Field Coil

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Hdemico
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Field Coil

#1 Messaggio da Hdemico » venerdì 9 dicembre 2022, 10:13

Che ne pensate? Come mai sono così poco diffusi ?

F.Calabrese
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Re: Field Coil

#2 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 9 dicembre 2022, 12:41

Una prima risposta è che le rare proposte commerciali hanno prezzi esagerati e -soprattutto- meccaniche fragili e potenzialmente distorcenti.

E' inutile tentare di eliminare la distorsione prodotta dal campo magnetico e dalla nonlinearità delle espansioni polari, se poi il cono lo si realizza con del cartoncino sottile, risonante e distorcente...

Vi invito a portare qualche esempio, da analizzare insieme.

(diverso è il caso di trasduttori come il woofer delle Focal Grand Utopia EM, che non è però un componente disponibile)


Saluti
F.C.

dB_78
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Re: Field Coil

#3 Messaggio da dB_78 » venerdì 9 dicembre 2022, 18:06

Caspita, non immaginavo così pochi produttori, e la maggior parte sono dei restauratori/ribordatori di roba vintage...

L'unico costruttore che ho trovato che sembra serio è la Maxonic giapponese, costola della SRC che produce materiale elettrico e altre elettroniche.

Questo è il link:

https://maxonic.src-el-main.com/eng/products/unit/

Nessun dato su prezzi, misure etc.

Fanno anche casse e ampli. Le TW1100 non sembrano male.

Saluti
Daniele

F.Calabrese
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Re: Field Coil

#4 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 9 dicembre 2022, 18:34

dB_78 ha scritto:
venerdì 9 dicembre 2022, 18:06
https://maxonic.src-el-main.com/eng/products/unit/
...
Come temevo... Giocattoli !!!

Non ha alcun senso utilizzare un field coil per ottenere solo 16 mila Gauss nel traferro del woofer.

(un woofer da 30 W rms, cioé un giocattolo...)

Il ferro satura a 22 mila Gauss, ed è solo allora che la distorsione scompare...!

Peccato !


Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Field Coil

#5 Messaggio da lucaesse » venerdì 9 dicembre 2022, 20:30

Fabrizio, lo sai vero che gli audiofili non comprendono di cosa stai parlando, e che anche qui sono ben pochi a padroneggiare seriamente l'argomento?

Non è la prima volta che citi il vantaggio di avere il traferro saturo, ma una ripassatina sarebbe utile.

A me di sicuro!

Luca

bobgraw
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Re: Field Coil

#6 Messaggio da bobgraw » venerdì 9 dicembre 2022, 23:47

lucaesse ha scritto:
venerdì 9 dicembre 2022, 20:30

Non è la prima volta che citi il vantaggio di avere il traferro saturo, ma una ripassatina sarebbe utile.
+1

F.Calabrese
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Re: Field Coil

#7 Messaggio da F.Calabrese » sabato 10 dicembre 2022, 1:47

OK... ma domani mattina.

Saluti
F.C.

Hdemico
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Re: Field Coil

#8 Messaggio da Hdemico » domenica 11 dicembre 2022, 10:52

I produttori odierni che hanno solleticato la mia curiosità sono gli italianissimi Vrel Electroacoustics
Ma soprattutto quelli di Wolfgang Von Landa
https://wolfvonlanga.de/lautsprecher/wvl-23239-chicago
Lascio la parola a Fabrizio

F.Calabrese
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Re: Field Coil

#9 Messaggio da F.Calabrese » domenica 11 dicembre 2022, 11:39

Hdemico ha scritto:
domenica 11 dicembre 2022, 10:52
I produttori odierni che hanno solleticato la mia curiosità sono gli italianissimi Vrel Electroacoustics
...
VREL ha vantato l'impiego di elettrocitati, ma tutti i sistemi portati alle recenti mostre 8e quindi venduti) impiegano woofer assolutamente normali...

