L’impianto del sogno impossibile

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F.Calabrese
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L’impianto del sogno impossibile

#1 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 luglio 2020, 17:20

Ho dato questo titolo al thread perché ci troviamo qui a riassumere l’esito di un thread ( viewtopic.php?f=5&t=8978 ) dedicato alla tesi che vede prossima la morte dell’HiFi come l’abbiamo conosciuta.

Da quel thread è però nato un generoso tentativo di mettere insieme una specie di “ultima cordata” di appassionati intenzionati a commissionarmi un impianto di costo accessibile e tuttavia di prestazioni estreme.

Alla fine di una lunga discussione sono emerse due configurazioni alternative possibili, per i diffusori, entrambe basate però sull’impiego dello stesso splendido woofer da 12”/32cm. Pro a bassissima discussione, a suo tempo impiegato nel mio “Due Vie serio”, di cui per la prima volta vedete qui sotto la foto in versione rifinita.

Mi scuso con l’architetto cui si deve il look se la pubblico, ma ho mantenuto l’impegno preso con lui di non pubblicare la foto della bellissima libreria che accoglie l’impianto, ritagliando al massimo l’immagine (ho lasciato il giradischi per dare un riferimento dimensionale).
DueVie-2020.jpg
DueVie-2020.jpg (349.17 KiB) Visto 7819 volte

Notate i due drivers, al posto della tromba “vintage” impiegata originariamente, e che si era rivelata troppo direttiva nella gamma altissima.

Nei prossimi post vi racconterò del progetto e delle prestazioni di questo impianto.

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Re: L’impianto del sogno impossibile

#2 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 luglio 2020, 17:22

Partiamo dal woofer, che è un trasduttore veramente eccezionale per due aspetti in particolare, che sono la bassissima distorsione e la dispersione. Quanto a quest’ultima basta una prima misura a lasciare letteralmente senza parole: qui sotto vedete infatti –sovrapposte- tre curve di risposta rilevate la prima in asse e le altre a più o meno 35 (trentacinque !) gradi fuori asse. Praticamente identiche all’ascolto.

Asse_più-meno_35.jpg
Asse_più-meno_35.jpg (126.56 KiB) Visto 7817 volte


Dovete a questo punto considerare che la piccola tromba che riprende da 900 Hz circa in su sarà anch’essa totalmente non direttiva, lasciando il posto alla tromba più piccola sopra i 5-6 KHz, dove inizia a diventare direttiva anche lei.

Abbiamo quindi individuato un primo pregio di questo diffusore: una incredibile omogeneità di risposta fuori asse… che vedrete confermata nella misura mostrata nel post che segue.

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Re: L’impianto del sogno impossibile

#3 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 luglio 2020, 17:26

Osservate con attenzione la curva in alto, in rosso: è l’arrivo diretto di energia dal diffusore all’ascoltatore, a circa tre metri di distanza ed in un salone praticamente privo di arredi fonoassorbenti (e con pochi arredi diffusivi, peraltro).

Sono condizioni in cui qualsiasi diffusore che non abbia dei filtri di crossover praticamente perfetti mostrerebbe un decadimento con andamenti a zig-zag…
Ed invece NO… qui vediamo una gamma media che decade parallelamente ed addirittura una gamma medio-bassa più “asciutta” del resto… una specie di miracolo, visto l’ambiente.

AZ-3way_decay.jpg
AZ-3way_decay.jpg (232.63 KiB) Visto 7817 volte


La risonanza principale dell’ambiente (quella a 40-42 Hz) è gestita con grandissima naturalezza, mentre la risonanza a 25 Hz (creata dal collegamento ad un altro ambiente, senza porta in mezzo) in fondo aiuta a guadagnare la risposta appunto nell’intervallo tra 20 e 30 Hz.

In sintesi: abbiamo un diffusore che si interfaccia con estrema facilità anche con un ambiente assai riflettente (c’è un’ampia vetrata alle spalle dei diffusori ed un grande tavolo di vetro avanti e di lato, tanto per capirci…).

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#4 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 luglio 2020, 17:29

Vi sarete chiesti del perché io abbia impiegato un eccellente woofer da 12”/32 cm. invece che un 15”/38cm.
Presto detto: il 15” sarebbe stato più direttivo in alto ed avrebbe costretto a spostare il taglio almeno due terzi di ottava in basso, di fatto impedendo di usare una tromba di seconda generazione sul driver basso (per motivi di ingombro e costo di lavorazione).

