AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

Una selezione ragionata
Messaggio
Autore
F.Calabrese
Messaggi: 41541
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#121 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 26 luglio 2021, 20:00

dgs ha scritto:
lunedì 26 luglio 2021, 19:37
Ma quindi quali sono i parametri veramente significativi?
Bellissima domanda !

La risposta giusta sarebbe: minima distorsione sulla CORRENTE erogata sul carico, non sulla TENSIONE.

Ma questo vorrebbe dire un ampli progettato su specifica ed adatto a pochissimi diffusori.

Non solo... ma anche per molte altre caratteristiche si ripete questo stesso pattern: per adattare l'ampli ai diffusori commerciali occorre rinunciare ad alcune caratteristiche assolutamente preziose all'ascolto.

Faccio un esempio, per capirci meglio: un ampli che saturi molto gradualmente ha una vera "marcia in più" dal punto di vista del suono, perché appare all'ascolto assai più potente di quanto non sia in realtà. Questo anche grazie a meccanismi psicoacustici, come l'assuefazione alla maggiore ricchezza di armoniche nel caso di strumenti suonati in "forte" e "fortissimo".
Ma un ampli del genere avrebbe tipicamente un basso fattore di smorzamento, per cui sarebbe incompatibile con tutti i diffusori a radiazione diretta.

Bella domanda... lo ripeto !!!

A più tardi per il resto.


Saluti
F.C.

dgs
Messaggi: 231
Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2019, 21:34

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#122 Messaggio da dgs » lunedì 26 luglio 2021, 20:43

interessante, quindi possiamo affermare che appunto un'amplificatore è buono quanto è buono il suo alimentatore...
sei d'accordo?
Fatto salvo che naturalmente diamo per certo che l'alimentatore sia ben realizzato in ogni sua parte...

marcorossi
Messaggi: 284
Iscritto il: martedì 22 settembre 2020, 15:20

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#123 Messaggio da marcorossi » lunedì 26 luglio 2021, 20:59

dgs ha scritto:
lunedì 26 luglio 2021, 20:43
interessante, quindi possiamo affermare che appunto un'amplificatore è buono quanto è buono il suo alimentatore...
sei d'accordo?
Fatto salvo che naturalmente diamo per certo che l'alimentatore sia ben realizzato in ogni sua parte...
Se stiamo parlando di un alimentatore lineare, direi di si. Con uno switching non saprei, nel senso che ho ottenuto risultati altalenanti.
Con le batterie ho fatto alcune prove, ma non mi sembra una strada da percorrere. Forse con quelle a ioni di litio, pero' il costo non mi convince.
Per i principianti possiamo consigliarli, seguirli e indirizzarli verso qualcosa che per noi è, diciamo, adatto a loro.
Dedicato a chi cerca una soluzione semplice e flessibile. Dai un'occhiata.

dgs
Messaggi: 231
Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2019, 21:34

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#124 Messaggio da dgs » lunedì 26 luglio 2021, 21:54

le batterie da mie esperienze, danno risultati ottimi su pre, che oramai non uso piu da anni, e specialmente su dac...
sui finali ovviamente diventa piu difficile ma solo per via della autonomia, ma basta provare, il miglioramente è netto.
Specialmente se oltre a batterie adeguate, io uso batterie da 80 a/h, si stabilizza correttamente la tensione necessaria...
ma chi ha provato cosa ha sentito?
io posso dire che nel caso deglia ampli, il suono diventa piu tridimensionale, e molto piu definito...non sis sentono grandi differenze sulla gamma bassa e media, ma migliora la gamma altissima...diventando piu musicale...credo che probabilmente la tensione fornita dalle batterie sia piu pulita...passatemi la definizione...

lucaesse
Messaggi: 2041
Iscritto il: domenica 10 novembre 2019, 19:03

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#125 Messaggio da lucaesse » lunedì 26 luglio 2021, 23:16

Dgs:
quindi possiamo affermare che appunto un'amplificatore è buono quanto è buono il suo alimentatore...
Direi piuttosto che un ampli non può essere migliore del suo alimentatore.

