AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)

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F.Calabrese
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#51 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 13 maggio 2015, 12:28

Il problema nel copiare l'ampli di Stochino è che tutto il sistema di correzione feedforward è centrato su un particolarissimo trasformatore, il cui nucleo non satura grazie al circuito che lo pilota. Un vero colpo di genio progettuale.

Non credo sia facile copiarlo: chi lo sapesse fare, farebbe prima a ricalcolarsi tutto lo schema.

Saluti
F.C.

Tiromancino
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#52 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 13 maggio 2015, 12:43

F.Calabrese ha scritto:Il problema nel copiare l'ampli di Stochino è che tutto il sistema di correzione feedforward è centrato su un particolarissimo trasformatore, il cui nucleo non satura grazie al circuito che lo pilota. Un vero colpo di genio progettuale.

Non credo sia facile copiarlo: chi lo sapesse fare, farebbe prima a ricalcolarsi tutto lo schema.

Saluti
F.C.
giusto ,

dimenticavo gli avvolgitori a mano di trasformatori

:D :D :D

Daniele Capuano
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#53 Messaggio da Daniele Capuano » mercoledì 13 maggio 2015, 15:06

F.Calabrese ha scritto:Ho riportato all'attenzione questo vecchio thread per far comprendere a Daniele Capuano che qui certi argomenti si trattano da sempre...

Saluti
ADMIN
Wow!! ...ho letto solo stamattina questo post... ti ringrazio Fabrizio ma non credo di meritare tanta considerazione... come sai non partecipo da mesi a questo forum... il motivo principale è che trovo inutili le polemiche, le prese di posizione, e l'autoreferenzialità che leggevo... il secondo motivo è che sto intraprendendo una strada da autocostruttore, anche se per ora solo teorica (ma il motto che mi è stato insegnato è: prima de far el lavor, bisogna capir el lavor)... e siccome tu hai una posizione decisamente contraria... tant'è...
in questi giorni si discute di ampli e io che di elettronica ci capisco una mazza cerco di tradurre in opzioni pratiche quanto leggo, ma con difficoltà... si torna sempre ai massimi sistemi e a tutto e il contrario di tutto... il tipo 2 è lineare ma poco trasparente... boh... il tipo 3 e 4 è il meglio che c'è ma distorce ed è caratterizzato... oiboh... il tipo 1 addirittura non è hi-fi ma chi lo usa ne è strasoddisfatto ... triboh...
...stamattina leggo dall'inizio questo 3d e tu parli di schemi fantastici... di grandi innovazioni però mai applicate... come quasi sempre citi paper di decine e decine di anni fa... possibile che nessuno oltre te li abbia letti e meno che mai messi in pratica?... superboh...
...ho tanti interessi e passioni e attività che pratico ma l'hi-fi è veramente la più difficile da comprendere...
...con un diffusore grande si può puntare ad ottenere un suono hi-fi e fermarsi, con quello piccolo si è obbligati all' Hi-end .

Luchino
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#54 Messaggio da Luchino » mercoledì 13 maggio 2015, 16:24

Daniele Capuano ha scritto: possibile che nessuno oltre te li abbia letti e meno che mai messi in pratica?... superboh...
Il 99% dei libri che compri in giro sull'audio non hanno fondamenti moderni ma vecchissimi, e praticamente nessuno degli autori di questi libri si è smazzato a studiarsi le ricerche compiute dall'AES, conseguentemente a ciò gli attuali progettisti di HiFi non hanno mai applicato concetti differenti alle loro creazioni.
In HiFi ci sono moltissimi esempi palesi di ciò:
1) AES dice "l'aria ha una sua impedenza, se vuoi abbassare il più possibile la distorsione per accordarti all'impedenza dell'aria devi per forza usare il caricamento a tromba" --> per tutta risposta i costruttori di diffusori a tromba si contano sulle dita di una mano, e tutti avanti coi design di cabinet tradizionali che non possono eliminare questo problema.
2) AES dice "non usare altoparlanti con sospensione esterna in gomma perchè distorcono più di quelli tradizionali, usare le corrugate"(viewtopic.php?f=5&t=1520) e infatti tutt'ora tutti i costruttori di diffusori continuano a riempirli di altoparlanti con bordature in gomma.
3) In fisica si sa da almeno un decennio(mi ricordo di averlo trovato scritto nel libro di Fisica 1 il mio primo anno di università, lo conservo ancora se qualche dubbioso volesse la scansione) che un campo magnetico avvicinato ad un metallo viene distorto, quindi in HiFi per abbassare la THD generata da un amplificatore(o il jitter di un dac) dovresti usare un contenitore non metallico, non amagnetico proprio non metallico(l'amagnetico serve solo a non irradiare i 50Hz eventualmente dispersi da un trasformatore di alimentazione mal progettato), diretta conseguenza di ciò: cabinet in metallo e sempre più spessi evvai.

