Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

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vincenzo_uli
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Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#1 Messaggio da vincenzo_uli » giovedì 18 aprile 2019, 23:49

Perdonate anticipatamente il cross-posting, ma ritengo doveroso portare all'attenzione le mie note preliminari d'ascolto dei due nuovi sistemi di Fabrizio in un thread dedicato.

Per chi non mi conoscesse, sono uno dei due Grundighisti che Fabrizio ha citato sopra. Non riproduco in questa sede i dettagli del "caso" esploso qualche tempo fa; in due parole, uno dei sistemi di Fabrizio, il Paragon, a fronte di una SPL mostruosa, faceva acqua da tutte le parti a causa di errori macroscopici nei settaggi (è un sistema molto complesso). Ad onor del vero Fabrizio ci reinvitò a casa sua il giorno successivo ma io stavo già per tornare a casa in Germania. Quindi non vi fu modo di approfondire. Fino a ieri. Da qui il titolo del thread, Calabrese reloaded.

Credo che sia un errore un confronto tra il Poliedro e il sistema Sound Lab. In realtà, sono convinto che sia un errore un paragone tra il sistema Poliedro e qualunque altra cosa venduta o spacciata oggi nel mondo dell'hifi. E sottolineo la parola sistema. Si perchè finalmente comincia ad intravedersi, come auspicavo, una "visione d'insieme Calabrese", olistica espressione del suo creatore. È così per il sistema Audio Consulting (ascoltato in configurazione massima), è così per il sistema Avantgarde (ascoltato in configurazione massima con tre basshorns nella sede centrale della società, sita a pochi chilometri da casa mia), è così per il sistema Audio Note UK (ascoltato in configurazione massima, una tonnellata d’argento). Come unica variante, al sistema Calabrese mancano elettroniche realmente ad hoc che però sono già state progettate ma non ancora realizzate; di conseguenza il nostro utilizza dei design ipercollaudati e di sostanza, ma modificati secondo necessità. Questo costituisce un primo passo verso la visione olistica cui accennavo poco sopra.

Come vanno?

Il “piccolino” non è per niente un giocattolo. Con il taglio flat, che ho preferito, era una tacca sotto gli esempi sopracitati. In pratica incenerisce - e non uso questo termine a cuor leggero - sotto qualunque aspetto (non solo SPL e distorsione!) qualsiasi cosa sotto i 50k messa assieme con un minimo di criterio. Tante volte mi è capitato di ascoltare accrocchi improponibili sotto il profilo del matching elettroniche-diffusori (vedi mio post su Magico M6). Se può aiutare a distendere la discussione, ascoltai – in condizioni non controllate, tuttavia – anche il sistema Sound Lab Majestic. Pur apprezzandone la raffinatezza e la coerenza di insieme (che può essere infatti incantevole, con la musica giusta), proprio nella dinamica, imho, trova il suo grande tallone di Achille. Confrontarlo con un sistema che mi pare faccia 99db nel complesso (satelliti più sub), sarebbe ingiusto per ambo le parti. Mi permetto di concludere che i due sistemi soddisfano due tipologie di clienti differenti; tuttavia, con un minimo di apertura intellettuale, varrebbe la pena dare una possibilità al nuovo di casa Calabrese. Potrebbe stupire moltissimi, e non per mere sfumature. Il prezzo di vendita è eccellente e in ambienti domestici e per livelli d’ascolto condominiali è impossibile fare di meglio, sempre imho. Badate che non suona per niente come le specifiche tecniche o le tecnologie utilizzate parrebbero suggerire. Un vero end game per il 95% degli audiofili/musicofili.