Non solo, ma il 15” avrebbe richiesto un volume maggiore ed avrebbe conferito al diffusore un aspetto “da catafalco” ben più pesante di quello che avete appena visto in foto.

Comunque, tanto per stare tranquilli, ecco qui sotto il risultato dell’acquisizione tramite microfono (B&K 4189) di un transiente inviato al nostro diffusore (col woofer da 12"/32cm.) con una potenza di picco di 2 KW (duemila watt !!!).

2Wsub_LFspike_130dB.jpg
2Wsub_LFspike_130dB.jpg (339.3 KiB) Visto 7817 volte


Ebbene… non c’è il minimo cenno di cedimento ed il fonometro misura la bellezza di 130 deciBel ad un metro: provateci soltanto a fare una cosa del genere con i soliti ciofegoni asfittici e preparatevi a raccogliere i pezzi di plastica o di cartone dei coni, sul pavimento…

Quindi il nostro 12”/32 cm., che ha quasi 100 dB/1W/1m di sensibilità, tiene tranquillamente testa a tutti i 15”/38 cm “vintage” (JBL, Gauss, Altec, per capirci…) ed anzi li straccia quando si va a misurare la distorsione, come vedrete nei prossimi post.

Comunque fate due conti: 2000 watt sono esattamente 33 deciBel oltre UN Watt, per cui 130 – 33 = 97 dB/1W/1m, in media da zero a 300 Hz, che è la frequenza della mezza sinusoide impiegata come impulso di misura.

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Re: L’impianto del sogno impossibile

#5 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 luglio 2020, 17:32

Ora parliamo di distorsione, scomodando il più impegnativo dei confronti possibili, vale a dire quello contro la Focal Grand Utopia EM, che per woofer ha uno splendido e costosissimo elettrocitato da 16”/40 cm., le cui distorsioni sono state da me misurate (ad un metro) con un microfono di Classe 0/1 (un B&K 4190): ecco qui sotto il risultato a circa 100 dB, con il filtro passivo inserito.

Utopia_vsVint_LF_1m4V.jpg
Utopia_vsVint_LF_1m4V.jpg (201.45 KiB) Visto 7817 volte


Ebbene… ecco qui sotto il risultato della stessa misura, ma con il nostro diffusore con woofer da 12”/32 cm…

Vintage_LF_1m4V.jpg
Vintage_LF_1m4V.jpg (228.15 KiB) Visto 7817 volte


Sconvolgente… vero…???

Eppure si tratta di un risultato perfettamente prevedibile, visto che per il nostro woofer 100 dB sono ottenibili con appena due watt… mentre per le Grand Utopia EM occorre una potenza più che doppia…

Se osservate con maggiore attenzione noterete che nelle Utopia la distorsione che prevale sotto 80 Hz è la seconda armonica, verosimilmente causata dalla sezione e dalla lunghezza del condotto reflex, mentre la terza armonica prevale sopra 80 Hz, dimostrando che il woofer delle Utopia molto verosimilmente è privo degli anelli di rame anti-distorsione-magnetica.

Il nostro 12”/32cm. –invece- ha entrambe le distorsioni coincidenti, e non a caso: infatti il condotto è ampio e cortissimo, per cui distorce anche poco… ed al resto ci pensano gli anelli di corto in rame… che riducono la distorsione in gamma media ad un valore che corrisponde praticamente al rumore di fondo della catena di misura e dell’ambiente… (-70 dB significa lo 0.03%... a 100 dB…!!!).

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#6 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 luglio 2020, 17:35

Tanto per rimanere in materia di confronti, vi ri-posto (per l’ennesima volta, scusatemi) la risposta in frequenza rilevata in ambiente, a 4 metri da una coppia di Focal Grand Utopia EM (i due canali sono in bianco e giallo).

