Trombe e lenti acustiche
Inviato: giovedì 2 gennaio 2020, 14:58
Ieri è stato postato un thread assai interessante: viewtopic.php?f=5&t=8830
L'argomento "lenti acustiche" meriterebbe in effetti un serio approfondimento.
Partiamo dalle origini: il primissimo impiego delle lenti acustiche è stato quello di ampliare l'angolo di irradiazione alle alte frequenze delle lunghe trombe dei primi impianti per cinema, inizialmente monovia: siamo negli anni '30.
Quando però ci si rese conto che ai bassi coefficienti di espansione ed ai lunghi condotti corrispondeva un livello insopportabile di distorsione (da nonlinearità dell'aria), quel tipo di trombe venne abbandonato, perlomeno nei cinema e negli impieghi seri. Le ritroveremo decenni dopo, riproposte da giapponesi e francesi, evidentemente ignari di tecnica e ben disposti ad accettare poca dinamica e tanta distorsione.
Negli anni '50 le lenti acustiche ritrovarono impiego per ampliare l'angolo di irradiazione delle trombe delle vie superiori, in tanti diffusori Pro (chi non ricorda quelle impiegate, anni dopo, nei monitor JBL...?). Anche qui, però, ci si accorse ben presto che esisteva una soluzione progettuale assai superiore, che era quella di impiegare trombe radiali, che garantivano la stessa ampia copertura orizzontale, ma con molta meno distorsione da nonlinearità dell'aria.
Arriviamo così agli anni '90, quando compaiono lenti acustiche che operano in direzione inversa, vale a dire per RESTRINGERE l'angolo di irradiazione verticale, allineando l'emissione lungo tutta l'altezza di trombe a radiazione cilindrica...
Anche in questo caso esisteva una soluzione più intelligente (il Manifolding), ma l'ignoranza dei tecnici dell'Audio Pro di questi anni si è rivelata ben maggiore di quella dei loro padri, per cui la soluzione peggiore si è imposta...
Segue
F.C.
L'argomento "lenti acustiche" meriterebbe in effetti un serio approfondimento.
Partiamo dalle origini: il primissimo impiego delle lenti acustiche è stato quello di ampliare l'angolo di irradiazione alle alte frequenze delle lunghe trombe dei primi impianti per cinema, inizialmente monovia: siamo negli anni '30.
Quando però ci si rese conto che ai bassi coefficienti di espansione ed ai lunghi condotti corrispondeva un livello insopportabile di distorsione (da nonlinearità dell'aria), quel tipo di trombe venne abbandonato, perlomeno nei cinema e negli impieghi seri. Le ritroveremo decenni dopo, riproposte da giapponesi e francesi, evidentemente ignari di tecnica e ben disposti ad accettare poca dinamica e tanta distorsione.
Negli anni '50 le lenti acustiche ritrovarono impiego per ampliare l'angolo di irradiazione delle trombe delle vie superiori, in tanti diffusori Pro (chi non ricorda quelle impiegate, anni dopo, nei monitor JBL...?). Anche qui, però, ci si accorse ben presto che esisteva una soluzione progettuale assai superiore, che era quella di impiegare trombe radiali, che garantivano la stessa ampia copertura orizzontale, ma con molta meno distorsione da nonlinearità dell'aria.
Arriviamo così agli anni '90, quando compaiono lenti acustiche che operano in direzione inversa, vale a dire per RESTRINGERE l'angolo di irradiazione verticale, allineando l'emissione lungo tutta l'altezza di trombe a radiazione cilindrica...
Anche in questo caso esisteva una soluzione più intelligente (il Manifolding), ma l'ignoranza dei tecnici dell'Audio Pro di questi anni si è rivelata ben maggiore di quella dei loro padri, per cui la soluzione peggiore si è imposta...
Segue
F.C.