Leonida... hai ragione...!

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F.Calabrese
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da F.Calabrese » sabato 10 settembre 2016, 16:13

leonida ha scritto: Se le "mezze" verità venissero giudicate tali, non in quanto verità ma in quanto non perfettamente incanalate nel pensiero logico, resterebbero comunque verità, e quindi incontestabili.
Pertanto, se le misure e le affermazioni, in base a leggi fisiche acquisite e comprovate, dovessero apparire evidentemente contestabili nella loro essenza scientifica, , sarebbe estremamente semplice rilevarlo...
Provo a spiegare con un esempio.

Se ipotizziamo il caso di un diffusore la cui risposta sia lineare, ma collocato in un ambiente fortissimamente assorbente alle alte frequenze e fortissimamente riflettente alle basse... (la direttività del diffusore non conta, in questo esempio)

Accadrà che la risposta lineare correlerelà bene con la sensazione all'ascolto, nel caso in cui vengano riprodotti transienti brevi...

... ma alla prima nota tenuta (p.es. una tastiera o un organo...) le basse dilagheranno e copriranno tutto...!

Dunque UNA STESSA MISURA di risposta in frequenza potrà dar luogo a DUE DIVERSE SENSAZIONI ALL'ASCOLTO.

Tutto questo è assolutamente scientifico e perfettamente misurabile.


Ma Gefrusti frequenta altre spiagge !

Saluti
F.C.

bepi67
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da bepi67 » sabato 10 settembre 2016, 16:33

leonida ha scritto:
Tanto tuonò che piovve!
Ti ricordo che qui si discute di tecnica audio, non di scienza, caro Leonida, e la cosa è ben diversa.

Non penso che siano i fora i posti demandati a dibattere della scienza 'ufficiale'


Saluti
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

leonida
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da leonida » sabato 10 settembre 2016, 18:19

bepi67 ha scritto:
leonida ha scritto:
Tanto tuonò che piovve!
Ti ricordo che qui si discute di tecnica audio, non di scienza, caro Leonida, e la cosa è ben diversa.

Non penso che siano i fora i posti demandati a dibattere della scienza 'ufficiale'


Saluti
A questo punto bisognerebbe definire il concetto di tecnica e verificare, attraverso la pratica , quale metodologia porti al miglior risultato in materia di riproduzione musicale, la quale, come ogni opera destinata ad una fruizione sensoriale umana , risulterà tanto più valida in relazione alla più estesa condivisione e non certamente attraverso una valutazione strumentale.
Non misuri il gelato che gusti, non misuri la bellezza che osservi, , non valuti il coefficiente d'attrito della seta che accarezzi, non porti i profumi che annusi al laboratorio chimico, non vedo perché, per il quinto senso dell'udito dovresti analizzare strumentalmente i cantanti all'opera o i musicisti al .concerto.
Infatti nessuno si sogna di fare una cosa simile per avere certezza del suo piacere.
Avesse Glenn Gould saputo che era possibile strumentalmente, ottenere il suono che cercava dal suo cd 318, avrebbe risolto velocemente con i tecnici Steinway, ma non fu possibile, non capivano, avrebbe evitato un lungo tour de force risolto solo da Verne Edquist, un illuminato accordatore in grado di intuire ciò che desiderava ottenere, il suono del suo primo Chickering.
La capacità tecnica di Edquist, risulto' essere conditio sine qua non, ma prioritariamente, condi,ione fondamentale ed imprescindibile fu il sapere quale tipologia di sonorità doveva essere ottenuta.
Ergo, parafrasando un celebre detto latino, Rem tene, tecnicam tene, musica sequitur.
Se non tieni la Rem, se la tecnica non è quella appropriata, la musica non sequitur.

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Giuseppe Scardamaglia
Ultima modifica di leonida il domenica 11 settembre 2016, 8:21, modificato 1 volta in totale.

F.Calabrese
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da F.Calabrese » sabato 10 settembre 2016, 18:32

