Il Poliedro che mai fu (che è... fc)

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alan1
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Il Poliedro che mai fu (che è... fc)

#1 Messaggio da alan1 » mercoledì 30 novembre 2022, 16:37

Saluti a tutti, scrivo dopo molto tempo di quel Poliedro che avevo in mente e che mai fu.

Intanto un link per rileggerne: viewtopic.php?f=6&t=8885&hilit=alan1&start=10

Come lo pensavo e come lo avrei comprato?
Pensavo ad un satellite passivo, a cui aggiungere 1 o 2 sub, eventualmente da adattare all'ambiente tutto compatibile a livello analogico.
La versione ascoltata nel 2015 era quasi a posto come progetto, andava solamente industrializzato.
Il satellite aveva già un taglio naturale verso il basso e non serviva il cross passa alto attivo.
Sarebbe bastato un sub da amplificare e una scatoletta (o succedaneo di vario tipo) con un filtro passa basso regolabile in ampiezza da mettere in parallelo all'ingresso del finale del satellite.
Ognuno avrebbe potuto usare il proprio finale per il satellite (purché non ronzi, ma l'efficienza del Poliedro passivo non è stratosferica, comunque mediamente si guadagnano 10db rispetto alla catena già in possesso).

Perché?
Perché in casa gli audiofili hanno già 2 casse posizionate e tutta la catena già pronta,
sarebbe bastato cambiare i satelliti e aggiungere un sistema sub.
Tutta la catena del satellite sarebbe stata passiva, con le elettroniche che si vuole, quindi i "puristi" non avrebbero storto il naso.
Solo sul sub se mai si sarebbe introdotto un sistema digitale, ma li incide poco.
Nessun problema di controllo di volume e tutto facile con grandi risultati

A parer mio in quel momento avrebbe spopolato perché facile per tutti e concettualmente adatto a tutti i pensieri.

Non so postare le immagini, invio a Fabrizio un disegno di come sarebbe potuto essere il satellite, con la preghiera di postarlo,
prevedeva anche una regolazione minima analogica della sensibilità delle vie alte per adattarsi all'ambiente senza usare apparecchiature ulteriori in serie alla catena.
Probabilmente il crossover non sarebbe entrato nel supporto del satellite come avrei desiderato, ma eventualmente si sarebbe potuto costruire un contenitore fatto come un finale per alloggiarlo di fianco alle altre elettroniche, o magari un misto tra esterno e interno al satellite.

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Flavio

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Re: Il Poliedro che mai fu

#2 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 30 novembre 2022, 17:34

alan1 ha scritto:
mercoledì 30 novembre 2022, 16:37
Saluti a tutti, scrivo dopo molto tempo di quel Poliedro che avevo in mente e che mai fu. (1)
...
La versione ascoltata nel 2015 era quasi a posto come progetto, andava solamente industrializzato. (2)
...
A parer mio in quel momento avrebbe spopolato perché facile per tutti e concettualmente adatto a tutti i pensieri. (3)
Grazie per i bellissimi spunti, cui rispondo in ordine e ben volentieri. Ho anche aggiunto al tuo post l'immagine che mi hai inviato.

1)- Il Poliedro esiste tutt'oggi, nel senso che ne ho venduto un esemplare (in Svizzera) ed in questi anni ho fatto ascoltare a molti il prototipo, giudicato praticamente sempre come il miglior impianto esistente. Però quelli che lo hanno ascoltato e poi hanno acquistato hanno preferito il Paragon o Nessie. Il che non è strano, vista la piccola differenza con il prezzo del Paragon (per il quale ho -credo onestamente- considerato in più solo i costi di falegnameria aggiuntivi).

2)- Se lo avessi industrializzato (e pubblicizzato) ci avrei rimesso solo tempo e risorse, visto quanto già evidenziato al punto (1).

3)- Il caso è veramente curioso e sintomatico: TUTTI conveniamo sul fatto che sia potenzialmente il miglior diffusore in circolazione... perché è efficiente come un Klipshorn ma ingombra come una B&W 802/803... perché distorce meno di qualsiasi diffusore he abbiamo ascoltato... perché è facilissimo da interfacciare con l'ambiente, grazie ai due Sub dedicati... EPPURE...!


Ad oggi solo un appassionato (A.R., emiliano) mi ha raccontato il perché il suo amico -entusiasta dell'ascolto- non lo ha voluto comperare: mi ha detto che "non c'era il prezzaccio"... e che io non avevo impiegato trasduttori strafighi.

