I migliori Organi d'Italia
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Re: I migliori Organi d'Italia
http://www.francescofinotti.it/assets/9 ... stauro.pdf
Sullo strumento di Abano Terme, documento del virtuoso ( possiede una tecnica esecutiva sbalorditiva , vederlo e sentirlo dal vivo è una esperienza strepitosa ed indimenticabile ) organista e studioso Francesco Finotti
Sullo strumento di Abano Terme, documento del virtuoso ( possiede una tecnica esecutiva sbalorditiva , vederlo e sentirlo dal vivo è una esperienza strepitosa ed indimenticabile ) organista e studioso Francesco Finotti
Aldo Tenca
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Re: I migliori Organi d'Italia
Il M° Caporali mi ha gentilmente concesso di riportare la prima parte del libretto di questi 3 cd " I migliori organi d'Italia " , ci tenevo particolarmente a farlo , poichè le osservazioni e gli obiettivi espressi da Caporali sono anni che attendevo poterle/i leggere su un cd prodotto da Italiani su strumenti Italiani.
"Grandiosi strumenti per musica grandiosa: questo è il disegno della presente incisione; volutamente si
è deciso di presentare la migliore organaria Italiana del XX-XXI secolo, quella che ha internazionalizzato la tipologia dell'organo nel secolo scorso e quella che segue attualmente le più aggiornate tecniche di progettazione/ideazione/costruzione europee.Al netto del patrimonio organologico italico ottocentesco -del tutto provinciale e inadatto alla grande musica-o più antico-nel quale si creano accostamenti fra falso
e autentico in sede di restauro -e più ancora delle copie-fin troppo facili rifacimenti secondo gusti particolaristici- vi è un'organaria che nel secolo scorso ha lasciato opere imponenti di altissimo pregio; i Tamburini,i Mascioni,i Balbiani accanto ad altri minori,hanno allargato gli orizzonti e seguito la poetica della grande musica orchestrale,innovando suoni,individuando tecniche ,offrendo aggiornamenti logistici ed effetti di gran classe;su questi strumenti la musica sinfonica brilla e parla la lingua dei musicisti superiori come lo fu Vierne e come lo furono in Italia i Bossi,Mattey,Yon,Manari. Il parallelo è chiaro :grande suono per grandi discorsi,arditi virtuosismi per strumenti duttilissimi,melodie intense per assoli ricchi di sfumature, e via dicendo.Non c'è spazio per mezze misure : così erano,allora come sempre,i grandi musicisti,quelli che univano capacità spettacolari di performance a originali doti compositive ,possibili su strumenti adeguati;e probabilmente la generazione dei filologi che ha condotto dritti al museo del restauro o della copia e alla psicologia dell'interpretazione cosiddetta autentica -palese contraddizione in termini-ha fossilizzato un passato troppo spesso inconsistente,paralizzato la creatività e chiuso a un futuro dell'organo italiano perchè,privilegiando il "particulare",la piccola storia locale e le astenuate quanto indimostrabili minuzie digital-storico-interpretative,ha fatto dimenticare al pubblico le più entusiasmanti caratteristiche dell'organo "
Ringraziando ancora il M° Caporali per aver permesso a tutti voi di prendere visione delle note IMPORTANTISSIME del libretto ( che poi ovviamente prosegue con cura di particolari sulle opere incise e gli strumenti usati ) voglio anche riproporre qui uno scritto del M° Francesco Finotti, un poco datato , ma sicuramente anche questo ha contribuito a ridare vita alla musica organistica GRANDE ,resa con la dignità che gli spetta, e ridato possibilità alla maestria degli organari Italiani di dimostrare le loro doti e indubbie qualità ,imbrigliate in anni e anni di incomprensibili incatenature storico-filologiche che "parevano "voler far intendere
che per rendere autenticamente J.S.Bach ( e tutto il resto !?! ) era necessario uno strumento ridotto ai minimi termini, scomodo al suonarsi e senza aria sufficiente ad intonare adeguatamente una nota http://www.francescofinotti.it/assets/8 ... cienza.pdf
Le stesse osservazioni si possono trovare anche nel libro di J.Guillou " L'Organo, memoria e futuro "
ps. senza mai dimenticare il M°Nosetti, persona talmente amabile e generosa che chi ha avuto l'onore di essere considerato suo amico sente ancora dolorosamente vivo il vuoto lasciato dalla sua prematura scomparsa ,musicista che, appunto , ha contribuito fortissimamente alla " rinascita organistica Italiana."