Il “grande”? Un’altra storia. Dovete sapere che, perfino con un figlio piccolo, dormo sempre benissimo. Ieri invece, ho passato una notte insonne. Non sono riuscito a trovargli difetti. Punto. Dove il piccolino, quando strapazzato ben oltre i livelli condominiali, arriva con gesto anaerobico, il Poliedro ci arriva con battito praticamente a riposo. Il miglioramento è di un ordine di grandezza almeno rispetto al piccolino in ogni parametro che possiate immaginare. Ripeto non è una faccenda di SPL o distorsione: io a casa con i miei Grundig (e sono felicissimo di possederli!) ascolto a 85db, di picco. Ieri la maggioranza degli ascolti li abbiamo condotti per mia volontà attorno ai 60db, fonometro alla mano. E con le mie registrazioni. Proprio per asseverare se impianto da giostraio si trattava. Ebbene, dal primo attacco di piano (Diamanda Galas, La serpenta canta) ti rendi conto che è una cosa diversa: la stanza, i riverberi, la naturale energia degli attacchi, il decadimento della nota, e, soprattutto, la timbrica. È semplicemente giusto. Quando poi entra la Serpenta (che manda “fuori giri” il fonometro in almeno due occasioni), beh, che ve lo dico a fare, incantevole su ogni registro con le sue acrobazie vocali pregne di carica luciferina. Voce e piano e basta. Picco a 73db, basso flat e senza buchi fino a 31hz, tutte le frequenze riprodotte e ben udibili. Mai accaduto a questi livelli di ascolto. Alzi il volume e il confine tra live acustico non amplificato e riproduzione audio si assottiglia terribilmente e i sensi rimangono un tantino interdetti.

Gli ascolti sono stati innumerevoli e quasi esclusivamente di mio materiale.

In chiusura di questo lungo post, devo dire che mi trovo d’accordo con Fabrizio quando dichiara di non voler portare il Poliedro per una eventuale singolar tenzone. La ragione credo di comprenderla: non è vigliaccheria, né spavalderia. È un progetto complesso che necessita di ore di discussione e ascolti per essere compreso appieno nella filosofia ispiratrice e nelle motivazioni di fondo. È un tipo di “sforzo” che può e deve essere fatto cliente per cliente e non nel mezzo del furore di due fazioni contrapposte che sanno già in partenza, sulla base di idee preconcette, “chi vincerà”. Non commettete però l’errore di pensare che il Poliedro sia meno che eccezionale. Lo è e per chi può permetterselo, potrebbe rappresentare seriamente (e a buon mercato) la fine di questo hobby inteso come percorso senza fine fatto di acquisti, ripensamenti, scambi e paranoie audiofile. A quel punto vi troverete da soli di fronte alla Musica. Aspettate un attimo: che questo sia, in fondo, il suo principale difetto?

Avrei molto ancora da scrivere ma forse è meglio stimolare la conversazione e ovviamente se avete curiosità e domande (non tecniche, mi raccomando) non esitate a chiedere

luca4
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#2 Messaggio da luca4 » venerdì 19 aprile 2019, 4:23

Insomma sei uno dei due che mi ha perseguitato sull'altro forum ?
Io non ho ancora ascoltato nulla di Calabrese ma ve lo dicevo che non
esistono solo sistemi Grundig ... Che non per forza , dati i progressi
e la definizione dei nuovi formati i lettori CD Grundig "buoni" dovevano
essere l'unica sorgente valida al mondo ...
E mi avete tolto la possibilità di ascoltare i due mondi a confronto...
Nel frattempo qui mi massacravano altri ...

vincenzo_uli
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#3 Messaggio da vincenzo_uli » venerdì 19 aprile 2019, 7:13

Ciao Luca io riporto semplicemente quello che mi viene fatto ascoltare, con la massima onestà intellettuale e senza alcun bias da preconcetti.

Credimi quando ti dico che il Paragon come lo abbiamo ascoltato noi era un vero disastro.

Ad ogni modo, off-the-record, ieri abbiamo anche convenuto che, sotto cifre consistenti, i Grundig costituiscono ancora (se ben in ordine) la scelta ottimale per il buon padre di famiglia. Come ho scritto, io li ho e li adoro. Non li cambierei nemmeno per l'impianto piccolo. Non perché non sia competitivo a livello tecnico (e ci mancherebbe) ma perché so quello che c'è dopo a catalogo. Per la prima volta spendere più o meno il doppio mi sembra un miglior affare!

