Switters ha scritto:...
Nel grafici che hai postato si vede bene che gli avvallamenti interessano degli intervalli di frequenze e non le singole frequenze, ma non riesco a cogliere la relazione che hanno con quanto ho scritto.
Provo a riformulare il mio dubbio: che io sappia normalmente le misure di un altoparlante vengono fatte pilotandolo con onde sinusoidali, variandone la frequenza (il cosiddetto sweep). Misure sulla cui base vengono valutati gli altoparlanti e sui cui magari vengono fatte delle scelte progettuali.
Il mio dubbio è che questa possa essere un'approssimazione semplificata della realtà, e mi chiedo se non possa indurre a delle deduzioni e valutazioni non sempre valide. Quando si ascolta musica un altoparlante non emette mai una sola frequenza sinusoidale alla volta ma un "onda" che è la risultante della somma di più frequenze.
Posto che un altoparlante abbia una SPL (misurata con uno sweep) di 88dB a 100Hz e di 90dB a 1000Hz, se viene pilotato con un segnale che è l'insieme delle due, le SPL delle due frequenze restano le stesse o variano? In tal caso, la variazione sarebbe apprezzabile o trascurabile?
Hai posto un bellissimo quesito, che merita una lunga risposta.
Dobbiamo distinguere due tipi di emissioni: quelle transienti (che durano pochi millisecondi) e quelle continue, o quasi. Nel primo tipo includeremo gran parte delle percussioni ed il pianoforte suonato senza liberare gli smorzatori.
Nel secondo tipo includeremo l'organo, gran parte dei suoni delle tastiere elettroniche, ed anche il pianoforte suonato con gli smorzatori sollevati. Solo come esempio.
Nel caso delle emissioni transienti la colorazione apportata dalle riflessioni in controfase causate dalle pareti più vicine è perfettamente avvertibile, per un ascoltatore esperto, ed altrettanto impossibile da correggere con i "soliti" equalizzatori.
Nel caso delle emissioni di più lunga durata si può tentare di "mettere una pezza" equalizzando... ma l'udito umano è abilissimo nel separare il contributo delle riflessioni che arrivano con un ritardo compreso tra 3-5 e 30-40 millisecondi (vedi Effetto Haas, sul mio forum), e questa sua abilità fa sì che sia difficilissimo valutare con i risultati di misure più o meno tradizionali quale sia l'equilibrio timbrico effettivamente percepito.
In due parole: l'equalizzazione è una soluzione ampiamente ed inevitabilmente inferiore rispetto alle soluzioni tecniche effettive, che esistono.
Spero di essermi spiegato, ma sono qui per approfondire, se necessario.
Saluti
F.C.