Livelli e distanze

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F.Calabrese
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Re: Livelli e distanze

#11 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 29 novembre 2012, 0:58

Rossano ha scritto:Domanda :
Ma non è che così spiegando, gli fai lezione di elettroacustica .....gratis ?
Mettendo in conto poi,la benevolenza che ti vogliono !
Saluti
Rossano
E' una cosa che sta accadendo, inevitabilmente... 8-)

Se cliccate su BAW si leggono almeno tre thread sull'Alta Efficienza... e si ammette che si tratta di una buona idea...! :o

Anche su VHF (ma c'è voluto tempo) non posta più il "paladino dei conini", alias GPM, alias... (meglio non dire... :lol: )

Col tempo le idee giuste si diffondono, inevitabilmente... :D

E le scempiaggini finiscono nella lista delle barzellette... :lol:

Ma Alfredo di Pietro non è Totti... purtroppo ! :mrgreen:

Saluti
F.C.

Alfredo Di Pietro
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Re: Livelli e distanze

#12 Messaggio da Alfredo Di Pietro » giovedì 29 novembre 2012, 1:14

L'alta efficienza non l'ha inventata di certo lei e io non ho la minima difficoltà ad ammettere che si tratta di un'ottima idea.

Ma non certo in un ambiente domestico di dimensioni medie o medio-piccole.

I fondamentalismi allontanano sempre da una equilibrata visione della realta.

O Calabrese dimentica che la stragrande maggioranza degli impianti Home utilizza torri da pavimento a radiazione diretta?

Dica piuttosto che dietro la sua scempia opera di svalorizzazione degli altrui valori si cela sostanzialmente la sua incapacità di poter pensare e progettare un valido sistema che non sia a tromba.

Come si dice... fare di necessità virtù!

EDOARDO
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Re: Livelli e distanze

#13 Messaggio da EDOARDO » giovedì 29 novembre 2012, 12:49

alfredo senza polemica alcuna...spero che tù nonostante la tensione che cè quì rimanga a discutere in questo spazio.. :)

comunque..come tù ben sai la fisica acustica se ci aiuta da un lato è pronta a fregarci da un'altra parte..questo per dire che se effettivamente un campo riverberato può aiutare il livello medio nell'emissione dei nostri diffusori..ne può abbassare in maniera evidente l'intelleggibilità al punto di ascolto..portando ci a credere in non pochi casi che la colpa sia dei diffusori..per fare un esempio io ho un ambiente a pianta quasi quadrata..di 26mq con soffitto a 3,5 mt..che ha un r.t. di quasi 2 secondi..io uso sorgenti direttive diciamo medie..cioè non estremizzate come quelle a lunga gittata x capirci..e in questo caso devo comunque rendere assorbente la parete posteriore al punto di ascolto e almeno parte del pavimento con dei tappeti..questo perchè per quanto sia esse concentrano molta energia in asse il quale è puntato nell'ascolto..
ora se io avessi adottato dei classici diffusori r.dcon la gamma medioalta in campo emisferico a 180°..le riflessioni e le rifrazioni si sarebbero moltiplicate..a iosa rendendo vano il lavoro dei diffusori di alcuni ordini di grandezza in più rispetto alla situazione attuale..la quale pur tuttavia senza correzione alcuna (se non per la presenza di un divano..in tessuto.) mantiene ancora diciamo un discreto indice di intelleggibilità..nella lettura del messaggio musicale...ma ancora non ottimale..

Alfredo Di Pietro
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Re: Livelli e distanze

#14 Messaggio da Alfredo Di Pietro » giovedì 29 novembre 2012, 16:52

EDOARDO ha scritto:alfredo senza polemica alcuna...spero che tù nonostante la tensione che cè quì rimanga a discutere in questo spazio.. :)

comunque..come tù ben sai la fisica acustica se ci aiuta da un lato è pronta a fregarci da un'altra parte..questo per dire che se effettivamente un campo riverberato può aiutare il livello medio nell'emissione dei nostri diffusori..ne può abbassare in maniera evidente l'intelleggibilità al punto di ascolto..portando ci a credere in non pochi casi che la colpa sia dei diffusori..per fare un esempio io ho un ambiente a pianta quasi quadrata..di 26mq con soffitto a 3,5 mt..che ha un r.t. di quasi 2 secondi..io uso sorgenti direttive diciamo medie..cioè non estremizzate come quelle a lunga gittata x capirci..e in questo caso devo comunque rendere assorbente la parete posteriore al punto di ascolto e almeno parte del pavimento con dei tappeti..questo perchè per quanto sia esse concentrano molta energia in asse il quale è puntato nell'ascolto..
ora se io avessi adottato dei classici diffusori r.dcon la gamma medioalta in campo emisferico a 180°..le riflessioni e le rifrazioni si sarebbero moltiplicate..a iosa rendendo vano il lavoro dei diffusori di alcuni ordini di grandezza in più rispetto alla situazione attuale..la quale pur tuttavia senza correzione alcuna (se non per la presenza di un divano..in tessuto.) mantiene ancora diciamo un discreto indice di intelleggibilità..nella lettura del messaggio musicale...ma ancora non ottimale..
Su questo hai perfettamente ragione Edoardo.
Ma la querelle con il Calabrese riguardava esclusivamente il decadimento del livello di pressione acustica al raddoppiare della distanza, che è diverso nelle due condizioni di campo libero o riverberato.

