domanda un poco "macabra"discohouse ha scritto:veniva amplificato solamente dalla tomba ?
cmq , sai , all'epoca non avevano inventato ancora nulla di elettronico
per amplificare , microfonare, altoparlantare ecc ecc
domanda un poco "macabra"discohouse ha scritto:veniva amplificato solamente dalla tomba ?
l'errore di tangenza dei bracci imperniati non è un grosso problema se ricorrono entrambe le condizioni:discohouse ha scritto:In effetti....alle volte rifletto poco o niente
Che voi sappiate, ad oggi, tranne i braccetti a tracciatura tangenziale,è mai stato risolto il "problema" del errore di tangenza dei braccetti impernati.
E da quando ero un giovine che sbavava dietro alle pagine di riviste con impianti da gioielleria dove alle volte si menzionava questo problema , riddotto in parte da braccetti più lunghi .Allora matita e album da disegno ne ho abbozzato una soluzione,che però potrebbe gia esistere e che comunque andrebbe elaborata ciòe tradotta in disegno tecnico applicabile(probabilmente esiste una definizione per questo passaggio)
C'era il Garrard b 100 o qualcosa di simile che aveva un braccio formato da due bracci paralleli ed il portatestina era vincolato alle astremitá degli stessi ma libera di muoversi. Praticamente, con questo sistema l'errore di tangenza era vicino allo zero perchè man mano che il disco scorreva e quindi il braccio andava verso il centro, il portatestina cambiava angolazione mantenendo quindi la tangenza sul solco.discohouse ha scritto:In effetti....alle volte rifletto poco o niente
Che voi sappiate, ad oggi, tranne i braccetti a tracciatura tangenziale,è mai stato risolto il "problema" del errore di tangenza dei braccetti impernati.
E da quando ero un giovine che sbavava dietro alle pagine di riviste con impianti da gioielleria dove alle volte si menzionava questo problema , riddotto in parte da braccetti più lunghi .Allora matita e album da disegno ne ho abbozzato una soluzione,che però potrebbe gia esistere e che comunque andrebbe elaborata ciòe tradotta in disegno tecnico applicabile(probabilmente esiste una definizione per questo passaggio)
il classico braccio che è vincolato sui due piani ( orizzontale e verticale) tramite articolazioni generalmente a cuscinetti ( verticale) e bronzine ( orizzontale)Luchino ha scritto:Domanda: definizione di "braccio imperniato" ?
Non devo essere molto ferrato in meccanica perchè non sono riuscito a capire perchè un unipivot sarebbe un non-imperniato.Tiromancino ha scritto:il classico braccio che è vincolato sui due piani ( orizzontale e verticale) tramite articolazioni generalmente a cuscinetti ( verticale) e bronzine ( orizzontale)Luchino ha scritto:Domanda: definizione di "braccio imperniato" ?
con fulcro fissato ( imperniato) sui due piani
ma esistono anche bracci imperniati solo su un piano
( per es lo sme 3009 che ha cuscinetti sul piano orizzontale e lame di coltello sul verticale [ praticamente prive di attrito nell'intorno del punto di riposo])
e bracci non imperniati detti unipivot
( un caso limite della lama di coltello che in pratica coincide con un punto [spillo] trattenuto in un cono]
classicamente si dicono non imperniati anche i bracci tangenziali anche se l'articolazione verticale resta imperniata .
E' stato già ricordato che il movimento di traslazione sul piano orizzontale è realizzato in diveri modi
ognuno gravato di una sua problematica