Questi i primi 3 che mi vengono in mente ma potremmo andare avanti per giorni. La verità è che quelli che hanno voglia di smazzarsi dalla mattina alla sera a leggere articoli su articoli spesso molto noiosi e altamente tecnici sono pochissimi.
Ci sono alcune persone che hanno letto poco l'AES ma fatto molta ricerca e molto studio sui libri e sono arrivati a fare cose davvero avanzate rispetto agli altri, fra questi cito senz'altro Bartolomeo Aloia e Roberto Delle Curti.

My 2 cents.

ps: l'AES Journal è la bibbia da consultare per l'audio, ma non contiene sempre la verità assoluta (vedi controreazione), quindi è affidabile il 99% delle volte ma non è infallibile, lo specifico perchè magari può non trasparire dalle mie parole ;).

F.Calabrese
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#55 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 13 maggio 2015, 17:13

Daniele Capuano ha scritto:...
...stamattina leggo dall'inizio questo 3d e tu parli di schemi fantastici... di grandi innovazioni però mai applicate... come quasi sempre citi paper di decine e decine di anni fa... possibile che nessuno oltre te li abbia letti e meno che mai messi in pratica?... superboh...
...ho tanti interessi e passioni e attività che pratico ma l'hi-fi è veramente la più difficile da comprendere...
Hai ragione... in campo Hi-Fi entrano in gioco aspetti di fine psicologia che sono anche poco prevedibili, vista la loro illogicità.

Proprio in questi giorni mi sono ritrovato a dibattere in un Gruppo Chiuso di FaceBook, composto da possessori di elettroniche di altissimo livello.

Io ho pensato che -proprio per il fatto di avere in casa ottime (e costose) elettroniche- costoro fossero quanto mai interessati a sapere il possibile sugli sviluppi in materia di diffusori di alto livello... e così ho postato loro alcune "novità" che per voi qui non sono tali, ma che spiazzerebbero il 99% degli appassionati.

Ebbene... con mia grande sorpresa... l'unico a rispondermi è stato una-specie-di-autocostruttore, ammiratore di Giussani... che si è messo ad insinuare le solite vecchie nozioni sulla Sospensione Pneumatica... fino a che io non ho tirato fuori dalle maniche l'asso della "seconda spiegazione" di come funziona un diffusore reflex (*).

Inutile fargli notare che per me sarebbe indifferente progettare diffusori a Sospensione Pneumatica, se davvero fossi convinto che quella E' la soluzione migliore...!!! Inutile fargli notare che io ho lavorato su sistemi cento volte più complessi progettualmente ed altrettanto più performanti...! A volte sembra di interloquire con un muro di gomma... 8-)

Sono curioso di vedere come andrà a finire, ma sto imparando una cosa fondamentale, che qui vi racconto.

Il problema maggiore, in campo Hi-Fi, è la diffidenza e la scarsa trasparenza reciproca.

Quando -per esempio- l'appassionato contratta con il suo fornitore, quasi mai mette sul tavolo delle richieste precise, che richiedano risposte precise...

In campo Pro, per esempio, una volta era assai diverso (ora non più, però...). Chi commissionava il progetto e la realizzazione di una Regìa di Studio, o di un impianto da Concerto, sapeva benissimo cosa questo significasse e quali fossero i costi possibili. Quindi il fornitore poteva offrire una-due-tre proposte alternative, tutte con il miglior rapporto qualità/prezzo. E così si lavorava benissimo, soddisfatti da entrambe le parti.

La confusione è iniziata proprio nel settore Professionale, quando si sono diffusi i sistemi "compatti" (con bassi, medi ed alti nello stesso cabinet), vale a dire una soluzione che NON POTEVA suonare bene, se impiegata in decine di esemplari. A questo punto le prestazioni sono diventate un optional, per l'acquirente, che finiva per scegliere sulla base del miglior piano di dilazionamento dei pagamenti e sui "benefici accessori" (come la pubblicità verso gli Artisti).

In campo Hi-Fi è accaduto qualcosa di simile con il passaggio alla Hi-End, dove il rapporto qualità/prezzo è una specie di eresia al solo nominarlo... E si è finiti ad acquistare scegliendo sulla base del maggiore sconto rispetto al listino più gonfiato, oppure della potenziale migliore rivendibilità, favorita dalle recensioni farlocche delle riviste.