Sulla prima obiezione devo dargli ragione, perché io chiedo sempre a tutti lo stesso importo, a parità di sistema. So che tra grandi appassionati vi conoscete e parlate tra di voi, per cui immagino sarebbe assai antipatico per uno di voi scoprire che un altro ha goduto di un trattamento di favore.

Quanto alla seconda obiezione, mi sembra di aver scritto cento volte che io NON impiego -se non raramente- i normali componenti B&C a catalogo, preferendo ordinare loro quei "fuori catalogo" che producono per grandi Aziende internazionali e che spesso hanno parametri assai più adatti per l'impiego nei miei sistemi, che sono fortemente caricarti dal punto di vista acustico. Non vedo per quale motivo dovrei impiegare -p.es.- dei trasduttori TAD progettati 45 anni fa o quelle cretinate di Ale/Goto, che mi vien da ridere al solo guardarli (e che sono adatti solo alle trombe di prima generazione, dieci volte più distorcenti per nonlinearità dell'aria). Se io avessi impiegato "trasduttori strafighi" avrei ottenuto le stesse misere prestazioni che ottengono quei sistemi che tutti ascoltate alle mostre e poi criticate severamente.


Mi farebbe dunque estremo piacere se qualcuno mi aiutasse a capire DOVE STA IL PROBLEMA... ;)


Grazie ancora e saluti
F.C.

alan1
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Re: Il Poliedro che mai fu

#3 Messaggio da alan1 » mercoledì 30 novembre 2022, 18:08

Ripeto Fabrizio,

una versione passiva come quella che ascoltai la si potrebbe semplicemente mettere dove ogni audiofilo ha le sue casse,
togli le sue e metti il poliedro,
nessun problema di interfacciamento (a parte eventuali finali indegni),
volume già a posto, impianto già fatto.

Resta solo da aggiungere il/i sub con un finale, col sistema che ho esplicitato (gli fai uno scatolotto col passa basso e controllo gain, o qualcosa che ne faccia le veci, anche digitale, ma con ingresso e uscita analogici, a frequenza fissa, da collegare semplicemente in parallelo all'ingresso del finale dei diffusori, insomma un filtro e basta.

Semplice ed efficace,

Un impianto come quello che usa chi ha comprato le Nessie, è per pochi.
La versione da me prevista sarebbe stata per tutti.
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Flavio

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Re: Il Poliedro che mai fu

#4 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 30 novembre 2022, 18:49

alan1 ha scritto:
mercoledì 30 novembre 2022, 18:08
...
Un impianto come quello che usa chi ha comprato le Nessie, è per pochi.
La versione da me prevista sarebbe stata per tutti.
Il Poliedro che ho venduto era configurato esattamente così, come tu dici.

Aveva filtri passivi sulle tre vie superiori (ottimizzati per interfacciarsi con un ampli OTL, quindi ad alta impedenza).

Aveva un crossover attivo per i soli Sub, caratterizzato però da una elevatissima impedenza di ingresso, che permetteva di parallelarlo all'ingresso del finale (un OTL nel caso specifico) senza alcuna conseguenza all'ascolto.

Ad un progettista basta chiedere... ma l'industralizzazione è -purtroppo- impensabile in Italia, in questi quarti di luna... ;)


Piuttosto: ho appena misurato una nuova versione di Sub estremamente compatta (60 litri), da impiegare obbligatoriamente in angolo oppure -in coppia affiancata- a parete. Da 35 Hz in sù hanno l'efficienza di una Klipshorn e reggono anche 2 KWatt...

Saluti
F.C.

alan1
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Re: Il Poliedro che mai fu

#5 Messaggio da alan1 » mercoledì 30 novembre 2022, 20:03

Uhm.
Ho lavorato nell'industria per lustri,
so cosa significa fare una serie di prototipi da 10 pz.
Se guardi bene sarebbe stato molto semplice,
A parte il falegname che serve comunque, con 5000€ avresti prototipato 10 coppie, le avresti recuperate con la vendita di una sola coppia.

Un sistema simile avrebbe avuto un potenziale di vendita almeno 100 volte superiore a come lo hai proposto.
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Ciao
Flavio

Toscanaccio
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Re: Il Poliedro che mai fu

#6 Messaggio da Toscanaccio » mercoledì 30 novembre 2022, 20:16

Uno dei problemi potrebbe essere l'estetica.
Per me è un pezzo unico, perciò come ho già detto 30 volte, sarebbe la prima scelta, perché l'originalità ha un valore. Però c'è chi questo valore lo attribuisce all'essere conforme, e se non ha i minidiffusori, i Mac, le BeW ecc. rispettivamente nei periodi in cui spopolano e vanno di moda a turno ... non caccia un euro. Figurarsi in un diffusore dove non si vedono nemmeno gli altoparlanti. 💁
Discorso diverso se tu ti mettessi in testa di vendere i sub separatamente. Quelli sempre scatoli sono 😉 e rimarrebbero a competere solo prezzo e prestazioni, dunque spopolerebbero. Ma non è la tua filosofia, credo ...

