ambiente di ascolto

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EXTERMINATION

ambiente di ascolto

#1 Messaggio da EXTERMINATION » lunedì 1 novembre 2010, 10:56

ps) mi sono permesso di fare un copiai ncolla per dargli un po piu di visibilità



Per chi legge "di là" magari ha già letto questi miei personali punti di vista; ci tengo a precisare che siano presi come tali ..vale a dire come punti di vista.. e NON VERITA' ASSOLUTE.....
(il bieco trascrittore si associa…)

1°punto
Un qualunque piano che in qualche modo possa essere definito di "OTTIMIZZAZIONE" NON può prescindere dal ricercare il MIGLIOR POSIZIONAMENTO dei diffusori e del punto di ascolto
considerando tale (Il MIGLIOR posizionamento, intendo dire) quello in cui si ottiene il MIGLIOR bilanciamento tonale, la migliore articolazione, la migliore focalizzazione...(migliore NON sta a significare NON migliorabile.. evidentemente; Migliore NON sta a significare che il padrone di casa , alla fine dell’opera, possa come dire ritenersi del tutto soddisfatto!
Ne consegue che il padrone di casa debba poter contare sulla MASSIMA possibilità di azione!!

2° punto
Qualunque ambiente di ascolto, con i PROPRI ELEMENTI caratteristici e facenti parte di quel particolare SISTEMA ACUSTICO (leggi quella particolare sala di ascolto) vale a dire con le proprie dimensioni, con i propri rapporti dimensionali, con le proprie pareti (leggi struttura )..dalle PROPRIE forme (piane/concave/convesse...) con i propri materiali....”diversi” e di diversa forma .
Agiscono nei diversi MECCANISMI legati alla propagazione del suono ..quali ..a titolo esemplificativo e NON esaustivo Riflessione-Diffusione-Diffrazione-Rifrazione-Assorbimento

Dunque ELEMENTI che, per forza di cose (vedi…leggi della FISICA) ….introdurrano VARIABILI …per l’appunto di carattere fisico ...CHE …per forza di cose apporteranno (le variabili) una PROPRIA CARATTERIZZAZIONE al messaggio sonoro…(vogliamo esser buoni e chiamarle colorazioni?!?!) con inevitabili IMPATTI anche sul SISTEMA PERCETTIVO...(ci sarebbe anche da dire ..che alla fine della fiera …A PROPOSITO DI CARATTERIZZAZIONI E VARIAZIONI .e di SISTEMA PERCETTIVO .c’è .chi le coglie ..e chi non le coglie ..piuttosto chi le apprezza ..rispetto a chi NON le apprezza …ma questo è un altro discorso))))
VARIABILI....intese (per esempio) come differenze di intensità/differenze di fase/tempo/rapporti di energia tra suono diretto e riflesso/variazioni della densità spettrale/variazione di intensità e riverberazione...tra le sorgenti ..(etc..)

3° punto
Il comportamento acustico di tipo “deterministico modale” degli ambienti HOME (piccoli ambienti acusticamente parlando...in relazione BASSE FREQUENZE)..vale a Ambienti dominati per l’appunto dal comportamento modale ..ovvero dei modi di risonanza…! ambienti caratterizzati da una bassa densità modale. ..vale a dire ambienti che possono presentare modi “ molto vicini” o addirittura “coincidenti” a talune frequenze a scapito di taluni altri modi “molto lontani”. Questo, acusticamente parlando, comporta che la risposta DELLA STANZA possa risultare particolarmente disomogenea e dunque alla fine della fiera presenterà alcune frequenze amplificate dalla presenza di uno o più modi coincidenti (vedi ad esempio una stanza cubica) mentre altre potrebbero essere depresse per mancanza di modi ..o meglio per importanti distanze fra l’ uno e l’altro modo.


