Un concerto assai interessante (i livelli)

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F.Calabrese
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Un concerto assai interessante (i livelli)

#1 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 novembre 2017, 15:42

Sabato scorso, nella Sala Santa Cecilia al Parco della Musica, si è tenuto un concerto assai interessante, perché il programma prevedeva sia un Concerto per Pianoforte ed Orchestra (il n.5 "Egizio" di Saint Saens) che due brani per orchestra e coro: i Tre Notturni di Debussy e la Suite Daphni e Cloe di Ravel. In occasione dei concerti per pianoforte ed orchestra è anche tipico che il pianista offra uno e due bis di pianoforte a solo...

Per questo ho approfittato dell'occasione per portare con me il fido fonometro Bruel & Kjaer 2238, con il quale ho misurato varie grandezze fonometriche, tra cui le due più importanti: il Livello Equivalente ponderato "A" ed il Livello di Picco Lineare, entrambe ad intervalli di un secondo.

Per alcuni di voi sarò ripetitivo, ma sarò veloce: il Livello Equivalente (=medio) rilevato ogni secondo e pesato con la curva "A" (che attenua gradualmente le basse frequenze sotto 500 Hz) corrisponde bene al livello di sensazione avvertito dagli ascoltatori. Tanto per capirci... 95 dB"A" Leq. sono da considerare un livello minimo in discoteca ed insieme il livello massimo di una grande orchestra, quello dei pieni più emopzionanti.

Il Livello di Picco Lineare (=non filtrato) è però la grandezza che interessa maggiormente noi appassionati di HiFi, perché corrisponde al livello che si produce sommando alla sensibilità dei diffusori (in dB/1W/1m) la potenza di picco degli ampli (in dB rispetto ad 1 Watt), e poi sottraendo i dB persi passando da un metro (il riferimento...) alla effettiva distanza d'ascolto.

facciamo un esempio: un diffusore da 90 dB/1W/1m con un ampli da 50 Watt (=100 W di Picco, cioé 20 dB sopra 1W) produce 90 + 20 = 110 dB di Picco Lineare ad un metro, vale a dire 110 - 6 = 104 dB a due metri, la minima distanza d'ascolto, di solito. Due diffusori produrranno 3 dB in più, cioé 107 dB di Picco lineare.

Dal prossimo post vi mostrerò i Livelli e le statistiche (del Livello Equivalente) e ne trarremo insieme alcune deduzioni.

Una piccola premessa: il mio posto -in abbonamento- è nella Galleria G1 e dista esattamente 38 metri dal podio del direttore. Una posizione intermedia, in una sala grande e FIACCA, come la Sala Santa Cecilia. In auditori migliori -p.es. nel Musikverein di Vienna ( https://www.musikverein.at/en )- si rileverebbero almeno sei decibel in più.
La nostra posizione di misura e di ascolto è all'incirca quella del personaggio che legge, avanti a destra, nella foto qui sotto.

Immagine

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#2 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 novembre 2017, 16:08

Iniziamo con il Concerto n.5 (Egiziano) per pianoforte ed orchestra di Saint-Saens, eseguito dallo stesso Jean-Ives Thibaudet che vediamo in questa clip da Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=1IEYtta_ZsI

Questi il livelli di Picco Lineare (in verde) e di Livello equivalente ponderato "A" (in blu).

Immagine

Come potete vedere, si tratta di un concerto "tranquillo", con livelli di Picco Lineare che non eccedono i 95 dB se non nel finale (ma sono gli applausi...).

Interessanti i livelli nei "pianissimo", che si avvicinano ai 30 dB"A", che poi sono il rumore di fondo della sala, come mostra il grafico qui sotto:

https://farm5.staticflickr.com/4532/379 ... 4bbe_b.jpg

Nel prossimo post vedremo la statistica dei Livelli Equivalenti.

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Re: Un concerto assai interessante (i livelli)

#3 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 novembre 2017, 16:14

L'analisi statistica dei campionamenti di Livello Equivalente pesato "A" rilevati ogni secondo per la durata del Concerto n.5 di Saint Saens, per pianoforte ed orchestra, mostra che la maggior parte del fraseggio musicale si svolge tra i 50 ed i 78 dB"A", con una ridottissima presenza di "pieni" ad 84 dB"A".