F.Calabrese
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Re: Il Poliedro che mai fu

#7 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 30 novembre 2022, 21:34

alan1 ha scritto:
mercoledì 30 novembre 2022, 20:03
...
A parte il falegname che serve comunque, con 5000€ avresti prototipato 10 coppie, le avresti recuperate con la vendita di una sola coppia.

Un sistema simile avrebbe avuto un potenziale di vendita almeno 100 volte superiore a come lo hai proposto.
Se avessi fatto dieci prototipi, oggi ne avrei la casa piena e dovrei svenderli pur di fare spazio...

Non so se l'ho già scritto, ma l'esperienza del FullHorn "per Aleandro" mi ha fatto capire che la permanenza "in vetrina" di uno stesso impianto, invenduto, dà agli appassionati la falsa impressione che si tratti di qualcosa di poco valido. Infatti c'è stato uno (il possessore delle prime Utopia) che mi offrì di acquistarlo al costo delle sole scocche in legno... il resto in omaggio... (!!!)

Appresa la lezione, mi sono guardato bene dal produrre più dello stretto necessario per far ascoltare. Se poi il potenziale cliente è veramente interessato, in un mese posso confezionare qualsiasi impianto. Notate la sottolineatura.

Attualmente sono in grado di far ascoltare il mio Paragon, il "simil Aleandro", il Poliedro, Nessie, le AR-1 (by FC) e -tra poco- la mia versione delle LS 3/5a (15 dB più efficienti delle originali e con un Sub rivoluzionario). Mi sembra un bel catalogo... che ne dite...???
Ovviamente non posso tenere tutto collegato in contemporanea, né posso accogliere la fila di autocostruttori che non vedono l'ora di "metterci le mani sopra"... mettetevi nei miei panni: l'appassionato veramente interessato si riconosce sempre, al volo.

Saluti
F.C.

P.S.: Dimenticavo che ho anche le scocche del Mostro di Stereoplay, che ho riacquistato dalla figlia dell'acquirente.

alan1
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Re: Il Poliedro che mai fu

#8 Messaggio da alan1 » mercoledì 30 novembre 2022, 22:33

Mah,
non serviva fare 10 prototipi,
Il falegname ne poteva fare 1 solo,
10 sarebbero stati solo gli scheletri metallici.
bastava investire 5000€ in piu'.

Notte.
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Flavio

F.Calabrese
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Re: Il Poliedro che mai fu

#9 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 30 novembre 2022, 23:58

alan1 ha scritto:
mercoledì 30 novembre 2022, 22:33
Mah,
non serviva fare 10 prototipi,
Il falegname ne poteva fare 1 solo...
Infatti uno ne ho: quello laccato azzurro...

I supporti li posso far fare se c'è qualcuno interessato al sistema.

Mi sembra un approccio comprensibile: per me viene prima il progetto acustico, poi quello dei filtri, e solo alla fine i dettagli estetici.

Comunque hai ragione sul fatto che quello è il mio progetto di punta, che infatti non voglio bruciare.
Ho in mente da tempo come presentarlo (*): sto solo aspettando di liberarmi da alcuni impegni di maggiore portata: poi -diciamo in pensione- potrò divertirmi veramente con l'HiFi.


Saluti
F.C.


(*): Secondo me il Poliedro sarebbe l'impianto perfetto per proporre delle sostituzioni con reso, una cosa impossibile nel 2014 ma ormai non più da escludere. Da allora -infatti- sono uscite numerose "versioni migliorate" di sistemi come le B&W 800/801, Focal Grand Utopia, Wilson varie, Avantgarde varie, ecc. per cui il valore dell'usato delle prime serie è calato al punto che è possibile parlarne. Il Poliedro potrebbe infatti uscire completo di finali con pilotaggio in corrente, in Classe-A e con feedforward: il top assoluto, con un ingombro ridicolo.

F.Calabrese
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Re: Il Poliedro che mai fu (che è... fc)

#10 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 1 dicembre 2022, 1:17

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Saluti
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