presentazione e primo e forse unico esperimento

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doc elektro
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presentazione e primo e forse unico esperimento

#1 Messaggio da doc elektro » domenica 28 febbraio 2016, 15:21

Direi che la presentazione è d'obbligo.

Sono approdato qui dopo aver lungo osservato dalla finestra molti vari forum "audiofili" . Io come concetto e cultura sono molto più vicino al professionale perchè una cosa deve suonare in maniera "decente" (non chiedo di più) ma sopratutto durare in eterno.
Ciò porta a scartare a prescindere i valvoloni energivori di vari tipi. Mi è rimasta una telefunken mignonette valvolare in garage col giradischi che mi tiene compagnia quando aggiusto la moto. Alimentata a 110 con il suo trasfo di isolamento (una grossa ciambella) perchè verso terra disperde 90 V sulle manopole.

Adesso tra un pò fatti i disegni illustrerò il mio progetto ,ossia un tavolino per computer che arriva fino a terra con casse incorporate perchè finora per sentire decentemente il computer lo sto usando collegato a un BLT professionale a transistor (ovviamente...col volume sul 2 tremano i muri ) e due zeck PA15 a tre vie. Le cassettine di dotazione ai computer hanno altoparlantini schifidi e ampli stitici...IMHO

E appunto sto cercando di costruire qualcosa di un goccio meno ingombrante. A tra un pò gli schemi e i disegni del "cubo" sottocomputer ....

P.S. non è detto che funzioni datemi il tempo di finirlo prima
Ultima modifica di doc elektro il domenica 28 febbraio 2016, 20:39, modificato 1 volta in totale.
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

doc elektro
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Re: presentazione

#2 Messaggio da doc elektro » domenica 28 febbraio 2016, 20:37

ed ecco lo schema a blocchi. Prima premessa,si tratta di una stereofonia parziale e già questo potrebbe fare storgere il naso a qualcuno ma per adesso cerchiamo di costruirlo e di farlo farlo funzionare. SE...ne parliamo dopo. Più che altro il discorso è riuscire a dare "voce " al computer senza componenti in giro per casa che fanno inciampare e sono esposti agli artigli di manuel

Il tutto parte dal presupposto di spendere poco (quasi più di compensato che di altro)

Analizziamo lo schema. Il segnale esce dal computer e va a uno stadio che somma ad alta impedenza i canali per pilotare gli amplificatori dei woofer (che non ho ancora deciso se saranno con un dual mono,uno stadio singolo o cosa) e raggiunge i due amplificatori per i canali destro e sinistro che ricaverò da un hirtel C30st demolito . E' un push pull quasi complementare con due 2n3055 finali degli anni 70 e alimentazione duale. Le schede verranno modificate con un passa alto che tagli via tutto cosa è sotto ai 50 hz . E ridotte di guadagno,più per risparmiare corrente e surriscaldamento che altro.
Dell'amplificatore demolito recupererò l due schedine finali ,il trasformatore e il raddrizzatore.

Ogni uscita piloterà due box chiusi (senza fonoassorbente) con dimensioni esterne di 210 x 350 e prof 340 ,purtroppo affiancati (da un lato c'è il termosifone e dall'altra un pilastro) non si può fare altrimenti . Comunque stando al computer la testa è in mezzo alle due.
All'interno c'è un altoparlante "space" woofer da portiera a magnete rovesciato,un medio RCF anni 70 con magnete a ferro di cavallo (anni 70) e un micro tweeter philips ad22360. Medio e tweeter saranno in una sotto cassettina chiusa con dentro anche il crossover da 2,4 khz Il crossover è un RES da 2,4 khz sull'uscita bassa e sull'uscita alta i due medio e tw (con condensatore incorporato il philips)

Dovranno coprire la banda da 50 a 16 khz (se fanno di più tanto meglio) entro 3 db....speriamo che ce la facciano. Non ho interesse ad andare oltre perchè le registrazioni di mp3 (128 e 192 kbs) e dischi e cassette non fanno grandi cose .

