Gigigi è riuscito illustrare il pensiero degli audiofili in fatto di controreazione: chi si, certamente si; chi no, orribile; chi si ma non troppa, è l'ottimo; chi si ma non troppa, che forse..., che il giusto sta nel mezzo... , che meglio non sbilanciarsi. Cioè vale tutto!... oggi troviamo anche chi mette in dubbio l'utilità della controreazione zero, mi sembra che la nuova tendenza (almeno per alcuni) sia "controreazione giusta applicata nel modo giusto".
In effetti, per molti anni il feedback è stato impiegato solo per la gara allo zerovirgola zerozero....niente di distorsione, e non migliorava il suono degli ampli. ...
Voi che ne pensate?
I patiti dello zero NFB non hanno giustificazioni tecniche, per quanto sostengano l'ovvietà della cosa all'ascolto. La solita "la controreazione non è in tempo reale" è facilmente superata dai tecnofili.
Secondo i tecnofili una volta che la NFB è utilizzata correttamente, quindi senza incorrere in cattiva stabilità, non ha controindicazioni e consente distorsioni ridottissime. Di fatto non udibili già dagli anni '70. Restano solo da dimensionare le prestazioni richieste in fatto di tensione e corrente e l'ampli ideale è fatto.
Non sempre l'ampli perfetto è la scelta migliore: qui un esempio viewtopic.php?f=5&t=9547 (un ampli 0 dist. e potenza infinita darebbe un risultato peggiore)
Quelli che si NFB ma non troppa non pubblicizzano molto i loro criteri di progetto. Credo che evitare compensazioni a polo dominante a freq bassissime sia uno di questi. Credo... Forse...
Opinioni? Io, IMHO, meno ne vedo più sono contento. Ma solo se me lo posso permettere.
Luca