AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

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F.Calabrese
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#21 Messaggio da F.Calabrese » domenica 20 marzo 2011, 0:19

F.Calabrese ha scritto:Ho "messo in cima" questo thread per sottolineare che il suo significato non è certo quello di proporre schemi di ampli (magari per eventuali autocostruttori, che con essi farebbero veramente meraviglie...).

Nello scorrere questi post dovreste, a mio parere, riflettere sul pericolo costituito dai recensori che non ne capiscono nulla di tecnica... quelli per cui tutti questi schemi sono solo disegnini sullo schermo e per i quali quel che conta è lo spessore del pannello frontale...

In questi tempi di crisi economica -per le riviste soprattutto- è facile che i collaboratori più esperti finiscano per essere sostituiti da volonterosi appassionati, pronti a farsi suggestionare da alette e mega-connettori... col risultato di moltiplicare in peggio la situazione di degrado progettuale già esistente.

I Forum hanno un notevole potere di giudizio e di indirizzo, ma male lo impiegano...
Molto male, direi !!!

Saluti
F.C.

alberico
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#22 Messaggio da alberico » domenica 20 marzo 2011, 10:58

Sembra di capire che il suono di un ampli debba o possa derivare dallo schema del circuito elettrico, per cui quando lo schema è semplice il suono possa essere previsto a priori come quando lo schema è sofisticato o non comune.
Gli schemi elencati sembrano di dominio comune e la domanda sorge: perchè questi schemi sofisticati non sono copiati per le elettroniche esoteriche ?

F.Calabrese
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#23 Messaggio da F.Calabrese » domenica 20 marzo 2011, 13:28

alberico ha scritto:...
Gli schemi elencati sembrano di dominio comune e la domanda sorge: perchè questi schemi sofisticati non sono copiati per le elettroniche esoteriche ?
Sono schemi geniali, più che sofisticati.

Specie gli ultimi sono in grado si superare ampiamente le prestazoni anche dei migliori ampli Hi-End.

Perché non si trovano in negozio ?

Due ipotesi: la prima, la più semplice, è che se (grazie alla pubblicità ed alle recensioni) si riesce a vendere un prodotto "standard" ad un prezzo da "ottava meraviglia", che senso avrebbe proporre davvero l'ottava meraviglia ???

La seconda ipotesi è più severa: è possibile che molti progettisti non siano in grado di implementare queste configurazioni... Non dimenticate che si tratta di abbozzi e non di schemi pronti e cucinati, come quelli che i normali progettisti utilizzano così volentieri.

Fateci caso: i progettisti di finali Hi-End divulgano solo rarissimamente gli schemi (banalissimi) dei loro ampli.

Se si trattasse di schemi sofisticati ed innovativi, come quelli citati in questi thread, si potrebbe comprendere la cosa...

Ma se non è così, ci vuol poco ad accertarlo su un esemplare...!

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#24 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 21 marzo 2011, 11:14

Rispondo ad una battuta "di là" che è comunque indicativa di un approccio culturale distorto ed autolesionistico.

Lo schema di un ampli è la sua bandiera: ad uno schema banale NON PUO' che corrispondere un AMPLI BANALE.

Sarà realizzato con ottimi componenti, avrà dei bei vu-meter blu, tante cromature, ma sarà il SOLITO AMPLI, sostanzialmente identico a quello proposto dalla stessa casa o da altre, da anni addietro.

Ah... già... basta un circuitino di bias un po' diverso... due transistor in più nello stadio di ingresso...
E TUTTI A GRIDARE AL MIRACOLO...!!!

Ma pensateci per un attimo: se piccole modifiche fossero di per sé tanto determinanti, per quale motivo non le adotterebbero tutti i costruttori, visto che SI TRATTA DI SCHEMI NON BREVETTATI né brevettabili, proprio perché utilizzati da tutti...???

Ora prendiamo i tre "marchi mitici": McIntosh, Accuphase e Mark Levinson. Con l'eccezione di qualche ampli di quest'ultimo, tutti gli altri impiegano schemi banalissimi. I McIntosh hanno un trasformatore d'uscita, che può essere utile in caso di moderato sovraccarico della gamma bassa, per via del fatto che impedisce alla CC di arrivare all'altoparlante.

