Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

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aldusmanutius
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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#31 Messaggio da aldusmanutius » lunedì 9 agosto 2021, 15:29

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 9 agosto 2021, 14:29
Il sarto ha scritto:
lunedì 9 agosto 2021, 13:22
...
Si può tentare di insegnare quanto si vuole ma alla fine ascoltiamo con gli occhi...e poi ci sono le mogli.
Lo stesso discorso vale per le automobili, i cellulari e quant'altro.
Non se ne esce
Non direi...!

L'esempio del nostro sistema Nessie dimostra che bastano due satelliti decisamente piccoli ed un Sub da nascondere come tavolinetto o in qualche angolo, per ascoltare benissimo... viewtopic.php?f=5&t=9297

Diciamoci la verità: è la pubblicità (anche quella subdola, vale a dire i redazionali sulle riviste...) a governare il mercato.


Saluti
F.C.
Ok. Ma fuori di questo spazio Nessie (come il Poliedro o il FH) non lo conosce nessuno e questo mette una seria ipoteca sul fatto che si diffonda.
La volontà precisa di autoconfinarsi quale fustigatore del mercato e di starne fuori ti impedisce di fatto di emergere anche se riuscissi a progettare un full horn di dimensioni short da 120 db/1w/1metro.
Oramai non vedo soluzione a questo.
Su Melius leggo il thread spot di Di Prinzio con il suo 5 vie "mostro" (argh, per me di diritto il nome dovrebbe spettare al tuo progetto per Stereoplay), sta avendo un gran riscontro...
Rifletto e mi dispiaccio per te che vieni mediaticamente oscurato da un operatore, comunque persona competente e sul mercato da moltissimo tempo.
Tu ti lancerai a fare le pulci sul perché quel sistema non potrà andare bene, ma se mi castri anche un sistema ad alta efficenza come quello, seppur arzigogolato con centri di emissione variamente sparsi, in pratica sconfesseresti tutto il mondo High efficiency che è alla base del tuo credo.
Qual'e' il punto? Che dopo 20-30 anni di diffusorini i pochi appassionati seri rimasti stanno diventando più esigenti proprio in termini di headroom dinamico e da più parti fioccano proposte nel mondo con sensibilità sempre più promettenti. È una tendenza inconfutabile.

PrandiniFabio
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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#32 Messaggio da PrandiniFabio » lunedì 9 agosto 2021, 16:46

Mi incuriosisce il "mostro" a 5 vie, però non riesco a trovarlo, né d'altronde si riesce a trovare uno straccio di misura sul quel sito, tante belle parole ma nessuna misura o dato che possa far capire di cosa si stia parlando. Le foto mostrano solo diffusori alquanto bislacchi o da, non avertene Doc elektro, giostraio, nulla di nuovo, niente di interessante.
Saluti
Fabio

Gdg
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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#33 Messaggio da Gdg » lunedì 9 agosto 2021, 16:57

Io, quel sistema lì, l'ho ascoltato (ho anche le foto da qualche parte).
La faccio breve: sala gremita e muggiti che nemmeno nel far west se ne sentono uguali...
Saluti

Giovanni

Toscanaccio
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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#34 Messaggio da Toscanaccio » lunedì 9 agosto 2021, 19:18

L'efficienza la da la parte reflex della cassa dei bassi ... il resto deve essere allineato. E non credo che siano 104 db/m 🤔 forse con gli altoparlanti in parallelo. Ma nella gamma subito superiore, con quei woofer caricati con la tomba frontale ? Che senso ha una tromba così grande per le medie ? Oltretutto i centri di emissione delle due trombe dei medi/medio alti hanno i centri di emissione lontanissimi e la "trombone dovrebbe essere tagliata in alto a poche centinaia di hz per avere un senso ...
Certo che anche solo la dinamica dovrebbe fare un bell'effetto abituati a casse più normali.

F.Calabrese
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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#35 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 9 agosto 2021, 20:03

aldusmanutius ha scritto:
lunedì 9 agosto 2021, 15:29
...
La volontà precisa di autoconfinarsi quale fustigatore del mercato e di starne fuori ti impedisce di fatto di emergere anche se riuscissi a progettare un full horn di dimensioni short da 120 db/1w/1metro.
Oramai non vedo soluzione a questo...
Per fortuna la soluzione esiste ed è semplicissima: basta pagare Google o FB.

