli ha completamente perso ogni riferimento al livello qualitativo assoluto dell'ascolto. Ecco come si ritrova a valutare l'ariosità del cavo XX confrontato al modello YY, entrambi dal costo più appropriato ad un ampli che a uno spezzone di filo elettrico, mentre ascolta un'orchestra che non parrebbe realistica neppure ad un sordo.
Se gli appassionati mantenessero un riferimento ben presente al suono live e un minimo di connessione con gli aspetti tecnologici di base, tutte le minchiate "high-end" ma dal suono orrido sparirebbero. Idem i prezzi assudi, che esistono solo in quanto svincolati totalmente dai risultati ottenuti.
In passato mi è capitato, molto raramente a dire il vero, di leggere interventi sul come giudicare un ascolto. Intendo trovare il modo di riuscire a dare una valenza più oggettiva ai giudizi di ascolto e andare un pò oltre al "mi piace" o "non mi piace". Uno degli aspetti segnalati come oggettivamente valutabile era proprio la capacità o meno di cogliere dettagli, esattamente quel fenomeno segnalato da Marcello e Fabrizio: con il miglioramento delle prestazioni le registrazioni si scoprono più ricche di come ci parevano precedentemente.
Ma attenzione: questa cosa in mano all'audiofilo riesce comunque a fare seri danni. Non solo perché le recensioni in cui si dichiara di aver scoperto cose nuove in registrazioni vecchie sono infinite, e non si capisce con tutto 'sto progresso incessante come mai gli impianti attuali non siano meno che perfetti ma anche perché l'audiofilo riesce a mettere insieme impianti che i dettagli se li inventano. L'esempio più classico, anche se ammetto non è del tutto pertinente, è la mitica scena sonora. Quella roba per cui lo stereo dovrebbe farmi discernere perfettamente la viola in seconda fila da quella in terza... Poi uno va a concerto e gli scappa da ridere, specie quando l'audiofilo si lamenta che il suono non è granché, infatti il pianoforte non si stacca adeguatamente dall'orchestra. E ci credo, lui i concerti li ascolta solo riprodotti e sui dischi il solista è ripreso da 30 cm ed alzato di almeno 6 o 9dB per spararlo in primo piano!
Quanto alle casse bocciate - ciao Sarto! - a parte la contestualizzazione dei giudizi fatta da Fabrizio, c'è da allargare il quadro: non sono le singole casse criticabili ma l'intero mercato!
Mi spiego: laddove non ci si deve aspettare un progresso nella concezione del prodotto, le cose vanno bene. OK, esempio: ho comperato un paio di cassettine per un regalo, destinazione impiantino senza molte pretese ma che deve far sembrare le carabattole bluetooth e simili quello che sono, cioè giocattoli buoni per sostituire la vecchia radio, non l'hi-fi. Le ho ascoltate e ho esclamato "ma ce ne fossero state quando ero giovane di robe così!". Per il costo le ho trovate veramente ottime e in assoluto ci si ascolta la musica con limiti evidenti ma senza alcuna sofferenza.
Queste casse sono concepite esattamente come lo sarebbero state negli anni '80: due vie compatte ma non microscopiche, altro non riesco a immaginare. Rispetto agli anni '80 il miglioramento tecnologico abbinato alla produzione in paesi dai costi risicati (un bene o un male???) ha portato ad un netto miglioramento delle prestazioni.
Ma se salgo verso prodotti più costosi cosa succede? Qui una progettazione ferma agli '80 non sarebbe accettabile: se i costi salgono c'è spazio per innovare concettualmente il prodotto. Di fatto si scopre spesso che non solo non c'è stato alcun progresso concettuale ma facilmente un regresso: alcune soluzioni sperimentate in passato sono in disuso per ragioni estetiche o di omologazione tra concorrenti, anche in barba a risultati concreti positivi.
Aggiungete che l'andazzo è questo da tempo ed ecco spiegato come mai sia così difficile trovare prodotti all'altezza non della concorrenza ma di quello che dovrebbe offrire il mercato nel 2024. Ovvio: i veri progettisti audio non servono più da tempo, quindi ormai dediti ad altro; per vendere un prodotto sono determinanti il "design" e il maketing. Che bisogna aspettarsi?
Che il pubblico destinatario di questi oggetti sia dedito alle "chiacchere inutili" ad alto tasso di pirlate mentre sia ormai (quasi) scomparsa ogni forma di seria divulgazione, non stupisce per nulla. E consente l'esistenza dell'attuale mercato, poverissimo di contenuti tecnici e di diversificazione tra i prodotti.
