Atrocità commesse dai fonici

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F.Calabrese
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Atrocità commesse dai fonici

#1 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 6 aprile 2011, 20:07

Oggi pomeriggio mi sono ritagliato il tempo di verificare una cosa... per poi postarvi il risultato.

Leggendo dei Preprint AES, sul treno, mi è venuto in mente che le diverse tecniche di ripresa NON forniscono la stessa curva di risposta, per cui molte delle differenze che ascoltiamo sono dovute a questo.

Ho confrontato lo spettro di un passaggio ad alto livello di un CD di quelli ove si comparano le diverse tecniche di ripresa, e ne sono venute fuori cose da far drizzare i capelli anche ad un quasi-calvo.

Ci rivediamo dopo cena.
Saluti
F.C.

audiofilofine
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Re: Atrocità commesse dai fonici

#2 Messaggio da audiofilofine » mercoledì 6 aprile 2011, 20:09

lascia stare la cena,pensi sempre a mangiare.. :D :D
ciapàl sòt che lè un biscott

F.Calabrese
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Atrocità commesse dai fonici

#3 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 aprile 2011, 15:43

Come vi ho anticipato, mi è capitato di riflettere sul fatto che un gran numero di incisioni di orchestra, e non solo, sembrano tagliate o attenuate all'estremo inferiore...

Non sarà mica un errore del fonico che riprende, e che non viene corretto da chi missa e masterizza...???

Se così fosse, dovremmo prima individuare quale elemento della catena di registrazione compia il "delitto" e poi dedurre per quale motivo i fonici non se ne accorgano -successivamente- e non apportino correzioni.

Come premessa al ragionamento, guardate bene questo grafico.

Proximity_BK4191_.jpg
Proximity_BK4191_.jpg (443.27 KiB) Visto 4000 volte


Esso mostra la curva di risposta di un piccolo diffusore, rilevata avvicinando ed allontanando un microfono omnidirezionale (da misura), per la cronaca un Bruel & Kjaer mod.4191. Le distanze di misura vanno da 2 cm a tre metri e, come potete vedere, le curve sono relativamente parallele.

Le anomalie sopra 1600 Hz sono divute al fatto che la sorgente è a due vie, ed alle distanze minime il tweeter si perde...

Questo grafico è solo una premessa, utile per capire che i microfoni omnidirezionali rispondono egualmente anche a distanze assolutamente diverse...

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Re: Atrocità commesse dai fonici

#4 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 aprile 2011, 15:54

ED ORA ATTENZIONE... Questa è la risposta dello stesso piccolo monitor, ma "misurata" con un microfono bidirezionale della Shoeps, a diverse distanze...!

Proximity_Shoeps_CMC68_.jpg
Proximity_Shoeps_CMC68_.jpg (455.87 KiB) Visto 3998 volte


Agghiacciante... vero...???

Come potete vedere il microfono è lineare solo alla distanza di misura di 30 cm., e lo resta per un intervallo relativamente ristretto, compreso tra 20 e 50 cm. A distanze inferiori i bassi vanno alle stelle (ma questo a noi ora interessa poco...).

Il problema è quel che accade quando ci si allontana...

DA UN METRO IN POI, INFATTI, C'E' UN DISLIVELLO DI 10 dB TRA LE BASSE E LE MEDIE FREQUENZE...

Ed attenzione... il grafico mostra quel che accade fino a 2 KHz, ben sotto i 20 KHz necessari...
Non solo, ma il fatto che il piccolo monitor impiegato come sorgente non risponda a frequenze inferiori a 70 Hz restringe ulteriormente l'intervallo di frequenze analizzato, aggravando la previsione per il caso generale...!!!


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Re: Atrocità commesse dai fonici

#5 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 aprile 2011, 16:00

Indaghiamo insieme.

La Shoeps è una ditta serissima, che produce quelli che sono probabilmente i migliori microfoni da ripresa del pianeta.

Andiamo a vedere le caratteristiche dichiarate per la capsula bidirezionale, la MK-8:

Shoeps_MK8.jpg
Shoeps_MK8.jpg (126.8 KiB) Visto 3997 volte


Oddio... alte lineari ed appena 6 dB in meno a 50 Hz... a che distanza...???

Siamo dunque ancora nel dubbio: occorrono ulteriori prove, per capire...

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Re: Atrocità commesse dai fonici

#6 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 aprile 2011, 16:13

L'indagine prosegue...