F.Calabrese
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#4 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 19 aprile 2019, 8:51

vincenzo_uli ha scritto:
venerdì 19 aprile 2019, 7:13
...
Credimi quando ti dico che il Paragon come lo abbiamo ascoltato noi era un vero disastro...
NO... era un effetto della suggestione... anche perché il vero difetto era solo l'inversione dei collegamenti delle due piccole trombe delle due vie superiori, che -invece di quelle interne- erano quelle appoggiate sopra al "due vie serio"... a 50 cm. di distanza. (*)

La cosa strana è che la curva di risposta che io impiego solitamente è leggermente calante sulle alte, proprio per consentire occasionali ascolti ad alto livello, ma è la curva che tu hai scartato sul monovia, preferendogli appunto la curva che avevo sul Paragon quando veniste entrambi ad ascoltarlo.

Queste cose accadono normalmente, specie per chi è abituato (come il tuo amico di Latina) ad ascoltare con diffusori relativamente poveri di altissime, vale a dire con una gamma medio-bassa debordante.

La distorsione del Paragon che ascoltasti è la stessa, o INFERIORE, rispetto a quella del Poliedro che hai ascoltato due giorni fa. Le elettroniche del Paragon erano praticamente le stesse, tranne forse il finalino a valvole ed in corrente sulla via più alta (che -lo hai sentito quando ho spento appositamente le altre- riproduce davvero pochissimo dell'intero messaggio musicale).

I SUB del Paragon erano assolutamente gli stessi che hai ascoltato due giorni fa, come pure erano equivalenti i medi (due 6" al posto di un 8" del Poliedro).

Tutte le differenze tra i due sistemi emergono solo quando si superano i 120 dB, quando ovviamente il Paragon è superiore al Poliedro.

Credimi... ed esamina la cosa dal punto di vista logico: nel vostro primo ascolto contò soprattutto un pregiudizio negativo, di natura puramente psicologica. Leonida in questo ha straordinariamente ragione, con la sua teoria sul "velo che si squarcia" magari grazie a due legnetti...

Saluti
F.C.

(*): Dimenticavo il DCX in occasionale sovraccarico per le pendenze troppo elevate di tutti i tagli... una cosa rimediata il giorno dopo in dieci minuti.

luca4
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#5 Messaggio da luca4 » sabato 20 aprile 2019, 17:36

vincenzo_uli ha scritto:
venerdì 19 aprile 2019, 7:13
Ciao Luca io riporto semplicemente quello che mi viene fatto ascoltare, con la massima onestà intellettuale e senza alcun bias da preconcetti.

Credimi quando ti dico che il Paragon come lo abbiamo ascoltato noi era un vero disastro.

Ad ogni modo, off-the-record, ieri abbiamo anche convenuto che, sotto cifre consistenti, i Grundig costituiscono ancora (se ben in ordine) la scelta ottimale per il buon padre di famiglia. Come ho scritto, io li ho e li adoro. Non li cambierei nemmeno per l'impianto piccolo. Non perché non sia competitivo a livello tecnico (e ci mancherebbe) ma perché so quello che c'è dopo a catalogo. Per la prima volta spendere più o meno il doppio mi sembra un miglior affare!
Non contesto il buon suono a prezzo economico dei Grundig di cui anzi sono sostenitore , ma non mi parlare di onestà intellettuale con tutto
quello di cui mi avete accusato o che avete insinuato perchè "non poteva esistere nulla di meglio" , di più vero , di più trasparente .
E dai a dire che come la cassa chiusa non c'è nulla di meglio , che non mancava nulla , che non erano veri i limiti dinamici , e non c'è nulla
di meglio del Grundig CD 7500 , l'alta risoluzione non serve a nulla , anni di progresso in campo informatico inutili dal punto di vista audio,
il vecchio CD basta e avanza ... Che era inutile cercare o provare altro (LT a parte , ma LT non sono già più Grundig e i costi giustamente
salgono...) . Non è onestà intellettuale , diciamo che ora finalmente ti sei aperto . Io lo ero prima e continuo ad esserlo , nessuna preclusione.

vincenzo_uli
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#6 Messaggio da vincenzo_uli » domenica 21 aprile 2019, 7:13

Buon per te.
V

pasgal
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#7 Messaggio da pasgal » giovedì 15 agosto 2019, 23:47

luka4 ciao, anche io utilizzo un lettore CD Grundig, il 7550, per questo e per cortesia, sia tu che altri amici del forum, mi spiegate meglio quanto scritto sopra? Non ho capito bene, forse i lettori CD moderni sono superiori ai Vintage?