4° punto
Molte volte ci si ritrova, per cause di forza maggiore, a far suonare impianti ..come dire in AMBIENTI NON particolarmente favorevoli …o meglio NON particolarmente in SINTONIA con i sopra richiamati MECCANISMI legati alla propagazione del suono (onde corte e onde lunghe…); segue un elenco NON esaustivo del mio punto di vista su ciò che NON ritengo FAVOREVOLE:

Ambienti di piccole dimensioni (diciamo per metterci un limite ..sotto i 50 m3)
Ambienti con proporzioni dimensionali “sfavorevoli” (cubici ad esempio)
Ambienti con “forme” sfavorevoli ..( con pianta ad L ad esempio)
Ambienti con “aperture” vale a dire ambienti “acusticamente accoppiati con altri (mansarde con ampie scale aperte esempio)
Ambienti con pareti ....diciamo “leggere” (cartongesso ad esempio….anche se a proposito di cartongesso ..bisognerebbe fare dei distinguo …vale a dire in particolari situazioni e a particolari condizioni la medaglia potrebbe pure rovesciarsi )
Ambienti con Ampie vetrate ...checchequalcunonepossadire.. di norma sono più i danni che i vantaggi
Ambienti poco “riempiti” ..o ..mal riempiti ...vedi vetrine/vetrinette/certuni termosifoni !armadi ..chiusi e semivuoti..vale a dire con oggetti che possono introdurre spiacevoli risonanze o vibrazioni

5° punto
Generalmente si parla solo ed elusivamente di interventi di “correzione” ….!!! Parlare di correzione .è del tutto “LIMITATIVO” ..sul risultato finale.
Vale a dire ….riflettere sull’aspetto realizzativo (tipo di intervento) ricorrendo alle diverse tecniche disponibili ….NON solo per correggere ..! solo per fare 2 esempi . LEDE …piuttosto che CID .. piuttosto che detto più ..”semplicemente” operare con interventi sulle RIFLESSIONI PRIMARIE ,,,,piuttosto che operare con interventi per favorire MECCANISMI di DIFFUSIONE. Dunque .. intervenire sui meccanismi legati alla propagazione del suono quali (in primis) riflessione/diffusione. CONTROLLARE in maniera intelligente le RIFLESSIONI ...RE-INDIRIZZANDO in maniera INTELLIENTE l'ENERGIA (distribuzione spaziale e temporale)
Ottenere un maggior grado di diffusione del campo acustico ..alias .. generare nella stanza una distribuzione dell'energia più omogenea e dunque incrementi e decadimenti del messaggio sonoro più uniformi nello spazio e più regolari nel tempo.

6° punto
(riprendendo in parte il 5° punto)
Come intervenire senza il rischio di far danni ??! vale a dire mettere ordine da una parte, senza creare disordine da una altra?! Considerando il “contesto” ed in ogni caso andando con cautela vale a dire porre in essere INTERVENTI i cui BENEFICI, di norma, PREVALGONO su eventuali effetti collaterali.

Gli angoli possiamo definirli il "cimitero" delle RISONANZE MODALI (fondamentale/armoniche) ,,,vale a dire gli negli angoli si concentrano sempre e comunque le risonanze e dunque intervenendo sugli angoli si interviene su ogni tipo di risonanza (fondamentali/armoniche).
risonanza FONDAMENTALE - massima pressione nei 4 angoli
SECONDA ARMONICA - 4 angoli e CENTRO PARETI
TERZA ARMONICA - i punti si trovano dividendo la larghezza piuttosto che la lunghezza per 3 (dunque pure qui angoli compresi)

Qualunque tipo di intervento con BASS TRAP o similari potrà portare benefici …+/- rilevanti ..ma generalmente percettibili ----cautela---attenzione all’utilizzo di grandi masse di materiale assorbente a CELLE APERTE in quanto si DIVORANO letteralmente le frequenze medie/medio/alte e dunque potrebbero essere causa di un suono troppo secco…ed di altri NON gradevoli effetti –consiglio – ove utilizzati, NEGLI ANGOLI bass trap a celle aperte , se dal caso, rendere innocue alle medio/alte ..le celle aperte, utilizzando ad esempio del cellophane!! A proposito di RISONAZE , meritano un cenno i RISONATORI,