Per capire quel che accade ci vorrebbe una registrazione effettuata contemporaneamente con più microfoni, diversamente orientati, da analizzare spettralmente. Per fortuna ne abbiamo diverse, tra cui una di orchestra...

Allora procediamo rigorosamente: scegliamo un pieno orchestrale con percussioni, vale a dire un breve segmento di registrazione che tuttavia contenga più o meno tutte le frequenze... E poi tagliamo quel segmento dai diversi brani, registrati contemporaneamente ma con diversi microfoni... analizziamo e compariamo...

Lincet_Diff_Decca.jpg
Lincet_Diff_Decca.jpg (209.09 KiB) Visto 3996 volte


Questo è il grafico che si ottiene comparando la registrazione con tecnica Decca a quella con tecnica A-B, la quale ultima utilizza due microfoni Schoeps con capsule MK-2, omnidirezionali e linearissime (vedi prossimo post...).
Le due curve mostrano le differenze spettrali per ogni terzo d'ottava e per i due canali, appunto tra la registrazione "tipo Decca" e quella con i due Omni (lineari). Come previsto la differenza è minima, in quanto la tecnica Decca condivide i due microfoni omnidirezionali e vi aggiunge soltanto (in questo caso, secondo questo fonico.... altri 5 microfoni cardioidi).

Dunque le basse sopravvivono, sebbene attenuate per la presenza contemporanea di microfoni omnidirezionali e cardioidi.

Una piccola nota: i microfoni cardioidi soffono delle stesse variazioni di risposta al variare della distanza che caratterizano i microfoni bidirezionali, perlomeno a parità di dimensioni fisiche.
Gli Schoeps sono dimensionalmente più che simili, tra loro.

Ora proseguiamo con le verifiche.

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P.S.: Il software di analisi spettrale è il Dirac, della Bruel & Kjaer, che ha filtri certificati ANSI.

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Re: Atrocità commesse dai fonici

#7 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 aprile 2011, 16:24

Una prima verifica da fare è se gli omnidirezionali impiegati nella traccia che usiamo come riferimento siano effettivamente lineari... si tratta infatti di due Schoeps MK-2s, vale a dire una versione con le altissime "tirate sù" per compensare le perdite nelle registrazioni a distanza... Ecco i dati ufficiali.

Shoeps_MK2s.jpg
Shoeps_MK2s.jpg (155.83 KiB) Visto 3995 volte


In basso la linearità è perfetta... e ci si può credere.

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Re: Atrocità commesse dai fonici

#8 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 aprile 2011, 16:29

Ora esaminiamo i dati ufficiali dei due microfoni ultilizzati per la ripresa in stereo con la tecnica NOS: due cardioidi Schoeps con capsule MK-4:

Shoeps_MK4norm.jpg
Shoeps_MK4norm.jpg (156.05 KiB) Visto 3994 volte


Come si vede, sembrarebbe tutto OK, con un pizzico di alte in meno ed un calo di appena qualche dB a 50 Hz.

Non resta che effettuare la comparazione tra lo spettro della registrazione omni e quella con tecnica NOS: ne dovrebbe risultare una differenza minima, specie in gamma media.

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Re: Atrocità commesse dai fonici

#9 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 aprile 2011, 16:34

POST DI IMPORTANZA "STORICA", direi !!! Osservatelo con estrema attenzione e leggete le deduzioni...

Lincet_Diff_NOS.jpg
Lincet_Diff_NOS.jpg (194.37 KiB) Visto 3992 volte

Come potete vedere dal grafico qui sopra LA DIFFERENZA C'E', E COME...!!!

Tra le frequenze medio-alte e le basse a 40 hz ci sono ben 9 (nove !) deciBel di differenza...!!!

Questo fa una differenza enorme all'ascolto. Possibile che il mitico fonico NON se ne sia accorto ? :lol:

Il dubbio è lecito.

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Re: Atrocità commesse dai fonici

#10 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 aprile 2011, 16:39

Prima di esaminare le differenze di spettro tra la registrazione con tecnica Blumlein e quella con gli omnidirezionali, andiamo a verificare le caratteristiche dichiarate dalla Neumann per la risposta del suo mitico U87ai quando è impiegato con la direttività "a figura di 8", quella necessaria per registrare con la tecnica Blumlein. Questo è infatti il microfono utilizzato per questa registrazione.

immagine mancante

Insomma... gli estremi sono moderatamente depressi, ma in misura ragionevole (diciamo "equalizzabile"...).

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F.C.

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