Riflettiamoci: negli anni '70 le riviste tiravano in totale almeno 150 mila copie, ed ogni appassionato che le leggeva aveva almeno due-tre amici con i quali chiacchierare di Hi-Fi... Eppure di Fullhorn in quegli anni se ne vedevano come mosche bianche: al massimo si arrivava alle AR-3a, comperate nel negozio di elettrodomestici (che faceva uno sconto maggiore...).

Ai negozianti "di lusso", come Di Prinzio, Natali, Sopegno ed Angelucci è andata assai meglio, negli anni successivi... ed infatti almeno uno di loro gira con la Bentley.

Ecco... tutti questi clienti dei vari Di Prinzio, sono esattamente il mio target: l'idea è quella di SOSTITUIRE i loro costosi ed asfittici diffusori con qualcosa di semplicemente stellare, al confronto. Quest'anno sono già in due ad avermi detto che la cifra richiesta per un mio FullHorn (sempre la solita) loro la guadagnano in un mese... Ed i vecchi diffusori se li tengono volentieri, per ricordo o per arredo.

Se io avessi accondisceso alla richiesta di Matarazzo di "parlar bene dei conini da 17 cm.", io mi sarei sputtanato a vita e qualsiasi cosa avessi fatto dopo sarebbe stata accolta tra i risolini. E non avrei avuto assolutamente nulla in cambio...! Nulla di diverso da come sono stato trattato dopo. Io conosco bene i personaggi: se non parlano del Mostro di Stereoplay... figuratevi cosa potrebbero dire (come al solito, dietro le spalle) del FH "per Aleandro", che è superiore a qualsiasi impianto che loro abbiano mai provato o venduto.

Io ho i miei tempi, che sono scanditi da eventi esterni, di cui qui non parlo.

Più tardi vi racconterò della volta che Mino di Prinzio ha tentato di vendermi il SUO Mostro. A momenti mi viene un coccolone dal ridere...!


Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#36 Messaggio da F.Calabrese » domenica 14 novembre 2021, 15:56

Molti di voi avranno letto il thread dedicato al clamoroso errore nelle misure di risposta in campo ravvicinato (=nearfield) pubblicate da decenni sulla rivista Audioreview: viewtopic.php?f=6&t=9313

Ebbene, nel numero di AR ora in edicola (n.436) compare una interessante risposta alla lettera di un lettore, nella quale non solo si conferma la presenza dell'errore, ma si citano almeno tre precedenti articoli comparsi sempre su Audioreview e nei quali si è affrontato l'argomento: sbagliano o -nel migliore dei casi- facendo confusione.

Faccio un thread a parte per facilitare la lettura, con l'impegno a postare questi stessi post anche in quel thread, per completarlo.

Partiamo con un breve riepilogo della questione.

Audioreview -e non solo- adotta una tecnica di misura particolare al fine di eliminare il contributo delle riflessioni dell'ambiente (di misura o di ascolto) nelle misure di risposta in frequenza dei diffusori: in pratica divide lo spettro in due parti, di cui quella inferiore (diciamo sotto 2-300 Hz) viene rilevata avvicinando il microfono di misura ad 1-2 cm. dalla cupola del woofer e del condotto reflex. La gamma delle frequenze superiori viene misurata ad un metro -talvolta anche più- finestrando temporalmente una risposta all'impulso, in modo di eliminare le riflessioni ambientali. Quindi le due risposte vengono "incollate" alla frequenza alla quale sono entrambe considerate (come vedremo erroneamente) precise ed affidabili.

La tecnica della finestratura temporale può essere applicata solo in gamma media ed alta, perché per rilevare con precisione le frequenze basse occorrerebbe operare in ambienti enormi, con pareti distanti decine di metri dal diffusore misurato: una cosa evidentemente impossibile, e peraltro neppure utile, visto che si tratterebbe di condizioni di misura del tutto diverse rispetto a quelle di utilizzo dei diffusori.

Ora però fate bene attenzione, perché' l'errore è in agguato nel caso dei diffusori i cui woofer sono collocati lontano da una parete, vale a dire nei diffusori da stand e nei tower con woofer collocati ad una certa altezza. Infatti per passare dalla misura in campo ravvicinato a quella reale -anecoica- occorre applicare una tra due semplici formulette, che vediamo in questa immagine qui sotto:


Keele-Nearfield_1.jpg
Keele-Nearfield_1.jpg (293 KiB) Visto 4303 volte


Le due formule -che tengono conto del diametro (utile) del woofer e della distanza di riferimento- differiscono per un fattore di esattamente DUE: quella in alto è riferita alla collocazione del diffusore a filo parete, mentre quella inferiore va impiegata quando il diffusore opera lontano da pareti riflettenti.

