Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

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F.Calabrese
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#11 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 24 gennaio 2020, 14:42

danco ha scritto:
venerdì 24 gennaio 2020, 11:58
...
Chiuderei dicendo che l'impianto deve suonare con tutto, proporzionalmente alla qualità dell'incisione utilizzata.
Concordo pienamente...!

Ed infatti io faccio ascoltare con i miei impianti una sequenza di brani che partono da quelli a bassissimo livello (anche poco più di 50 dB"A") e man mano crescono, da Guantanamera (incisione valvolare del 1963) alla solita Canzone di Marinella (con Mina e poche note di piano all'inizio che sono spettacolari...), poi brani di Organo e solo dopo quelli di Orchestra. Infine il Rock... ma solo quando la sessione di ascolto volge al termine... e non è più importante se i muscoli dell'orecchio medio restano un po' contratti... :lol:

Saluti
F.C.

ABeautifulMind
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#12 Messaggio da ABeautifulMind » sabato 25 gennaio 2020, 11:08

Se dovessimo riscrivere il vocabolario audiofilo, dei violini setosi, dei campanellini e dei plin plin, cosa resta ? quali sono davvero e in ordine di importanza i parametri di giudizio e le espressioni che possiamo utilizzare quando descriviamo il suono di un impianto ?
Grazie

F.Calabrese
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#13 Messaggio da F.Calabrese » sabato 25 gennaio 2020, 11:20

ABeautifulMind ha scritto:
sabato 25 gennaio 2020, 11:08
Se dovessimo riscrivere il vocabolario audiofilo, dei violini setosi, dei campanellini e dei plin plin, cosa resta ? quali sono davvero e in ordine di importanza i parametri di giudizio e le espressioni che possiamo utilizzare quando descriviamo il suono di un impianto ?
Bellissima domanda...!

Anni fa quel che rendeva naturale l'emissione di un diffusore e tridimensionale la sua immagine stereo era in buona parte la linearità della sua risposta (nelle reali condizioni di impiego, vale a dire in ambiente).

Oggi, la disponibilità di crossover/equalizzatori digitali ha reso possibile modificare a piacimento tagli e risposta, anche ed eventualmente per soddisfare le particolari esigenze o il gusto del singolo appassionato.

Dunque IL PARAMETRO PIU' IMPORTANTE OGGI E' LA DISTORSIONE, la cui assenza va perseguita non solo nei passaggi a basso livello delle solite incisioni "plin plin", ma anche -possibilmente- nei pieni orchestrali o con il pop-rock.

Quando si progetta un diffusore per ottenere la minima distorsione pensabile (oggi si può avere l'uno per cento a 120 dB ad un metro...) si adottano solitamente dei caricamenti acustici che portano con sé anche un altro vantaggio, quello della ELEVATA EFFICIENZA.

L'elevata efficienza è utile per due motivi, il primo dei quali è che consente di scegliere gli amplificatori potendo adottare anche configurazioni raffinatissime e di grande risoluzione ai bassi e bassissimi livelli (p.es. gli ampli SE a valvole ben progettati e realizzati).

Il secondo vantaggio -noto a pochi- è che un sistema efficiente regge bene la stessa potenza a tutte le frequenze, basse incluse... mentre il diffusore poco efficiente ha bisogno di potenze che però risultano eccessive per i woofer, in quanto provocano escursioni tali da mandarli in distorsione. Quindi sbaglia chi dice che un diffusore da 90 dB/1W/1m con 300 watt sia equivalente ad uno da 100 dB/1W/1m con 30 Watt, perché il primo diffusore va in distorsione già con 10 W in gamma bassa (vedi le misure di MIL/MOL pubblicate su Audioreview).

Infine c'è un parametro fondamentalissimo, che è l'INTERFACCIABILITA' CON L'AMBIENTE, che meriterebbe un post a parte (ci penserò nel pomeriggio)...

Segue
F.C.


ABeautifulMind
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#14 Messaggio da ABeautifulMind » sabato 25 gennaio 2020, 16:19

Chiaro ed esaustivo
Grazie

greypey
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#15 Messaggio da greypey » lunedì 27 gennaio 2020, 21:23

danco ha scritto:
venerdì 24 gennaio 2020, 11:58
Comunque ad oggi, se si vogliono sviscerare le caratteristiche di un impianto, esistono registrazioni decisamente più probatorie di The Wall, capolavoro assoluto sia musicalmente che tecnologicamente ma sempre di 1978/79 si parla.
Sono curioso, potresti darmi qualche esempio per favore?

danco
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#16 Messaggio da danco » martedì 28 gennaio 2020, 0:39

Alcuni esempi:

Um dia de chuva - Mani Padme Trio (piano, batteria, contrabbasso e/o basso elettrico) in particolare il brano Soldado (in generale ottimo disco)

