Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

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Toscanaccio
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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#41 Messaggio da Toscanaccio » venerdì 24 maggio 2019, 10:54

Sono abbastanza d'accordo con le considerazioni fatte fino ad ora ma rimango con un dubbio quando si parla di distorsione e percezione ....l' unica distorsione che sente l'orecchio è quella composita che esce dai diffusori e a cui contribuiscono più o meno tutti i componenti della catena dunque nel caso degli amplificatori quando le distorsioni sono basse e non dovute al clippaggio ( ma perché si deve far clippare l'ampli ?... abbassare prego ) per cui la risultante finale è sempre sconosciuta .... e molto variabile, perlomeno quanto quella del sistema di altoparlanti che contribuisce per la misura maggiore in gamma bassa e mediobassa ... dove l'orecchio sente tutto; se prendiamo il nostro impianto gli facciamo riprodurre un segnale partendo da 50 hz a salire inizialmente si sentiranno differenze anche di 5 hz ma salendo questa sensibilità cala molto e già in gamma media sarà impossibile essere cosi selettivi ... ecco ... in quel range di frequenze (mediobasse) credo che un buon ampli valvolare con la sua "adattabilità" al carico contribuisca alla piacevolezza del suono, diciamo per merito di un accoppiamento migliore. O forse non ci ho capito nulla. :lol: :lol:

F.Calabrese
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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#42 Messaggio da F.Calabrese » sabato 25 maggio 2019, 23:30

Toscanaccio ha scritto:
venerdì 24 maggio 2019, 10:54
Sono abbastanza d'accordo con le considerazioni fatte fino ad ora ma rimango con un dubbio quando si parla di distorsione e percezione ....l' unica distorsione che sente l'orecchio è quella composita che esce dai diffusori e a cui contribuiscono più o meno tutti i componenti della catena dunque nel caso degli amplificatori quando le distorsioni sono basse e non dovute al clippaggio ( ma perché si deve far clippare l'ampli ?... abbassare prego ) per cui la risultante finale è sempre sconosciuta .... e molto variabile, perlomeno quanto quella del sistema di altoparlanti che contribuisce per la misura maggiore in gamma bassa e mediobassa ... dove l'orecchio sente tutto; se prendiamo il nostro impianto gli facciamo riprodurre un segnale partendo da 50 hz a salire inizialmente si sentiranno differenze anche di 5 hz ma salendo questa sensibilità cala molto e già in gamma media sarà impossibile essere cosi selettivi ... ecco ... in quel range di frequenze (mediobasse) credo che un buon ampli valvolare con la sua "adattabilità" al carico contribuisca alla piacevolezza del suono, diciamo per merito di un accoppiamento migliore. O forse non ci ho capito nulla. :lol: :lol:
Standing ovation ad uno dei post più lucidi ed intriganti che io abbia letto negli ultimi anni.

Complimenti !!!

Domani approfondiamo.

Saluti
F.C.

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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#43 Messaggio da F.Calabrese » domenica 26 maggio 2019, 16:33

Toscanaccio ha scritto:
venerdì 24 maggio 2019, 10:54
Sono abbastanza d'accordo con le considerazioni fatte fino ad ora ma rimango con un dubbio quando si parla di distorsione e percezione ....l' unica distorsione che sente l'orecchio è quella composita che esce dai diffusori e a cui contribuiscono più o meno tutti i componenti della catena dunque nel caso degli amplificatori quando le distorsioni sono basse e non dovute al clippaggio ( ma perché si deve far clippare l'ampli ?... abbassare prego ) per cui la risultante finale è sempre sconosciuta .... e molto variabile, perlomeno quanto quella del sistema di altoparlanti che contribuisce per la misura maggiore in gamma bassa e mediobassa ... dove l'orecchio sente tutto...
C'è poco da fare... quando l'efficienza dei diffusori è dell'ordine dello "zero-virgola-qualcosa" per cento, vale a dire sotto 90 dB/1W/1m, è pressoché impossibile ascoltare altro che chitarre e voci femminili, senza far clippare gli ampli.

Vi ricordo che per i segnali transienti il contributo di energia proveniente dalle riflessioni in ambienti chiusi arriva sempre DOPO, e l'udito tende a separarlo -a livello percettivo- rispetto al primo arrivo di energia, dai diffusori.
Si chiama Effetto Haas e comporta un'attenuazione apparente di anche 9-10 deciBel.
Quindi nel calcolare la potenza di amplificazione necessaria è sempre buona cosa far finta di stare all'aperto: si sbaglia meno !

Saluti
F.C.

P.S.: E' assolutamente vero che i normali diffusori a radiazione diretta distorcono tanto in gamma bassa e medio-bassa, che ai normali livelli di ascolto domestici.

Toscanaccio
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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#44 Messaggio da Toscanaccio » venerdì 19 luglio 2019, 19:17

Ti do ragione quando dici che con diffusori a radiazione diretta, o meglio a bassa efficienza il risultato è sempre di compromesso se si vuole alzare il volume ... accontentandosi di livelli più bassi le cose migliorano e hai nuovamente ragione quando parli di sistemi a tromba tradizionali (vecchio tipo) scambiano la maggior dinamica con altri problemi ... io per ora non ho mai sentito un sistema con delle trombe suonare liscio e fluido ... non so se rendo l'idea ... ma per quel poco che ci capisco le teorie che sostieni e che implementi nei tuoi impianti mi sembrano convincenti e vado a fiducia .... magari chissà , prima o poi 😉
Comunque grazie ...

