L’impianto del sogno impossibile

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vincenzo_uli
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#21 Messaggio da vincenzo_uli » domenica 5 luglio 2020, 8:26

Buongiorno a tutti, mi interessava conoscere la posizione di Fabrizio in relazione ai commenti tecnici di Alan.

Come ho avuto più volte modo di scrivere, la mia esperienza di ascolto da Fabrizio si limita al monovia subito primo del poliedro.

Devo dire che - all'ascolto - proprio il range di frequenze citato, critico per un ascolto di materiale acustico, mi è sembrato il punto forte di quel progetto. In relazione al poliedro, in alto mancava un po di "illuminazione", è vero, ed in basso la precisione estrema ed un po' di estensione.

Tuttavia - e arrivo a dire forse un'eresia - il monovia, per l'utente medio, potrebbe rappresentare una migliore soluzione per tre motivi: 1. L'eccessiva estensione in alto restituisce più dettagli ma è anche più impietosa verso registrazioni meno che ottimali; 2. il basso a tromba POTREBBE non piacere a tutti, nel senso che soluzioni più convenzionali restituiscono un basso meno preciso e pulito ma più "guascone" e se vogliamo "spettacolare" (stile avantgarde tanto per capirsi); 3. Proprio nella zona critica sopracitata il messaggio è riprodotto da un solo driver e, all'ascolto, viene percepita una maggiore (lieve) omogeneità e coerenza perfino rispetto al poliedro.

Se, rispetto a quello che ho ascoltato, Fabrizio si mette a. ad aggiungere una tromba di finitura sugli alti (disabilitabile per il materiale più hot), b. aggiungere un altro modulo basso per poterli porre in angolo, e c. affinare le amplificazioni (in corrente) ad hoc per questa configurazione, beh penso che altro che confronto con le Wilson/Focal/etc. bisogna organizzare...

Ps: onde equivoci, io sarei onboard per la cordata in qualsiasi direzione si decida. Non la vedo come "una gestazione difficile" ma solo come un esempio di co-design portato avanti con mezzi impropri (ovvero un forum).

alan1
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#22 Messaggio da alan1 » domenica 5 luglio 2020, 8:36

tola ha scritto:
domenica 5 luglio 2020, 5:59
alan1 ha scritto:
sabato 4 luglio 2020, 15:55
Servono alcune attenzioni in più, soprattutto per la gamma 250-900Hz, molto critica per la qualità.
Probabilmente serve una via in più ma anche una diversa filosofia di disposizione e dispersione.
Anche il basso servirebbe con minori compromessi di estensione e soprattutto di disposizione.
Aggiungerei anche la necessità di amplificazioni più curate.
Insomma un progetto dal prezzo diverso.
Se si limita il costo qualche compromesso bisogna accettarlo.
Credo che la maggiorparte delle persone possa comunque essere soddisfatta.
Migliorare è sempre possibile. Sulla carta mi sembra un grande Impianto
OK, allora faccio io una proposta:

Unità Sub/Basso come già impostata;
Unità separata a torre sottile per medio/Alti con il monovia e un tweterino per la rifinitura della gamma alta con filtro passivo per quest'ultimo;

Il tutto biamplificato col solito cross attivo.
Possibilità di tagliare in 2 frequenze diverse, 160/200hz per la musica acustica e 700/900hz per la musica amplificata.
Al di la' dei tagli intercambiabili al volo per soddisfare vari gusti e adattamenti alla musica, usando la biamplificazione e il cross digitale si possono sperimentare diversi collocamenti in ambiente per risolvere i problemi di diversi casi.
L'impianto così diventa duttile e adattabile e può tranquillamente adattarsi a un pool di gente con esigenze diverse e ambienti diversi, in alcuni forse rari casi anche con un solo sub.

(Magari si scopre che tagliando a 250/300hz e chiudendo i fori di accordo del monovia si risolve capra e cavoli e non serve neanche la biamplificazione e si può andare di passivo, ma poi diventa meno flessibile all'uso).