Dunque tutte le differenze che sono vantate tra questi "oggetti del desiderio" si riconducono a dettagli...
Si riconducono ovviamente alla potenza e, con questa, alla maggiore o minore probabilità di operare in sovraccarico.

Tutto qui... siamo dunque alla perfetta banalizzazione dell'Hi-End.

Chi sostiene questi tre marchi fa una palese operazione commerciale, che è liberissimo di fare.

Ma nel farlo afferma a caratteri cubitali la propria incompetenza in materia !!!

Questo era uno degli scopi primari di questo thread, che per questo manterrò all'attenzione.

Solo un incompetente in materia di amplificazioni può sostenere la superiorità di un Mac o di un Accu rispetto a soluzioni come i D2S o l'ampli in feedforward di Stochino... E se l'incompetente è un semplice appassionato, allora è pienamente giustificato.

Ma se l'incompeternte si erge a recensore... Beh... diciamoglielo insieme... "SEI UN BRAVO PUBBLICITARIO !"

Non senza augurarargli Buon Lavoro.

Saluti
F.C.

Vick
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#25 Messaggio da Vick » lunedì 21 marzo 2011, 20:11

La seconda ipotesi è più severa: è possibile che molti progettisti non siano in grado di implementare queste configurazioni... Non dimenticate che si tratta di abbozzi e non di schemi pronti e cucinati, come quelli che i normali progettisti utilizzano così volentieri.
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Scusa Fabrizio, ma cosi' sembrano "amplificatori astratti";
se parliamo di costi di prodotti hi end siamo daccordo sul fatto che paghiamo lucine e alluminio spazzolato, ma se vogliamo essere realisti, in pratica,
i progetti che dici tu, chi li ha sentiti mai?

Fin quando si parla solo di carta scritta senza ascolti non mi sento di condividere.
Ho visto progetti di ingegneri di strutture meravigliose, che appena dovevano essere messe in pratica, i muratori gli ridevano in faccia.

F.Calabrese
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#26 Messaggio da F.Calabrese » martedì 22 marzo 2011, 0:10

Vick ha scritto:...Scusa Fabrizio, ma cosi' sembrano "amplificatori astratti";
se parliamo di costi di prodotti hi end siamo daccordo sul fatto che paghiamo lucine e alluminio spazzolato, ma se vogliamo essere realisti, in pratica, i progetti che dici tu, chi li ha sentiti mai?...
Tranquillo: li abbiamo sentiti tutti... ;)

L'ampli di Stochino non può suonar peggio di un Quad 405, che ne è semplicemente la miseranda implementazione, al costo di una cassetta di carciofi... :roll:

Il D2S sappiamo come suona, perchè il SAE X25-A lo approssimava bene. :D

Ho citato due ampli DIVERSI dalla media... :lol: ---- :lol: ---- :lol:

Preparatevi comunque a farvi grandissime risate sull'ultima moda in campo amplificazioni... 8-) ---- 8-) ---- 8-) ---- :lol:

E' scattata la "rimozione Freudiana" sulle valvole... che sembra non esistano più... :o ---- :o ---- :shock:

Quanto agli ampli a transistor, sta dilagando la moda del "blasonato è bello", che vede innalzati agli altari gli obsoleti Mac Intosh ed i provocatori Accuphase e Mark Levinson. Ho impiegato il termine "provocatori" perché c'è una nota di velata derisione nei loro pannelloni frontali spessi, nei connettoroni-oni-oni, nelle mitologie del neo-rivenditore di cosmetici... ;)

Chi è un po' tecnico non ha bisogno di chiudere gli occhi per immaginare quale sarà il panorama delle amplificazioni tra 4-5 anni... quando questi oggetti diventeranno l'analogo delle Hasselblad a pellicola dopo l'avvento della fotografia digitale.

Non sto dicendo che vadano male... le Hasselblad andavano stra-bene, ma ora si trovano nei mercatini ed a pochissimo !!!

Sto dicendo che il valore all'usato di certi ampli SS, tanto sbandierato, sarà totalmente annullato nel giro di pochissimo !!!

Il perché non dovrei dirvelo io.

Provate per un attimo a pensarci, e vedrete che mi darete ragione.

Chi investe in blasoni porta a casa patacche di lamiera, perlomeno oggi ed in campo ampli SS.

