Parliamo di compressione digitale
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Re: Parliamo di compressione digitale
SI'... forse è il caso di spendere due parole sul cosiddetto "Test NTD"...
In pratica si comparano due segnali che "dovrebbero" essere identici, sottraendo l'uno dall'altro, per poi analizzare spettralmente quel che risulta dalla sottrazione, cioè le sole DIFFERENZE...
Peccato che:
E quanto alla fase...
Se ne deduce che -per produrre differenze inaudibili, vale a dire inferiori a -40/-50 dB- occorrerebbe che i due ampli avessero una risposta in frequenza identica entro qualche centesimo di deciBel... ed una risposta in fase eguale entro una frazione di grado... due condizioni che è possibile che non si verifichino nemmeno se compariamo due diversi ampli della stessa marca e dello stesso modello.
Dunque si tratta di un "test" quanto mai discutibile, che mescola gli effetti inaudibili della fase o della semplice differenza di livello, con quelli (ben udibili) della distorsione...
Saluti
F.C.
In pratica si comparano due segnali che "dovrebbero" essere identici, sottraendo l'uno dall'altro, per poi analizzare spettralmente quel che risulta dalla sottrazione, cioè le sole DIFFERENZE...
Peccato che:
E quanto alla fase...
Se ne deduce che -per produrre differenze inaudibili, vale a dire inferiori a -40/-50 dB- occorrerebbe che i due ampli avessero una risposta in frequenza identica entro qualche centesimo di deciBel... ed una risposta in fase eguale entro una frazione di grado... due condizioni che è possibile che non si verifichino nemmeno se compariamo due diversi ampli della stessa marca e dello stesso modello.
Dunque si tratta di un "test" quanto mai discutibile, che mescola gli effetti inaudibili della fase o della semplice differenza di livello, con quelli (ben udibili) della distorsione...
Saluti
F.C.
Re: Parliamo di compressione digitale
Peccato che:
se invece di pubblicare un paper in maniera parziale come è stato fatto, si pubblicasse l'intero paragrafo - nello specifico 5.2. e 5.3 - si vedrebbe che entrambe le problematiche il software Audio DiffMaker riesce a risolverle!
Vedi "Detecting Changes in Audio Signals by Digital Differencing" by Bill Waslo (http://www.libinst.com/AES%20Audio%20Di ... 0Paper.pdf)
se invece di pubblicare un paper in maniera parziale come è stato fatto, si pubblicasse l'intero paragrafo - nello specifico 5.2. e 5.3 - si vedrebbe che entrambe le problematiche il software Audio DiffMaker riesce a risolverle!
Vedi "Detecting Changes in Audio Signals by Digital Differencing" by Bill Waslo (http://www.libinst.com/AES%20Audio%20Di ... 0Paper.pdf)
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Re: Parliamo di compressione digitale
Grazie, Bibo01, perché finalmente posso rivolgere la domanda a qualcuno che -spero- abbia il coraggio di risponderci.bibo01 ha scritto:Peccato che:
se invece di pubblicare un paper in maniera parziale come è stato fatto, si pubblicasse l'intero paragrafo - nello specifico 5.2. e 5.3 - si vedrebbe che entrambe le problematiche il software Audio DiffMaker riesce a risolverle!
Vedi "Detecting Changes in Audio Signals by Digital Differencing" by Bill Waslo (http://www.libinst.com/AES%20Audio%20Di ... 0Paper.pdf)
Ipotizziamo il caso in cui si confrontino due ampli, uno dei quali ha una risposta in basso che incomincia a calare dolcemente da 50-60 Hz. in giù (magari per via di un condensatore di accoppiamento troppo piccolo, o di un'impedenza sbagliata della sorgente): diciamo che il nostro ampli ("A") è sotto di poco meno di un dB a 40 Hz e di due dB a 25 Hz.
L'altro ampli, con il quale è confrontato, è perfettamente lineare. Lo chiameremo ampli "B".
Orbene... se il software di Audio Diff Maker allinea i livelli prima dell'analisi in frequenza, allora il livello dell'ampli "A" sarà sollevato di poco, rispetto a quello dell'ampli "B", in funzione del tipo di segnale di prova impiegato e del suo contenuto relativo di frequenze attorno a 20-60 Hz.
In questo caso avremo differenza zero ad una certa frequenza, mentre la differenza crescerà sia al di sopra che al di sotto, senza che la tecnica di "misura" ci possa dire quale dei due ampli emette di più dell'altro e quale di meno.
Ora invece facciamo l'ipotesi che sembra scaturire dal tuo commento, vale a dire quella per cui il software Audio Diff Maker allinei i livelli DOPO aver effettuato l'analisi di frequenza...
In tal caso non troveremo (correttamente) alcuna differenza tra i due ampli, al di sopra di 70-100 Hz...
Al di sotto... il software non avrà fatto altro che equalizzare -o meno- i due ampli...
E siamo buoni tutti a comparare due ampli ed a trovarli identici, dopo aver equalizzato la loro risposta...!!!
Ci spieghi... Bibo01...???
Saluti
F.C.
P.S.: Metto in evidenza, vista l'importanza della questione.
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Re: Parliamo di compressione digitale
Bibo01... se ci sei... batti un colpo...!!!
Saluti
F.c.
Saluti
F.c.
Re: Parliamo di compressione digitale
Al punto 5 del paper in questione vengono spiegate in dettaglio le tecniche utilizzate.
