Ascoltare impianti alle fiere HiFi

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F.Calabrese
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Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da F.Calabrese » sabato 25 febbraio 2017, 0:03

Marco Lincetto scrive:
Sì, perchè c’è un tema di carattere generale che mi ronza per la testa da tempo e che mi piace sviscerare oggi in questa sede.
Parliamo della frequentazione da parte degli appassionati delle cosiddette fiere di Settore Audiofilo-Musicale ed alle aspettative connesse a tali partecipazioni.
Anche se contro voglia non posso non notare una ormai consolidata liturgia, espressa tipicamente da molti anni soprattutto sul web, nei ben noti forum specialistici. Liturgia che sia apre con l’Attesa e le ipotesi su chi ci sarà, su cosa si vedrà, su cosa si sentirà. Segue poi la Cronaca della visita. Infine, inevitabili, le Critiche a pioggia. Ora, io, di osservazioni (critiche?) all’essenza ed alla modalità di attuazione di queste manifestazioni (tutte quante anche le più celebrate che si svolgono all’estero, da Monaco a Las Vegas) ne avrei molte da fare. Ma nessuna della natura di quelle che normalmente capita di leggere.
L’appassionato per qualche strano ed imperscrutabile motivo, pare che nella saletta di una fiera si aspetti, direi quasi pretenda, di ritrovare la perfezione dell’ascolto domestico, o in ogni caso di un “corretto ascolto stereo hi-fi”… Senza tuttavia lui per primo rispettare le più elementari, ma obbligatorie, regole dell’ascolto in stereofonia…
E’ veramente diffuso l’atteggiamento di criticare l’allestitore di turno per non aver degnamente posizionato l’impianto con conseguente pessima resa del tutto… (e questi sono i critici più attenti, lasciamo perdere quelli che pretenderebbero di capire e quindi offrire un augusto parere su un singolo componente di una catena per lo più sconosciuta a priori nella sua globalità…).
Ecco allora che, da antipaticissimo “grillo parlante”, mi tocca cercare di riportare sul trono che gli spetta il buon senso disatteso.
Ma vi ricordate, volete prendere atto, che l’ascolto di un impianto stereofonico è faccenda riservata ad una e una sola persona per volta? Chiunque si ponga anche solo minimamente spostato dal famoso vertice di triangolo in cui è stato focalizzato il suono non può in alcun modo avere la corretta percezione delle potenzialità dell’impianto in questione. MA SOPRATTUTTO non può neppure per sbaglio avere la benchè minima idea di due parametri fondamentali ovvero la resa timbrica e la ricostruzione dell’immagine sonora. Ebbene, guarda caso la critica più diffusa, pressochè costante e generalizzata sul suono degli impianti nelle varie fiere è proprio sulla presunta e dichiarata incapacità di ricostruire una plausibile immagine sonora… MA BENEDETTI AMICI MIEI…!
Nel corso dell’ultima edizione del Milano High-Fidelity dello scorso ottobre al Hotel Melia, ho gestito insieme all’amico Giuliano Bastianello una saletta in cui avevamo installato due coppie di monitor nearfield autoamplificati della Neumann. Ebbene, ad un certo punto, stizzito da osservazioni che veramente mi stavano facendo arrabbiare, ho bloccato tutto ed ho posizionato la coppia di Neumann KH120 esattamente nel modo per cui sono state pensate di suonare e piazzando un’unica sedia nel punto di fuoco, facendo poi alternare gli ospiti presenti nell’unico posto in cui si poteva sentire correttamente quel sistema. Ovviamente il risultato di stupore e soddisfazione da parte di tutti i convenuti è stato eclatante.
Mi permetto quindi di concludere con due osservazioni tanto banali quanto necessarie.
Innanzitutto, quando andate ad una fiera lo scopo dovrebbe essere in primis quello di toccare con mano apparecchi che ormai normalmente si possono vedere solo in fotografia, complice l’ormai endemica crisi dei negozi tradizionali. Poi magari farsi anche un’idea molto generale del suono, avendo però la pazienza di aspettare il momento buono per potersi sedere nell’unica sedia che necessariamente può offrire l’ascolto corretto (e vi garantisco che questa sedia c’è in ogni sala, perchè chi mette a punto l’impianto non può non avere identificato il fuoco con precisione in un punto preciso, pur rendendo disponibile un numero di sedie ben superiore, la classica piccola platea, per inevitabbili esigenze di doverosa e dovuta… ospitalità).
Poi, magari, l’impianto continuerà a non piacervi, ma almeno con cognizione di causa.
Da ultimo, una prece, accorata: fate un favore al mondo e se un impianto per qualche motivo non vi piace, non dite che questo è colpa del DAC, piuttosto che del pre o peggio dei diffusori… Non potete sapere di chi è colpa, anche perchè la colpa sarà sempre e solo dell’impianto nella sua globalità, ovvero di quella determinata combinazione di apparecchi inserita in quel determinato ambiente, che magari in un ambiente differente potrebbe piacervi di più… (ho detto “piacervi”, non migliore o peggiore…)
Quello che ho scritto qui, rileggendo, mi appare come un cumulo di banalità scontate… ma forse, come dicevano i latini: “Repetita Juvant”…
caro Marco...

