Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

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val
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#11 Messaggio da val » sabato 10 febbraio 2018, 1:44

Quando ho parlato di geni non mi riferivo ne a Geddes ne al mondo dell'alta fedeltà. Altre verità esistono eccome!

Il futuro per la diffusione dell'alta fedeltà sono solo pochi impianti di costi proibitivi per la maggior parte degli appassionati?

Il futuro dell'alta fedeltà é Lei che va a smontare trasduttori ad altoparlanti costosissimi (di persone facoltose che sono state fregate) per sostituirli con altri di sicuro superlativi fatti da lei?

Quanti pensa di realizzarne prima di portarsi i segreti nella tomba? Questa é macabra e brutta ma mi ha aperto lei la strada. :oops:

La cultura per un ascolto corretto della musica la si vuole diffondere davvero?

Io vorrei capire se il 99% dell'alta fedeltà é composto da progettisti cialtroni che non sanno fare il loro lavoro, da autocostruttori ruba idee, da pseudoaudiofili che non capiscono nulla forse meglio che non ci sia un futuro....

Sia ben chiaro se lei chiedesse fondi su una piattaforma come kickstarter per lanciare un sistema di diffusori venduti con il suo nome che davvero possa diffondere il concetto di alta fedeltà sarei il primo a finanziarla. Questa é la seconda idea, la prima é stata liquidata senza neanche percorrerla, certo che lei ha un bel caratterino :lol:

Sto imparando anche a usare le faccine 8-)

F.Calabrese
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#12 Messaggio da F.Calabrese » sabato 10 febbraio 2018, 2:00

val ha scritto:
sabato 10 febbraio 2018, 1:41
...
Il futuro per la diffusione dell'alta fedeltà sono solo pochi impianti di costi proibitivi per la maggior parte degli appassionati?

Il futuro dell'alta fedeltà é Lei che va a smontare trasduttori ad altoparlanti costosissimi (di persone facoltose che sono state fregate) per sostituirli con altri di sicuro superlativi fatti da lei?

Quanti pensa di realizzarne prima di portarsi i segreti nella tomba? Questa é macabra e brutta ma mi ha aperto lei la strada. :oops:


Il destino dell'Alta Fedeltà non lo decido sicuramente io, ma lo decidete VOI appassionati.

Se sarete in tanti -come negli anni '70- avrete un futuro fatto di belle casse cinesi con ampli in Classe-D, al costo di pochi spicci... Un futuro che non va assolutamente disprezzato... Ma occorrono i numeri...!!!

Viceversa, se sarete in pochi, è chiaro che i prezzi rimarranno alti e vi saranno sempre forti rischi di incappare in qualche fornitore truffaldino.

Quanto ai segreti nella tomba, temo che il destino sia questo, senza alcuna alternativa possibile.
Vi racconto del caso -vero- delle trombe di terza generazione, che io ho progettato e realizzato nei primi anni '80, quando ogni progetto di impianto da concerto mi veniva pagato una cinquantina di milioni di lire, in media. Con l'avvento dei sistemi compatti, a metà anni '80, tutti i progettisti come me (in qualsiasi parte del mondo) si sono trovati a competere con delle assolute nullità come John Meyer o con quella immensa felegnameria che era la EAW (Eastern Acoustic Works). Una concorrenza temibile perché riusciva a vendere qualsiasi ciofeca al prezzo che voleva. Io ricordo che mi dedicai ad altro (ai radar acustici) ed i miei disegni sono finiti nei cassetti, dove restano ancora oggi, in attesa di una committenza che apprezzi e conferisca il giusto valore a quel tipo di progetti.

La vita è incredibilmente semplice...

Segue
F.C.

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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#13 Messaggio da F.Calabrese » sabato 10 febbraio 2018, 2:13

val ha scritto:
sabato 10 febbraio 2018, 1:44
...
La cultura per un ascolto corretto della musica la si vuole diffondere davvero?

Io vorrei capire se il 99% dell'alta fedeltà é composto da progettisti cialtroni che non sanno fare il loro lavoro, da autocostruttori ruba idee, da pseudoaudiofili che non capiscono nulla forse meglio che non ci sia un futuro...
La vera cultura per l'ascolto corretto della musica come la vorreste diffondere...?

Forse depreziando ed umiliando il lavoro di chi è creativo e scientifico...? Oppure procedendo nel modo che ho suggerito qui sopra, cioé favorendo il lavoro dei tecnici più validi: i soli a poter modificare un diffusore già di buon livello portandolo a prestazioni decine di volte superiori...?

Diciamoci la verità: la mia proposta ha attirato le ire di tanti autocostruttori perché disorienta gli scopiazzatori ed i furbi.

