La spiegazione definitiva (3 pareti)
Inviato: mercoledì 5 febbraio 2020, 15:09
Confesso che in questi ultimi tempi mi sta venendo a nausea la bovina imbecillità di alcuni personaggi, che credono di farsi belli rispondendo fischi per fiaschi, oppure sbagliando calcoli semplicissimi... e poi hanno anche la faccia come (omissis) di giudicare le competenza altrui...!
A costoro -ed a chi ci legge- dedico questa spiegazione, spero DEFINITIVA.
Non impiegherò formulette -che qualcuno potrebbe interpretare a modo suo- ma RISULTATI DI MISURAZIONI che tutti voi potete facilmente replicare.
In pratica ho preso un diffusore semplice e "normale" come la Pure Acoustics Pro-830 e l'ho collocato in uno spigolo, su stand, alla minima distanza compatibile con le dimensioni del cabinet. Per ottenere risultati precisi ed indicativi ho anche occluso con un bel tappo il condotto reflex posteriore. Ho misurato la risposta in varie posizioni in un ambiente di medie dimensioni (la mia sala da pranzo e NON il salone), ottenendo risultati abbastanza simili per le varie possibili ed eventuali posizioni di ascolto, tra le quali ne ho scelta una leggermente asimmetrica, per cui migliore.
A questo punto ho misurato DUE VOLTE la risposta in frequenza delle Pro-830: una prima volta addossate il più possibile alle due pareti che formano lo spigolo, mentre per la seconda misura ho semplicemente avanzato lo stand in modo che il woofer delle Pro-838 si trovasse a 70 cm. dallo spigolo.
Quella qui sotto è la risposta, inclusiva di TUTTE le riflessioni di un ambiente praticamente spoglio (c'è un tavolo e due mobiletti, più il camino).
Osservate con attenzione la curva in rosso, che mostra la voragine nella risposta creata dalla riflessione dalle due pareti vicine (asimmetriche !). E' chiaro che quel buco si sposterà più in basso, in frequenza, in proporzione a quanto più ci allontaneremo dalla parete di fondo e da quella laterale.
Fin qui abbiamo dinanzi risultati perfettamente coerenti con quanto spiegato da Roy Allison, come potete leggere qui sotto.
Ma ora seguitemi sul post successivo...
F.C.
A costoro -ed a chi ci legge- dedico questa spiegazione, spero DEFINITIVA.
Non impiegherò formulette -che qualcuno potrebbe interpretare a modo suo- ma RISULTATI DI MISURAZIONI che tutti voi potete facilmente replicare.
In pratica ho preso un diffusore semplice e "normale" come la Pure Acoustics Pro-830 e l'ho collocato in uno spigolo, su stand, alla minima distanza compatibile con le dimensioni del cabinet. Per ottenere risultati precisi ed indicativi ho anche occluso con un bel tappo il condotto reflex posteriore. Ho misurato la risposta in varie posizioni in un ambiente di medie dimensioni (la mia sala da pranzo e NON il salone), ottenendo risultati abbastanza simili per le varie possibili ed eventuali posizioni di ascolto, tra le quali ne ho scelta una leggermente asimmetrica, per cui migliore.
A questo punto ho misurato DUE VOLTE la risposta in frequenza delle Pro-830: una prima volta addossate il più possibile alle due pareti che formano lo spigolo, mentre per la seconda misura ho semplicemente avanzato lo stand in modo che il woofer delle Pro-838 si trovasse a 70 cm. dallo spigolo.
Quella qui sotto è la risposta, inclusiva di TUTTE le riflessioni di un ambiente praticamente spoglio (c'è un tavolo e due mobiletti, più il camino).
Osservate con attenzione la curva in rosso, che mostra la voragine nella risposta creata dalla riflessione dalle due pareti vicine (asimmetriche !). E' chiaro che quel buco si sposterà più in basso, in frequenza, in proporzione a quanto più ci allontaneremo dalla parete di fondo e da quella laterale.
Fin qui abbiamo dinanzi risultati perfettamente coerenti con quanto spiegato da Roy Allison, come potete leggere qui sotto.
Ma ora seguitemi sul post successivo...
F.C.