leonida ha scritto: A questo punto bisognerebbe definire il concetto di tecnica e verificare, attraverso la pratica , quale metodologia porti al miglior risultato in materia di riproduzione musicale, la quale, come ogni opera destinata ad una fruizione sensoriale umana , risulterà tanto più valida in relazione alla più estesa condivisione e non certamente attraverso una valutazione strumentale.
Non misuri il gelato che gusti, non misuri la bellezza che osservi, , non valuti il coefficiente d'attrito della seta che accarezzi, non porti i profumi che annusi al laboratorio chimico, non vedo perché, per il quinto senso dell'udito dovresti analizzare strumentalmente i cantanti all'opera o i musicisti al .concerto.
Infatti nessuno si sogna di fare una cosa simile per avere certezza del suo piacere.
Avesse Glenn Gould saputo che era possibile strumentalmente, ottenere il suono che cercava dal suo cd 318, avrebbe risolto velocemente con i tecnici Steinway, ma non fu possibile, non capivano, avrebbe evitato un lungo tour de force risolto solo da Verne Edquist, un illuminato accordatore in grado di intuire ciò che desiderava ottenere, il suono del suo primo Chickering.
La capacità tecnica di Edquist, risulto' essere conditio sine qua non, ma prioritariamente, condi,ione fondamentale ed imprescindibile fu il sapere quale tipologia di sonorità doveva essere ottenuta.
Ergo, parafrasando un celebre detto latino, Rem tene, tecnicam tene, musica sequitur.
Se non tieni la Rem, se la tecnica non è quella appropriata, la musica non sequitur...
Bellissimo post !!!

Però attenzione... che l'Alta Fedeltà è un hobby profondamente diverso dalla passione per la Musica...!

Un appassionato di Musica ascolta con immenso piacere le registrazioni mono di Rachmaninof che suona o dirige le sue composizioni... mentre un appassionato di Alta Fedeltà non può che provare tenerezza per quelle notine che sbucano fuori dal fruscio e subito finiscono fritte dalla distorsione...!

Non facciamo confusione. :mrgreen:

Saluti
F.C.

leonida
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da leonida » domenica 11 settembre 2016, 9:11

F.Calabrese ha scritto:
leonida ha scritto: A questo punto bisognerebbe definire il concetto di tecnica e verificare, attraverso la pratica , quale metodologia porti al miglior risultato in materia di riproduzione musicale, la quale, come ogni opera destinata ad una fruizione sensoriale umana , risulterà tanto più valida in relazione alla più estesa condivisione e non certamente attraverso una valutazione strumentale.
Non misuri il gelato che gusti, non misuri la bellezza che osservi, , non valuti il coefficiente d'attrito della seta che accarezzi, non porti i profumi che annusi al laboratorio chimico, non vedo perché, per il quinto senso dell'udito dovresti analizzare strumentalmente i cantanti all'opera o i musicisti al .concerto.
Infatti nessuno si sogna di fare una cosa simile per avere certezza del suo piacere.
Avesse Glenn Gould saputo che era possibile strumentalmente, ottenere il suono che cercava dal suo cd 318, avrebbe risolto velocemente con i tecnici Steinway, ma non fu possibile, non capivano, avrebbe evitato un lungo tour de force risolto solo da Verne Edquist, un illuminato accordatore in grado di intuire ciò che desiderava ottenere, il suono del suo primo Chickering.
La capacità tecnica di Edquist, risulto' essere conditio sine qua non, ma prioritariamente, condi,ione fondamentale ed imprescindibile fu il sapere quale tipologia di sonorità doveva essere ottenuta.
Ergo, parafrasando un celebre detto latino, Rem tene, tecnicam tene, musica sequitur.
Se non tieni la Rem, se la tecnica non è quella appropriata, la musica non sequitur...
Bellissimo post !!!

Però attenzione... che l'Alta Fedeltà è un hobby profondamente diverso dalla passione per la Musica...!

Un appassionato di Musica ascolta con immenso piacere le registrazioni mono di Rachmaninof che suona o dirige le sue composizioni... mentre un appassionato di Alta Fedeltà non può che provare tenerezza per quelle notine che sbucano fuori dal fruscio e subito finiscono fritte dalla distorsione...!

Non facciamo confusione. :mrgreen:

Saluti
F.C.

http://www.treccani.it/enciclopedia/tec ... Italiana)/

Quindi la Teknè, o la Tecnica, se finalizzata ad una riproduzione musicale orientata agli appassionati di alta fedeltà, dovrà essere necessariamente differente rispetto a quella che dovrà essere utilizzata per soddisfare gli appassionati di Musica.
Idem, una diversa Teknè o Tecnica, per soddisfare gli spettatori di un concerto.
Diversamente, dici, si farebbe confusione.
Uniquique suum.
Ora capisco perché un personaggio molto reputato in questo spazio, affermò che, allo stato attuale della tecnologia e dei materiali disponibili, un sistema destinato alla sonorizzazione di uno spazio per duemila persone rappresentasse il massimo della qualità musicale oggi ottenibile e che qualche compromesso cominciava ad affiorare per spazi e quantità di pubblico maggiori.

Molto, molto illuminante.