Ci spieghi come mai a casa mia si può ascoltare lo stesso suono in almeno tre quarti di un salone di 250 metri cubi...???

Non è che -per caso- gli impianti delle mostre sono un po' ciofeche...??? :lol: ------ :lol: ------ :lol: ------- :lol: ------ :lol: ------ :lol:

A volte sei proprio divertente. :D

Salutoni
F.C.

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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da doc elektro » sabato 25 febbraio 2017, 6:26

Molto tempo fa alla rassegna commerciale di un paesino vicino dove abito tra i tanti stand c'era quello di una nota ditta di seghe a motore,messo su da una ferramenta di due paesi più in là.

http://www.jonsered.com/it/

Tra le tante cose si potevano fare prove di taglio e c'erano le macchine accese con cui si potevano provare a tagliare dei pezzi.

Un mio collega di lavoro ha provato,si ....il tutto andava molto bene,poi ne abbiamo discusso. A una prova in pubblico tutto sarà comunque messo in condizioni di andare bene. E in effetti era così. il legno era betulla le catene erano perfette e il motori a punto di carburazione.

Se una cosa a una rassegna dimostrativa NON VA è da scartare in partenza!
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

leonida
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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da leonida » sabato 25 febbraio 2017, 7:51

F.Calabrese ha scritto:Marco Lincetto scrive:
Sì, perchè c’è un tema di carattere generale che mi ronza per la testa da tempo e che mi piace sviscerare oggi in questa sede.
Parliamo della frequentazione da parte degli appassionati delle cosiddette fiere di Settore Audiofilo-Musicale ed alle aspettative connesse a tali partecipazioni.
Anche se contro voglia non posso non notare una ormai consolidata liturgia, espressa tipicamente da molti anni soprattutto sul web, nei ben noti forum specialistici. Liturgia che sia apre con l’Attesa e le ipotesi su chi ci sarà, su cosa si vedrà, su cosa si sentirà. Segue poi la Cronaca della visita. Infine, inevitabili, le Critiche a pioggia. Ora, io, di osservazioni (critiche?) all’essenza ed alla modalità di attuazione di queste manifestazioni (tutte quante anche le più celebrate che si svolgono all’estero, da Monaco a Las Vegas) ne avrei molte da fare. Ma nessuna della natura di quelle che normalmente capita di leggere.
L’appassionato per qualche strano ed imperscrutabile motivo, pare che nella saletta di una fiera si aspetti, direi quasi pretenda, di ritrovare la perfezione dell’ascolto domestico, o in ogni caso di un “corretto ascolto stereo hi-fi”… Senza tuttavia lui per primo rispettare le più elementari, ma obbligatorie, regole dell’ascolto in stereofonia…
E’ veramente diffuso l’atteggiamento di criticare l’allestitore di turno per non aver degnamente posizionato l’impianto con conseguente pessima resa del tutto… (e questi sono i critici più attenti, lasciamo perdere quelli che pretenderebbero di capire e quindi offrire un augusto parere su un singolo componente di una catena per lo più sconosciuta a priori nella sua globalità…).
Ecco allora che, da antipaticissimo “grillo parlante”, mi tocca cercare di riportare sul trono che gli spetta il buon senso disatteso.