Per i bassi ci sarà un bass reflex primitivo (una sorta di camera di compressione) . I due woofer lavoreranno con il cono VERSO LA CASSA (si...al contrario)e condotto rettangolare sotto . ancora tutta da definire.

L'uso di una cosa così complessa sarà solo per ottenere "tanti bassi" e abbastanza reali perchè l'amplificatore sarà a poco più del minimo.

P.S. come si uniscono i post?
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schema a blocchi
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Re: presentazione e primo e forse unico esperimento

#3 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 29 febbraio 2016, 16:08

Caro Doc-Electro... scusami innanzitutto del ritardo nella risposta, ma questa sezione del Forum è spesso inattiva e si fa presto a farsi sfuggire un nuovo post.

Da quel che ho capito tu hai intenzione di autocostruire e cerchi aiuto da parte di appassionati autocostruttori più esperti.

Ebbene... io ti invito (amichevolissimamente) a guardarti intorno ed a riflettere su quanti siano i forum per autocostruttori e quanto pochi e miserabili siano i progetti che vi vengono proposti... per non parlare di quello che pubblicano le riviste di autocostruzione.

Come mai tanta miseria...?

Beh... la colpa è degli autocostruttori stessi che, quando sono inesperti chiedono consiglio, ma non appena incominciano a capire qualcosa entrano nella mentalità del progettista-venditore, per cui finiscono per diventare gelosissimi delle loro (eventuali) conoscenze.

Quanto ai progettisti, come me, abbiano tutti pubblicato qualcosa, nel mio caso dai Kit di Stereoplay a quello con le Pure Acoustics Pro-838, ma non ne abbiamo ricavato, perlomeno di recente, alcuna gratificazione o soddisfazione. Perché farlo, dunque...???

Credimi: con quello che spenderesti accroccando un sistema che al 99,9% suonerà malissimo, ci potresti comperare una buona coppia di Cerwin Vega XLS-215, anche usate (non le producono più) ed un bel finale tra quelli di Thomann.

Dammi retta: con il Made in China un diffusore completo costa meno del solo legno qui in Italia.

Saluti
F.C.

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Re: presentazione e primo e forse unico esperimento

#4 Messaggio da doc elektro » lunedì 29 febbraio 2016, 17:59

supponiamo che io sia invece ben più cocciuto e non voglia saperne del made in cina ( non li digerisco proprio....scusami...) . Se vai a guardare sul forum che condivido con mio fratello (se serve l'indirizzo in privato te lo do),vedi che ho da sempre promosso i fai da te,magari facendo uscire cose mediocri ma comunque durevoli.

Penso di essere uno dei pochi che all'epoca aveva difeso lo stereorama ( e ne sta preparando una versione con un finale da auto da mezzo kw,motore con inverter e testina numark)e tanta altra robetta che nasce più dalla voglia di sperimentare che non dall'ottenere chissà che risultato. Se non un oggetto che attacchi la spina e magari va fino alla nascita di tuo nipote.

Anche perchè un disco non voglio che suoni come è stato registrato ma come lo voglio sentire io...forse questo non mi fa un audiofilo.

Le prime misure sugli altoparlanti negli anni 80 le facevo usando la cuccia di jago riempita di stracci,la roland come generatore di segnale e un microfono collegato all'oscilloscopio (rigorosamte a valvoloni) . Si misurava col calibro sul vetro...

Il mobile "porta computer" che voglio costruirlo avrà alcune caratteristiche che a molti non interesseranno,come l'essere a prova di artigli felini. Ma comunque a mo di treno impazzito io proseguo.
Anche da solo...ti chiedo solo il permesso di pubblicare qua sopra i risultato....qualunque essi siano,sia anche un trasfo in fiamme ...

Prometto che (datemi tempo) farò anche le prove sulla risposta in frequenza e parametri elettrici con metodi ultra empirici ma secondo me validi....stavolta però senza usare la cuccia del cane....