Ma giusto per giocare con le parole ;)

Luca

marcorossi
Messaggi: 284
Iscritto il: martedì 22 settembre 2020, 15:20

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#126 Messaggio da marcorossi » martedì 27 luglio 2021, 6:51

dgs ha scritto:
lunedì 26 luglio 2021, 21:54
le batterie da mie esperienze, danno risultati ottimi su pre, che oramai non uso piu da anni, e specialmente su dac...
sui finali ovviamente diventa piu difficile ma solo per via della autonomia, ma basta provare, il miglioramente è netto.
Specialmente se oltre a batterie adeguate, io uso batterie da 80 a/h, si stabilizza correttamente la tensione necessaria...
ma chi ha provato cosa ha sentito?
io posso dire che nel caso deglia ampli, il suono diventa piu tridimensionale, e molto piu definito...non sis sentono grandi differenze sulla gamma bassa e media, ma migliora la gamma altissima...diventando piu musicale...credo che probabilmente la tensione fornita dalle batterie sia piu pulita...passatemi la definizione...
Hai usato batterie da 12V 80Ah? In che numero? Del tipo ermetico in lead-acid?
Con i pre la cosa e' gestibile. Con i finali non posso dire la medesima cosa.
In quese ultime settimane stavo ragionando sulle batterie agli ioni di litio. Quelle che si usano negli elettroutensili, sempre a livello di preampli o ampli cuffia.
Per i principianti possiamo consigliarli, seguirli e indirizzarli verso qualcosa che per noi è, diciamo, adatto a loro.
Dedicato a chi cerca una soluzione semplice e flessibile. Dai un'occhiata.

dgs
Messaggi: 231
Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2019, 21:34

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#127 Messaggio da dgs » martedì 27 luglio 2021, 18:34

Si 12v 80 a/h, per comodità batterie sigillate al gel, il numero ovviamente dipende dalla tensione che mi serviva, quindi a volte 4 per ottenere 48 volt, altre volte 8 quando mi servivano tensioni più elevate, è intuitivo...comunque ne ho 8 che uso per queste prove...ed attualmente le utilizzo in un impiantino ad isola che alimenta una casetta in giardino...
Con i pre ne utilizzavo due o quattro ma molto più piccole perché l'assorbimento risulta più basso, dell'ordine di 500 ma, nel caso del pre che utilizzavo ed idem il dac che uso adesso che ho non oltrepassa i 450 ma e se tengo spento il display anche meno...per cui una batteria da 6 amp per il mio utilizzo normalmente va bene...
Con i finali non trovo alcun problema particolare, semmai richiede attenzione stabilizzare la tensione, ma chi ci tenta solitamente sa cosa fare...
Oppure si rivolge a qualcuno che lo sa...
Per quanto mi riguarda mi diverto a fare prove tempo permettendo...ed i risultati sono abbastanza consistenti, infatti perlomeno su finale acuti e medi penso che mi deciderò a rendere l'alimentazione a batterie definitiva...
Appena passa la stagione nautica... :)

dgs
Messaggi: 231
Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2019, 21:34

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#128 Messaggio da dgs » martedì 27 luglio 2021, 19:25

Però, poi nessuno che dice quali sono i parametri importanti di un amplificatore ...
L'avere poca distorsione sulla corrente e non sulla tensione...
Ok...
Ma poi?
Dai Fabrizio sono curioso eheh...
E per gli altri? Quali sono i parametri significativi?
Mi sembra una domanda molto interessante, specialmente per cercare di capire come scegliere un amplificatore, e magari anche per portare avanti il progetto che Fabrizio mi sa che vuole portare avanti, se ho capito...

F.Calabrese
Messaggi: 41541
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#129 Messaggio da F.Calabrese » martedì 27 luglio 2021, 19:42

dgs ha scritto:
martedì 27 luglio 2021, 19:25
Però, poi nessuno che dice quali sono i parametri importanti di un amplificatore ...
L'avere poca distorsione sulla corrente e non sulla tensione...
Ok...
Ma poi?
Dai Fabrizio sono curioso eheh...
E per gli altri? Quali sono i parametri significativi?
Mi sembra una domanda molto interessante, specialmente per cercare di capire come scegliere un amplificatore, e magari anche per portare avanti il progetto che Fabrizio mi sa che vuole portare avanti, se ho capito...
A volte vorrei...

Lo confesso...

...ma poi mi rendo conto delle difficoltà...!


Quanto al resto, risponderò volentieri ma più tardi.


A presto
F.C.

F.Calabrese
Messaggi: 41541
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

#130 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 28 luglio 2021, 10:12

dgs ha scritto:
martedì 27 luglio 2021, 19:25
Però, poi nessuno che dice quali sono i parametri importanti di un amplificatore ...
L'avere poca distorsione sulla corrente e non sulla tensione...
Ok...
Ma poi?
Dai Fabrizio sono curioso eheh...
E per gli altri? Quali sono i parametri significativi?
Mi sembra una domanda molto interessante, specialmente per cercare di capire come scegliere un amplificatore, e magari anche per portare avanti il progetto che Fabrizio mi sa che vuole portare avanti, se ho capito...