Man Talk for Moderns - Greg Osby (non facilmente classificabile, tra jazz fusion funky e free jazz, altissima dinamica)

Blue - Doctor 3 (trio classico, incisione spettacolare, niente di particolarmente dinamico ma strumenti dettagliatissimi)

North American Ballads & Squares - Frederic Rzewski (piano solo, disco bellissimo ma..non esattamente per tutti) il primo brano ha piegato in due un Linn da 100W canale da Buscemi pilotando i miei diffusori di allora (Apogee Centaur ibride a nastro), poi acquistai un Electrocompaniet

Turning - Antony and the Johnsons (bellissimo live)

Shostakovich Sinfonie 5 & 9 - Kreizberg pentatone

Unplugged - The Corrs (effetto live veramente notevole)

Boccherini: Fandango, Sinfonie & La Musica Notturna Di Madrid - Jordi Savall

E ce ne sarebbero molti altri. Non necessariamente tutti sono ad alta dinamica o, per dire, fanno casino, ma in generale sono registrazioni molto curate che permettono di valutare attentamente una installazione.

Danilo

F.Calabrese
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#17 Messaggio da F.Calabrese » martedì 28 gennaio 2020, 0:44

Interessante davvero: vedrò di procurarmi queste incisioni e di compararle a The Wall... ;)

Saluti
F.C.

ciroschi
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#18 Messaggio da ciroschi » martedì 28 gennaio 2020, 12:50

Salve,
aggiungo, tchaikovsky marcia slava, se si trova della chesky con Itzhak Perlman.
Saluti.
Ciro da Salerno, Regno delle 2 Sicilie o Magna Grecia.
Occhio non vede, orecchio non ode. :P

Gdg
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#19 Messaggio da Gdg » martedì 28 gennaio 2020, 14:40

Esprimo il mio opinabilissimo punto di vista.

Stiamo tornando a parlare di musica "plin-plin" e cioè di piccoli ensemble jazz o pop, con strumenti acustici, ascoltando i quali sembra di assistere ad una sfilata di strumenti solisti. Musica dove un "'insieme tutti" o non c'è del tutto, o non è dinamicamente significativo.
E con la musica classica, con le dovute eccezioni, non è che vada tanto meglio, dato che è spesso "addomestica" (dinamica compressa) già in fase di ripresa.

Per mia osservzaione empirica, l'audiofilo evita accuratamente le opere in cui molti strumenti, soprattutto se amplificati, suonano tutti insieme. E questo per due motivi.
Il primo è che molte registrazioni pop/rock sono delle vere porcherie, e questo in un normale impianto audiofilo, dove l'equilibrio tonale è sempre sbilanciato verso l'alto, ne rende fastidioso l'ascolto.
Secondo, è che anche in presenza di registrazioni pop/rock allo stato dell'arte, sempre i sudddetti impianti audifili, come ci insegna Fabrizio, cominciano a diventare fastidiosi per solidi motivi tecnici, tra cui il primo è il clipping dall'amplificatore.

"The Wall" è un esempio di una grande registrazione di repertorio pop/rock. E ciò non si nota quando c'è la successione di "botte" di grancassa, che bene o male tutti gli impianti riescono, a modo loro, a riprodurre con successo. Ma è poco dopo, quando il brano culmina nel tripudio di chitarre selvagge, mitragliate di batteria, tempeste di tastiera, urla ferine. E' lì che si sente che è una incisione fuori dal comune.
E questo vale qualunque sia l'edizione della traccia. E che se un impianto non ce la fa, non riesce a nasconderlo.

Quindi: quali sono gli album, o le canzoni, o le parti di canzone, indipendentente dal genere, in cui molti strumenti suonano tutti insieme, con vigore, e che su un buon impianto, suonati a livelli realistici, rimangono perfettamente intellegibili?

Questa, per me, è la corretta definizione del problema.
Saluti

Giovanni

F.Calabrese
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Re: Visita a Bracciano con ascolto del poliedro

#20 Messaggio da F.Calabrese » martedì 28 gennaio 2020, 15:18

Gdg ha scritto:
martedì 28 gennaio 2020, 14:40
...
Quindi: quali sono gli album, o le canzoni, o le parti di canzone, indipendentente dal genere, in cui molti strumenti suonano tutti insieme, con vigore, e che su un buon impianto, suonati a livelli realistici, rimangono perfettamente intellegibili?...
Marcello Croce ha più volte espresso l'interessantissima opinione che le incisioni maggiormente rivelatici siano quelle di musica Reggae.

Personalmente non ne conosco di così valide da suggerirvele, anche perché non ricordo la presenza di passaggi a basso livello (che invece esistono in The Wall) che permettano di giudicare anche la risoluzione dei nostri impianti.

Segue
F.C.

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