Una riflessione sulla equalizzazione
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Una riflessione sulla equalizzazione
Domenica scorsa ho fatto un esperimento, il cui risultato mi ha dato da pensare. Vi racconto...
Di solito, quando io equalizzo un diffusore, si tratta sempre o di un mio progetto o comunque di un diffusore che conosco molto bene... So dunque prevedere quali anomalie della risposta siano causate dal trasduttore, quali dal filtro di crossover e quali -infine- dall'ambiente. Per queste ultime cerco sempre di equalizzare il minimo indispensabile, in modo di non perdere un'ampia area d'ascolto...
Domenica ho provato a fare diversamente... Mi sono messo nei panni di un appassionato ed ho deciso di impiegare due software molto diffusi e "facili": REW e The Sound Analyzer, di Acustica Applicata...
Quest'ultimo (Release 4,1) è veramente spettacolare, per la precisione con la quale consente di centrare al primo colpo il migliore equilibrio timbrico in gamma bassa, ma il suo impiego si ferma al limite dei 2000 Hz...
Ho regolato i controlli del Beheringer DCX 2496 in modo di splittare in tre vie il mio sistema compatto, accoppiato ai sub dipolari di alta potenza, e poi mi sono messo a rifinire la risposta...
Ci ho lavorato dalle 10 e 30' alle 19 e 30', salvo pausa pranzo...
Alla fine, ho acceso l'impianto (che ha suonato più o meno come lo hanno ascoltato Queledsasol e Not Only Tube a capodanno, dato che anche allora avevo seguito una procedura simile) e sono rimasto di sasso...
Sarà stata la mancanza dell'ampli di Mariani, CHE FA LA DIFFERENZA...
Sarà stato che ricordo ancora perfettamente il suono del "fratello maggiore" del compact (l'Impianto per Aleandro...), di cui ho impiegato pari-pari la sezione medi ed alti, con la stessa equalizzazione...
Ma vi assicuro che ci sono rimasto proprio male, per come suonava...
Ora ragioniamoci insieme... ma nel prossimo post !
Segue
F.C.
Di solito, quando io equalizzo un diffusore, si tratta sempre o di un mio progetto o comunque di un diffusore che conosco molto bene... So dunque prevedere quali anomalie della risposta siano causate dal trasduttore, quali dal filtro di crossover e quali -infine- dall'ambiente. Per queste ultime cerco sempre di equalizzare il minimo indispensabile, in modo di non perdere un'ampia area d'ascolto...
Domenica ho provato a fare diversamente... Mi sono messo nei panni di un appassionato ed ho deciso di impiegare due software molto diffusi e "facili": REW e The Sound Analyzer, di Acustica Applicata...
Quest'ultimo (Release 4,1) è veramente spettacolare, per la precisione con la quale consente di centrare al primo colpo il migliore equilibrio timbrico in gamma bassa, ma il suo impiego si ferma al limite dei 2000 Hz...
Ho regolato i controlli del Beheringer DCX 2496 in modo di splittare in tre vie il mio sistema compatto, accoppiato ai sub dipolari di alta potenza, e poi mi sono messo a rifinire la risposta...
Ci ho lavorato dalle 10 e 30' alle 19 e 30', salvo pausa pranzo...
Alla fine, ho acceso l'impianto (che ha suonato più o meno come lo hanno ascoltato Queledsasol e Not Only Tube a capodanno, dato che anche allora avevo seguito una procedura simile) e sono rimasto di sasso...
Sarà stata la mancanza dell'ampli di Mariani, CHE FA LA DIFFERENZA...
Sarà stato che ricordo ancora perfettamente il suono del "fratello maggiore" del compact (l'Impianto per Aleandro...), di cui ho impiegato pari-pari la sezione medi ed alti, con la stessa equalizzazione...
Ma vi assicuro che ci sono rimasto proprio male, per come suonava...
Ora ragioniamoci insieme... ma nel prossimo post !
Segue
F.C.
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Re: Una riflessione sulla equalizzazione
Premetto: non suonava "male"... semplicemente non aveva quella tridimensionalità e quella naturalezza che avevo sempre sentito, impiegando più o meno gli stessi trasduttori e nello stesso spazio fisico...
Tentiamo una spiegazione... anzi... vediamo di individuare dove sta il "problema"... Io una idea me la sono fatta...!
Quando infatti lavoro sui miei diffusori, io impiego per primo il Techron TEF-20, che, in Time Delay Spectrometry riesce a separare facilmente il contributo dell'ambiente in gamma media ed alta, ma senza compromettere la precisione della misurazione dal punto di vista energetico... Con REW, invece, si va a finestrare, ma non è detto che, così facendo, non si intacchi il livello in gamma medio-bassa (che poi, equalizzando, si "tira sù", erroneamente...!!!).