Sono disposto a fare un viaggio da Fabrizio per provare questa soluzione e vedere cosa ne può venire fuori,
(così mi riascolto anche il Poliedro se è disponibile).

Non so con i costi come si impatta, comunque il secondo ampli per la via alta può essere cambiato in futuro scalando la qualità.
...........................
Ciao
Flavio

tola
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#23 Messaggio da tola » domenica 5 luglio 2020, 9:08

Quello postato con i 2 driver così com’è mi piace molto. Se ho ben capito è l’evoluzione del 2 vie serio. L’immagine stereo è bassa o riesce ad avere uno sviluppo verticale?

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Re: L’impianto del sogno impossibile

#24 Messaggio da F.Calabrese » domenica 5 luglio 2020, 11:59

tola ha scritto:
domenica 5 luglio 2020, 9:08
Quello postato con i 2 driver così com’è mi piace molto. Se ho ben capito è l’evoluzione del 2 vie serio. L’immagine stereo è bassa o riesce ad avere uno sviluppo verticale?
La verticalità è in gran parte frutto dell'immaginazione, per cui non c'è problema ad ottenerla.

Di per sé è assente nelle incisioni e l'ascoltatore la percepisce mediante l'assuefazione alle piccole differenze di risposta causate dai padiglioni auricolari. Quindi basta inclinare la testa anche di poco per averne l'illusione.

Comunque, chi è fissato può alzare i driver rispetto al woofer, NELLA VERSIONE CON I DRIVERS.

NELLA VERSIONE CON IL MONOVIA, IL PROBLEMA SEMPLICEMENTE NON ESISTE, perché lo si può collocare a qualsiasi altezza...

Segue
F.C.

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Re: L’impianto del sogno impossibile

#25 Messaggio da F.Calabrese » domenica 5 luglio 2020, 12:05

alan1 ha scritto:
domenica 5 luglio 2020, 8:36
OK, allora faccio io una proposta:

Unità Sub/Basso come già impostata;
Unità separata a torre sottile per medio/Alti con il monovia e un tweterino per la rifinitura della gamma alta con filtro passivo per quest'ultimo;

Il tutto biamplificato col solito cross attivo.
Possibilità di tagliare in 2 frequenze diverse, 160/200hz per la musica acustica e 700/900hz per la musica amplificata...
L'unità separata è bene che sia piccola e quindi collocabile ANCHE a muro o in libreria. Chi la vuole in forma di tower può chiederla con un apposito sostegno, fatto dello stesso legno e nel quale sarà presente l'incavo necessario ad accogliere il rombo (la cui forma è acusticamente favorevole).

Le due frequenze di taglio potrebbero essere a 160 e 320 Hz, di cui la prima da preferire se il basso è mono, mentre la seconda va meglio quando i bassi sono due. la frequenza più bassa è anche utile qualora si vogliano avanzare i satelliti, allontanandoli dalle pareti. tagliare il monovia ad 8-900 Ha non ha alcun senso, vista la sua potenza ed efficienza.

Infine, quanto al taglio passivo, non c'è assolutamente alcun problema, visto che può essere implementato facilmente e con caratteristiche eccezionali di facile interfacciabilità con qualsiasi ampli.

Come vedi/vedete, siamo prontissimi per avviare l'operazione, se ci sono gli interessati.


Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#26 Messaggio da F.Calabrese » domenica 5 luglio 2020, 12:11

alan1 ha scritto:
sabato 4 luglio 2020, 15:55
Servono alcune attenzioni in più, soprattutto per la gamma 250-900Hz, molto critica per la qualità.
Probabilmente serve una via in più ma anche una diversa filosofia di disposizione e dispersione.
Anche il basso servirebbe con minori compromessi di estensione e soprattutto di disposizione.
Aggiungerei anche la necessità di amplificazioni più curate.
Insomma un progetto dal prezzo diverso.
Io direi che -viste le prestazioni- sia una fatica inutile tentare di ottenere di più da un sistema a radiazione diretta.