Ora pensateci: per qualsiasi diffusore esiste una frequenza al di sopra della quale il pannello frontale rende emisferica la sua emissione (o perlomeno il caricamento acustico). Quindi al di sopra di questa frequenza andrebbe applicata la formula in alto, come in effetti si fa dalle parti di Audioreview.
Però alle frequenze inferiori accade un passaggio graduale da quel livello ad un livello esattamente SEI DECIBEL INFERIORE, limitatamente al caso dei diffusori da stand o dei tower con woofer non a terra (che sono la maggioranza). Ho sottolineato "passaggio graduale" perché se confrontate la risposta dello stesso diffusore collocato prima a filo parete e poi in campo libero, non troverete un gradino netto, ma una transizione abbastanza graduale.

L'errore sta appunto nella presenza di questa transizione GRADUALE, per cui può accadere che la giunzione tra le due curve di cui abbiamo parlato qui più in alto venga effettuata al livello sbagliato, di solito appunto ignorando la necessità di calcolare diversamente il livello nel caso di collocazione del diffusore NON a filo parete.

ED E' QUESTO L'ERRORE CHE AUDIOREVIEW COMPIE SISTEMATICAMENTE... un errore che avvantaggia alcuni prodotti, i peggiori.

Dal prossimo post leggerete dei ritagli tratti da almeno quattro versi articoli comparsi su Audioreview, in cui non solo si ammette la erronea pratica, ma se ne fornisce una giustificazione che non regge assolutamente...

Seguitemi, dunque.
F.C.

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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#37 Messaggio da F.Calabrese » domenica 14 novembre 2021, 16:04

Primo ritaglio, tratto dal numero di Audioreview attualmente in edicola, il n.436...

AR_nov2021_1.jpg
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Ed ecco la figura che illustra...

AR_nov2021_1.jpg
AR_nov2021_1.jpg (814.44 KiB) Visto 4302 volte


Come potete leggere, Montanucci dimostra di conoscere bene l'esistenza del "gradino" di SEI DECIBEL tra i livelli emessi dal diffusore in cmpo sferico ed emisferico, a parità di risultato della misura in campo ravvicinato (=nearfield).

Segue
F.C.
Allegati
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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#38 Messaggio da F.Calabrese » domenica 14 novembre 2021, 16:10

Ora però leggete con attenzione...

AR_nov2021_3imp.jpg
AR_nov2021_3imp.jpg (195.13 KiB) Visto 4302 volte


Quindi Audioreview ammette, con le parole di Montanucci, che da parte loro è previsto SOLO E SOLTANTO l'impiego della formula in alto, vale a dire di quella che prevede la collocazione del diffusore a filo parete. In ogni altro caso le misure "anecoiche" di Audioreview sono semplicemente ERRONEE...!!!

Ma quali sono le gustificazioni...? Andiamole a cercare su AR n.417, come suggerito da Montanucci...


Segue
F.C.

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Re: Emidio FRATTAROLI e G. Matarazzo: imparate a fare le misure.

#39 Messaggio da F.Calabrese » domenica 14 novembre 2021, 16:21

Ed ecco la spiegazione scritta dallo stesso Montanucci su AR n.417:

AR417-feb2020_4.jpg
AR417-feb2020_4.jpg (847.28 KiB) Visto 4299 volte


Vi invito a leggere con attenzione le ultime sette righe, in basso...

Si tratta di una mezza verità, mista ad una colossale sciocchezza.
E' infatti vero che l'energia emessa in gamma bassa ed in campo sferico -in ambiente- perviene comunque all'ascoltatore, riflessa dalle pareti... MA QUESTO ACCADE IN MISURA DEL TUTTO NONLINEARE, rispetto alla frequenza, a seconda della distanza tra diffusore e pareti, specialmente le tre più vicine...!!!

Ragioniamoci insieme: se fosse vero l'assunto di Montanucci, allora il diffusore in prova avrebbe la stessa risposta quale che sia la distanza del suo woofer dalle tre pareti più vicine... MA NOI SAPPIAMO BENE CHE QUESTO NON E' ASSOLUTAMENTE VERO...!

Mi fermo qui per darvi il tempo di riflettere e di fare qualche domanda: poi proseguirò postando i ritagli degli articoli citati da Montanucci sul n.436 di AR, nei quali si conferma la pratica erronea. Rifletteremo insieme sulle conseguenze di questo errore...


Saluti
F.C.

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