Il problema delle tre pareti, II

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F.Calabrese
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Re: IL problema delle tre pareti, II

#21 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 27 settembre 2012, 17:46

PeterDeNiro ha scritto:Capisco la sua posizione, ma vorrei fissare un paio di punti semplici:

1. l'autocostruttore non ha sempre lo scopo di *fottere* il progettista (come dice spesso). Io credo che se esistessero diffusori decenti a prezzi decenti ed onesti, nessuno si metterebbe a perdere tempo (e soldi).

2. se la maggior parte dei diffusori in commercio suonano male come dice lei (e concordiamo quasi tutti), quindi incluso B&W, Kef, Wilson etc, vuol dire che il livello dei progettisti in campo audio è veramente scadente. Magari forse lei è sopra la media, ma non è colpa dell'autocostruttore se il resto dei suoi colleghi dovrebbe andare a raccogliere pomodori.

3. l'autocostruzione è come tanti hobby solitari. E' gente che vive il suo hobby in solitudine e quindi spesso rasenta la mania; che è cuoriosa per divertimento più che per professione. Poi che di tanto in tanto esce un autocostruttore che pensa di avere costruito il miglior diffusore in assoluto è vero... ma è vero pure che tra i professionisti c'è gente che pensa di poter dare lezioni a tutti senza aver mai dimostrato niente di significativo.

... comunque mi pare di capire che in questo forum ci sono parecchi autocostruttori!
Pietro
1)- I diffusori decenti, a prezzi decenti, esisterebbero se ve ne fosse una concreta richiesta... Ma se i potenziali interessati si dividono un un venti per cento che si fa turlupinare autocostruendo schemi obsoleti e mal performanti, ed un altro 80 per cento che acquista sulla base della convenienza (sconto rispetto al listino e/o possibilità di rivendita all'usato allo stesso prezzo o poco meno...) Beh... non meravigliatevi...!

2)- I progettisti delle maggiori Aziende non sono affatto dei cretini... Sono le Aziende a commissionar loro dei prodotti "standard", sapendo bene che chi li acquisterà lo farà di certo più per il "blasone" (= valore commerciale...) che per le prestazioni... Provate a chiedere ad uno di quei progettisti un impianto "custom" e vedrete che i difetti delle configurazioni standard li sanno risolvere tutti...

3)- L'autocostruttore (vedi caso Dufay...) travalica praticamente sempre quelle che sono le sue reali compentenze, ma di solito è lasciato fare, sia per compatimento, sia per non instradarlo verso le reali soluzioni (cosa che -per esempio- io faccio quando spiego cosa "non và").

Infine, quanto ai professionisti che danno lezioni... Beh... Siete proprio sicuri di non esserevele andate a cercare col lanternino, quando li sfottete in tutti i modi possibili...??? Voi non immaginate quanto sia comico conoscere perfettamente le soluzioni ad un problema, ed al contempo vedere quelli che sbagliano e che fanno i gradassi, prendendoti pure in giro...

Sto per lanciare una scommessa: indovinate quali sono i quasi cinquemila appassionati presi più selvaggiamente in giro, qui in Italia... Suvvìa... un piccolo sforzo di immaginazione...!!!

Salutoni
F.C.

Sergio2
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Re: IL problema delle tre pareti, II

#22 Messaggio da Sergio2 » giovedì 27 settembre 2012, 18:29

F.Calabrese ha scritto:


Sto per lanciare una scommessa: indovinate quali sono i quasi cinquemila appassionati presi più selvaggiamente in giro, qui in Italia... Suvvìa... un piccolo sforzo di immaginazione...!!!

Salutoni
F.C.

Bisognerebbe sapere chi ha venduto 5000 coppie di casse o chi vende 5000 copie...

Mi sono avvicinato?

Sergio

F.Calabrese
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Re: IL problema delle tre pareti, II

#23 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 27 settembre 2012, 18:35

Sergio2 ha scritto: Bisognerebbe sapere chi ha venduto 5000 coppie di casse o chi vende 5000 copie...

Mi sono avvicinato?
No... acqua... acqua...!!! ;) ----- ;) ----- ;) ----- ;) ----- ;) ----- ;) ----- ;) ----- ;) ----- ;)

Saluti
F.C.

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Re: IL problema delle tre pareti, II

#24 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 27 settembre 2012, 18:40

nicommush ha scritto:bene . Se non ho frainteso il discorso la tesi che stai sostenendo è che pur essendoci stata una evoluzione nei materiali , negli strumenti di misurazione e nell'accumulo di dati e conoscenze parallelamente c'è stato un inviluppo di "buon senso" progettuale e prestazionale. Magari ciò è dovuto anche al fatto che la divulgazione tecnica è stata gestita male sostituendo misurazioni e dati tecnici con "impressioni" soggettive e bei racconti che di tecnico non avevano proprio niente ...
sbaglio?
Sto tentando di risponderti, ma TinyPic si inceppa...