Se non si è sicuri dell'efficacia di tale software, si può scrivere direttamente allo sviluppatore Bill Waslo a bwaslo@gmail.com
Il suddetto indirizzo è ancora attivo dato che in passato ho scambiato corrispondenza con lui.
Saluti
Se non si è sicuri dell'efficacia di tale software, si può scrivere direttamente allo sviluppatore Bill Waslo a bwaslo@gmail.com
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Re: Parliamo di compressione digitale
Ecco la pagina da te indicata... NELLA QUALE SI PARLA DI EQUALIZZAZIONE (Par.5.1) !!!bibo01 ha scritto:Al punto 5 del paper in questione vengono spiegate in dettaglio le tecniche utilizzate.
Se non si è sicuri dell'efficacia di tale software, si può scrivere direttamente allo sviluppatore Bill Waslo a bwaslo@gmail.com
Il suddetto indirizzo è ancora attivo dato che in passato ho scambiato corrispondenza con lui.
Però, se leggi bene, dice che occorre preventivamente fornire al software i Files della risposta in frequenza (e fase...?) misurata appunto con una precisione di una frazione di deciBel...
Che io ricordi, né tu né Gefrusti avete mai parlato di queste misure preventive...
Mi sbaglio...???
Saluti
F.C.
Re: Parliamo di compressione digitale
Ehm... dato che gli ampli con la compressione digitale .... non hanno nulla a che vedere... mentre l' utilizzo dell' NTD con l' argomento è semplice, senza controindicazioni e può essere utilizzato come strumento per capire quali sono le differenze fra i formati audio lossy e quelli lossless......
Non è il caso che continuiate la diatriba in un altro thread che tratti specificamente quello che state discutendo negli ultimi post?
Non è il caso che continuiate la diatriba in un altro thread che tratti specificamente quello che state discutendo negli ultimi post?
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Re: Parliamo di compressione digitale
Vedi... Revenge... io temo che gli italici utilizzatori della NTD siano piuttosto in difficiltà a discuterne, nonostante l'idea non sia nuovissima, nemmeno per loro.
Sarebbe interessante sapere se le mie obiezioni dell'epoca (anni fa...) siano state realmente verificate da almeno uno di loro.
Sono ad un altro PC, per cui mi è difficile scorporare i thread. Lo farò stasera.
Saluti
F.C.
Sarebbe interessante sapere se le mie obiezioni dell'epoca (anni fa...) siano state realmente verificate da almeno uno di loro.
Sono ad un altro PC, per cui mi è difficile scorporare i thread. Lo farò stasera.
Saluti
F.C.
Re: Parliamo di compressione digitale
Ok grazie
Re: Parliamo di compressione digitale
Non sbagli, ma la NTD che viene di solito resa pubblica riguarda soltanto la parte finale di tutto il lavoro che viene preventivamente fatto a monte, che corrisponde sia alla verifica della differenza di linearità che alla verifica della differenza di fase (usando anche altri strumenti e altri metodi) affinchè venga fornito un responso sicuro, presentabile ed inattaccabile.F.Calabrese ha scritto:Ecco la pagina da te indicata... NELLA QUALE SI PARLA DI EQUALIZZAZIONE (Par.5.1) !!!bibo01 ha scritto:Al punto 5 del paper in questione vengono spiegate in dettaglio le tecniche utilizzate.
Se non si è sicuri dell'efficacia di tale software, si può scrivere direttamente allo sviluppatore Bill Waslo a bwaslo@gmail.com
Il suddetto indirizzo è ancora attivo dato che in passato ho scambiato corrispondenza con lui.
Però, se leggi bene, dice che occorre preventivamente fornire al software i Files della risposta in frequenza (e fase...?) misurata appunto con una precisione di una frazione di deciBel...
Che io ricordi, né tu né Gefrusti avete mai parlato di queste misure preventive...
Mi sbaglio...???
Saluti
F.C.
Infatti, è inesatto dire che la NTD viene utilizzata per rilevare differenze udibili quando invece è il contrario, dato che molto spesso viene usata proprio in quei casi in cui si analizza un contesto dove si deve dimostrare che di differenze non ce ne siano.
Una NTD che fornisce un risultato nullo e con segnale differenza a livello del rumore termico non dà scampo a nessuna possibilità che differenze possano essere sentite con le orecchie umane.
Citare gli ampli, inoltre, è furbamente inaccettabile dato che non possono garantire nemmeno un esatto funzionamento a fase minima, oppure contenere nel segnale una serie di altri segnali di ritorno (vedi backEMF) facendo intendere che non vengono considerate tali particolarità.
In definitiva, prima di effettuare un analisi di NTD c'è un preciso progetto che verte a preventivarne l'attendibilità finale, a volte è perfino necessaria l'implementazione di un filtro FIR in entrambi i DUT affinchè si linearizzino le risposte in frequenza con scarti da quattro o cinque zeri dopo la virgola.
Il progetto deve puntare ad un preciso risultato: ci interessa studiare le differenze lineari ? oppure quelle non lineari ?
Per cui per ogni progetto si adottano tutte le accortezze possibili e tutte le precauzioni per poter fornire un risultato che sarà nullo, quindi nessuna differenza, oppure qualcosa in regime dinamico che possa meritare un successivo ascolto, sempre se tali differenze dovessero oltrepassare una determinata soglia, che sia lineare o non lineare, visto che le due verifiche sono discernibili.
In ultima battuta, rispondendo ai tuoi dubbi, se tutte le attenzioni impiegate non vengono dichiarate pubblicamente, anche perchè sarebbe snervante postarne tutti i passaggi, non significa che non siano conosciute o non se ne abbia piena padronanza