Ora che potete leggere tutti i punti fondamentali della filosofia di progetto di Earl Geddes, possiamo anche divertirci insieme a commentare questa battuta:
Moss? ha scritto:sono anni che lo inseguo, non mi riesce di prenderlo in castagna...
anche il SARCHIAPONE è riuscito a misurare!
salta di liana in LIALA con fine rosa o rosifero, sembra una specie di tarzàn...
Il "nostro" si è accorto del fatto che molti dei miei diffusori, incluso il FullHorn "per Aleandro" sembrano contraddire integralmente la raccomandazione di Earl Geddes di arrotondare i bordi per evitare la diffrazione...
Ed è vero... verissimo... anzi -direi- INTENZIONALE...
E' semplicemente una questione di esperienza e, strano caso, di misure...
Provate a visualizzare l'emissione di un tweeter a cupola, montato su una flangia a sua volta fissata ad un pannello...
E' chiaro che -quando l'onda che si propaga radente rispetto al pannello ne incontra il bordo si verificherà un brusco calo di pressione, che genererà un nuovo fronte d'onda (l'onda diffratta), il cui punto di partenza coincide con il bordo...
Nel caso di un bordo arrotondato il calo di pressione sarà più graduale, per cui si formeranno tante piccole onde diffratte, sfalsate nel tempo e quindi tendenti a cencellarsi tra loro per interferenza di fase...
Perché questo accada occorre che il raggio di curvatura al bordo sia grande, diciamo paragonabile con almeno mezza lunghezza d'onda... come dire che solo un diffusore sferico può ambire a rappresentare una soluzione valida.
Ora invece proviamo a visualizzare il bordo di una tromba corta e relativamente piccola, rispetto alle lunghezze d'onda che emette... Ebbene, al momento in cui l'onda raggiunge il bordo la sua energia è ripartita più o meno omogeneamente su tutta la superficie di bocca (più al centro, a dire il vero...) e quindi il bordo riceverà una quota di energia relativamente minore, rispetto a quella emessa dal resto della bocca... e
questa soltanto potrà trasformarsi in onda diffratta...
Dunque accadrà che l'energia dell'onda diffratta non sarà sufficiente a creare enfasi o cancellazioni a seconda che arrivi in fase o in controfase all'ascoltatore (o alle pareti riflettenti), anche perché la diffrazione si verificherà contemporaneamente all'emissione primaria... senza ritardi...!!!
Se vi sembra una teoria strampalata, ecco la misura che ne dimostra incontestabilmente la verità...
- Esotar_DE500.jpg (110.06 KiB) Visto 3281 volte
Le due curve di risposta che vedete sono misurate ad 1 metro e con 1 watt, in asse, con un microfono lineare fino a 70 KHz.
La curva in alto è la risposta di un tweeter a tromba con bordo sottile (il tweeter del mio FullHorn "per Aleandro").
La curva in basso è la risposta del famosissimo tweeter Esotar D330T, con la sua sola flangia di metallo...
A parte il clamoroso divario in efficienza, quel che si nota è che nell'Esotar la diffrazione dal bordo crea un bel buco nella risposta, centrato sui 4500 hz ed indicato dalla freccia...Aumentando le dimensioni del pannello il buco si sposterà verso frequenze inferiori, in proporzione.
La tromba, di converso, non presenta alcun fenomeno del genere, nonostante la risposta sia rilevata in asse, vale a dire con tutti i prodotti di diffrazione che arrivano perfettamente in fase tra loro, perché partono dalla stessa distanza...
Questo è un argomento praticamente definitivo, caro Moss...!!!
Salutoni
F.C.