Intanto iniziamo col facile,ossia costruire il mobile del computer,la parte "sotto" sarà dedicata all'audio. le due alette triangolari hanno il solo compito di non fare cadere la roba che c'è sopra e su vecchie auto c'erano di solito dietro
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Re: presentazione e primo e forse unico esperimento

#5 Messaggio da F.Calabrese » martedì 1 marzo 2016, 0:46

Sei liberissimo di pubblicare quello che vuoi... ci mancherebbe...!!!

Anzi...

Grazie !!!


Saluti
F.C.

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Re: presentazione e primo e forse unico esperimento

#6 Messaggio da doc elektro » martedì 1 marzo 2016, 7:02

e allora cominciamo a dare qualche numero almeno del tavolo porta computer

Laterali (grezzi) 124 x 68 spessore 1,5 cm quote di inclinazione: davanti ai piedi 5 cm con decrescita a zero a 75 cm, le pinne superiori impongono un inclinazione con quota di 26 cm da lato anteriore con decrescita a zero da dietro....non sono per nulla vincolanti e possono anche non esserci.

I tre ripiani non sono uguali,il fondo è 68- 5 di profondità per compensare l'inclinazione. La larghezza è di 70 cm per tutti i ripiani.
Il secondo ripiano dista 73 cm dal primo (potrà essere più basso ma non lo consiglio perchè poi ci sbatti contro con le ginocchia. mentre tra i due piani alti ci sono 20 cm. La HP prevede almeno 5 cm sopra al computer per raffreddamento.

Attenzione che tra primo e secondo piano il fondo è APERTO se no facciamo il computer arrosto.

Veniamo ora a analizzare i tre altoparlanti per canale che useremo dei satelliti,nella foto appena recuperati dalla portiera della macchina di mio fratello che ha dovuto buttare perchè oltre a 400 mila km non era "eco eco" per entrare a pinerolo dove lavora...bè per un 1.2 a benzina del 96 penso che si sia guadagnata il pane...

Veniamo al primo: il woofer space da 6 pollici. A orecchio mi sembra parecchio sensibile ma usato in aria libera (per vedere che fosse ancora buono) sembra che basti poco segnale per farlo muovere troppo e in qualche passaggio (sebbene sia stato pilotato con solo 4 w) ho avuto l'idea che perdesse il controllo. Ma avrà modo di dimostrare se valle ancora qualcosa
Il medio è un cono RCF (o meglio sarà un faital o un irel rimarchiato) degli anni 70,per me suona pulito. Meglio di tante cinesate moderne. Rodstar e majestic sono avvisate...non riesco a capire perchè gli altoparlanti piccoli con quella cupolina argentata davanti suonino così male...bè vedremo a dopo.

Il tweeterino ,bè è uno dei philips più economici ma comunque di andare oltre 16 K non mi preoccupa granchè. ho 45 anni e mio fratello li avrà tra un anno e mezzo. i 20 khz oramai ce li sognamo. Dovrà giusto fare la sua parte. E' collegato in parallelo al mid range perchè il CW è a due vie. Ed è auto - crossoverato da un condensatore fornito insieme. ( ohm l'RCE e 8 lui totale 4 ohm. Adatto al crossover. Dato che il carico visto dal crossover sarà ballerino in funzione dalle frequenze si SCONSIGLIA il pilotaggio a valvole,visto che come fattore di smorzamento non vanno oltre la decina (qui ne serve a spanna un centinaio)

Questo fine settimana costruirò la cassa doppia (ricordo che si tratta sempre di stereofonia parziale) e farò più prove per vedere se variando il volume cambia qualcosa.

Dovendo fare ex novo anche la strumentazione,metterò all'opera un generatore di segnale sinusoidale di NE (quello con i due operazionali) Un frequenzimetro (NE pure lui) a sette cifre. Per pilotare gli altoparlanti userò un ampli da auto messo a ponte (un gioiellino russo il cui solo dissipatore pesa 3 kg) e controllerò che il segnale che gli arriva con un tester analogico a lancetta (raddrizzato con diodi al germanio) ,conto di usare una tensione di 1 volt per le seguenti frequenze.