In linea di massima hai azzeccato.

E' venuta a mancare una componente di dubbio, di curiosità, nei progettisti... ormai certi di saper ottenere in un attimo la perfezione, grazie ai software di simulazione...

Ma la realtà vera è diversa da questi sogni...

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Re: IL problema delle tre pareti, II

#25 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 27 settembre 2012, 18:46

nicommush ha scritto:bene . Se non ho frainteso il discorso la tesi che stai sostenendo è che pur essendoci stata una evoluzione nei materiali , negli strumenti di misurazione e nell'accumulo di dati e conoscenze parallelamente c'è stato un inviluppo di "buon senso" progettuale e prestazionale. Magari ciò è dovuto anche al fatto che la divulgazione tecnica è stata gestita male sostituendo misurazioni e dati tecnici con "impressioni" soggettive e bei racconti che di tecnico non avevano proprio niente ...
sbaglio?
Ecco... ora funziona...! Mi raccomando attenzione al caso, che è di un'importanza semplicemente stellare...

Qui sotto vi posto la risposta in frequenza di una AR-3a misurata in camera anecoica e con il pannello frontale del diffusore a filo pavimento, vale a dire nelle migliori condizioni immaginabili...

Immagine

Sconvolgente... vero...???

I bassi sotto 90 Hz sono decisamente calanti, mentre le formule citate da Villchur e dallo stesso Allison (riprese dal Beranek...) davano ben altra linearità...!

Ma la sorpresa vera vi arriverà dal mio prossimo post.

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Re: IL problema delle tre pareti, II

#26 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 27 settembre 2012, 18:52

Questa qui sotto è la sconcertante risposta in frequenza di una AR-3a, misurata in camera anecoica. Corrisponde alla risposta in ambiente quando il diffusore è ben lontano dalle pareti...

Immagine

Beh... non ditemi che siete sorpresi... perché se avete ascoltato con vera attenzione questi diffusori, vi sarete accorti che la loro gamma media è effettivamente "gonfia", e prevale ampiamente sia sulla gamma bassa che su quella alta ed altissima...

Ora provate a ricordare cosa scrissero le riviste di questi diffusori: una specie di "miracolo" di linearità...!!!

Dunque il malinteso, se di semplice malinteso si può parlare, data addirittura all'inizio degli anni '70...!!!

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Re: IL problema delle tre pareti, II

#27 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 27 settembre 2012, 18:58

Naturalmente la situazione è decisamente più complessa di quanto possiate immaginare.

Queste qui sotto sono tre diverse risposte in frequenza, rilevate da Allison e Berkovits in occasione del loro studio, del 1972. Notate le differenze enormi in gamma bassa...

Immagine

Quel che è importante osservare è che il gradino nella risposta alle basse e la pendenza eccessiva alle altissime sono tutte caratteristiche che si ritrovano in continuazione...

Come dire: chi non amava quei diffusori, forse aveva buonissimi motivi per farlo...!

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Re: IL problema delle tre pareti, II

#28 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 27 settembre 2012, 19:05

Ed ecco infine la "media" di otto diverse collocazioni ed ambienti, sempre per le AR-3a.

Immagine

La conclusione che se ne può trarre è che il tipico diffusore a parallelepipedo tende a fornire in ambiente una risposta che è più simile a quella in campo sferico, che non a quella in campo emisferico... (Notate bene che all'epoca di questo studio, nel 1972, i diffusori si collocavano sempre a parete, appoggiati alla parete di fondo... Figuratevi quanto accade oggi, quando sono distanziati anche da questa...!!!)

Ma tutti i software di simulazione (tranne qualche caso...) predicono la risposta in campo emisferico...!!!

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Re: IL problema delle tre pareti, II

#29 Messaggio da Sergio2 » giovedì 27 settembre 2012, 19:06

Ma le AR-3 non erano progettate per essere addossate alle pareti :?:

Sergio

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Re: IL problema delle tre pareti, II

#30 Messaggio da Sergio2 » giovedì 27 settembre 2012, 19:08

F.Calabrese ha scritto:
E' venuta a mancare una componente di dubbio, di curiosità, nei progettisti... ormai certi di saper ottenere in un attimo la perfezione, grazie ai software di simulazione...

Ma la realtà vera è diversa da questi sogni...

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Questo e' vero, cioe' da quello che si ascolta si e' portati a pensarlo...

Sergio

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