Il tracciacurve, questo sconosciuto

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Tiromancino
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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#11 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 20 maggio 2015, 17:02

vediamo cosa accade in ordinata .

Abbiamo detto che l'asse verticale registra la corrente di collettore .

La grandezza del segmento visualizzato dipende dalla capacità di amplificare la corrente di base, che è tipica di ogni transistor.

Ricordiamo il rapporto tra la corrente di collettore e quella di base ( fatte le debite equivalenze) corrisponde al Beta di quel dato transistor.

Come verificare tutto questo ?

Ogni tracciacurve è tarato ad una determinata scala di correnti .
Il Leader fornisce, quando il selettore di potenza è posto su SIGNAL,
una visualizzaione tarata per 1 milliampere per divisione
quando la SENSIBILITA' dell'ingresso X dell'oscilloscopio è posto su 0,1 V / div.

Chiaramente se la sensibilità dell'ingresso X aumenta o diminuisce , varia in proprorzione la scala di corrente :

sensibilità 0,2 V/div --------------- corrente 2 mA/div
sensibilità 0,5V/div -----------------corrente 5 mA /div

Tali valori aumentano di un fattore 10 nel caso in cui il selettore di potenza del tracciacurve venga posto su POWER

quindi in questo ultimo caso avremo per valori di sensibilità X di 0,1V/ div ---------- correnti di collettore tarati a 10 mA / div

Tiromancino
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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#12 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 20 maggio 2015, 17:27

adesso abbiamo tutte le conoscenze per verificare il BETA di un determinato transistor

prendiamo l'esempio del 2N3055 , tipico transistor di potenza NPN .

Settiamo il tracciacurve su :
1) NPN
2) POWER
3) Transistor ( selettore transistor/fet)
4) corrente di base 0,1 mA
5) tensione di collettore 30V

Settiamo l'oscilloscopio su :
1) asse X, 0,1V/div, regoliamo H.LENGTH ( tracciacurve) per avere il segmento 0 lungo 6 divisoni
2) asse Y 0,2V/div , in modo da avere 20 mA / div

otterremo l'immagine seguente ( OVVIAMENTE SENZA LE SCRITTE IN ROSSO )

Immagine

calcoliamo il beta di questo transistor .

Anzitutto verifichiamo che i settaggi corrispondono ai valori attesi .
L'asse delle ascisse , contrassegnato dalla didascalia VC , va da dal punto segnato come 0 a quello VC , ed lungo 6 div ,
ovvero essendo la taratura di 5V/div , si ha che la tensione di collettore è 30 volt di picco .

L'asse delle ordinate registra le correnti di collettore per una taratura di 20mA /div .
L'ultima curva , quella più in basso e più breve, si attesta su valori di circa 5 div , ovvero di 100 mA .
Ma non è proprio il massimo di linearità .
Per cui per il calcolo del beta sarà bene scegliere una traccia più lineare ( meno inclinata)
e più lunga ( capace di gestire maggiore escursioni di tensione, ergo con maggiore dinamica).

Immaginiamo di prendere ad esempio la traccia contrassegnata con 200 microA ( la terza da sopra) .
Nel suo punto medio , a circa 12v, il valore di ordinata vale circa 1,5 divisioni , ovvero 30 mA .

Il beta , ricordiamo che vale il rapporto tra le correnti di Collettore e di Base . Ovvero 30 mA e 200 microA .
Riduciamo tutte le misure alla stessa unità . Quindi 30 mA x 1000 = 30.000 microA .
Beta = 30.000 / 200 = 150

Valore un poco alticcio per un 2N3055 , ma vista la bassa corrente usata per la prova che ancora ci può stare .

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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#13 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 20 maggio 2015, 18:45

ma cerchiamo di capire realmente cosa accade quando colleghiamo un transistor al nostro tracciacurve.

La base abbiamo detto riceve sette livelli di tensione a gradini di 0,5v , fino a 3,5v, con valori di corrente selezionabili attraverso il commutatore relativo

Immagine

l'emettitore è connesso direttamente a massa


il collettore è connesso, tramite una resistenza ( selezionabile tra i due valori SIGNAL / POWER) ad una sinusoide raddrizzata
simile alla curva marcata 1 nella figura seguente.

Immagine

la curva 2 è un segnale di sincronismo tra la prima e la terza onda ( collettore e base) .

