La misura anecoica è la sola certa e ripetibile, non ve ne sono altre.
Allora, che la misura sia fatta così siamo d'accordo, ma di conseguenza siamo d'accordo che la metodologia è errata.
Ora, se la cassa è pensata appositamente per sfruttare il rinforzo del pavimento, viene fuori che si misura con precisione e ripetibilità un'altra cosa.
Insomma, come essere con una bella donna e centrare l'ombelico...
Ipotizziamo un diffusore da pavimento che in anecoica fa i 20Hz a -3dB
1) Ci troviamo con un diffusore progettatto coi piedi, perché non tenendo conto del "Room Gain" il risultato è loudness di almeno 6dB.
1bis) Tutti i preamp Hi-End sono escremento di vacca fumante, perché non hanno controlli atti a compensare un comportamento onnipresente e "ben conosciuto".
2) Un diffusore ben progettato dovrebbe avere una risposta complementare al Room Gain dell'ambiente medio, oppure specifico dell'ambiente nel caso di istallazione professionale.
3) Di questo non si parla manco per nulla, nelle prove delle riviste, durante le vendite nei negozi, nelle fiere. Dovè la professionalità? E l'autorevolezza?
Infine viene fuori che tutto il processo di istallazione di un impianto è pesantemente farlocco, nel senso che non c'è un solo obiettivo tecnico raggiungibile.
Si usa la parete di fondo come "equalizzatore" sulle basse, nel contempo si cerca un corretto rapporto diretto/riflesso sulle alte. Chiaramente senza definire quale sia, senza un minimo di misure.
Intanto il wall dip cambia in maniera random, poi vista la variabilità del diagramma di radiazione cambia lo spettro delle prime riflessioni/riverbero.
Il fatto che sia un tower rende impossibile ottimizzare il posizionamento il funzione delle diverse gamme di frequenza, passando dal modale al ray-tracing.
Dopodiché ci sono le risonanze ambientali, che giustamente non vengono trattate perché almeno raddoppiano il costo dell'impianto, ergo non se ne parla.
Poi c'è Rt 60, poi c'è l'indice di articolazione delle consonanti.
Ci sono cavi da 2000€, ma un tappeto apposito non esiste, il negoziante a malapena sa usare il fonometro, figurati certificare delle prestazioni post vendita.
Quindi ti porti a casa 100.000€ di impianto e non hai la benché minima idea delle prestazioni ottenibili, sei in mano al guru che ti spara interpretazioni da sommelier di tavernello.
Da questo deriva che il Sig Calabrese dice cose sensate oltre ogni ragionevole dubbio.