Mah... i parametri significativi (=con reali conseguenze all'ascolto) sono quelli che più o meno conosciamo tutti, vale a dire la capacità di clippare gradualmente, emettendo quasi solo armoniche di basso ordine... Oppure una elevatissima risoluzione ai bassi livelli, che si ottiene con un'alimentazione particolarmente pulita e con un accurato filtraggio anti-radiofrequenze in tutti i punti di accesso (ingresso, uscita ed alimentazione).

Ora però guardiamoci intorno e proviamo ad essere sinceri: quanti ampli "HiFi" possiedono queste caratteristiche ???


Il clipping graduale lo hanno SOLO E SOLTANTO gli ampli Single Ended valvolari, ovviamente NON controreazionati, specie quelli a pentodo (che però hanno un'impedenza di uscita talmente (favolosamente) alta da essere del tutto incompatibili con i diffusori commerciali dotati di crossover passivo.
Gli altri ampli (compresi i valvolari controreazionati, come Mc Intosh, ecc...) clippano brutalmente, per cui vanno impiegati sempre in regime conservativo, diciamo 8-9 dB almeno al di sotto dei livelli praticabili con un SE non controreazionato.


Le alimentazioni ben filtrate sono SOLO E SOLTANTO quelle induttive, e non tutte. Occorre infatti che le induttanze siano progettate in modo di evitare percorsi capacitivi in parallelo, che sarebbero un disastro. Peccato che gli ampli che hanno alimentazioni del genere siano valvolari più di nove volte su dieci... perché nei valvolari esiste anche un percorso diretto, per i disturbi di rete, che passa attraverso l'alimentazione dei filamenti, solitamente trascuratissima sia in sede di progetto che di realizzazione.


Infine parliamo del filtraggio anti-radiofrequenze, che è assente nel 90 per cento delle elettroniche HiFi, e specialmente in quelle Hi-End (che sono spesso progettate da dilettanti allo sbaraglio mascherati da guru).


Ma la differenza più grande -all'ascolto- la fa la gestione della commutazione tra le due metà degli ampli Push-Pull, che sono appunto il 90 per cento degli ampli HiFi (compresi quelli in Classe-D): questo lo sa bene chiunque abbia ascoltato con attenzione un finale in Classe-A, a confronto con tutto il resto.


In sintesi: oggi conosciamo perfettamente cosa occorre per progettare e realizzare un ampli "perfetto", MA NESSUNO LO FA. Lo stesso Benchmark AHB2 ha distorsioni da urlo quando viene misurato su un carico passivo, ma non è certamente in grado di forzare una corrente indistorta in un diffusore la cui impedenza varia al variare del livello di pilotaggio, COME E' PER TUTTI i diffusori.


Non resta che adottare un approccio integrato, progettando diffusori che si integrino al meglio con gli ampli che passa il convento, e questo è esattamente quello che abbiamo fatto in occasione della cordata. Ed è quello che io sto facendo dai primi anni '80, vale a dire dall'epoca del mio "Mostro-2". Non è un caso che -ascoltando quell'impianto- un mio amico appassionato si sia messo a bestemmiare ed a tirare calci sul tappeto... (ed è l'amico che ha in casa -autocostruito- forse l'UNICO ampli che risponda a pieno ai requisiti che ho elencato qui sopra).


Sarebbe bello poter "fare il salto" oltre gli "Impianti Provocazione", del 2009, che appunto impiegavano gran parte delle accortezze di cui vi ho parlato... ma già gli ampli di allora non esistono più e quelli attuali non sono modificabili senza che escan fuori problemi.


La lezione della cordata è stata assai severa, ma incontrovertibile: in Italia si può proporre qualcosa di eccelso anche a prezzi ragionevolissimi (rispetto alla concorrenza), ma in ogni caso non si va oltre 5-6 sistemi. Manca una vera domanda, dirottata su immonde ciofeche come le Altec A7 e le vecchie Klipsch... o JBL... o persino AR...! E numeri come 5-6 sono impossibili quando si parla di progettare e realizzare un ampli, che richiede più lavorazioni e -soprattutto- le certificazioni di sicurezza...


Rileggetevi con attenzione le prime pagine di questo thread, e vedrete che di schemi incredibilmente interessanti ne sono stati proposti anche parecchi... MA NESSUNO SI E' IMPOSTO, nonostante tutti fossero largamente superiori agli schemi tipici presenti nel 90 per cento degli ampli. Cito ad esempio il caso dello schema di Blomley, che non costa un centesimo in più rispetto a qualsiasi ampli "blameless"...


Saluti
F.C.




Rispondi