F.Calabrese
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#8 Messaggio da F.Calabrese » domenica 18 agosto 2019, 10:07

pasgal ha scritto:
giovedì 15 agosto 2019, 23:47
luka4 ciao, anche io utilizzo un lettore CD Grundig, il 7550, per questo e per cortesia, sia tu che altri amici del forum, mi spiegate meglio quanto scritto sopra? Non ho capito bene, forse i lettori CD moderni sono superiori ai Vintage?
Il confronto non va fatto tra i lettori CD "vintage" e quelli attuali, perché questi ultimi non hanno più ragione di esistere, anche se migliori.

Se infatti si rippa il contenuto di un CD e lo si riproduce come un normale File Audio (*.wav), esso suonerà cento volte meglio rispetto al lettore CD "vintage", la cui meccanica era soggetta alle vibrazioni indotte dalla presenza dei diffusori nello stesso ambiente. Queste vibrazioni creavano errori di lettura, che erano malamente corretti mediante interpolazione, vale a dire perdendo di risoluzione. Con il CD rippato questi errori non possono esistere, perché l'operazione di compie a diffusori inattivi e comunque la meccanica è pensata per rileggere e ricontrollare ogni singolo bit.

Per chi ha impianti ad Alta Efficienza i lettori CD sono da sempre inascoltabili...

Saluti
F.C.

pasgal
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#9 Messaggio da pasgal » domenica 18 agosto 2019, 10:52

Quindi si deve usare la musica liquida o il giradischi solamente, oppure non ho capito bene?

F.Calabrese
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Re: Calabrese reloaded: sistema "piccolo" e Poliedro

#10 Messaggio da F.Calabrese » domenica 18 agosto 2019, 11:18

pasgal ha scritto:
domenica 18 agosto 2019, 10:52
Quindi si deve usare la musica liquida o il giradischi solamente, oppure non ho capito bene?
Lo ripeto volentieri: tutti i lettori CD (vintage e nuovi) soffrono di errori di lettura che aumentano nel tempo per via della polvere sul meccanismo di lettura e comunque sono letteralmente moltiplicati dalle vibrazioni indotte dalla presenza dei diffusori nello stesso ambiente.

Diversamente dalle meccaniche per PC (che hanno TUTTE la possibilità di ritornare a leggere qualche dato eventualmente perso in prima lettura), le meccaniche di tutti i lettori non possono in ogni caso recuperare dagli errori. Ci pensa una strategie di intepolazione a rabberciare un segnale comunque udibilmente diverso da quello vero. Fateci caso: all'ascolto si avvertono spesso dei leggeri scampanellamenti a basso livello, oppure delle momentanee perdite di risoluzione.

Le meccaniche dei PC sono esenti da questi difetti, tant'è che chi ha in casa o in ufficio dei PC da 30 anni almeno non ha MAI visto UNA SOLA lettera sbagliata in un qualsiasi documento...

Non solo... ma i lettori CD avevano DAC a 14-16 Bit, la cui risoluzione era nove volte su dieci assai inferiore a quella dichiarata... (vedi le misure su AR, dove i lettori con più di 14-15 Bit sono rari come mosche bianche e costano follie).

I moderni DAC (a 24 Bit) sono anch'essi specificati con troppa generosità, ma a 20 Bit ci arrivano... anche a 22...!

Quindi esiste una ABISSALE DIFFERENZA tra la qualità audio di un lettore CD con cui si ascolta il CD e la qualità che si avrebbe ascoltando lo stesso CD dopo averlo rippato (occorrono 30 secondi o meno) e mandato ad un DAC Pro (come il DEQ-2486 usato come DAC), tramite opportuna interfaccia.

Ovviamente queste differenze non si avvertono quando gli impianti hanno risoluzioni bassissime, come è il caso di molti Vintage economici. E questo spiega il perché in certi circoli si accettano ancora i lettori CD.

Saluti
F.C.

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