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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#45 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 19 luglio 2019, 23:52

Grazie a te...!

(sei benvenuto per ascoltare !)

Saluti
F.C.

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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#46 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 15 gennaio 2021, 10:10

Riporto all'attenzione, ricordando che l'articolo original è questo: https://milbert.com/Files/articles/TvsT/tstxt.pdf

Saluti
F.C.

Toscanaccio
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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#47 Messaggio da Toscanaccio » venerdì 15 gennaio 2021, 16:39

La linearità del dispositivo in sé stesso ci potrebbe portare un po' fuori strada . Magari ci sono transistor molto lineari ma che per funzionare al meglio hanno bisogno di circuiti ausiliari che in qualche modo si fanno sentire ? E se è vero che la valvola (ma quale, in quale circuito ? 🤔) è meno lineare da cosa lo dovremmo dedurre ? Le curve anodiche delle valvole di segnale vengono rilevate, se va alla grande, per variazioni di griglia di 0, 5 volt ... che è tutto il segnale che nella maggioranza dei casi si ritroveranno a dover gestire in un ingresso di un amplificatore integrato o in uno stadio linea .... non ci fosse il potenziometro ... 😨 ... in realtà si tratta di dispositivi che lavorando con alimentazioni anodiche dell'ordine delle centinaia di volts quando stimolate da 0, 1 volts non si scuotono per nulla ... !!
Se le consideriamo invece in funzione di driver per altre valvole il discorso può cambiare e i livelli di distorsione sicuramente aumentano. Ma anche li dipende ... una ecc83 che pilota ua 845 sicuramente ci metterà del suo spernacchiando alla grande quando l'amplificatore è portato al limite . In questo caso non credo che valga il "tanto anche se distorce " è distorsione buona. E poi non è vero che a valvole è sempre meglio. Fabrizio, per esempio usa i thomann per pilotare in corrente i driver del mostricino. Ne vogliamo parlare ? Funzionando in quel modo la corrente NON È UN PROBLEMA. nei driver ne scorre una parte molto piccola rispetto a quella che può erogare l'amplificatore ... per quanto riguarda la tensione ... che te lo dico a fare ... 😉 ... gli ampli a ponte la raddoppiano ed è impossibile che ci sia clipping ... insomma, anche qui dipende ...

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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#48 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 15 gennaio 2021, 18:40

Toscanaccio ha scritto:
venerdì 15 gennaio 2021, 16:39
La linearità del dispositivo in sé stesso ci potrebbe portare un po' fuori strada...
E' esattamente come dici... :D

Quel che manca per davvero alla cultura diffusa in materia di HiFi è purtroppo la cognizione degli effetti delle nonlinearità reali, vale a dire quelle che si verificano nelle VERE ed effettive condizioni di impiego. E l'articolo di Russell O. Hamm è stato forse il primo ad affrontare il problema. ;)

Io da ventenne o poco più ho progettato diversi grandi impianti da concerto, e ricordo perfettamente il fatto che i test di ascolto si facevano prevalentemente in condizioni di sovraccarico -magari leggero- ma comunque di sovraccarico... perché quelle sarebbero state le VERE condizioni di impiego. 8-)

Anni dopo un tecnico dei Pink Floyd mi spiegò che lui -per ogni tour- teneva un conteggio dei guasti e delle parti da sostituire per conto di chi era a capo. Mi disse che -nel caso in cui non vi fossero stati danni- il tour successivo sarebbe partito con meno ampli e diffusori, visto che appunto se ne poteva fare a meno... :o

A chi ci legge potrà sembrare che questi ragionamenti siano quanto di più lontano ci possa essere dalla vera Alta Fedeltà, ma non è così.

Nel comporre ogni impianti HiFi occorre infatti fare sempre i conti con la coperta corta costituita dalla potenza degli ampli, dall'efficienza dei diffusori e dalla grandezza degli ambienti d'ascolto. E solo un impianto stra-surdimensionato (leggi FH per Aleandro con finali GM-400) potrebbe passare indenne dalla pratica di dover sacrificare comunque qualcosa.

Questo qui è solo uno spunto: se vi va ne discutiamo, delle "finezze progettuali" che fanno suonar bene un impianto anche in condizioni dove un impianto analogo cederebbe, appunto senza quelle accortezze.

Saluti
F.C.

Toscanaccio
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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#49 Messaggio da Toscanaccio » venerdì 15 gennaio 2021, 18:58

E ci va si .... eccome! Ma rischi di parlare solo tu 😉 .... evvabbe, noi si starà ad ascoltare !!

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Re: Un articolo che ha cambiato la Storia dell'Audio

#50 Messaggio da bobgraw » venerdì 15 gennaio 2021, 22:25

F.Calabrese ha scritto:
venerdì 15 gennaio 2021, 18:40


Nel comporre ogni impianti HiFi occorre infatti fare sempre i conti con la coperta corta costituita dalla potenza degli ampli, dall'efficienza dei diffusori e dalla grandezza degli ambienti d'ascolto. E solo un impianto stra-surdimensionato (leggi FH per Aleandro con finali GM-400) potrebbe passare indenne dalla pratica di dover sacrificare comunque qualcosa.

Questo qui è solo uno spunto: se vi va ne discutiamo, delle "finezze progettuali" che fanno suonar bene un impianto anche in condizioni dove un impianto analogo cederebbe, appunto senza quelle accortezze.
Quoto @Toscanaccio, potrebbe essere interessantissimo...

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