Posizione relativa di tweeter e orecchio: la verticalità

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Diabolik
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Posizione relativa di tweeter e orecchio: la verticalità

#1 Messaggio da Diabolik » venerdì 1 aprile 2016, 21:19

Durante tutto il baillame che si è scatenato in questa discussione viewtopic.php?f=5&t=6483&start=90 stavo pensando a questa cosa. Ormai mi è ben chiaro il concetto esposto dal sig. Calabrese relativamente al posizionamento della sorgente dei bassi (woofer a RD o tromba che sia); mi sono anche chiare le considerazioni relative alla "attenuazione" operata dal cervello sui segnali che arrivano con un certo ritardo; mi manca però una spiegazione del perché si dice sempre di posizionare i tweeter ad altezza orecchio in posizione di ascolto. Per lo meno: con una tromba di quelle estremamente direttive in verticale la cosa ha molto senso, ma coi tweeter normali senza tromba, che dovrebbero avere una dispersione simmetrica (sferica per intendersi) non vedo molto il senso di imporre tale vincolo e poi invece consigliare di ruotare i diffusori (in fuori o in dentro a seconda della necessità).
La spiegazione ha a che vedere con la psicoacustica, con altre questioni di interazione altoparlante/ambiente o è magari solo una delle tante fesserie che circolano?
Cordialità
Alberto

F.Calabrese
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Re: Posizione relativa di tweeter e orecchio

#2 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 1 aprile 2016, 23:45

Diabolik ha scritto:Durante tutto il baillame che si è scatenato in questa discussione viewtopic.php?f=5&t=6483&start=90 stavo pensando a questa cosa. Ormai mi è ben chiaro il concetto esposto dal sig. Calabrese relativamente al posizionamento della sorgente dei bassi (woofer a RD o tromba che sia); mi sono anche chiare le considerazioni relative alla "attenuazione" operata dal cervello sui segnali che arrivano con un certo ritardo; mi manca però una spiegazione del perché si dice sempre di posizionare i tweeter ad altezza orecchio in posizione di ascolto. Per lo meno: con una tromba di quelle estremamente direttive in verticale la cosa ha molto senso, ma coi tweeter normali senza tromba, che dovrebbero avere una dispersione simmetrica (sferica per intendersi) non vedo molto il senso di imporre tale vincolo e poi invece consigliare di ruotare i diffusori (in fuori o in dentro a seconda della necessità).
La spiegazione ha a che vedere con la psicoacustica, con altre questioni di interazione altoparlante/ambiente o è magari solo una delle tante fesserie che circolano?
Domanda semplicemente strepitosa, di cui ringrazio a nome di tutti i forumers.

Il problema della collocazione verticale dei tweeter sembra semplice a chi si è limitato a leggere i vecchi testi di Acustica... vale a dire quelli in cui si spiega che la capacità dell'udito di discriminare la provenienza di un suono è molto maggiore sul piano orizzontale, rispetto che su quello verticale.

In realtà gli studi più recenti (Caroline Puddie Rogers, per chi ama approfondire) raccontano una storia assai più complessa.

Appare infatti che l'udito umano localizzi verticalmente la direzione di provenienza di un suono mediante un meccanismo furbissimo quanto inconsapevole. In pratica ciascuno di noi ha due padiglioni auricolari decisamente asimmetrici sul piano verticale, per cui -a parità di emissione- noi percepiamo uno spettro assai differente (alle alte frequenze, diciamo sopra 6-7 KHz) a seconda dell'altezza relativa cui è posta la sorgente...

Ora però fate bene attenzione: perché qui entra in gioco un meccanismo di allenamento al quale non è estranea la capacità dell'udito di "imparare" le differenze che si instaurano quando la testa viene rivolta verso l'alto o verso il basso...

...ma questo avviene ad occhi aperti, di solito... per cui l'udito associa inconsapevolmente un picco ad 8 KHz ad una certa coordinata verticale ed un buco a 7 KHz ad un'altra... e così via... per anni di seguito, ad iniziare da quando siamo stati bambini...

Dunque un ascoltatore allenato sa riconoscere perfettamente l'altezza di una sorgente partendo semplicemente dalle anomalie di risposta introdotte dai SUOI padiglioni auricolari, che si porta appresso da quando è nato...

Ne volete una prova...???

Beh... alcuni fonici hanno sostenuto la possibilità di ricreare la verticalità nelle incisioni appunto sfruttando queste anomalie timbriche, ED IO STESSO HO SPERIMENTATO LA COSA, con successo (riferendone anni fa, quando scrivevo su VHF). Lincetto stesso non negò... anzi...!

E' però vero che le anomalie introdotte volutamente cozzano contro la sensazione di naturalità, per cui le incisioni così manipolate suonano "elettroniche", anche perché i padiglioni auricolari sono diversi da ascoltatore ad ascoltatore, per cui l'anomalia che per uno significa un suono che proviene da 30 gradi in alto, per un altro ascoltatore può apparire addirittura per angoli al di sotto della linea dell'orizzonte visivo.

Alla fin fine, se si collocano i tweeters ad altezza orecchi si finisce per compiere il MINIMO ERRORE possibile...

Bella domanda... davvero...!!!

Saluti
F.C.

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Re: Posizione relativa di tweeter e orecchio

#3 Messaggio da Diabolik » sabato 2 aprile 2016, 8:33

Molto chiaro, grazie.
A questo punto il corollario è il seguente. Per me che ho la classica "scatoletta da scarpe" a due vie il posizionamento è ovvio. Ma nei sistemi multivia in cui si ha più di un tweeter, quale intervallo di frequenze privilegiare per l'allineamento con l'orecchio?
In realtà, sulla base di quanto detto, mi verrebbe da pensare che un sistema con il range 6/7000-15000 spezzato su più di un trasduttore è intrinsecamente sbagliato e da evitare.
Cordialità
Alberto

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Re: Posizione relativa di tweeter e orecchio

#4 Messaggio da F.Calabrese » sabato 2 aprile 2016, 10:38

Diabolik ha scritto:Molto chiaro, grazie.
A questo punto il corollario è il seguente. Per me che ho la classica "scatoletta da scarpe" a due vie il posizionamento è ovvio. Ma nei sistemi multivia in cui si ha più di un tweeter, quale intervallo di frequenze privilegiare per l'allineamento con l'orecchio?
In realtà, sulla base di quanto detto, mi verrebbe da pensare che un sistema con il range 6/7000-15000 spezzato su più di un trasduttore è intrinsecamente sbagliato e da evitare.
NO... non è sbagliato, perlomeno se si ha l'accortezza di tenere vicini i trasduttori delle vie superiori.

Ad una distanza d'ascolto di 2,5 - 3 metri una differenza di altezza di 10-12 cm. è abbastanza indifferente.

Non dimentichiamo che l'ascoltatore alza o abbassa lo sguardo abbastanza inconsapevolmente, determinando spostamenti dell'orizzonte ben maggiori di quella misura.

Saluti
F.C.

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