25,55,77,110,156,220,311,440,622,880,1.2,1.8,2.5,3.5.5,7,100,14 e forse anche il 20 khz

Come fonometro userò due strumenti insieme. Una piastra a cassette technics con il display a vuoto e in parallelo un mixer beringher che con i suoi 10 led per canale mi darà un idea del segnale.
Il microfono sarà uno shure o un electro voice (ne abbiamo diversi).

E prima di testare la cassa autocostruita proverò la zech PA15 per vedere se il sistema è lineare o meno visto che da 40 a 18 khz la zeck li copre in 3 db.

a breve le foto delle prove,le prime dell'ampli su carico resistivo per vedere se il tutto è lineare alle varie frequenze

Le frequenze che proverò sara
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Re: presentazione e primo e forse unico esperimento

#7 Messaggio da doc elektro » mercoledì 2 marzo 2016, 19:59

e allora cominciamo le misure. La prima cifra indica la frequenza,la seconda i volt a monte dell'amplificatore e il secondo sui volt di uscita. L'amplificatore genera una tensione di 4 volt su un carico di 4 ohm con il volume al minimo. L'assorbimento a vuoto è di 0,7 A mentre dando volume superiamo appena 1,2 A. Per cui la sezione dei cavi non è importante. L'amplificatore può assorbire fino a 20 A ma qui non sono necessari. la scelta di usare un ampli per auto è per la possibilità di avere una bassa impedenza di uscita . Questo può reggere i 2 ohm....non proprio un banale ampli domestico.

25 Hz 0,19 V 2,5 V scarsi
55 Hz 0,21 V 2,8 V
77 Hz 0,28 V 3,8 V
110 Hz 0,33 V 4,5 V
156 Hz 0,49 V 6,6 V
220 Hz 0,47 V 6,4 V
311 Hz 0,44 V 6 V scarsi
440 Hz 0,43 V 5,8 V
622 Hz 0,40 V 4,4 V
880 Hz 0,41 V 5,5 V
1200 Hz 0,40 V 5,4 V
1800 Hz 0,41 V 5,4 V
2500 Hz 0,41 V 5,4 V
3500 Hz 0,42 V 5,8 V scarso
5000 Hz o,43 V 5,8 V pieno
7000 Hz 0,38 V 5 V
10000 Hz 0,36 V 4,8 V
14000 Hz 0,36 V 4,7 V
20000 Hz 0,32 V 4,1 V

Da qui si vede che la linearità del sistema è pessima . Magari gli LM 358 del generatore di segnale soffrono la vecchiaia. Da cosa si vede durante le prove con il microfono verrà variato il volume allo scopo di avere i 4 volt costanti a monte dell'altoparlante.
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#8 Messaggio da doc elektro » giovedì 3 marzo 2016, 20:10

dopo aver fatto altre prove è risultato estremamente poco lineare il tester che misurava i millivolt sull'ingresso dell'amplificatore. Inoltre il generatore di segnale probabilmente soffriva il carico dell'ampli da auto.
In questa prova che voglio fare voglio vedere se riesco a fare a meno del piccolo tweeter.

Dovendo razionalizzare e in qualche modo linearizzare l'apparecchiatura di misura ho deciso di usare un metodo completamente differente. Ho preso l'ampli pro della BLT e ho usato un canale per pilotare gli altoparlanti in prova ,per non avere problemi di impedenza prima leggevo la frequenza (come ora,un piedino del tester piantato a massa e l'altro sull'uscita) e poi collegavo l'RCA all'ampli e lo accendevo.

Su un canale dell'amplificatore c'erano gli altoparlanti in prova. Anche qui si è usata la tensione di 4 volt misurata dal tester

Sull'altro canale ho usato il mixerino piccolo (ex giostra rodeo) come preamplificatore dei microfoni e in uscita l'altro canale dell'amplificatore che di fatto pilotava solo il voltmetro e una resistenza di carico da 4 ohm.
I microfoni sono un electro voice MC100 e uno shure da batteria vecchio di secoli. E sono entrambi collegati al mixer.