Questo intendevo dire.

EDOARDO
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Re: Livelli e distanze

#15 Messaggio da EDOARDO » giovedì 29 novembre 2012, 17:15

Alfredo Di Pietro ha scritto:
EDOARDO ha scritto:alfredo senza polemica alcuna...spero che tù nonostante la tensione che cè quì rimanga a discutere in questo spazio.. :)

comunque..come tù ben sai la fisica acustica se ci aiuta da un lato è pronta a fregarci da un'altra parte..questo per dire che se effettivamente un campo riverberato può aiutare il livello medio nell'emissione dei nostri diffusori..ne può abbassare in maniera evidente l'intelleggibilità al punto di ascolto..portando ci a credere in non pochi casi che la colpa sia dei diffusori..per fare un esempio io ho un ambiente a pianta quasi quadrata..di 26mq con soffitto a 3,5 mt..che ha un r.t. di quasi 2 secondi..io uso sorgenti direttive diciamo medie..cioè non estremizzate come quelle a lunga gittata x capirci..e in questo caso devo comunque rendere assorbente la parete posteriore al punto di ascolto e almeno parte del pavimento con dei tappeti..questo perchè per quanto sia esse concentrano molta energia in asse il quale è puntato nell'ascolto..
ora se io avessi adottato dei classici diffusori r.dcon la gamma medioalta in campo emisferico a 180°..le riflessioni e le rifrazioni si sarebbero moltiplicate..a iosa rendendo vano il lavoro dei diffusori di alcuni ordini di grandezza in più rispetto alla situazione attuale..la quale pur tuttavia senza correzione alcuna (se non per la presenza di un divano..in tessuto.) mantiene ancora diciamo un discreto indice di intelleggibilità..nella lettura del messaggio musicale...ma ancora non ottimale..
Su questo hai perfettamente ragione Edoardo.
Ma la querelle con il Calabrese riguardava esclusivamente il decadimento del livello di pressione acustica al raddoppiare della distanza, che è diverso nelle due condizioni di campo libero o riverberato.

Questo intendevo dire.
bè su questo alfredo siamo d'accordo ma penso anche con fabrizio..su questa tua ultima considerazione..mi riporta a un'altro 3d dove si parla degli ascolti occasionali fatti in campo aperto..dei diffusori dove si percepisce una nitidezza nell'aspetto temporale che possiamo scordarcela in un ambiente chiuso..a tal proposito mi viene in mente di una idea riguardo una sala d'ascolto all'aperto..studiata per ottimizzare i parametri temporali del diffusore ma con degli accorgimenti per filtrare i rumori esterni..cioè quelli che provengono da fuori l'area d'ascolto..sò che è un pò strano ma magari funziona.. :)

F.Calabrese
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Re: Livelli e distanze

#16 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 29 novembre 2012, 17:47

Provo a dare ad Alfredo di Pietro una spiegazione "da prima elementare", così spero capirà...

Questa qui sotto è la forma d'onda di un colpo di cassa (=Kick Drum) registrato da Alan Parsons nel suo test CD.

Immagine

Notate che il picco positivo è appena clippato e dura poco meno di 5 millisecondi (la cassa è una delle percussioni più lente, se non la più lenta in assoluto...).

Ora immaginate che questa forma d'onda sia emessa da un woofer che dista qualche decina di centimetri dal pavimento o dalle due pareti, laterale e di fondo... E' probabile, direi quasi certo, che la riflessione arrivi con un ritardo tale per cui il picco positivo finirà per coincidere con quello negativo emesso dal diffusore nei sei-sette milliscondi successivi (due metri di percorso, in aria...). E le due emissioni si cancelleranno tra loro...

Le riflessioni che arrivano con ritardi compresi tra 5 e 25-30 millisecondi le attenua di 10 dB l'Effetto Haas...
Ma sono già abbastanza ritardate da arrivare quando il picco è ampiamente terminato, per cui NON vi possono aggiungere alcunché se non in termini di integrazione complessiva...

Le riflessioni successive a 30 ms. sono percepite come tali e sono dannose alla intellegibilità... e sono sempre a livelli parecchi dB inferiori rispetto al primo arrivo, per cui tendenzialmente ininfluenti, in termini energetici.

E' convinto Alfredo di Pietro che l'ambiente non aggiunge energia ai transienti, ma solo alle note tenute...???

Salutoni
F.C.

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