"Accordare" una sala con risonatori è un procedimento complesso et dunque esclusivamente alla portata di gente (poca) ..che sa come ..e dove metter le mani...facendosi supportare da adeguate misurazioni! Per completezza preciso che nella vita mi occupo di tutt’altre cose .
In ogni caso, ACCORDATURA SALA …A PARTE , in un ambiente HOME..magari pure di modeste dimensioni ..(70/80 m3), di norma, anche un numero ridotto di risonatori (in ogni caso progettato ad hoc per la bisogna…vale a dire tarando la risposta del R in funzione di rilievi sulla R.F della sala audio ) può dare il proprio contributo!
Qualche nota più tecnica:

La frequenza di risonanza è direttamente proporzionale alla sezione del collo e inversamente proporzionale al volume della cavità.
Vale a dire:
la frequenza di risonanza aumenta ..all’aumentare della larghezza del collo
la frequenza di risonanza diminuisce all’aumentare del volume del risonatore.
Un risonatore con un fattore di merito “alto” risponde con grandi ampiezze (alla frequenza di risonanza) ma con una banda stretta...e “viceversa..ovviamente ..! vale a dire Un risonatore con un fattore di merito “basso” risponde con ampiezze meno grandi..o se vogliamo piccole .. ma con una banda più larga! (stessa cosa introducendo materiale assorbente dentro al risonatore)

Controllo delle RIFLESSIONI PRIMARIE
Premessa :il punto della parete in cui “ricade” una riflessione primaria (vale a dire il primo rimbalzo del suono nella parete) potremmo definirli dei “DIFFUSORI VIRTUALI ” che si aggiungono a quelli “reali” posizionati nella stanza;;;; il suono riflesso da questi diffusori Virtuali , dovendo percorrere più strada rispetto al suono diretto, (percorso diffusore/parete/ascoltatore) giunge all’ascoltatore (con il medesimo angolo incidente)con un ritardo che varia al variare della differenza, più o meno ampia, tra i 2 percorsi ed inoltre giunge con il medesimo angolo.
A seconda del “ritardo”, suono riflesso e suono diretto si combinano in maniera diversa generando picchi e valli nella risposta in frequenza ..vale a dire attenuazioni e rinforzi (EFFETTO PETTINE).
C’è anche da dire che le riflessioni che si generano al’interno delle 6 pareti sono innumerevoli ...e forse neanche il Padreterno potrebbe prevederne le precise combinazioni e dunque gli effetti globali, a priori!! Per effetto di un fenomeno denominato (bande critiche) .. semplificando ..potremmo dire che MANO A MANO CHE I TEMPI DI RITARDO suono riflesso/suono diretto SI ALLUNGANO e di conseguenza le distanze fra picchi e valli si riducono, la percezione di effetti collaterali negativi (es.instabilità stage/disturbo alla stereofonia/disturbo alla focalizzazione..) lascia posto ad effetti positivi ..(es. spazialità/ampliamento dello stage virtuale ..come pure togliere ENERGIA (con procedimenti di assorbimento) piuttosto che RE-INDIRIZZARLA (non verso il punto di ascolto con procedimento di diffusione).

