Dateci un'occhiata... https://www.youtube.com/watch?v=j_rdUCTGong
E poi ditemi se certi meccanismi di connivenza, omertà... rinuncia a denunciare... non sono simili a quelli dell'Hi-End...!!!
Saluti
F.C.
Meccanismi che si ripetono
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F.Calabrese
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Re: Meccanismi che si ripetono
conosco quel canale ma questo video non l'avevo guardato.
E si, decisamente tra meccanismi di suggestione e gioco al rilancio l'analogia con un certo mercato Hi-End è notevole.
Il possesso dell'oggetto che sostituisce l'uso nel motivare l'acquisto, la difficoltà di dare una valutazione oggettiva della qualità mi sembrano due presupposti in comune ai due mercati. Direi quelli fondamentali per renderne possibile la deriva verso le quotazioni gonfiate e la scarsa qualità effettiva dei prodotti.
Teoricamente il mercato Hi-Fi dovrebbe essere meno vulnerabile: in fin dei conti una consistenza tecnica verificabile degli apparati c'è. In pratica è ancora più delirante: il falsario di vini ha dovuto dar prova di notevole abilità per farsi beffe dei degustatori; al contrario molti impianti supercostosi hanno prestazioni da meritarsi pernacchie da qualunque ascoltatore di musica dal vivo o semplicemente utente assennato di alta fedeltà decente, ma nonostante la loro palese inadeguatezza vengono tenuti in alta considerazione.
Non è un caso che in certi ambiti ogni valutazione diversa dal solo ascolto è bandita. Qualunque forma di misura o è evitata, o è parziale e ridotta al ruolo di feticcio, non di strumento arrivare a una valutazione complessiva della qualità.
E ovviamente, ok il suono, ok i materiali mirabolanti, ok il progetto super avveniristico piuttosto che super puristicamente vintage, ma alla fine a tirare più della classica coppia di buoi c'è solo una cosa: l'estetica! Dell'impianto hi-fi, che state pensando... e poi ci si lamenta che alle mostre non ci sono donne
Luca
E si, decisamente tra meccanismi di suggestione e gioco al rilancio l'analogia con un certo mercato Hi-End è notevole.
Il possesso dell'oggetto che sostituisce l'uso nel motivare l'acquisto, la difficoltà di dare una valutazione oggettiva della qualità mi sembrano due presupposti in comune ai due mercati. Direi quelli fondamentali per renderne possibile la deriva verso le quotazioni gonfiate e la scarsa qualità effettiva dei prodotti.
Teoricamente il mercato Hi-Fi dovrebbe essere meno vulnerabile: in fin dei conti una consistenza tecnica verificabile degli apparati c'è. In pratica è ancora più delirante: il falsario di vini ha dovuto dar prova di notevole abilità per farsi beffe dei degustatori; al contrario molti impianti supercostosi hanno prestazioni da meritarsi pernacchie da qualunque ascoltatore di musica dal vivo o semplicemente utente assennato di alta fedeltà decente, ma nonostante la loro palese inadeguatezza vengono tenuti in alta considerazione.
Non è un caso che in certi ambiti ogni valutazione diversa dal solo ascolto è bandita. Qualunque forma di misura o è evitata, o è parziale e ridotta al ruolo di feticcio, non di strumento arrivare a una valutazione complessiva della qualità.
E ovviamente, ok il suono, ok i materiali mirabolanti, ok il progetto super avveniristico piuttosto che super puristicamente vintage, ma alla fine a tirare più della classica coppia di buoi c'è solo una cosa: l'estetica! Dell'impianto hi-fi, che state pensando... e poi ci si lamenta che alle mostre non ci sono donne
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Re: Meccanismi che si ripetono
lucaesse ha scritto: ↑venerdì 3 maggio 2024, 19:56...
Teoricamente il mercato Hi-Fi dovrebbe essere meno vulnerabile: in fin dei conti una consistenza tecnica verificabile degli apparati c'è. In pratica è ancora più delirante: il falsario di vini ha dovuto dar prova di notevole abilità per farsi beffe dei degustatori; al contrario molti impianti supercostosi hanno prestazioni da meritarsi pernacchie da qualunque ascoltatore di musica dal vivo o semplicemente utente assennato di alta fedeltà decente, ma nonostante la loro palese inadeguatezza vengono tenuti in alta considerazione...
QUESTA ME LA METTO IN CORNICE...!!!
Grazie
F.C.