Notate il dislivello in gamma bassa ed il taglio precoce sulle altissime… (confrontate con la risposta in alto, in rosso, del decay pubblicato tre post indietro)

Utopia-Imis_LR4m.jpg
Utopia-Imis_LR4m.jpg (260.27 KiB) Visto 7817 volte


Per divertirci, ecco qui sotto l’imbarazzante confronto con la variante del nostro diffusore in cui la gamma media ed alta è affidata ad un ottimo bicono Pro, anche lui da 97 dB/1W/1m di efficienza. La risposta che vedete è senza equalizzazione…

Monovia-non-eq.jpg
Monovia-non-eq.jpg (203.22 KiB) Visto 7817 volte


In pratica siamo entro più o meno 3 (tre) decibel da 30 Hz a 5-6 Kz, oltre i quali la risposta decresce linearissimamente, nella versione con il bicono. Volendola lineare basta aggiungere un tweeter, ma ne riparliamo più avanti.

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Re: L’impianto del sogno impossibile

#7 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 luglio 2020, 17:37

Chi nutrisse dubbi sulle prestazioni del bicono Pro, osservi con attenzione il tracciato qui sotto, che ne mostra la distorsione misurata ad 80-85 dB a quattro metri, vale a dire a 94 dB ad un metro… Ancora una volta quasi niente (siamo nell'ordine dello 0,2% in media… proprio nella gamma media ed alta !!!).

Monovia-non-eq_DIST.jpg
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#8 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 luglio 2020, 17:39

In sintesi: abbiamo appena esaminato le misure delle due versioni di questo sistema.

Entrambe reggono il confronto con le analoghe misure rilevate su una coppia di Focal Grand Utopia EM, vale a dire diffusori da 140 mila Euro la coppia, di listino. Ovviamente le Utopia sono rifinite in maniera a dir poco splendida, e di questo va ben tenuto conto, ma sono anche assai più fragili, specie in gamma alta e contro la versione con due drivers.

La prima versione del nostro diffusore prevede un taglio tra woofer e primo driver ad 8-900 Hz, più un secondo taglio a 5 KHz.
La seconda versione prevede un bicono, tagliato solo in basso, a 160 Hz.
Entrambe le versioni sono caratterizzate da una distorsione incredibilmente bassa e perfettamente avvertibile come tale alle prove d’ascolto.

Ma ora veniamo all’argomento forse più importante in favore di questi diffusori: la facilità di interfacciamento con l’ambiente.
Come infatti avete visto, la risposta in basso è lineare anche in ambiente, senza quegli orrendi ed inequalizzabili andamenti tipici dei diffusori “tower”, come sono anche le Focal Grand Utopia e le B&W 800-D3, che non a caso abbiamo impiegato come termine di paragone.

Un altro argomento è importante, anzi importantissimo: stiamo infatti parlando di diffusori che rappresentano un carico elevato e semplicissimo per qualsiasi amplificatore, a differenza delle Focal e delle B&W impiegate come riferimento.
Nel mio salone di 250 metri cubi basta infatti un Electrocompaniet AW-100 per poter ascoltare anche Another Brick in The Wall a livelli interessanti.
Biamplificando ed utilizzando un finale più muscoloso per la via più bassa si sfiorano i 121 dB a 3 metri, vale a dire un livello NON raggiungibile coni normali impianti Hi-End anche costosissimi.

Per ora non parliamo di prezzi, se non ponendo una domanda: quanto varrebbe un sistema di diffusori del genere, sul normale mercato…???

Saluti
F.C.

alan1
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#9 Messaggio da alan1 » sabato 4 luglio 2020, 10:22

Così sulla carta senza aver ascoltato nulla ho l'impressione che la versione 3 vie con le trombe tagliate a 900hz possa essere una bomba per la musica amplificata.
Una versione pulita, moderna, potente e compatta delle varie Klipsch, JBL, Tannoy classiche ecc., che anche nelle versioni moderne ahimè si dimostrano colorate, sporche e inattendibili.
Con la musica Acustica sicuramente si può fare di meglio ma almeno probabilmente si evitano gli obrobi che si devono ascoltare con i diffusori su menzionati.
Sono curioso di vedere come va a finire la cordata, sicuramente l'obbiettivo di produrre una versione moderna delle JBL-4343 o delle Klipsch Cornwall senza le tante storture e limiti che queste hanno si raggiunge.
...........................
Ciao
Flavio

Luca Anzalone
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Re: L’impianto del sogno impossibile

#10 Messaggio da Luca Anzalone » sabato 4 luglio 2020, 11:16

Buongiorno a tutti! Fabrizio, io sarei seriamente interessato!
Non seguo pedissequamente il forum, ma tienimi presente, il mio contatto lo hai!😉

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