Ritornando al controllo delle RIFLESSIONI potremmo dire:
POSTERIORI Sempre in tutti i casi in cui, per cause di forza maggiore, il punto di ascolto sia a ridosso della parete posteriore (tende pesanti con drappeggio ottime)
LATERALI Sempre in tutti i casi in cui i diffusori NON siano particolarmente distanziati dalle pareti laterali . Occhio ad intervenire pesantemente con materiali assorbenti ..andare per gradi (con lo spessore) in quanto le riflessioni laterali contribuiscono a ridare una sensazione di spazialità ;; un eventuale pannello più spesso ha un coefficiente di assorbimento maggiore ed opera su un più ampio range , rispetto ad uno di minor spessore! Stessa cosa distanziano il pannello dalle “pareti” PAVIMENTO: Sempre a prescindere
CONTROLATERALI: Sempre a prescindere
SOFFITTO: Sempre a prescindere
ANTERIORI: (vale a dire dietro ai diffusori) trattasi di AREA particolarmente delicata visto che in essa si sviluppa lo STAGE VIRTUALE ;;queste riflessioni sono particolarmente cariche di energia a basse frequenze!!!

Non servono per forza di cose PANNELLI –trovo librerie se ben realizzate e ben disposte MOLTO EFFICACI!


POSIZIONAMENTO SIMMETRICO/ASIMMETRICO . meglio l'uno o l'altro!!??
Certo poter conoscere a priori come possa suonare una stanza NON è evidentemente cosi facile; ma senza ombra di dubbio è come dire ragionevolmente prudente NON sfidare troppo la sorte ..e le leggi della fisica.

In un ambiente REGOLARE diffusori posizionati in maniera NON simmetrica rispetto alle pareti ..avranno in primis una DIVERSA risposta in frequenza nella regione delle basse frequenze ed è ragionevole poter dire che il diffusore + vicino alle pareti riprodurrà le basse frequenze ..come dire con rinforzi a “zona” più o meno accentuati, rispetto all’altro diffusore.

C’è in ogni caso da fare un’altra considerazione ovvero che a prescindere dalla distanza dalle pareti dell’uno o dell’ altro diffusore , in caso di posizionamento ASIMMETRICO, i diffusori intercetteranno in maniera diversa i “minimi” ed i massimi di alcuni modi assiali della stanza....di conseguenza ..avranno una r.f. alle basse frequenze diversa a seconda che si trovino in un NODO (pressione nulla) piuttosto che in un (ANTINODO) picchi di pressione...!! certamente un diffusore vicinissimo la parete laterale intercetta tutti i “massimi” (picchi) dei modi assiali della larghezza della stanza ..di conseguenza ..suonerà ..a tratti (a seconda della frequenza riprodotta) più forte.

Quanto queste diverse combinazioni (date appunto da un posizionamento ASIMMETRICO) possano contribuire in termini positivi o negativi sul BILANCIAMENTO TONALE COMPLESSIVI al punto di ascolto, NON è prevedibile a priori! Vale a dire talune combinazioni possono funzionare ri-dando una r.f. complessiva alle basse frequenze ragionevolmente omogenea …..altre combinazioni NO vale a dire possono contribuire a più accentuati “sfasamenti”.

Passando dalle problematiche legate alle medio alte qui la cosa cambia Il suono riflesso dal diffusore più vicino alla parete laterale , arriva all’ascoltatore con “ritardi” ed intensità (db) diversi rispetto ai ritardi con cui arriva il suono riflesso dal 2° diffusore innescando DIVERSI - meccanismi costruttivi/distruttivi ed inevitabilmente 2 FRONTI D’ONDA SBILANCIATI .(front left/front right)

Quanto sbilanciati ? dipende caso per caso ...! Situazioni “limite” (peggior situazione per intenderci (*) un diffusore molto vicino la parete sx ...ed un diffusore in una posizione ..che gode di una panoramica ben piu ampia ...(per capirci con un esempio --il diff. sx a 1/2 metro dalla parete laterale ed il diff dx ...diversi metri ...in mezzo al salone che si apre per intenderci ..piuttosto che mansarde con scale aperte..etc etc..)...in situazione del genere ... contribuiscono ...alla genesi di 2 fronti d’onda sbilanciati..... pure probabili tempi di decadimento diversi ....! Effetti collaterali !!? sicuramente sulla focalizzazione e stabilità dell’immagine ..ma non solo!