Negli anni '90, quando progettavo e realizzavo grandi impianti per discoteche, adottai a stessa strategia per evitare di essere copiato dai tanti e furbissimi installatori: progettai impianti sempre diversi, che rispondevano alle esigenze del caso (per cui soddisfacevano maggiormente i clienti) ma che era difficile capire come funzionassero. Utilizzai apposta tanti piccoli coni invece di pochi di diametro maggiore (che mi sarebbero costati meno di manodopera per il cablaggio) ED INFATTI NESSUNO HA MAI COPIATO.

Provate ad immaginare questi ultimi dieci anni senza di me: quali novità avete riscontrato...?
B&W, Sonus Faber ed Opera (solo per fare i primi tre di cento nomi) stanno riproponendo da allora più o meno lo stesso tipo di diffusore, cambiando di poco la taglia e le finiture... ma quanto al suono... :lol:
Avantgarde e Cessaro ripropongono le solite trombe, che altri scopiazzano con risultati ancora peggiori...
Living Voice ha ripescato addirittura le casse degli autoscontri inglesi degli anni '50/'60 e le ripropone a 500 mila Euro... beninteso stra-rifinite.
Sono queste le novità all'altezza delle trombe di II, III e IV generazione...?

Non vi sembra che il Web abbia già fatto sufficiente danno alla Cultura della Elettroacustica...???

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#14 Messaggio da F.Calabrese » sabato 10 febbraio 2018, 2:23

val ha scritto:
sabato 10 febbraio 2018, 1:44
...
Sia ben chiaro se lei chiedesse fondi su una piattaforma come kickstarter per lanciare un sistema di diffusori venduti con il suo nome che davvero possa diffondere il concetto di alta fedeltà sarei il primo a finanziarla. Questa é la seconda idea, la prima é stata liquidata senza neanche percorrerla, certo che lei ha un bel caratterino :lol:
Per quale motivo intraprendere un percorso di esito dubbio, quando ne esiste uno assai più semplice e più sicuro...? In fondo quel che io richiedo è solo un numero di contatti, vale a dire la conoscenza di appassionati intenzionati a compiere seri upgrade dei loro impianti, da che la logica del "compro, provo e rivendo" è stata interrotta dalla crisi generale.

Se i contatti arriveranno, io mi sdebiterò con dei piccoli diffusori super-sofisticati, che sto progettando proprio in questi giorni... regalandoli o vendendoli a costo pezzi, a seconda dell'esito del contatto.

Se i contatti non arriveranno, io me li procurerò in altri modi, ed allora i piccoli diffusori diverranno una proposta commerciale a 5-6 mila Euro la coppia.

Non è una questione di "caratterino" ma di banalissima logica. Le soluzioni "dai ora ed aspetta e spera che qualcuno ricambi" sono già tutte morte e sepolte al seguito di dieci anni di fallimenti, sul Web 2,0. Dieci anni fa qualcuno può averci creduto (vedi l'esempio di Sbragion con il suo DRC) ma l'esperienza sua e di cento come lui è stata assolutamente didattica: lui ha soltanto aiutato i suoi concorrenti...!

Saluti
F.C.

Telstar
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#15 Messaggio da Telstar » sabato 10 febbraio 2018, 4:26

F.Calabrese ha scritto:
sabato 10 febbraio 2018, 2:00
Il destino dell'Alta Fedeltà non lo decido sicuramente io, ma lo decidete VOI appassionati.

Se sarete in tanti -come negli anni '70- avrete un futuro fatto di belle casse cinesi con ampli in Classe-D, al costo di pochi spicci... Un futuro che non va assolutamente disprezzato... Ma occorrono i numeri...!!!

Viceversa, se sarete in pochi, è chiaro che i prezzi rimarranno alti e vi saranno sempre forti rischi di incappare in qualche fornitore truffaldino.
Entrambi gli scenari possono coesistere.
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#16 Messaggio da doc elektro » sabato 10 febbraio 2018, 8:18

"Se sarete in tanti -come negli anni '70- avrete un futuro fatto di belle casse cinesi con ampli in Classe-D, al costo di pochi spicci... Un futuro che non va assolutamente disprezzato..."

urk...mi è risalito nello stomaco il cosciotto di maiale che ho mangiato per colazione! Che dire,speriamo almeno che non siano come i classe D delle casse FBT maxxx4 dopo aver smadonnato ore per ripararne uno avevo voglia di prendere il progettista e dirgliene 4.

Sarà ma la classe D mi procura l'orticaria ,forse mi sono passati tra le mani troppi I nuke e altri circuitini molto economici .

E per il made in cina bè visto il numero bestiale di ditte che nel vecchio continente hanno chiuso ....anche qui ho qualche riserva ma stiamo a vedere come va a finire.
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#17 Messaggio da geeksAgainstLoudness » sabato 10 febbraio 2018, 9:59

Fabrizio, mi permetto un’osservazione.

I piu’ grandi professionisti non sono diventati tali solo studiando. Di sicuro hanno iniziato smontando e rimontando, segando, saldando e ricominciando da capo... Un grande professionista parte come autocostruttore animato da una forte passione, poi pero’ si mette a studiare, approfondire, ricercare... Fino a diventare un professionista.