La frequenza di aggiornamento sul Leader LTC905 è quella di rete 50 hz x2 , giacchè le semionde sono rettificate .

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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#14 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 20 maggio 2015, 19:07

Cosa ci permette di valutare il tracciacurve ?

ora che abbiamo detto gran parte delle cose che era necessario dire ,

possiamo capire cosa rappresentano le varie curve;

a quali valori di tensione e di corrente per il collettore , e di corrente per la base, si riferiscono;

come si presentano spaziate tra di loro e come sono inclinate.

Come reagisce il transistor al variare della corrente di base ,
regge gli aumenti , mantiene sensibilità per i valori più bassi .

Inoltre, come varia la linearità con l'aumentare delle tensioni .

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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#15 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 20 maggio 2015, 19:18

Per misurare il beta non basta un semplice tester cinese da 10 euro ?

No.

Un simile prova beta , va bene per i tr di segnale ( ma non tutti) , usando tensioni di prova minime e con correnti in gioco esigue .
Con questi prova beta i risultati sono spesso del tutto lontani dai dati di specifica , e a volte variano misurazione per misurazione.

Un tracciacurve ci dice sempre a quale tensione e a quali correnti si verifica il guadagno.
Se utilizzata una corretta resistenza di carico , il tracciacurve misura il vero beta anche dei tr di potenza.
Cosa del tutto impossibile sui prova beta cinesi

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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#16 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 20 maggio 2015, 19:20

Altra applicazione del tracciacurve è il vero matching dei transistor

che avviene non solo per beta uguale

ma anche e soprattutto per come si presentano le curve ( spaziatura e crescita con il variare di tensione e corrente di prova)

Con il tracciacurve si possono selezionare transistor praticamente gemelli omozigoti

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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#17 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 20 maggio 2015, 19:21

a dopo la retta di carico e la scelta del punto di lavoro di un transistor

robman
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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#18 Messaggio da robman » mercoledì 20 maggio 2015, 21:07

sono ot ,
se ti chiedo un parere sulla coppia MJ 10024/25 visto che per anni e' stata una delle coppie piu' utilizzate?
in quale finale e' stata utilizzata al meglio???
grazie
robman

Tiromancino
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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#19 Messaggio da Tiromancino » mercoledì 20 maggio 2015, 23:19

robman ha scritto:sono ot ,
se ti chiedo un parere sulla coppia MJ 10024/25 visto che per anni e' stata una delle coppie piu' utilizzate?
in quale finale e' stata utilizzata al meglio???
grazie
robman

la coppia che indichi stento a credere che sia stata usata in ambito audio
per più di un motivo .

Sulla carta sembra una coppia imbattibile : 20A , 250 watts, 750 volt !!

In realtà mai come in questo caso non è tutto oro quello che riluce .

Osserviamo la curva di funzionamento sicuro
Immagine

la cosa che balza agli occhi è che esiste un grande divario tra la linea in funzionamento continuo DC e quello pulsato 10 us .
E' vero che si tratta , nel secondo modo di funzionamento, di un dispositivo da 40A a 400 V .
Ma è pur vero che che in DC la corrente erogabile in sicurezza si riduce ad un solo misero 1A a soli 80 volt !!!!!!!!

Il paragone con un qualsiasi finale Sanken o Toshiba è perdente in partenza , per il funzionamento in DC .

E visto che stiamo parlando di classe AB ( suppongo) e non di classe D ( orrore ! )
non sarà neanche il caso di accennare al fatto che trattandosi di DARLINGTON
è chiaro che stiamo parlando di dispositivi il cui accoppiamento è problematico
in complementare , risultando il beta di ognuno di essi la moltiplicazione di due distinti beta per singola unità .
Troppo variabile è il risultato da rendere impensabile un perfetto accoppiamento
già per più dispositvi dello stesso segno sulla stessa semionda,
Figurarsi la ricerca della perfetta complementarietà .

Sebbene non dichiarata la banda massima è abbastanza limitata , viste le grandi capacità in gioco .

Sarei interessato a sapere quale rinomato finale li montava

robman
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Re: Il tracciacurve, questo sconosciuto

#20 Messaggio da robman » giovedì 21 maggio 2015, 0:05

a memoria,circa 25 anni fa, diversi modelli di Levinson,Mcintosh,sae,gas,e altri ampli professionali
saluti cordiali
ma era possibile fare una buona circuitazione con questi??

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