Immagine

L'andamento abbastanza uniforme della statistica è diverso rispetto a quello tipico della musica sinfonica, dove si riconoscono tre popolazioni statistiche ben distinte: i "pianissimo", i livelli medi ed i pieni orchestrali. La presenza del pianoforte induce quindi ad esplorare le potenzialità espressive anche dei livelli intermedi.

Il livello medio complessivo è di appena 70 dB"A"... fiacchetto... ma inevitabile in una sala così ampia e con tanto pubblico assorbente.

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Re: Un concerto assai interessante (i livelli)

#4 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 novembre 2017, 16:21

Per i più curiosi, ecco il livello dell'assolo di pianforte concesso come bis da Thibaudet: si tratta della Pavane di Ravel, un brano delicato e commovente

Immagine

Il Livello Equivalente è dieci volte inferiore, rispetto a quando era presente l'orchestra, ma molto si deve anche alla delicatezza del brano.

A riprova, la distribuzione statistica dei Livelli Equivalenti pesati "A" è centrata sul valore bassissimo di appena 54 dB"A"...!!!

Immagine

La sensazione generale era di grande delicatezza: bastava un solo colpo di tosse per "rompere l'incantesimo"... e purtroppo...

Qui sarebbe il caso di aprire una bella parentesi tecnica sui sistemi di riverberazione aggiuntiva, ma lo faremo alla fine della nostra analisi, al settimo post.

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Re: Un concerto assai interessante (i livelli)

#5 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 novembre 2017, 16:40

Passiamo ora alla Suite dal Dafni e Cloe di Ravel ( https://it.wikipedia.org/wiki/Dafni_e_Cloe_(balletto) )
Una composizione che prevede l'Orchestra ed il Coro al completo. Eccola (la Suite): https://www.youtube.com/watch?v=amGl9Qmgu7E

Il nostro tracciato mostra livelli decisamente superiori a quelli del Concerto n.5, ma poi non così tanto...

Immagine

Particolarmente interessanti sono i rari superamenti del livello di 90-91 dB"A", prodotti dall'insieme di Coro ed Orchestra e regolarmente preceduti da un emozionante "crescendo", che -per la cronaca- verrebbe devastato da qualsiasi forma di compressione.

I Livelli di Picco Lineare arrivano anche a 110 dB e sono particolarmente difficili da riprodurre (in realtà sarebbe bene farlo a 5-6 dB in più) perché la minima distorsione creerebbe una sensazione di impastamento generale...

Diciamo che per riprodurre bene questo brano occorrerebbe un impianto in grado di suonare "pulito" ad almeno 118-120 dB a due-tre metri di distanza dai diffusori, vale a dire 124 dB di Picco Lineare ad un metro da ciascun diffusore...

Ho indicato la necessità di 5-6 dB in più, rispetto a quelli misurati, perché la sensazione nei pieni era decisamente fiacca... ed anche perché per riprodurli senza clipping occorre che lò'impianto disponga di un certo margine, almeno altri 5-6 dB.

La conferma della fiacchezza della Sala Santa Cecilia viene anche dall'analisi della distribuzione statistica dei campionamenti di Livello Equivalente ponderato "A":

Immagine

Spostando tutta la distribuzione almeno 5 dB al di sopra si avrebbe un normale fraseggio musicale medio a 70 dB"A" ed i pieni a 95 dB"A", cioé emozionanti...

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Re: Un concerto assai interessante (i livelli)

#6 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 novembre 2017, 16:46

Ancora una conferma della fiacchezza della Sala Santa Cecilia la si può osservare nel tracciato del Bolero di Ravel eseguito un anno fa:

Immagine

Anche qui i 90 dB"A" di Livello Equivalente sono raggiunti solo nel chiassoso finale, con livelli di Picco Lineare di appena 107 dB

La statistica ve la posto come Link: https://farm5.staticflickr.com/4573/386 ... de06_b.jpg

Nel prossimo post una riflessione sconsolata.

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F.Calabrese
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Re: Un concerto assai interessante (i livelli)

#7 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 novembre 2017, 16:56

La grande crisi in cui siamo sprofondati in questi anni ha avuto una conseguenza grave quanto poco conosciuta: la perdita di competenze estreme, quali quelle richieste per risolvere problemi come quello della Sala Santa Cecilia.