Ecco... questi sono però fattori che non vengono praticamente mai esplicitati, in sede di trattativa. Si gioca sull'ambiguità, facendo pensare al fornitore che si è alla ricerca del "meglio", quando -almeno tecnicamente- non è così.

Da questo consegue tutto l'arrampicamento per negare il disinteresse verso gli aspetti tecnici...!!!

Saluti
F.C.

(*): Un reflex, se progettato in un certo modo, funziona come un Mass Damper...
http://it.wikipedia.org/wiki/Mass_damper

Gios
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#56 Messaggio da Gios » giovedì 14 maggio 2015, 0:28

Luchino ha scritto: 3) In fisica si sa da almeno un decennio(mi ricordo di averlo trovato scritto nel libro di Fisica 1 il mio primo anno di università, lo conservo ancora se qualche dubbioso volesse la scansione) che un campo magnetico avvicinato ad un metallo viene distorto, quindi in HiFi per abbassare la THD generata da un amplificatore(o il jitter di un dac) dovresti usare un contenitore non metallico, non amagnetico proprio non metallico(l'amagnetico serve solo a non irradiare i 50Hz eventualmente dispersi da un trasformatore di alimentazione mal progettato), diretta conseguenza di ciò: cabinet in metallo e sempre più spessi.
Qualcuno che del "non metallico" (non solo del case NDR!) ha fatto ragione di vita c'è, è Denis Morecroft della DNM.
Questo un suo pre —che posto invece dei finali perché il case è di perspex trasparente:

Immagine

È questo i suoi "credo":

3D Design
Three dimensional construction is arranged in layers and it allows the amplifier to run power supply and ground tracks vertical through the structure of the amplifier eliminating (by orthogonal means) any magnetic interaction with the main circuits. The new construction also allows for more precise, repeatable circuit layouts and shorter circuit tracks that improve high frequency performance which, combined with precise control of the feedback circuits reduces the sonic signature of the design. . In short the DNM PA3 sounds more like the original signal and not like a circuit in a metal box!

Vitally important for high fidelity, the form and materials used in the construction of any amplifier affect its sound as much as its circuit diagram. Amplifiers have many connecting tracks interweaving across the circuit boards and these interact magnetically with each other and with the electronic components. A magnetic haze, generated by the signal, interacts with the amplifier in a complex way destroying sound fidelity and the metal casework normally used further modifies the magnetic fields to produce dynamic compression.

Cito e basta, non avendo le conoscenze tecniche per commentare.

/Gió

Tiromancino
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#57 Messaggio da Tiromancino » giovedì 14 maggio 2015, 8:54

si ma le viti sono metalliche :D :D :D

Michele
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#58 Messaggio da Michele » giovedì 14 maggio 2015, 9:37

Tiromancino ha scritto:si ma le viti sono metalliche :D :D :D

Se non si vuole le viti NVA

Immagine

http://www.audiocostruzioni.com/r_s/amp ... -ap10p.htm

Saluti
Michele

Tiromancino
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#59 Messaggio da Tiromancino » giovedì 14 maggio 2015, 13:29

La battaglia ai contenitori metallici e alle viti è una pretesa stupida .
I circuiti elettrici devono necessariamente essere metallici ( piste di cs, fili , interruttori commutatori)
così come metallici sono i reofori dei componenti elettronici e spesso i loro contenitori o parte di essi .

Luchino
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa

#60 Messaggio da Luchino » giovedì 14 maggio 2015, 14:13

Tiromancino ha scritto:La battaglia ai contenitori metallici e alle viti è una pretesa stupida .
I circuiti elettrici devono necessariamente essere metallici ( piste di cs, fili , interruttori commutatori)
così come metallici sono i reofori dei componenti elettronici e spesso i loro contenitori o parte di essi .
Ci sono ovviamente componenti metalliche che non possono essere tolte ma rimuovere il maggior metallo possibile è utile perchè ad un minor metallo corrisponde una minore thd.
Inoltre ci sono alcuni accorgimenti che si possono prendere pur usando componenti metalliche, per esempio cabinet grandi consentono un maggior spazio interno e ad esempio una maggior distanza dei cablaggi dai metalli. Il discorso metallo-thd vale sopratutto per gli apparecchi transistoriali, ovvero tutti gli apparecchi dove circolano alte correnti, molto meno per i valvolari.
ps: discorso a parte: ma volendo fare ascolti ad alti volumi siamo proprio sicuri che i cabinet in metallo siano la scelta più azzeccata? :roll:

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