Il genio di David Griesinger

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alan1
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Re: Il genio di David Griesinger

#31 Messaggio da alan1 » giovedì 7 maggio 2020, 14:36

lucaesse ha scritto:
mercoledì 6 maggio 2020, 23:19
....................omissis..........................
Partiamo da una ripresa del suono fatta bene e con 2 microfoni, per riprendere tutto l'evento compreso l'ambiente (ove è possibile, una grande orchestra difficilmente può essere ripresa così, ma almeno i microfoni ambiente possono aggiungere qualcosa alle tracce multimicrofoniche), se riproduciamo con un diffusore ad ampia distribuzione spettrale, la sensazione che cerchiamo di ricostruire è un suono proveniente da più parti, come il suono originale, non è il suono originale, ma un surrogato che tenta di simulare una distribuzione del suono simile all'originale, ci aggiunge un po' di strada, ma la percezione che ne deriva è un suono distribuito in modo simile all'originale.
Viceversa se impieghiamo diffusori direttivi per questo tipo di suono, il modo con cui lo riceviamo è diverso da quello originale, la percezione che se ne ha (se si è molto abituati al suono reale) è qualcosa di artificiale, che in natura non esiste.
Nel fare questo, una delle cose che può rompere di più le scatole è la necessità di allontanare i diffusori dalla parete di fondo, perché abbiamo bisogno anche di quella riflessione per ingannare la percezione. In questo gli omni sono superiori, perché per quanto possa essere ben distribuito il suono di un mini, un buco verso il retro c'è sempre, e quindi una mancanza di continuità nelle riflessioni.
Ogni cosa ovviamente è un compromesso.

Questo ovviamente è solo uno degli aspetti dell'Ambienza.
...........................
Ciao
Flavio

F.Calabrese
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Re: Il genio di David Griesinger

#32 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 maggio 2020, 14:49

@Alan1

Prova a guardare alla cosa da un punto di vista banalmente semplice.

Il diffusore omnidirezionale permette di aggiungere le riflessioni dell'ambiente di ascolto a quelle già contenute nella registrazione. E questo a volte può migliorare assai l'ascolto. A volte NO.

Il diffusore direttivo (se puntato verso una parete assorbente, altrimenti è inutile...) permette di ascoltare la sola ambienza contenuta nella registrazione. E questa può essere buona o -più spesso- artificiosa e carente.

La soluzione che accontenta tutti esisterebbe pure, ma è impraticabile per gli appassionati che vogliono "un finale e due diffusori". Consiste nell'impiegare diffusori direttivi (puntati verso pareti assorbenti) ed aggiungere due satelliti asserviti ad un riverberatore digitale. Appunto una soluzione impensabile, per i normali appassionati.

Saluti
F.C.

alan1
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Re: Il genio di David Griesinger

#33 Messaggio da alan1 » giovedì 7 maggio 2020, 15:00

F.Calabrese ha scritto:
giovedì 7 maggio 2020, 14:49
@Alan1

Prova a guardare alla cosa da un punto di vista banalmente semplice.

Il diffusore omnidirezionale permette di aggiungere le riflessioni dell'ambiente di ascolto a quelle già contenute nella registrazione. E questo a volte può migliorare assai l'ascolto. A volte NO.

Il diffusore direttivo (se puntato verso una parete assorbente, altrimenti è inutile...) permette di ascoltare la sola ambienza contenuta nella registrazione. E questa può essere buona o -più spesso- artificiosa e carente.

La soluzione che accontenta tutti esisterebbe pure, ma è impraticabile per gli appassionati che vogliono "un finale e due diffusori". Consiste nell'impiegare diffusori direttivi (puntati verso pareti assorbenti) ed aggiungere due satelliti asserviti ad un riverberatore digitale. Appunto una soluzione impensabile, per i normali appassionati.

Saluti
F.C.

Come ho scritto su, l'aggiunta delle riflessioni in quanto strada che il suono percorre è in realtà un effetto meno significativo, può esserlo per musica registrata senza le componenti ambientali, come piccola aggiunta, l'aspetto davvero significativo è proprio il fatto di percepire i suoni provenienti da più direzioni come nella realtà, il nostro cervello elabora meglio il suono associando ciò che il piccolo ambiente casalingo produce come fosse una estensione abbastanza naturale dell'evento reale, sappiamo che non è naturale, ma produce l'effetto di rendere più naturale il risultato, ci inganna meglio, è più credibile.
E' fondamentale ribadire che noi non misuriamo l'evento sonoro, bensì lo percepiamo, ovvero riceviamo i suoni e li elaboriamo attraverso un processo intellettivo che fornisce un risultato più o meno ingannatorio rispetto alla realtà.
...........................
Ciao
Flavio

F.Calabrese
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Re: Il genio di David Griesinger

#34 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 7 maggio 2020, 16:15

alan1 ha scritto:
giovedì 7 maggio 2020, 15:00
Come ho scritto su, l'aggiunta delle riflessioni in quanto strada che il suono percorre è in realtà un effetto meno significativo, può esserlo per musica registrata senza le componenti ambientali, come piccola aggiunta, l'aspetto davvero significativo è proprio il fatto di percepire i suoni provenienti da più direzioni come nella realtà, il nostro cervello elabora meglio il suono associando ciò che il piccolo ambiente casalingo produce come fosse una estensione abbastanza naturale dell'evento reale, sappiamo che non è naturale, ma produce l'effetto di rendere più naturale il risultato, ci inganna meglio, è più credibile...
Bellissima spiegazione -la tua- a queste parole di David Griesinger ! :D

(fai attenzione all'ultima affermazione !)

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Saluti
F.C.

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