Molto simili a questi: https://sica.it/wp-content/uploads/2021/02/ZJ07110.pdf


Segue
F.C.

F.Calabrese
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Re: Field Coil

#10 Messaggio da F.Calabrese » domenica 11 dicembre 2022, 12:17

lucaesse ha scritto:
venerdì 9 dicembre 2022, 20:30
...
Non è la prima volta che citi il vantaggio di avere il traferro saturo, ma una ripassatina sarebbe utile.
Scusami del ritardo, ma i grafici delle LS 3/5a mi hanno fatto tribolare un po'.

Proviamo a spiegare la cosa in modo semplice, partendo dalla premessa che in TUTTI gli altoparlanti magnetodinamici (woofer, mid e tweeter) si impiegano SOLO e SOLTANTO espansioni polari in ferro, altamente NONLINEARI. Qualsiasi materiale alternativo costerebbe centinaia di volte di più e non presenterebbe vantaggi tali da giustificarne il maggior costo.

Ora attenzione, perché il fatto che il ferro che compone il circuito magnetico di un altoparlante sia nonlineare non rappresenta poi un problema così grave, quando si parla del flusso nel traferro: basta dimensionare il magnete in modo di tener conto delle perdite...

Diversa è la situazione quando in quello stesso circuito magnetico scorre del flusso alternato, come avviene sempre, grazie alla corrente di segnale che scorre nella bobina mobile, immersa nel traferro...
In questo caso la nonlinearità del ferro delle espansioni polari crea una enorme DISTORSIONE, che diventa udibile grazie al fatto che tutti gli amplificatori hanno impedenze di uscita bassissime (cioé un alto Fattore di Smorzamento). Per questo la corrente che scorre nella bobina è in funzione sia del voltaggio (indistorto) prodotto dall'ampli, sia dell'impedenza (nonlineare rispetto al livello) dell'altoparlante. Ma è la corrente a muovere il trasduttore... NON la tensione !!!

Uno dei motivi per cui gli ampli con uscita in corrente suonano MOLTO meglio è proprio l'assenza (o il contenimento estremo) di questo tipo di distorsione, che ad oggi è la causa del maggiore degrado nei vostri ascolti.

SOLUZIONI...? Ne esistono almeno tre, di varia efficacia:

LA PRIMA soluzione -la più diffusa- consiste nella introduzione di anelli di rame vicino al traferro, i quali operano come spira in corto, di fatto cortocircuitando la componente alternata del flusso magnetico.

LA SECONDA soluzione -più costosa, per cui rara- è quella di impiegare magneti in Alnico, la cui conduttività crea ancora una volta un effetto di "corto circuito magnetico" per le componenti alternate.

LA TERZA soluzione -raffinatissima- è appunto quella di impiegare un elettromagnete SATURANDO IL FERRO delle espansioni polari. Il ferro, infatti, satura a circa 22 mila Gauss, ed a quel livello tende a "scomparire" letteralmente dal circuito magnetico, eliminando totalmente la distorsione da nonlinearità e diminuendo anche (drasticamente) l'induttanza delle bobine, specie quelle alte dei woofers. E questo suona in modo spettacoloso...


Il motivo per cui questa terza soluzione non si è diffusa è duplice: da una parte si parla molto poco di questa forma di distorsione (proprio perché ne sono affetti TUTTI o quasi i trasduttori) e quindi la sua eliminazione viene percepita come una finezza esoterica, che non giustifica il maggior costo e la complicazione di dover alimentare ciascun trasduttore con una Corrente Continua.
Il secondo motivo -grave- è che le rare implementazioni di woofers o drivers elettrocitati non arrivano praticamente mai a saturare le espansioni polari, e per giunta non adottano l'accortezza minima di garantire quel margine in più alla corrente di magnetizzazione, onde compensare la componente alternata di segno tale da operare contro...


Spero di non aver dimenticato nulla, ma -nel caso- sono qui...


Saluti
F.C.


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