La distanza tra gli altoparlanti e i microfoni è di un metro e 40 circa ma non è importante se non verrà variata.
Veniamo ai dati,poi le foto e poi decidiamo.
I numeri rappresentano il primo la frequenza,il secondo la tensione che è stata regolata col potenziometro del canale sin in modo da avere SEMPRE 4 volt effettivi,il secondo la tensione misurata all'uscita della catena di rilevamento quindi microfoni,mixer,e amplificatore.
1000 4 4
2500 4 3,9
3500 4 3,8
5000 4 3,7
7000 4 3,9
10000 4 3,8
14000 4 3,5
20000 4 2,8
Non contento ho tagliato uno dei fili del tweeter e ripetuto le ultime due frequenze
14000 4 3,2
20000 4 1,7

Vediamo cosa salta fuori,intanto che il tweeter non serve a nulla. Essendo il computer in grado (specialmente con gli mp3 più schifidi) di arrivare si e no a 16 khz con il solo medio si resta nei 3 dB e per gli over 40 sentire oltre 16 khz è difficile. Quindi il tweeter benche dimostri di fare la sua parte non verrà messo nella costruzione definitiva,una cosa in meno da mettere.

Ovvio che i criteri dell'alta fedeltà sono un pelo più restrittivi ma l'idea principale è appunto un applicazione custom "audio per computer".

Vediamo qualche foto. Nella prima la misura dei 10 Khz dove si vede una perdita di 200 mV rispetto allo zero da noi situato a 1000 hz
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#9 Messaggio da doc elektro » venerdì 4 marzo 2016, 21:34

andiamo avanti con gli esperimenti . Questa volta aiutato dal piccolo Lollo (il figlio del barista) ho utilizzato entrambe le uscite del generatore di segnale (quella posteriore di solito la uso per il frequenzimetro) e salta fuori il fatto che a 16,26 khz di fatto io non sento quasi più nulla. Sto pilotando il piccolo diffusore sopra la zeck con 4 volt e ottengo 3,4 volt sul canale che uso come sonda collegato a mixer e microfoni e leggo -5db.
A 18,23 khz le lancette salgono ma lui sente ancora qualcosina io più nulla da un pezzo.

Bè cosa è stato è stato....allora costruiamo il cassone che ospiterà i coni che ricicliamo . Le misure fuori tutto sono 34 x 70 x 17 senza contare pezzo sopra e sotto.

Calcoliamo i litri di ciascun volume 17,65 considerando che ogni semicassa è 31 x 33,5 x 17 LORDO da cui va tolto il compartimento per il medio alto che è 17 x 17 x 7 a cui va sommato lo spessore di 1,5 cm e si ottengono quasi 2 litri.

Può darsi che siano troppi per un cono da 160 con Fs di 60 Hz e con una cedevolezza bestiale. Bè domani tagliamo e poi accendiamo e vediamo
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#10 Messaggio da doc elektro » sabato 5 marzo 2016, 7:39

qui c'è il labirinto per conigli. che troverà posto nella parte bassa del tavolino del computer. Verrà incastrato al pelo visto che ci sono pochi decimi di tolleranza.

Una prima prova di ascolto fatta volutamente con un ampli scadente (un piccolo clever basato sull'unico STK ibrido che non vuole il duale e fornisce 12 + 12 W musicali) ha dimostrato che i woofer sono troppo esuberanti e inserendo il loudness o alzando i bassi il suono diventa fastidioso. E a ogni "colpo" di batteria i coni partono senza freno.

Inoltre le voci non convincono granchè. Necessita una prova strumentale...

Adesso con calma vedrò se approntare un ampli che corregga la cosa,ridurre il volume a disposizione dei woofer,mettere fonoassorbente o quale strada applicare. Tutte cose da fare con calma
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