_______________________________________

Giuseppe Scardamaglia

Daniele Pucciarelli
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da Daniele Pucciarelli » domenica 11 settembre 2016, 11:00

leonida ha scritto:Daniele Pucciarelli ha scritto:

Innanzitutto ammiro la caparbietà di Gefrusti; però al momento non mi pare davvero abbia la autorevolezza assoluta cui tu alludi. Insomma, ce ne vuole per essere il "riferimento". E lo dico con grande rispetto.
La Scienza è UNA, e la si trova sui libri.
Scusa la risposta in apparenza provocatoria......ma è l'unica che ti so dare e che sinceramente sposo.

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Cosa mancherebbe a Gefrusti, come esperto in materia elettroacustica, per possedere un'autorevolezza assoluta?
Quando dici " ce ne vuole per essere il riferimento", in materia audio, cosa sarebbe necessario che possedesse rispetto alla conoscenza ed alla capacità di misurazione che già possiede?
Se, in base a quanto sta scritto sui libri di scienza elettroacustica, non è possibile contestare scientificamente alcunché a Gefrusti, se si attiene pedissequamente alle leggi comprovate del libro di testo, perché non dovrei considerarlo un'autorità assoluta in materia audio e perché dovrei ipotizzare l'esistenza di uno scienziato ancora più scienziato?
Quale extra conoscenza aggiungerà lo scienziato più scienziato alle conoscenze di Gefrusti, una volta che entrambi attingono e si attengono allo stesso libro di testo?

Tu dici che la Scienza è una, e la si trova sui libri, ma perché, allora, invece che accapigliarsi sui forum, gli uomini di scienza di questo settore, non vanno a leggersi i libri dove c'è scritta la verità?
Facendolo, non acquisirebbero la verità con il minimo dello sforzo?
Affermando in tal modo, tutti la stessa cosa, non eviterebbero in tal modo di darsi del somaro l'un contro l'altro.
Che spettacolo miserando, uomini di scienza, ciascuno con la propria interpretazione della stessa, che si insultano a vicenda affermando, ciascun di loro, la giustezza della propria interpretazione, e l'essere, essa stessa, l'unica via per la liberazione della musica dai ceppi che la costringono e la soffocano!

https://www.youtube.com/watch?v=esO_f1povLM

Se una scienza esiste, non sarà tale per essere applicata pedissequamente in ogni caso e condizione, producendo in tal modo, gli stessi scientifici risultati?
Se si, perché allora i nostri uomini di scienza acustica non consultano, tutti il libero di testo dove è scritta la verità, e la applicano in ogni caso e condizione, ottenendo in tal modo, costantemente ed in modo ripetibile, lo stesso identico risultato?
Perché non lo fanno ed invece si accapigliano, affermando, ciascuno di essi, di esserne il depositario?

Dovrà esserci sicuramente qualche elemento che sfugge, perché tutto sembrerebbe così semplice, ma a quanto appare, sembra proprio non esserlo!

Mi viene in mente un parallelo con le leggi dello stato.
Che differenza c'è secondo te fra legge e scienza?
Che differenza c'è fra la legge di Ohm, ad esempio, ed una legge dello stato?
Non sono entrambe leggi?
Come mai le leggi della scienza devono essere applicate tout court senza alcuna interpretazione, ,mentre le leggi dello stato al contrario, sono sottoposte all'interpretazione del giudice, il quale, soggettivamente deciderà, secondo il caso specifico, se utilizzare l'interpretazione autentica assumendo soggettivamente se il legislatore tam dixit quam voluit, o estensiva, plus dixit quam voluit, o restrittiva, minus dixit quam voluit?

_________________________

Giuseppe Scardamaglia
Cosa manca a Gefrusti? Come a qualsiasi altro "appassionato evoluto"? Manca una stesura argomentata dei suoi "studi & risultati", una successiva analisi da parte dei ricercatori e professionisti dei vari settori, ed infine una accettazione ed un posizionamento del tutto all'interno della Scienza ad oggi riconosciuta come tale.
Nessuna critica a Gefrusti, anzi. Però andiamoci piano.

Perchè gli "uomini di scienza" litigano sui Forum?
1) Chi l'ha detto che sono uomini di Scienza?
2) SE lo fossero, è possibile che abbiano anche interessi economici specifici per tirare furbamente la coperta dove loro preferiscono? (p.es., se io produco integratori alimentari, è possibile che ne esalti le loro possibilità oltre il dovuto.....magari raccontando SOLO una parte della verità. In tal modo NON dico il falso, ma semplicemente sposto l'attenzione dove mi pare creando delle "mezze verità ad-hoc" ;) )
3) Ma siamo sicuri che la maggior parte degli "uomini di Scienza" parlano dei loro massimi pensieri sui Forum o sui Social? Mah, io ho qualche dubbio.