"Grandiosi strumenti per musica grandiosa: questo è il disegno della presente incisione; volutamente si
è deciso di presentare la migliore organaria Italiana del XX-XXI secolo, quella che ha internazionalizzato la tipologia dell'organo nel secolo scorso e quella che segue attualmente le più aggiornate tecniche di progettazione/ideazione/costruzione europee.Al netto del patrimonio organologico italico ottocentesco -del tutto provinciale e inadatto alla grande musica-o più antico-nel quale si creano accostamenti fra falso
e autentico in sede di restauro -e più ancora delle copie-fin troppo facili rifacimenti secondo gusti particolaristici- vi è un'organaria che nel secolo scorso ha lasciato opere imponenti di altissimo pregio; i Tamburini,i Mascioni,i Balbiani accanto ad altri minori,hanno allargato gli orizzonti e seguito la poetica della grande musica orchestrale,innovando suoni,individuando tecniche ,offrendo aggiornamenti logistici ed effetti di gran classe;su questi strumenti la musica sinfonica brilla e parla la lingua dei musicisti superiori come lo fu Vierne e come lo furono in Italia i Bossi,Mattey,Yon,Manari. Il parallelo è chiaro :grande suono per grandi discorsi,arditi virtuosismi per strumenti duttilissimi,melodie intense per assoli ricchi di sfumature, e via dicendo.Non c'è spazio per mezze misure : così erano,allora come sempre,i grandi musicisti,quelli che univano capacità spettacolari di performance a originali doti compositive ,possibili su strumenti adeguati;e probabilmente la generazione dei filologi che ha condotto dritti al museo del restauro o della copia e alla psicologia dell'interpretazione cosiddetta autentica -palese contraddizione in termini-ha fossilizzato un passato troppo spesso inconsistente,paralizzato la creatività e chiuso a un futuro dell'organo italiano perchè,privilegiando il "particulare",la piccola storia locale e le astenuate quanto indimostrabili minuzie digital-storico-interpretative,ha fatto dimenticare al pubblico le più entusiasmanti caratteristiche dell'organo "
Ringraziando ancora il M° Caporali per aver permesso a tutti voi di prendere visione delle note IMPORTANTISSIME del libretto ( che poi ovviamente prosegue con cura di particolari sulle opere incise e gli strumenti usati ) voglio anche riproporre qui uno scritto del M° Francesco Finotti, un poco datato , ma sicuramente anche questo ha contribuito a ridare vita alla musica organistica GRANDE ,resa con la dignità che gli spetta, e ridato possibilità alla maestria degli organari Italiani di dimostrare le loro doti e indubbie qualità ,imbrigliate in anni e anni di incomprensibili incatenature storico-filologiche che "parevano "voler far intendere
che per rendere autenticamente J.S.Bach ( e tutto il resto !?! ) era necessario uno strumento ridotto ai minimi termini, scomodo al suonarsi e senza aria sufficiente ad intonare adeguatamente una nota http://www.francescofinotti.it/assets/8 ... cienza.pdf
Le stesse osservazioni si possono trovare anche nel libro di J.Guillou " L'Organo, memoria e futuro "
ps. senza mai dimenticare il M°Nosetti, persona talmente amabile e generosa che chi ha avuto l'onore di essere considerato suo amico sente ancora dolorosamente vivo il vuoto lasciato dalla sua prematura scomparsa ,musicista che, appunto , ha contribuito fortissimamente alla " rinascita organistica Italiana."
Aldo Tenca
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Re: I migliori Organi d'Italia
Il M°Caporali esegue questa pregevole imp. sullo strumento di Cremona , dove nei cd viene eseguita la funambolica VI sinfonia ....(qui lo strumento non aveva ancora ricevuto la pulitura ed accordatura-intonazione ) https://youtu.be/UrmfZ1335iM
Aldo Tenca
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Re: I migliori Organi d'Italia
https://youtu.be/_QzhMJToatk Smontato ,pulito, accordato, re-intonato
Aldo Tenca
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Re: I migliori Organi d'Italia
http://www.faustocaporali.it/ ineressantissimo il saggio del 13 Dicembre 2011...
Aldo Tenca
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Re: I migliori Organi d'Italia
http://www.lapaginadellorgano.it/recensione.html# dal sito di Federico Borsari la recensione del cofanetto ( la seconda della pagina )
Aldo Tenca
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Re: I migliori Organi d'Italia
Leggere la recensione di Borsari a riguardo del cofanetto....è piacevole, assolutamente condivisa anche nella successione della graduatoria degli strumenti .....e spero uno sprono per il M° Caporali e il bravissimo Savio a proseguire il lavoro.
Aldo Tenca
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