Con il Poliedro -che è a tromba- si ottengono risultati superiori, ma anche il costo lo è.

A me sembra onesto proporre a poco prestazioni comparabili con quelle delle Focal Grand Utopia: chi aspira ad ancor più può ben considerare la maggiore spesa !

(Stiamo parlando di diffusori che "suonano" anche con ampli e DAC economici, per cui la spesa è tutta lì... mentre nei normali impianti occorrono elettroniche anche più costose degli stessi diffusori, come insegna il caso de Il sarto...!!!)

Saluti
F.C.

alan1
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#27 Messaggio da alan1 » domenica 5 luglio 2020, 14:15

Sono molto curioso di ascoltare questi monovia, chissà che non ne abbia la possibilità.
Fammi sapere.
...........................
Ciao
Flavio

F.Calabrese
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#28 Messaggio da F.Calabrese » domenica 5 luglio 2020, 14:42

alan1 ha scritto:
domenica 5 luglio 2020, 14:15
Sono molto curioso di ascoltare questi monovia, chissà che non ne abbia la possibilità.
Il problema è superare un numero critico di interessati (lo ripeto: senza alcun acconto).

Se non ci sono interessati, allora il sistema minimo resta il "Due Vie serio", ad un prezzo attuale di 12K.

Io mi domando se l'idea migliore sia quella di prendere indietro qualcosa, ampli o diffusori, per venire incontro a chi ha problemi di liquidità.

Ma questo sarebbe ancor più interessante farlo con il Poliedro.

Saluti
F.C.

bobgraw
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#29 Messaggio da bobgraw » lunedì 6 luglio 2020, 0:31

F.Calabrese ha scritto:
domenica 5 luglio 2020, 0:23
bobgraw ha scritto:
sabato 4 luglio 2020, 20:31
... invece che posizionare i diffusori di "piatto" come vediamo in foto (60Lx60Px40H), non si potrebbero progettare in modo da poterle posizionare di "taglio" (60Lx40Px60H)?
Questo era -anzi è- il motivo per cui io ho suggerito la configurazione "monovia più Sub", in cui il Sub non è altro che questa unità bassi ed il monovia scende fino a 160 Hz, consentendo di collocare il "Sub" con il woofer sul lato, addossandolo alla parete di fondo.

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 18 marzo 2019, 1:10

Abbiamo come elemento di base una coppia di satelliti piccolissimi (appena DIECI LITRI LORDI), vale a dire il doppio di una Rogers LS 3/5a.

Questi satelliti ospitano un monovia Pro da 97 dB/1W/1m, accordato in modo di scendere linearmente fino a 150 Hz o meno... La risposta di questo monovia sale dritta fino a 20 KHz, ma è possibile ipotizzare una versione con un piccolo driver e tromba di seconda generazione, tagliato alto. La caratteristica di questi satelliti è una distorsione incredibilmente bassa, che deriva dal fatto che sono progettati per impieghi a potenze molto più elevate rispetto a quelle che occorrono per normali ascolti domestici. Diciamo che con i due monovia semplici sono arrivato a 120 dB di picco lineare a 4 metri senza apparente distorsione... ed anche le misure mostrano valori dell'ordine dello 0,1% a livelli di 85-90 dB A QUATTRO METRI... (non al solito metro a cui misurano le riviste, ma poi nessuno ascolta così vicino...!).

Ovviamente non si può ascoltare con una risposta tagliata a 150 Hz, per cui occorre almeno un Sub, che sarà null'altro che la parte bassi del "due vie serio", per l'occasione filtrato attivamente e pilotato da un Thomann E-800 a ponte. Un Sub da quasi 100 dB/1W/1m, il cui rendimento decresce molto gradualmente verso le bassissime, ma che riproduce i 30 Hz e persino i 22 Hz, nel mio salone, anche operando lontano da ogni parete (mascherato da tavolinetto).