Differenza tra legge di Stato e Scienza?
Scherzi vero?
Legge di Stato, è emanata da un ordinamento politico e giuridico, dipendente dallo Stato, più o meno democratico, più o meno voluto dai cittadini che rappresenta. Non è detto che sia "inequivocabile", poichè dipende dalle forze politiche in gioco.
Scienza.....beh, la devi dimostrare, ed una volta dimostrata mostra una gran parte di se assolutamente inequivocabile. Non è democratica perchè la puoi mettere in discussione SOLO se dimostri il contrario. Che piaccia o no, ai cittadini, agli appassionati; da chiunque deve essere accettata fino a prova contraria.
1+1 fa 2.
Se si dimostra che fa 3, ben venga, altrimenti non ci sono spazi di discussione.
La discussione, però, nasce poichè la Scienza è sempre in "evoluzione", nel senso che gli aspetti sono così tanti che non sono certo stati studiati ed interpretati tutti. Però, questo spazio grigio non lo si può "inventare"! Lo si deve dimostrare.

Interpretazione. Beh, nelle leggi esiste perchè per loro natura possono essere messe in discussione da tutti: basta averne adeguata forza politica. Nella Scienza è pure possibile, ma in misura molto minore e dovuta soprattutto al fatto che ognuno pone l'attenzione ove vuole, ove preferisce, ove gli conviene. Ma si torna al punto di partenza: spesso quelli che la interpretano in maniera un pò forzata, non sono solo uomini di Scienza, sono soprattutto venditori.
Daniele Pucciarelli - autocostruttore diffusori RD

F.Calabrese
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da F.Calabrese » domenica 11 settembre 2016, 11:34

leonida ha scritto: Quindi la Teknè, o la Tecnica, se finalizzata ad una riproduzione musicale orientata agli appassionati di alta fedeltà, dovrà essere necessariamente differente rispetto a quella che dovrà essere utilizzata per soddisfare gli appassionati di Musica.
Idem, una diversa Teknè o Tecnica, per soddisfare gli spettatori di un concerto.
Diversamente, dici, si farebbe confusione.
Uniquique suum.
Sei riuscito a fare confusione... :lol: :D ;)

L'impianto adatto alla semplice fruizione di Musica NON esiste, nel senso che vanno bene le cuffiette dei cellulari, gli altoparlantini ai lati degli schermi dei PC, quelli dei televisori ultrapiatti (orrore !) ed infine anche quei bei compatti Jap di una volta... che non mancano mai... in nessuna abitazione.

L'ascolto Hi-Fi è ovviamente altra cosa: può essere quello di una coppia di Rogers LS 3/5a pilotate da uno Scott a valvole o da un Quad II, come può essere quello di due Klipschorn o un sistema Avantgarde Trio con Basshorn. Ma stiamo comunque parlando di oggetti completamente diversi da quelli citati nel paragrafo che precede.

Infine una cosa importante: qui nessuno pensa che un impianto da piazza sia "il massimo" in termini di riproduzione sonora !!!

L'equivoco, se mai ve ne è stato uno, sta nel fatto che qui scrivono molti autocostruttori, che guardano a quegli oggetti come possibile fonte di ispirazione o di scopiazzamento. Ma quelli che sono passati alla pratica sanno bene che un medio-basso da concerto o da discoteca suona da far orrore, in casa. (Salvo rarissime eccezioni.)

Tutto qui.

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da F.Calabrese » domenica 11 settembre 2016, 11:45

Daniele Pucciarelli ha scritto: Cosa manca a Gefrusti? Come a qualsiasi altro "appassionato evoluto"? Manca una stesura argomentata dei suoi "studi & risultati", una successiva analisi da parte dei ricercatori e professionisti dei vari settori, ed infine una accettazione ed un posizionamento del tutto all'interno della Scienza ad oggi riconosciuta come tale.
Nessuna critica a Gefrusti, anzi. Però andiamoci piano...
La maggiore mancanza da parte di Gefrusti non è quella di cui tu parli: c'è di peggio.

Un VERO scienziato DEVE avere un background culturale vasto ed un'ampia base di pubblicazioni di riferimento, oltre le quali poi lui si avventure.

Gefrusti, diversamente, parte da semplici corbellerie pubblicate da una stampa di settore che è quanto di più ascientifico si possa immaginare.