Non solo, ma -a differenza di come faccio solitamente- questa volta ho equalizzato come con un sistema DRC, vale a dire seguendo l'envelope dei picchi di risposta, e non il livello energetico medio...
Ne è venuta fuori una equalizzazione che non suona male, ma è comunque NON paragonabile a quelle per me tradizionali, che la superano largamente...
Altro problema non da poco... provate a regolare i ritardi con REW...!!!
In due parole: pur impiegando (con esperienza nel campo...) due software ottimi ed ineccepibili, il risultato finale non è stato assolutamente all'altezza delle attese...
Mi chiedete dove voglio arrivare...???
Semplice: tra equalizzare un diffusore e progettarne il filtro passivo c'è molta meno differenza di quanto possiate immaginare... Quando infatti si progetta un filtro passivo, si misura sempre la risposta del componente e si fa il possibile per limarne i difetti ed allinearne la risposta con quella (in ambiente !!!) degli altri trasduttori...
Come dire che un progettista che segua una certa procedura di misurazione otterrà un filtro passivo il cui suono sarà necessariamente diverso da quello del filtro passivo progettato da un progettista che abbia impiegato una diversa tecnica di misura...
Questo è il senso della riflessione: quella che voi spesso chiamate "personalità sonora del diffusore" è del tutto possibile che sia influenzata fortissimamente dal tipo di apparato di misura impiegato da chi di quel diffusore ha progettato il filtro passivo...
Io ricordo di aver notato, parecchi anni fa a Las Vegas, che i diffusori che suonavano più similmente ai miei erano anche quelli progettati utilizzando lo stesso sistema di misura: un Techron TEF-12, allora...
Che ne pensate ?
Saluti
F.C.
Tentiamo una spiegazione... anzi... vediamo di individuare dove sta il "problema"... Io una idea me la sono fatta...!
Quando infatti lavoro sui miei diffusori, io impiego per primo il Techron TEF-20, che, in Time Delay Spectrometry riesce a separare facilmente il contributo dell'ambiente in gamma media ed alta, ma senza compromettere la precisione della misurazione dal punto di vista energetico... Con REW, invece, si va a finestrare, ma non è detto che, così facendo, non si intacchi il livello in gamma medio-bassa (che poi, equalizzando, si "tira sù", erroneamente...!!!).
Non solo, ma -a differenza di come faccio solitamente- questa volta ho equalizzato come con un sistema DRC, vale a dire seguendo l'envelope dei picchi di risposta, e non il livello energetico medio...
Ne è venuta fuori una equalizzazione che non suona male, ma è comunque NON paragonabile a quelle per me tradizionali, che la superano largamente...
Altro problema non da poco... provate a regolare i ritardi con REW...!!!
In due parole: pur impiegando (con esperienza nel campo...) due software ottimi ed ineccepibili, il risultato finale non è stato assolutamente all'altezza delle attese...
Mi chiedete dove voglio arrivare...???
Semplice: tra equalizzare un diffusore e progettarne il filtro passivo c'è molta meno differenza di quanto possiate immaginare... Quando infatti si progetta un filtro passivo, si misura sempre la risposta del componente e si fa il possibile per limarne i difetti ed allinearne la risposta con quella (in ambiente !!!) degli altri trasduttori...
Come dire che un progettista che segua una certa procedura di misurazione otterrà un filtro passivo il cui suono sarà necessariamente diverso da quello del filtro passivo progettato da un progettista che abbia impiegato una diversa tecnica di misura...
Questo è il senso della riflessione: quella che voi spesso chiamate "personalità sonora del diffusore" è del tutto possibile che sia influenzata fortissimamente dal tipo di apparato di misura impiegato da chi di quel diffusore ha progettato il filtro passivo...
Io ricordo di aver notato, parecchi anni fa a Las Vegas, che i diffusori che suonavano più similmente ai miei erano anche quelli progettati utilizzando lo stesso sistema di misura: un Techron TEF-12, allora...
Che ne pensate ?
Saluti
F.C.
Re: Una riflessione sulla equalizzazione
La prossima volta invece di equalizzare come un sistema DRC equalizza con il sistema DRCquesta volta ho equalizzato come con un sistema DRC
Ciao.
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Re: Una riflessione sulla equalizzazione
Credimi... sarebba andata ancora peggio...!chiaro_scuro ha scritto:La prossima volta invece di equalizzare come un sistema DRC equalizza con il sistema DRC...questa volta ho equalizzato come con un sistema DRC
In effetti ho salvato la parte medi ed alti, equalizzata "alla mia maniera"...