Morale ..ove si può .. sempre per il principio di massima prudenza...
INIZIARE con un post simmetrico in tutto ciò che avanti a noi (alla ns. vista stando seduti) ...dietro al punto di ascolto ...se ne può parlare...Ove ESSO per una ragione o per l'altra (e può succedere) NON consenta di raggiungere risultati sperati (in p.m. versante BASSE FREQUENZE) Allora NON resta che giocare la 2a carta ...



---AMBIENTE CONTROLLATO ----AMBIENTE CONOSCIUTO-----

L'ambiente ...nella stragrande maggioranza dei casi "NON E' CONOSCIUTO" neanche dal padrone di casa....anche se crede di conoscerlo !!!

Perchè ??!! mo te lo dico!!

Diciamo che ..per "conoscere l'ambiente" bisogna determinarne le caratteristiche o se vuoi proprietà fisiche ...che oserei dire ..sono contenute nella sua risposta all'impulso ...vale a dire nella (sua)risposta all'impulso ci stanno le informazioni necessarie ..o meglio sufficienti per arrivare a delineare il "carattere" di quel determinato ambiente!

AGGIUNGO E PRECISO (per i più schizzinosi) visto che si parla di SISTEMA e MISURE..

l'AMBIENTE D’ASCOLTO può con RAGIONEVOLEZZA essere considerato “ tempo invariante” ..; cioè l’ambiente di ascolto (con ragionevolezza) NON si MODIFICA con il passare del tempo

--DUNQUE una pernacchia a chi NON intende SDOGANARE LE MISURE ..in ambiente (leggi set-up) --

Vero è che l’ipotesi di tempo invarianza richiederebbe un PERFETTA invarianza fisica del sistema...per questo I fondamentalisti potrebbero appellarsi al termine usato più sopra ..vale a dire "con ragionevolezza"

Col dire “con ragionevolezza intendo dire ..lassamo stà ....alcune IRRILEVANTI variazioni..nel tempo che potrebbero manifestarsi a causa per l’appunto delle caratteristiche termoigrometriche dell’ambiente ..che possono modificarsi (nel tempo)...(temperatura/umidità dell’aria) .! lassamo stà ..il richiamo alla “CASUALITA’” dei meccanismi di propagazione del suono ......come dire parlare di propagazione “casuale” con riferimento ad un ambiente di 70/80 m3 lo ritengo ..ragionevolmente azzardato..((vorrebbe dire che alle 15.00 il suono si propaga in maniera diversa rispetto alle 15.10….(senza toccare evidentemente NULLA nella stanza…it’s hard

DUNQUE TORNANDO A NOI si considera "SISTEMA" il comportamento sorgente (diffusore nel ns. caso)/punto di ascolto ...di cui alla nostra sala di ascolto (quella che si dice di conoscere)
AGGIUNGO ---visto che esistono o possono esistere NUMEROSE combinazioni (posizionamento diffusori e punto di ascolto) in teoria potremmo dire che possono esistere DIVERSI SISTEMI -----ECCO DUQNUE CHE DICHIARARE L'AMBIENTE CONTROLLATO (VALE A DIRE CHE SI CONOSCE)....può assumere per ovvi motivi potrebbe pure essere una BALLA


nell'esposizione di cui sopra sono stato (volutamente) abbastanza integralista pure io...nel senso che si potrebbero dire altre cose ..perché in fondo pure solo entrando in un ambiente SI POSSONO COGLIERE MOLTE INFO UTILI PER DEDURNE le CARATTERIZZAZIONI DI QUELL'AMBIENTE E DUNQUE IPOTIZZARNE GLI EFFETTI NEL MOMENTO IN CUI LA NS. CATENA ANDREBBE AD ESEGUIRE LA SUA PERFORMANCE...
TUTTO RIG IMHO!

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