Ma vi ricordate, volete prendere atto, che l’ascolto di un impianto stereofonico è faccenda riservata ad una e una sola persona per volta? Chiunque si ponga anche solo minimamente spostato dal famoso vertice di triangolo in cui è stato focalizzato il suono non può in alcun modo avere la corretta percezione delle potenzialità dell’impianto in questione. MA SOPRATTUTTO non può neppure per sbaglio avere la benchè minima idea di due parametri fondamentali ovvero la resa timbrica e la ricostruzione dell’immagine sonora. Ebbene, guarda caso la critica più diffusa, pressochè costante e generalizzata sul suono degli impianti nelle varie fiere è proprio sulla presunta e dichiarata incapacità di ricostruire una plausibile immagine sonora… MA BENEDETTI AMICI MIEI…!
Nel corso dell’ultima edizione del Milano High-Fidelity dello scorso ottobre al Hotel Melia, ho gestito insieme all’amico Giuliano Bastianello una saletta in cui avevamo installato due coppie di monitor nearfield autoamplificati della Neumann. Ebbene, ad un certo punto, stizzito da osservazioni che veramente mi stavano facendo arrabbiare, ho bloccato tutto ed ho posizionato la coppia di Neumann KH120 esattamente nel modo per cui sono state pensate di suonare e piazzando un’unica sedia nel punto di fuoco, facendo poi alternare gli ospiti presenti nell’unico posto in cui si poteva sentire correttamente quel sistema. Ovviamente il risultato di stupore e soddisfazione da parte di tutti i convenuti è stato eclatante.
Mi permetto quindi di concludere con due osservazioni tanto banali quanto necessarie.
Innanzitutto, quando andate ad una fiera lo scopo dovrebbe essere in primis quello di toccare con mano apparecchi che ormai normalmente si possono vedere solo in fotografia, complice l’ormai endemica crisi dei negozi tradizionali. Poi magari farsi anche un’idea molto generale del suono, avendo però la pazienza di aspettare il momento buono per potersi sedere nell’unica sedia che necessariamente può offrire l’ascolto corretto (e vi garantisco che questa sedia c’è in ogni sala, perchè chi mette a punto l’impianto non può non avere identificato il fuoco con precisione in un punto preciso, pur rendendo disponibile un numero di sedie ben superiore, la classica piccola platea, per inevitabbili esigenze di doverosa e dovuta… ospitalità).
Poi, magari, l’impianto continuerà a non piacervi, ma almeno con cognizione di causa.
Da ultimo, una prece, accorata: fate un favore al mondo e se un impianto per qualche motivo non vi piace, non dite che questo è colpa del DAC, piuttosto che del pre o peggio dei diffusori… Non potete sapere di chi è colpa, anche perchè la colpa sarà sempre e solo dell’impianto nella sua globalità, ovvero di quella determinata combinazione di apparecchi inserita in quel determinato ambiente, che magari in un ambiente differente potrebbe piacervi di più… (ho detto “piacervi”, non migliore o peggiore…)
Quello che ho scritto qui, rileggendo, mi appare come un cumulo di banalità scontate… ma forse, come dicevano i latini: “Repetita Juvant”…
caro Marco...

Ci spieghi come mai a casa mia si può ascoltare lo stesso suono in almeno tre quarti di un salone di 250 metri cubi...???

Non è che -per caso- gli impianti delle mostre sono un po' ciofeche...??? :lol: ------ :lol: ------ :lol: ------- :lol: ------ :lol: ------ :lol:

A volte sei proprio divertente. :D

Salutoni
F.C.
ed allora perché non replicare pubblicamente in una fiera quello che sei riuscito ad ottenere a casa tua?

Poi potresti esprimere in questo modo, decisamente più credibile:

Ci spieghi come mai io sono invece riuscito, col mio sistema e le mie capacità, a far ascoltare lo stesso suono al pubblico presente, in almeno tre quarti della mia sala dimostrativa???

