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Re: Il problema delle tre pareti, II

Inviato: venerdì 5 ottobre 2012, 17:27
da Sergio2
Teo Marini ha scritto:

E' ravennate, .....

Calabrese, a sit sicur d' ave' sempar

raso'

e chietar tot

cuaio?

dal volt um pe' che t'at divirta a fel a posta...

dam met a me' ca so' un cuajo' un e pataca

a ciape' sempar pre cul

tant' impines la bisaca


la traduzione solo a richiesta ma si perdono le rime...



Sergio
Interessantissima questa tua dotta descrizione storica...........

Perchè non traduci le due frasi?

Ciao! ;)[/quote]


Non e' che qui' a Ravenna si abbia molti detti popolari, piuttosto c'e' una certa tradizione dello stornello che al contrario del romano non e' cantato,

tipicamente un tempo la sera ci si riuniva nelle aie o d'inverno nelle stalle per giocare a carte o stornellare, si sintetizzava la cosa definendola "far trebbo" ossia passare del tempo insieme in cui la parte del leone era appunto il parlare

la cosettina che ho pensato e' una sciochezzina tipica del far trebbo in cui racconti e burla si mescolavano abbondantemente

traduco ma si perdono le rime di questa piccola burla verbale



Calabrese, a sit sicur d' ave' sempar

raso'

e chietar tot

cuajo'?

dal volt um pe' che t'at divirta a fel a posta...

dam met a me' ca so' un cuajo' un e pataca

a ciape' sempar pre cul

tant' impines la bisaca



Calabrese sei sicuro di avere sempre

ragioni

e gli altri tutti

coglioni?

delle volte mi sembra che ti diverta a farlo apposta...

da retta e me che sono un coglione e un patacca

a prendere sempre per il culo

non ti riempi la tasca



pataca a ravenna significa macchia, f.ca, sbruffone ma anche scemo a seconda del contesto, nel mio stornellino significa scemo...peccato per le rime perse

Sergio

Re: Il problema delle tre pareti, II

Inviato: venerdì 5 ottobre 2012, 17:57
da landscape1
F.Calabrese ha scritto:
landscape1 ha scritto: La possibilità di interloquire con tanti appassionati - su svariati Forum - avrebbe potuto essere sfruttata per effettuare un sondaggio per individuare:
- quante persone erano potenzialmente interessate a un diffusore full horn;
- a che prezzo di acquisto.

Dopo una lunga ed estenuante "negoziazione" si sarebbe potuti arrivare a un prezzo condiviso dai più.
A quel punto, "il progettista" avrebbe avuto lo spazio per confezionare (e vendere) il prodotto desiderato dal pubblico...
Scusa... ma cosa ho fatto, in questi ultimi tre anni, se non esattamente questo...???

Gli interessati ai FullHorn non esistono, nel senso che quelli che dicono di esserlo poi vorrebbero prezzi inferiori ai costi effettivi di costruzione, tradendo con ciò il loro pensiero di autocostruttori o assemblatori...

In che lingua dovrei postarlo ???

Saluti
F.C.
Potresti avere anche ragione

ma purtroppo non abbiamo la prova contraria

perchè non hai concorrenti.

E quando non ci sono concorrenti
su un mercato
tutti sanno come va a finire.

p.s. una precisazione: non ho mai pensato che dovessi vendere il sistema per Aleandro a 5/6000 euro, ho soltanto immaginato che forse a quella cifra, sforzandosi un pochino, economizzando dove possibile, saresti riuscito a proporre qualcosa.
Non sono un progettista, se affermi che non è possibile, NON E' POSSIBILE.

Re: Il problema delle tre pareti, II

Inviato: venerdì 5 ottobre 2012, 18:01
da F.Calabrese
landscape1 ha scritto: p.s. una precisazione: non ho mai pensato che dovessi vendere il sistema per Aleandro a 5/6000 euro, ho soltanto immaginato che forse a quella cifra, sforzandosi un pochino, economizzando dove possibile, saresti riuscito a proporre qualcosa.
Non sono un progettista, se affermi che non è possibile, NON E' POSSIBILE.
Grazie della doverosa e graditissima precisazione...

Mi fa così piacere che ti rispondo con un thread dedicato, visto che qui siamo OT.

A tra poco
Saluti
F.C.

Re: Il problema delle tre pareti, II

Inviato: venerdì 5 ottobre 2012, 18:02
da F.Calabrese
@ Sergio2

Quando la satira è così divertente e simpatica, come la tua, non si può che accettarla di buon grado...

Che è esattamente quel che faccio !!!

Immagine

Immagine

Immagine

Grazie
F.C.

Re: Il problema delle tre pareti, II

Inviato: venerdì 5 ottobre 2012, 19:28
da Teo Marini
A Sergio2

Bellissimo e divertentissimo intervento:
CHAPEAU !

Ciao! ;)

Re: Il problema delle tre pareti, II

Inviato: venerdì 5 ottobre 2012, 23:42
da F.Calabrese
@Sergio2

Una transazione reciprocamente vantaggiosa presuppone due interlocutori intelligenti ed onesti.

Una piccola fregatura si può fare tra un "furbo" ed un intelligente (ma non furbo...).

Una grande fregatura -però- riesce solo se quello fregato è il "furbo" e quello che frega è intelligente...

Guardatevi bene intorno, perché l'Hi-Fi è fatta per il 99 per cento delle due ultime fattispecie...!!!

Ed ora facciamoci una gran risata insieme...!!!

Salutoni
F.C.

Re: Il problema delle tre pareti, II

Inviato: sabato 28 dicembre 2013, 19:43
da F.Calabrese
Riporto all'attenzione questo threadee quoto questo Link:

http://www.tnt-audio.com/clinica/room_acoustics2.html

Saluti
F.C.

Re: IL problema delle tre pareti, II

Inviato: martedì 25 febbraio 2014, 17:09
da alessandrobg
F.Calabrese ha scritto:
n.enrico ha scritto:Perchè nei negozi hi-fi - che hanno spesso apposite salette acusticamente trattate - gli impianti (ma anche i singolo componenti) suonano sempre meglio che a casa nostra?
Esiste una spiegazione semplice (forse non la sola...)!

Gli altri diffusori presenti nello stesso ambiente d'ascolto fungono da risonatori, assorbendo energia alla loro frequenza di risonanza e rilasciandola (con fase diversa e da una posizione diversa...) successivamente... Questo se sono scollegati.

Se invece li si mette in corto, allora l'energia che li colpisce (alla risonanza) viene assorbita e dissipata...

Quando Tiefenbrun (della Linn) auspicava le "single speaker listening rooms" non diceva affatto una cosa sbagliata !!!

Segue
F.C.


Quindi i diffusori se collegati in corto fungono più o meno da trappola acustica?
Grazie mille

Re: IL problema delle tre pareti, II

Inviato: martedì 25 febbraio 2014, 17:16
da F.Calabrese
alessandrobg ha scritto: Quindi i diffusori se collegati in corto fungono più o meno da trappola acustica?
Grazie mille
In realtà asorbono energia anche quando non sono in corto. Il meccanismo è però diverso.

Saluti
F.C.

Re: IL problema delle tre pareti, II

Inviato: martedì 25 febbraio 2014, 17:21
da alessandrobg
F.Calabrese ha scritto:
alessandrobg ha scritto: Quindi i diffusori se collegati in corto fungono più o meno da trappola acustica?
Grazie mille
In realtà asorbono energia anche quando non sono in corto. Il meccanismo è però diverso.

Saluti
F.C.
Quindi è consigliabile lasciare qualche coppia di diffusori anche scollegati nella sala d'ascolto?