Atrocità commesse dai fonici

[F.Calabrese]

Da rimanere senza parole...!

QUESTA E' LA DIFFERENZA TRA LO SPETTRO REGISTRATO CON I DUE NEUMANN U87ai INCROCIATI E QUELLO REGISTRATO DAGLI OMNIDIREZIONALI... E' SEMPLICEMENTE ENORME ED INGIUSTIFICABILE...!!!

Lincet_Diff_Blumlein.jpg (205.21 KiB) Visto 3028 volte

Come potete osservare, le basse frequenze al di sotto di 200 (duecento !) Hz sono severamente attenuate...

Un risultato che è semplicemente impensabile che non sia udibile...!!!

E quindi il fonico avrebbe dovuto ben rendersene conto, equalizzando con i controlli di tono o con un parametrico, in fase di mastering...

E come mai NON se ne è accorto ? (O perlomeno non ne fa cenno sulle note di copertina ?).

Semplice: si tratta di un noto personaggio, che effettua il riascolto delle sue registrazioni (o in cuffia) o con piccoli monitor (tipo Genelec, K&H, Yamaha NS-10), che evidentemente rispondo poco al di sotto di 200 Hz.
E meno male che c'è questa attenuante... altrimenti lui ci avrebbe fatto la figura del sordacchione, che non è esattamente il massimo cui possa aspirare un fonico, o aspirante tale...!

Ora sarebbe il caso di chiedergli, su 10 dischi "audiophile" quanti ne ha registrati con due omni e quanti con i due sistemi (NOS e Blumlein) che soffrono dell'effetto di prossimità.

Al prossimo post una spiegazione aggiuntiva.

Segue
F.C.

[audiofilofine]

certe volte mi fai paura.

[F.Calabrese]

E' il momento di una piccola riflessione.

Neumann e Schoeps sono le due aziende in assoluto più serie, in materia di produzione di microfoni per impieghi professionali. Alle loro specifiche si può obiettare di essere un pochino generiche, in quanto non è indicata la distanza di misura, ma non di essere fuorvianti o in cattiva fede.(*)

La cosa sconvolgente è da una parte l'ignoranza del fenomeno da parte di fonici che si auto-proclamano tra i massimi esperti del pianeta, e dall'altra parte è incredibile che costoro non se ne accorgano e non provvedano a compensare.

Che senso ha, infatti, confrontare diverse tecniche di ripresa, in un CD test, se le risposte in frequenza sono così differenti e carenti (in due casi su cinque) in una gamma così fondamentale come quella bassa sotto 200 Hz...???

C'è poi da dire una cosa: una semplice compensazione non è detto che risolva il problema... infatti la correzione dovrebbe essere diversa per il caso di uno strumento o una voce ripresa da vicino, e per le riflessioni introdotte dall'ambiente ove si registra, che ovviamente provengono da più lontano. Ma sappiamo tutti che voce e riflessioni si mescolano dal punto di vista del microfono di ripresa... e quindi c'è poco da fare...!

Qui ci vorrebbe davvero il parere di uno di questi fonici: se ci legge è benvenuto.

Saluti
F.C.

P.S.: Una "tiratina d'orecchie" però la meriterebbero, sia Schoeps che Neumann... in quanto entrambe definiscono i due microfoni direzionali come "adatti alle riprese a distanza"... vale a dire con la risposta bilanciata per una distanza di ripresa di qualche metro... E così, evidentemente, NON è. La Schoeps produce addirittura una versione "s" fatta per le distanze brevi... Consentitemi un triplo applauso a Bruel & Kjaer, per i suoi omni da misura (che costano lo stesso o meno degli Schoeps e dei Neumann).

[F.Calabrese]

certe volte mi fai paura.

Grazie... ma chi doveva aver paura era il baldanzoso sfidante dell'estate scorsa... Non immagini che figuraccia avrebbe fatto... perché la questione "boiate pazzesche fatte dai fonici" non finisce certo qui...

Saluti
F.C.

[Paolo Eugeni]

Tutto molto ma molto interessante e soprattutto che spiega le mie impressioni all'ascolto di pezzi orchestrali,in molti casi carenti nei bassi,di cui non riuscivo a spiegarne il motivo...Ottimo lavoro!(speriamo che serva a consapevolizzare qualche fonico,intanto giro il link a qualcuno di mia conoscenza,magari gradisce...)

[bepi67]

Sbaglio o questo fenomeno dovrebbe essere quello che gli addetti ai lavori chiamano "effetto prossimità" del microfono ?

Ciao

[F.Calabrese]

@ Bepi67

E' esattamente l'effetto di prossimità, ma considerato nelle sue conseguenze a distanze maggiori di quella ottimale.

In tutti i casi ai microfoni arrivano le emissioni degli strumenti, che sono presumibilmente vicini, ed il riverbero dell'Auditorium in cui si è registrato. E' dunque possibile che la penalizzazione alle basse sul riverbero sia ancora maggiore di quella visibile nelle curve.
E questo rende ancor più fastidiosa la resa... tu sai bene come può suonare un ambiente le cui pareti riflettano più medie ed alte che non le basse frequenze... un orrore, anche perché assolutamente innaturale !!!

Saluti
F.C.

[audiofilofine]

per sentire gli effetti di come cambia uno strumento dalla posizione dei microfoni
si può ascoltare il percussion imaging test

praticamente è lo stesso pezzo di batteria ripreso a distanze diverse.
ad alcune distanze la grancassa si sente addirittura nel diffusore sinistro.
alla giusta distanza la batteria è come se fosse davanti a voi e si sente nelle giuste dimensioni .

[F.Calabrese]

per sentire gli effetti di come cambia uno strumento dalla posizione dei microfoni
si può ascoltare il percussion imaging test.

Dove si trova...???

Saluti
F.C.

P.S. Grazie per la segnalazione, a nome di tutti !

[audiofilofine]

http://www.google.it/#hl=it&xhr=t&q=per ... dbbc5e2631

il disco è questo,ho postato il link per fare più in fretta