Provo a dare ad Alfredo di Pietro una spiegazione "da prima elementare", così spero capirà...
Questa qui sotto è la forma d'onda di un colpo di cassa (=Kick Drum) registrato da Alan Parsons nel suo test CD.
Notate che il picco positivo è appena clippato e dura poco meno di 5 millisecondi (la cassa è una delle percussioni più lente, se non la più lenta in assoluto...).
Ora immaginate che questa forma d'onda sia emessa da un woofer che dista qualche decina di centimetri dal pavimento o dalle due pareti, laterale e di fondo... E' probabile, direi quasi certo, che la riflessione arrivi con un ritardo tale per cui il picco positivo finirà per coincidere con quello negativo emesso dal diffusore nei sei-sette milliscondi successivi (due metri di percorso, in aria...).
E le due emissioni si cancelleranno tra loro...
Le riflessioni che arrivano con ritardi compresi tra 5 e 25-30 millisecondi le attenua di 10 dB l'Effetto Haas...
Ma sono già abbastanza ritardate da arrivare quando il picco è ampiamente terminato, per cui NON vi possono aggiungere alcunché se non in termini di integrazione complessiva...
Le riflessioni successive a 30 ms. sono percepite come tali e sono dannose alla intellegibilità... e sono sempre a livelli parecchi dB inferiori rispetto al primo arrivo, per cui tendenzialmente ininfluenti, in termini energetici.
E' convinto Alfredo di Pietro che l'ambiente non aggiunge energia ai transienti, ma solo alle note tenute...???
Salutoni
F.C.