Venti anni fa erano infatti presenti sul mercato diverse tecniche alternative tra loro, dalla MCR della Philips al LARES di David Griesinger, che avrebbero permesso di incrementare il livello qualitativo ed energetico di una sala come la Santa Cecilia di Roma (che ha 2600 posti) mediante un accorto impiego di riverberazione artificiale.

Per "accorto" intendo un intervento totalmente inavvertibile dal pubblico se non per la migliore resa e la maggiore emozione all'ascolto.

Come potete ben comprendere, si tratta di tecniche estremamente complesse, per cui totalmente al di fuori della portata di qualsiasi fonico e persino dei tanti professori universitari e consulenti in Acustica, del tipo di quelli che tutti conoscete. Nessuno di quelli che operano oggi ha alle spalle abbastanza realizzazioni da meritare la fiducia del conferimento di un incarico che -qualora sbagliasse- farebbe più danno che innaffiare di acqua calda gli strumenti di tutta l'orchestra...

Infatti ormai non se ne parla nemmeno all'estero...

Una tecnologia dimenticata... che alcuni di noi hanno però ascoltato (io a Berlino)... e per questo rimpiangono...

E' andata così: una specie di cappa di Medio-Evo caduta su di noi.

Saluti
F.C.

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Re: Un concerto assai interessante (i livelli)

#8 Messaggio da aldusmanutius » mercoledì 29 novembre 2017, 18:01

Bellissima serie di riflessioni tecniche; se lette con la giusta attenzione totalmente comprensibili.
Mettono in luce diverse problematiche; mi chiedo: ma la qualità media del pubblico che va ai concerti in fondo è così capace di accorgersi che si potrebbe salire in qualità percettiva? più colore negli archi, più emozione nell'escursione.... (nella sala S.Cecilia o in altre che abbiano caratteristiche analoghe).

quando vado ai concerti di classica (non molti oramai comunque non meno di una dozzina all'anno) noto che la competenza specifica musicale è nelle mani di una minoranza che sa realmente discernere senso dell'interpretazione, uso dei tempi, la direzione che privilegia l'uso di una porzione dell'orchestra piuttosto che un'altra... ; ho sempre la sensazione che la maggioranza frequenta più per mondanità anche se comunque con una sensibilità di base. La ritualità dell'inevitabile bis e tris più di una volta è proprio una forzatura.
Mi ci metto anche io... per carità... mica sono un critico... forse sto solo inacidendo...
Marco

geeksAgainstLoudness
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Re: Un concerto assai interessante (i livelli)

#9 Messaggio da geeksAgainstLoudness » mercoledì 29 novembre 2017, 18:38

Guardate cosa combina questo:
https://www.youtube.com/watch?v=EJC-_j3SnXk

Cosa positiva o negativa trasformare la classica in concerto da stadio? Questo Andre Rieu e' diventato milionario cosi'... Criticatissimo ma...

Penso che la classica sia di nicchia, cosi' come il jazz, rispetto al rock. Ma va bene cosi'. Dipende da noi portare i figli ed educarli. Ho portato mio figlio (3 anni e mezzo) al Carmina Burana e ha apprezzato moltissimo. Tanto che poi, per farglieli risentire su youtube, ho trovato anche il video postato in alto.

Il problema e' generale, dell'educazione alla qualita', all'approfondimento, al dettaglio. Lo si sta perdendo in tutti i campi.

Per quanto non sia rappresentativa della verita', questa vignetta fa pensare:
Immagine

Pesce rosso stiamo arrivando!
Ultima modifica di geeksAgainstLoudness il mercoledì 29 novembre 2017, 18:42, modificato 3 volte in totale.

geeksAgainstLoudness
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Re: Un concerto assai interessante (i livelli)

#10 Messaggio da geeksAgainstLoudness » mercoledì 29 novembre 2017, 18:41

Per quanto riguarda la sala di Santa Cecilia, e' nato prima l'uovo o la gallina? Infiacchiscono le sale cosi' non ci si accorge degli impianti muggenti ed asfittici (per riprendere il patron del forum), o infiacchiscono gli impianti cosi' le sale non sembrano fiacche?

Scherzo ovviamente... Pero' vero e' che gli antichi (ed I non tanto antichi 100 anni fa) di acustica ne sapevano.

Il trend delle sale fiacche e' generale, o e' solo la S. Cecilia ad essere riuscita male?

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