La "combinazione base" di UN Sub e due satelliti ha dimostrato di poter sfiorare i 120 dB di Picco Lineare a 4 metri, in un salone di 250 metri cubi, con solo occasionali accensioni delle spie rosse del finale del Sub... Diciamo che in un ambiente così vasto sarebbe più sensato impiegare DUE Sub, magari amplificati separatamente e con un bel filtro passivo a monte dei finali.

Attenzione... il monovia consente di impiegare facilmente il pilotaggio in corrente... che comporta una incredibile limpidezza all'ascolto. La contropartita sta nel fatto che un finale valvolare in corrente, da 10-15 watt per canale, va bene per la solita musica idiofila, ma non certo per i Pink Floyd...

Comunque depotenziando altri due Thomann E-800 (collegati a ponte) e sostituendoli al finalino a valvole in corrente, si ottiene ancora una volta una resa limpidissima, con in più il vantaggio che la distorsione è bassissima anche alle tradizionali misure.

La versione massima di questo sistema potrebbe avere una o due coppie di Sub, eventualmente configurati a dipolo. Nel caso la coppia sia una, i due Sub andrebbero disposti uno a ridosso della parete di fondo e l'altro avanti, verso il punto di ascolto, mascherato da tavolinetto. Se invece le coppie sono due, allora si potrebbero ruotare di 90 gradi ed addossare alle due pareti laterali, sempre configurati a dipolo, cioé in controfase l'uno rispetto all'altro.

Personalmente più leggo del piccolo monovia e maggiormente ne sono attratto...
Mi sembra però che la risposta in frequenza in ambiente non sia mai stata pubblicata. Pur sapendo già di desiderare l'integrazione con la piccola tromba, sono incuriosito dalla valutazione delle regolarità di risposta e dispersione orizzontale e verticale della gamma alta...

greypey
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#30 Messaggio da greypey » lunedì 6 luglio 2020, 10:28

Mi permetto di dare dei suggerimenti a FC, sia chiaro non voglio pormi con saccenza ma avrei piacere che una persona dal talento tecnico raro trovasse un successo commerciale più ampio, prendi per cui questi suggerimenti per quello che sono: un pensiero razionale dal punto di vista di un appassionato e possibile cliente.

Hai aperto il thread con la foto del due vie serio a tuo dire in versione rifinita, di nuovo non voglio peccare di arroganza ma quello non si può definire un prodotto finito, driver appoggiati sulla cassa e cavi volanti non piacciono alla gente, stesso discorso si applica ai filtri crossover passivi, ricordati che anche se suona meglio di tutto l'hifi in circolazione e questo lo so perchè l'ho sentito se non sbaglio, quando una persona spende certe cifre pretende un minimo di senso estetico.

Sul senso estetico mi allaccio con una mia ipotesi, da verificare, ossia che all'appassionato medio faccia strano avere le casse appoggiate per terra con i driver all'altezza delle ginocchia, hai già spiegato benissimo più di una volta le motivazioni tecniche di posizionare i woofer vicino al pavimento e l'importanza della distanza dei centri d'emissione ma ciò non toglie che secondo me questa estetica crea un minimo di scalino psicologico da superare.

Il fatto di vendere un impianto completo se da un lato denota professionalità e competenza dall'altro limita i possibili clienti, la maggior parte delle persone vogliono tenersi i loro apparecchi a cui sono morbosamente affezionati e/o non sono in grado di usare apparecchi come il deq o il dcx e non hanno la minima voglia di imparare, l'obiettivo deve essere sedersi e ascoltare musica nel modo migliore e più semplice possibile.

Se fossi in te anche in un progetto come questo io non lascerei spazio agli appassionati per decidere la configurazione dell'impianto, sei tu il tecnico, decidi tu, il rischio è altrimenti di arrovellarsi in discussioni infinite a mio parere. Piuttosto puoi chiedere il budget medio a disposizione e proporre qualcosa di conseguenza.

Con umiltà, saluti.

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