Disposto a discuterne ! :D

Saluti
F.C.

Paolo Eugeni

Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#27 Messaggio da Paolo Eugeni » martedì 22 marzo 2011, 14:58

Presuppongo che le vere novità saranno in campo classe D e similari,con potentissimi DSP a bordo, pilotati direttamente in digitale (diverse cose esistono già,i prezzi sono ancora altini,comunque inferiori a tanta roba esoterica)
Un italianissimo esempio:
http://pro-audio.powersoft.it/news_list ... d_menu=351

F.Calabrese
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#28 Messaggio da F.Calabrese » martedì 22 marzo 2011, 17:18

Paolo Eugeni ha scritto:Presuppongo che le vere novità saranno in campo classe D e similari,con potentissimi DSP a bordo, pilotati direttamente in digitale (diverse cose esistono già,i prezzi sono ancora altini,comunque inferiori a tanta roba esoterica)...
SI... ma la novità maggiore e più destabilizzante sarà la (prossima, inevitabile...) introduzione dei DAC 24 Bit/192 KHz direttamente all'ingresso di finali progettati utilizzando in pieno la simmetria delle uscite dei moderni DAC.

Già molto si muove a livello PRO, ma lì il DAC è visto come "uno stadio in più", per cui si perdono i vantaggi in termini di riduzione della complessità circuitale cui io alludo.

Immaginatevi un finale SS come un D2S pilotato direttamente dalle uscite differenziali di un DAC ad altissima risoluzione...

Oppure immaginate un Push-Pull di 845/211 con uno, massimo due stadi intermedi...

Ricordatevi che il migliore ingresso analogico sbilanciato ha comunque molto più rumore e meno risoluzione del migliore analogico bilanciato, il quale a sua volta soccombe miseramente ad un 24 Bit su SPDIF o, meglio, AES-EBU...!

Quel giorno tutti i Mac/Accu/ML diverranno ferraglia prima del tramontare del sole...

Saluti
F.C.

bepi67
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#29 Messaggio da bepi67 » martedì 22 marzo 2011, 17:41

F.Calabrese ha scritto:
Paolo Eugeni ha scritto:Presuppongo che le vere novità saranno in campo classe D e similari,con potentissimi DSP a bordo, pilotati direttamente in digitale (diverse cose esistono già,i prezzi sono ancora altini,comunque inferiori a tanta roba esoterica)...
SI... ma la novità maggiore e più destabilizzante sarà la (prossima, inevitabile...) introduzione dei DAC 24 Bit/192 KHz direttamente all'ingresso di finali progettati utilizzando in pieno la simmetria delle uscite dei moderni DAC.

Già molto si muove a livello PRO, ma lì il DAC è visto come "uno stadio in più", per cui si perdono i vantaggi in termini di riduzione della complessità circuitale cui io alludo.

Immaginatevi un finale SS come un D2S pilotato direttamente dalle uscite differenziali di un DAC ad altissima risoluzione...

Oppure immaginate un Push-Pull di 845/211 con uno, massimo due stadi intermedi...

Ricordatevi che il migliore ingresso analogico sbilanciato ha comunque molto più rumore e meno risoluzione del migliore analogico bilanciato, il quale a sua volta soccombe miseramente ad un 24 Bit su SPDIF o, meglio, AES-EBU...!

Quel giorno tutti i Mac/Accu/ML diverranno ferraglia prima del tramontare del sole...

Saluti
F.C.
Mi tocca quotarti, caro Fabrizio....un bel DAC DI POTENZA è senz'altro il futuro PROSSIMO...e già qualcosa di potrebbe fare usando le tecnologie disponibili ;)

Modellando le caratteristiche dell'altoparlante ed usando la sua induttanza, si può evitare persino l'uso del filtro passabasso all'uscita del convertitore....

Il resto...roba per collezionisti...

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

RobertoTittarelli
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#30 Messaggio da RobertoTittarelli » martedì 22 marzo 2011, 17:56

Non mi è tanto chiaro dove volete mettere il controllo del volume.
Se lo fate digitale per via numerica andate a ridurre la risoluzione (la quantità di bit) al diminuire del volume.
Ho sbagliato qualcosa? Io non sono esperto di digitale.

Ciao, Roberto

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