E, cosa fondamentale, il professionista vero ha una cosa che gli altri non hanno: il talento. Allora quando passione, talento e studio si fondono... Bam, ecco che si arriva nell’Olimpo!

Credo che questo sia stato anche il tuo percorso, Fabrizio. Hai messo assieme tutto ed ecco che ci hai donato il Paragon o l’Aleandro o anche il Tairana.

Il punto e’: tu hai studiato sui testi sacri dei grandi, che prima di te hanno segato, saldato, approfondito, studiato ed infine divulgato. Senza quei testi, forse saresti comunque un grande, ma magari meno grande.

Gli anni passano, il mercato e’ quello che e’, l’hi-fi e’ quella che e’... Ma tu qualcosa di superlativo l’hai fatto. Solo che, a causa della cecita’ degli idiofili, ed anche del fatto che non sei diventato una realta’ commerciale convenzionale (ed acquistabile in negozio), sei rimasto di nicchia. A te va bene cosi’, per cui chissenefrega se il mondo e’ pieno di ciofeche muggenti.

Visto che pero’, di fatto, non sei sul libero mercato, e quindi nemmeno devi temere la concorrenza, oso dire che forse e’ arrivato il momento di fare quello che altri grandi hanno fatto prima di te: scrivere un libro e donare al mondo il tuo sapere.

Cosi’ i giovani autocostruttori di oggi potranno studiare da te e diventare i grandi professionisti di domani. E la ruota continuera’ a girare...

NOTA: che poi detta cosi’ mi sembra piu’ romantica, ottimista e positiva di parlare di casse da morto.

geeksAgainstLoudness
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#18 Messaggio da geeksAgainstLoudness » sabato 10 febbraio 2018, 10:04

Oppure fai come si faceva una volta con i mestieri: prenditi un apprendista che continui il tuo lavoro!

val
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#19 Messaggio da val » sabato 10 febbraio 2018, 10:16

Lei chiede dei contatti con possibilità economiche degne dei suoi impianti..... ne avrei tre.
Uno al quale ho riparato un pre Audio Research (una robina da niente, conosco bene i miei limiti e fino a dove intervenire), sta spendendo una barca di soldi per acquistare un sistema da qualcuno che lei conosce bene e disprezza.
Un'altro conosciuto per caso è felice possessore di un paio di Klipsch La Scala posizionate in un salottino e adornate di cavi boa da centinaia di €
si fa consigliare per gli acquisti da un negozio di San Marino. Quando gli ho fatto il suo nome è rimasto assolutamente indifferente.... non la conosce e non sembra interessato.
Il terzo mi ha fatto conoscere questo blog, la segue e la stima ma a casa sua è tutto commerciale Chario Serendipity (se non erro) ecc, ecc.
Non penso che nessuno dei tre comprerà mai nulla da lei, spero di sbagliarmi e mi auguro il contrario.
Me ne è venuto in mente almeno un'altro....proverò a ricontattarlo.
Ad ogni modo se le dessi anche quattro contatti probabilmente non se ne farebbe nulla :cry:
Quindi io preferirei finanziare un suo progetto al di la che questo poi abbia fortuna o meno, ma fino a che non prova.
Magari le casse fatte in Cina e importate in Italia avrebbero il suo nome....
Secondo lei quanto dovrebbe costare un altoparlante tipo il Tairana (anche un pelo più compatto) che sia possibile inserire in un reale ambiente domestico di medie dimensioni? Intendo un prodotto commerciale degnamente rifinito ma senza legni pregiati e bordature in oro.
Secondo me dovrebbe tentare in qualche modo di avvicinarsi ad un bacino più ampio di appassionati non progettando e regalando dei kit (disprezzando poi chi intende realizzarli) sperando in cambio qualche contatto, i kit, al limite, potrebbe venderli come ha fatto Geddes

http://www.enjoythemusic.com/diy/0309/gedlee_abbey.htm

In questa discussione non si inserisce nessuno dei realizzatori del Tairana? Heilaaaa? Qualcuno ha dato al sig. Calabrese quello che ha chiesto o siete solo degli scrocconi? Nessuno difende le sue posizioni? Nessuno mi bastona? Fatemi cambiare opinione o dovrò rimanere chiuso nel mio misero mondo di "cavalletta/autocostruttore" :lol:
Saluti

val
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

#20 Messaggio da val » sabato 10 febbraio 2018, 10:18

geeksAgainstLoudness ha scritto:
sabato 10 febbraio 2018, 10:04
Oppure fai come si faceva una volta con i mestieri: prenditi un apprendista che continui il tuo lavoro!
Ha, Ha, Ha e insegnargli tutti i suoi segreti? Quelli devono finire sotto terra! Mi sembra sia stato chiaro :lol:
Poi magari con le leggi italiane dovrebbe anche assumerlo e pagargli i contributi..... :lol: :lol: :lol:

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