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Questo articolo, comparso sul Journal of Audio Engineering Society nell'ottobre 1957 a firma di Norman Crowhurst, è tra le cose più sorprendenti che io abbia letto. Ve ne riporto qualche stralcio per dare un'idea di quanto nitide e lungimiranti fossero le conclusioni... che per mezzo secolo sono rimaste apparentemente ignorate da progettisti e recensori...

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F.C.

Questa è una delle ilustrazioni dell'interessantissimo contributo di Norman Crowhurst pubblicato sul JAES nel 1957.

Mostra che egli aveva ben compreso il problema della inutilità delle misure tradizionali.

Qui vediamo come un'onda quadra riprodotta apparentemente bene in uscita non sia altro che il risultato di un forte degrado del segnale negli stadi intermedi, mascherato in uscita dalla banda passante ridotta del trasformatore d'uscita...
Da rifletterci... quanti di voi hanno in casa ampli che operano in questo modo, favorendo l'intermodulazione con i prodotti delle sovraoscilazioni negli stadi intermedi...???

Sottolineo la data: 1957... un mese prima che io nascessi...

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F.C.

Ma la vera "chicca" contenuta nell'articolo di Norman Crowhurst è questa...

E' la spiegazione del comportamento di molti ampli, controreazionati, in caso di sovraccarico...
Osservando con attenzione, si nota lo scardinamento delle tensioni di polarizzazione, cui segue una fase di riassestamento tutt'altro che breve... durante la quale l'ampli suona da schifo nonostante il segnale sia ritornato a livelli contenuti...!

Dunque già dal 1957 si sapeva che questo modo di progettare gli amplificatori era semplicemente da dimenticare...

Ed invece è andata assai diversamente...!!!

Queste sono le conclusioni di Norman Crowhurst... nel 1957.
In due parole: occorrono misure più indicative delle "solite"...

Oddio... possibile che nessuno lo abbia preso in considerazione...???

Saluti
F.C.

P.S.: Nel post precedente il grafico compare due volte, per errore. Però non riesco a trovare il modo di correggerlo, come credo abbiate notato tutti... occhio alle paperacce prima di postare !!!

credo che queste cose le sanno bene tutti i fabbricanti ( quelli veri) di amplificatori
alla gente piacciono i distorsori,l'mportante è che siano belli e pesanti...
e magari anche molto costosi altrimenti non possono suonare bene..

Sto' cercando di convincere Mariani ad unirsi a Noi,e spiegarci molte delle cose che non sappiamo sulle elettroniche.
E' di natura estremamente schivo,non ama molto postare,spero di riuscire sarebbe moooolto positivo per Tutti.


Ciao (sara' dura)

queledsasol ha scritto:Sto' cercando di convincere Mariani ad unirsi a Noi,e spiegarci molte delle cose che non sappiamo sulle elettroniche...

Ho un'idea.

Convinciamo MarcoHiFi ad organizzare, con la sua indubbia bravura, un pellegrinaggio a Modena...

Tutti da Mariani... per conoscerlo ed ammirarlo per la sua visione, che è AVANTI di anni rispetto a quello che gran parte di noi ha sinora ascoltato e letto.

Al ritorno penso che tutti diremo: "Ne valeva davvero la pena... anzi... ad averci pensato prima...!

Io non riesco a dimenticare un ascolto a casa di un suo affezionatissimo cliente... un pre phono... da cui usciva solo musica e nessun rumore "da solco"... Impressionante !

potreste scrivere qualcosa in proposito? non conosco le cose di questo signore.
( a parte ovviamente aver visto in foto le elettroniche)

Questo signore e' il progettista che ha realizzato TUTTE le amplificazioni GRAAF e per questo e' conosciuto,ma ha anche sviluppato altre
elettroniche custom ai massimi livelli attuali sia a Valvole che a Transistor.

Ciao

Le discrepanze tra misure ed ascolto continueranno ad esistere se le misure continueranno a limitarsi a quelle normalmente proposte dalle riviste (risposta in frequenza, distorsione, Tritim, potenza), assolutamente incomplete a descrivere ed a confrontare due apparecchi tra di loro.
Bisognerebbe creare un set di misure più completo e specifico per individuare il comportamento dinamico dell'amplificatore, con segnali che si approssimano a quelli reali.
Chi conosce bene la tecnologia dell'amplificazione sa già quali misure in realtà servirebbero a caratterizzare bene un ampli, oltre quelle che si descrivono normalmente nei cataloghi.
Più è completo il set delle misure e più è trovare riscontri nell'ascolto.
Purtroppo la maggior parte degli appassionati ignora questo.

Ciao