Da queste corbellerie lui tira fuori a casaccio idee di verifiche che non stanno nè in cielo né in terra, come quella di ipotizzare che il solo parametro che determini la differenza tra il suono di diversi DAC sia la risposta in frequenza del loro stadio di uscita, o dei filtri interni. Una stupidaggine colossale: però lui ci crede e tende a comunicare questa sua "certezza" ai lettori più ingenui.

Il modo scientifico di procedere ad un confronto tra DAC lo vedete qui: viewtopic.php?f=5&t=5907&start=0 Notate la differenza e, soprattutto... notate quanto siano concretamente differenti i risultati delle misure dei diversi DAC...!!!

Segue
F.C.

F.Calabrese
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da F.Calabrese » domenica 11 settembre 2016, 11:47

Daniele Pucciarelli ha scritto: Perchè gli "uomini di scienza" litigano sui Forum?
1) Chi l'ha detto che sono uomini di Scienza?
2) SE lo fossero, è possibile che abbiano anche interessi economici specifici per tirare furbamente la coperta dove loro preferiscono? (p.es., se io produco integratori alimentari, è possibile che ne esalti le loro possibilità oltre il dovuto.....magari raccontando SOLO una parte della verità. In tal modo NON dico il falso, ma semplicemente sposto l'attenzione dove mi pare creando delle "mezze verità ad-hoc" ;) )
3) Ma siamo sicuri che la maggior parte degli "uomini di Scienza" parlano dei loro massimi pensieri sui Forum o sui Social? Mah, io ho qualche dubbio...
Qui hai assolutamente ragione...

Ma anche in ogni altro settore dello scibile tecnico vale la stessa regola: si parla di quello che aiuta a far vendere...

(le ricerche più avanzate sono sempre segretissime)

Cito ad esempio il mio caso: io discuto delle trombe di prima e seconda generazione, ma mi guardo bene dal pubblicare qualcosa su quelle di terza e quarta generazione...

Saluti
F.C.

ciclochitarrista
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da ciclochitarrista » domenica 11 settembre 2016, 11:52

A questo punto bisognerebbe definire il concetto di tecnica e verificare, attraverso la pratica , quale metodologia porti al miglior risultato in materia di riproduzione musicale, la quale, come ogni opera destinata ad una fruizione sensoriale umana , risulterà tanto più valida in relazione alla più estesa condivisione e non certamente attraverso una valutazione strumentale.
Non misuri il gelato che gusti, non misuri la bellezza che osservi, , non valuti il coefficiente d'attrito della seta che accarezzi, non porti i profumi che annusi al laboratorio chimico, non vedo perché, per il quinto senso dell'udito dovresti analizzare strumentalmente i cantanti all'opera o i musicisti al .concerto.
Infatti nessuno si sogna di fare una cosa simile per avere certezza del suo piacere.
Avesse Glenn Gould saputo che era possibile strumentalmente, ottenere il suono che cercava dal suo cd 318, avrebbe risolto velocemente con i tecnici Steinway, ma non fu possibile, non capivano, avrebbe evitato un lungo tour de force risolto solo da Verne Edquist, un illuminato accordatore in grado di intuire ciò che desiderava ottenere, il suono del suo primo Chickering.
La capacità tecnica di Edquist, risulto' essere conditio sine qua non, ma prioritariamente, condi,ione fondamentale ed imprescindibile fu il sapere quale tipologia di sonorità doveva essere ottenuta.
Ergo, parafrasando un celebre detto latino, Rem tene, tecnicam tene, musica sequitur.
Se non tieni la Rem, se la tecnica non è quella appropriata, la musica non sequitur.
Ragazzi, che manica di fesserie!!!
Non sarai amico intimo di quello dei linearray.... sai teorie improbabili, dimostrazioni raffazzonate, logica farlocca...
La risposta ai tuoi quesiti è nella statistica, mi pare piuttosto incredibile che non ci sei ancora arrivato.
Ci si può misurare il gelato, la bellezza, la seta, basta avere soldi e cavie, chiedi al Bembo Moroni che ti aiuterà con una colletta sul suo forum.
Non è che i tecnici di ripresa non sapessero fare il loro lavoro, Gould chiedeva loro cose che non potevano fare, infatti il problema è stato risolto in tutt'altro modo. Da un "tecnico" dell'accordatura.
Il problema non erano i tecnici di registrazione, ma Gould che non sapeva di cosa stesse parlando.
La tua è incapacità logica, oppure (se devi mettere insieme il pranzo con la cena) disonestà intellettuale.

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