Nessun sistema di equalizzazione "non pensante" è in grado di valutare l'origine delle singole anomalie di risposta, intervenendo con cognizione di causa solo dove è necessario. Nella pratica si sposta sempre il microfono di misura, per valutare il contributo di riflessioni non finestrabili... ma la valutazione NON è una media...!!!
Non sto dicendo che il DRC non funzioni... sto solo raccogliendo una conferma delle obiezioni che a suo tempo feci.
A me non è mai capitato di ascoltare un sistema ben equalizzato suonare peggio con l'EQ. in bypass...
Cosa che invece accade spesso con i sistemi automatici.
Conosco la risposta: "ma col DRC l'operatore può modificare..." Sì... ma come fa anche lui a capire quando sì e quando no ???
A stasera
F.C.
Re: Una riflessione sulla equalizzazione
Credimi....se non provi non puoi dirlo!Credimi... sarebba andata ancora peggio...!
Che fai, te la canti e te la suoni?Non sto dicendo che il DRC non funzioni... sto solo raccogliendo una conferma delle obiezioni che a suo tempo feci.
L'eq fatta con DRC è molto diversa da quella fatta da te e quindi non stai raccogliendo proprio niente se non lucciole per lanterne
Ciao.
Re: Una riflessione sulla equalizzazione
Ciao FarizioF.Calabrese ha scritto: Quando infatti lavoro sui miei diffusori, io impiego per primo il Techron TEF-20, che, in Time Delay Spectrometry riesce a separare facilmente il contributo dell'ambiente in gamma media ed alta, ma senza compromettere la precisione della misurazione dal punto di vista energetico... Con REW, invece, si va a finestrare, ma non è detto che, così facendo, non si intacchi il livello in gamma medio-bassa (che poi, equalizzando, si "tira sù", erroneamente...!!!).
Saluti
F.C.
saresti così gentile da spiegare meglio
in cosa consisterebbe questa equalizzazione "erronea"?
Re: Una riflessione sulla equalizzazione
Chi era il progettista? Che marca?F.Calabrese ha scritto:Io ricordo di aver notato, parecchi anni fa a Las Vegas, che i diffusori che suonavano più similmente ai miei erano anche quelli progettati utilizzando lo stesso sistema di misura: un Techron TEF-12, allora...
Che ne pensate ?
Saluti
F.C.
Saluti
Michele
Re: Una riflessione sulla equalizzazione
Be' io biamplifico...e equalizzo cosi': la parte "sotto"con un parametrico digitale e la parte "sopra" agendo sul cross passivo....e posso dire di aver raggiunto una
buona linearita' perlomeno nel punto d'ascolto...e senza particolari stravolgimenti di timbrica e/o coerenza rispetto al EQ BYPASS.
Secondo me e sempre IMHO i sistemi di correzione come il DRC servono a poco in ambienti mediamente buoni e in ambienti critici non possono assolutamente competere con un equalizzazione "tradizionale"fatta da uno col manico.
un saluto
buona linearita' perlomeno nel punto d'ascolto...e senza particolari stravolgimenti di timbrica e/o coerenza rispetto al EQ BYPASS.
Secondo me e sempre IMHO i sistemi di correzione come il DRC servono a poco in ambienti mediamente buoni e in ambienti critici non possono assolutamente competere con un equalizzazione "tradizionale"fatta da uno col manico.
un saluto
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Re: Una riflessione sulla equalizzazione
Finalmente uno che la pensa come me...!!!Daniele64 ha scritto:Be' io biamplifico...e equalizzo cosi': la parte "sotto"con un parametrico digitale e la parte "sopra" agendo sul cross passivo....e posso dire di aver raggiunto una
buona linearita' perlomeno nel punto d'ascolto...e senza particolari stravolgimenti di timbrica e/o coerenza rispetto al EQ BYPASS.
Secondo me e sempre IMHO i sistemi di correzione come il DRC servono a poco in ambienti mediamente buoni e in ambienti critici non possono assolutamente competere con un equalizzazione "tradizionale"fatta da uno col manico.
un saluto
Sarà vero... in carne ed ossa...???
Grazie comunque !
F.C.
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Re: Una riflessione sulla equalizzazione
Erano le prime Avalon, di fine anni '80 !!!Michele ha scritto:Chi era il progettista? Che marca?F.Calabrese ha scritto:Io ricordo di aver notato, parecchi anni fa a Las Vegas, che i diffusori che suonavano più similmente ai miei erano anche quelli progettati utilizzando lo stesso sistema di misura: un Techron TEF-12, allora...
Saluti
F.C.