Così si fa !!!Per iniziare "l'avventura" della biampli e per ottenere un risultato decente,bisogna avere un set di misura decente,un po'di conoscenza di elettroacustica,un ottimo crossover attivo(analogico o digitale,se analogico lasciar perdere la robetta economica)due finali di potenza e una coppia di diffusori o predisposti allo scopo dal costruttore o se no si deve conoscere lo schema elettrico del passivo cosi' da poterlo bypassare parzialmente (o per i piu' temerari,poter eseguire piccole modifiche).
Il metodo(da praticone) che personalmente ho usato e' questo:
Per prima cosa ho misurato,nel dominio della frequenza,la risposta del woofer con il filtro passivo...da qui ho rilevato,il livello,la curva, la frequenza di taglio acustica e la pendenza del taglio voluti dal progettista;poi ho effettuato la stessa misura per l'high pass...da qui ho rilevato il livello,la curva,la frequenza di taglio acustico e relativa pendenza del passa alto del trasduttore che incrociera'in basso con il woofer(nel mio caso,ho un 4 vie,e' un midbasso a cono).
Il secondo passo consiste in un analisi del filtro passivo,(dei tagli elettrici,di eventuali reti di compensazioni di impedenza e di attenuazione) e delle caratteristiche elettroacustiche dei trasduttori.
Ho poi ritenuto che un altro beneficio "teorico"della biamp.attiva consiste nel bypass completo della cella di filtro passivo sul wf,collegando lo stesso direttamente ai morsetti del finale di potenza....e da qui il terzo passo:
Ho rifatto le stesse misure di cui sopra con bypass totale della cella passiva.....ed ho visto il comportamento acustico del wf non filtrato;poi ho scelto e impostato sul crossattivo una prima ipotesi di frequenza di taglio e di pendenza(stessa cosa per l'high pass mantenendo pero' la rete passiva).... ho misurato e ascoltato...e cosi' via con diversi tentativi per frequenze di taglio e pendenze diverse...fino a trovare una soluzione soddisfacente sia nelle misure che all'ascolto(ancora qualcosa da risolvere e qualche tentativo da fare... ma il tempo e' tiranno).
Per non complicarmi la vita lato ampli di potenza ho usato due macchine della stessa eta' e marchio dove una e' la esatta meta'dell'altra,calcolai all epoca del concepimento che,considerando un taglio passa basso dai 250 ai 400Hz la distribuzione della potenza,in funzione della frequenza,del segnale musicale e' di una percentuale ,grosso modo che va dal 40% fino al 50% sul wf il restante a mr e tw(ricavato da un documento philips pubblicato su Audioreview in un articolo sulle reti di crossover a firma di Renato Giussani);inoltre ho utilizzato i controlli del cross per l'allineamento "fine" dei livelli.
Sinceramente posso dire di non aver avuto problemi particolari o risolvibili esclusivamente con strumenti costosi(per le misure nel range di frequenze di taglio interessate anche l'economico behringer e' in grado di svolgere bene il compito,cosi'come una buona scheda audio esterna e un normale pc....
E' stato,per me,sicuramente un passo avanti,un approfondire la tecnica(...)insomma ho provato una sensazione di "entrare nel merito"delle cose.
Saluti
F.C.