Luca
Re: La montagna delle chiacchiere inutili in audio
l'ho gia' scritto piu' di una volta, e mi scuso se mi ripeto, ma in questo mondo audiofilo e' tutto sottosopra... La fisica e' capovolta, la corrente segue leggi metafisiche, gli zeri e gli uno a seconda dei cavi che li percorrono, diventano degli zeri o degli uno piu' nitidi o meno nitidi... Le cose buone diventano cattive, i difetti diventano pregi... pensiamo al famossissimo impianto "rivelatore". quello che dovrebbe essere una apparecchiatura mal progettata o un impianto con componenti interfacciati male tra di loro e soggetti ad ogni tipo di influenza esterna , diventa invece il sacro graal a cui tutti aspirano... e se nel tuo impianto cambiando un cavo non senti veli che si tolgono o bassi che diventano asciutti e granitici, allora sei un poveretto che, o possiede un impianto da due soldi, o possiede due misere orecchie non all'altezza...
pensando a queste cose, capisco benissimo la frustrazione di Marcello... d'altronde anche qui dovrebbe valere il detto:
"Mai discutere con un idiota, ti porta al suo livello e ti batte in esperienza..."
pero' esorto Marcello Croce a fregarsene e a non discutere con chi non vuol capire o con chi ha secondi fini..), ma lo esorto a divulgare e continuare a condividere la sua esperienza
Questo forum e i suoi frequentatori, sono una voce fuori da coro.. e tra queste pagine ci sono un sacco di informazioni, di concetti "fuori dai normali schemi" audiofili... la maggior parte degli idiofili salteranno a pie' pari verso altri lidi e se ne andranno via ridentdo aspirando a quello che secondo loro e' "Melius", ma ogni tanto qualcuno di loro inciampa qui e "vede la luce"
C'e' un bellissimo post di Marcotric di qualche tempo fa intitolato ESCO DA MATRIX.. in tanti abbiamo fatto il suo stesso percorso e lo abbiamo fatto grazie a persone come Fabrizio e Marcello che hanno condiviso con noi le loro esperienze e hanno divulgato un certo tipo di "sapere" non fatto di dogmi, ma di spiegazioni scientifiche e razionali.
Quindi Marcello, ti prego continua a parlare di "Audio", ne abbiamo bisogno!!"
pensando a queste cose, capisco benissimo la frustrazione di Marcello... d'altronde anche qui dovrebbe valere il detto:
"Mai discutere con un idiota, ti porta al suo livello e ti batte in esperienza..."
pero' esorto Marcello Croce a fregarsene e a non discutere con chi non vuol capire o con chi ha secondi fini..), ma lo esorto a divulgare e continuare a condividere la sua esperienza
Questo forum e i suoi frequentatori, sono una voce fuori da coro.. e tra queste pagine ci sono un sacco di informazioni, di concetti "fuori dai normali schemi" audiofili... la maggior parte degli idiofili salteranno a pie' pari verso altri lidi e se ne andranno via ridentdo aspirando a quello che secondo loro e' "Melius", ma ogni tanto qualcuno di loro inciampa qui e "vede la luce"
C'e' un bellissimo post di Marcotric di qualche tempo fa intitolato ESCO DA MATRIX.. in tanti abbiamo fatto il suo stesso percorso e lo abbiamo fatto grazie a persone come Fabrizio e Marcello che hanno condiviso con noi le loro esperienze e hanno divulgato un certo tipo di "sapere" non fatto di dogmi, ma di spiegazioni scientifiche e razionali.
Quindi Marcello, ti prego continua a parlare di "Audio", ne abbiamo bisogno!!"
Re: La montagna delle chiacchiere inutili in audio
Condivido quanto espresso sopra.
Aggiungerei che, penso, tutto questo sia diretta conseguenza del soggettivismo che, che inizio' a diffondersi sulle riviste (in contrapposizione ai risultati delle misure- vedi rubriche di recensioni puramente d'ascolto) e consente di poter affermare qualsiasi cosa senza timore di essere smentiti, non esistendo un riscontro oggettivo.
Dave
Aggiungerei che, penso, tutto questo sia diretta conseguenza del soggettivismo che, che inizio' a diffondersi sulle riviste (in contrapposizione ai risultati delle misure- vedi rubriche di recensioni puramente d'ascolto) e consente di poter affermare qualsiasi cosa senza timore di essere smentiti, non esistendo un riscontro oggettivo.
Dave
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