Non è che -per caso- gli impianti degli altri erano un po' ciofeche ed incompetenti i loro installatori ??? :lol: ------ :lol: ------ :lol: ------- :lol: ------ :lol: ------ :lol:


http://www.sapere.it/enciclopedia/hic+R ... salta.html

leonida
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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da leonida » sabato 25 febbraio 2017, 8:22

doc elektro ha scritto:

Se una cosa a una rassegna dimostrativa NON VA è da scartare in partenza!
Assodato che a livello nazionale ed internazionale gli impianti in dimostrazione nelle varie fiere abitualmente non vanno, in una situazione così favorevole, se riuscissi a convincere Fabrizio a dimostrare le sue realizzazioni che invece vanno, in una rassegna dimostrativa, alla luce del tuo assunto, in un sol colpo potrebbe farli fuori tutti e chiudere così, trionfalmente, la sua battaglia contro le mafie, gli incompetenti, i conini, gli impianti asfittici, i diffusori tower, etc…
Prova a convincerlo… meno scritti, più fatti, è più incisivo e producente.
Quando tutti i tecnici scrivono e tutti dicono di avere ragione, ma nessuno però scende in campo a dimostrare, firmandolo, il risultato prodotto dalla sua cultura, non credi che l'occasione di divorare in un solo boccone tutti i millantatori sia veramente ghiotta?

Dal tuo esempio….

Un mio collega di lavoro ha provato,si ....il tutto andava molto bene,poi ne abbiamo discusso. A una prova in pubblico tutto sarà comunque messo in condizioni di andare bene. E in effetti era così. il legno era betulla le catene erano perfette e il motori a punto di carburazione.


mi sembra che anche tu sia d'accordo.

F.Calabrese
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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da F.Calabrese » sabato 25 febbraio 2017, 9:22

Caro Leonida... ci sono almeno tre buonissimi motivi per NON partecipare ad alcuna fiera.

1)- Nei miei più recenti impianti io impiego un tipo di caricamento ed una collocazione dei Sub che non mi risultano impiegati da alcun altro. Esponendoli alla vista di decine di autocostruttori non farei altro che incoraggiare gli scopiazzatori.

2)- Le mostre costano e portano ad un numero di contatti che può valere la pena per chi vende impianti di basso costo, vale a dire oggetti che si vendono a centinaia di unità. Anche chi espone impianti "top" lo fa comunque nella prospettiva di vendere i modelli meno costosi (vedi Focal, Sonus Faber, Opera...). Per impianti come i miei ci sono altre forme di contatti sicuramente più efficaci, in rapporto al costo.

3)- Sai bene -come tutti- che io sono inviso ad un numero di pezzentoni da quattro soldi, che non mancherebbero l'occasione per sparlare in giro dei miei diffusori ANCHE SE QUESTI FOSSERO LA MIGLIOR COSA CHE ABBIANO MAI ASCOLTATO. D'altra parte, se questa feccia avesse un minimo di onestà intellettuale, sarebbero già bastati gli Impianti Provocazione ed il FullHorn "per Aleandro" per convincerla a scrivere mirabilia... (li hanno ascoltati quasi in cento, complessivamente).

In sintesi: chi è interessato ai miei impianti sa come contattarmi (p.es. tramite i MP di questo Forum). Gli altri si autopuniscano acquistando ciofegoni asfittici: contenti loro... contenti tutti...!!!

Saluti
F.C.

elettro
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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da elettro » sabato 25 febbraio 2017, 14:28

1)- Nei miei più recenti impianti io impiego un tipo di caricamento ed una collocazione dei Sub che non mi risultano impiegati da alcun altro. Esponendoli alla vista di decine di autocostruttori non farei altro che incoraggiare gli scopiazzatori.
Siamo già costernati dalla produzione Asiatica a copia dei nostri prodotti, ora ci manca solo questa, ovvero lo "scopiazzamento" della proprietà intellettuale.

Delle "masse di appassionati" delle fiere io la penso come Fabrizio...

Meglio una selezione della clientela, ovvero interessata e in grado di capire o comprendere...

leonida
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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da leonida » sabato 25 febbraio 2017, 15:45

F.Calabrese ha scritto:Caro Leonida... ci sono almeno tre buonissimi motivi per NON partecipare ad alcuna fiera.

1)- Nei miei più recenti impianti io impiego un tipo di caricamento ed una collocazione dei Sub che non mi risultano impiegati da alcun altro. Esponendoli alla vista di decine di autocostruttori non farei altro che incoraggiare gli scopiazzatori.

2)- Le mostre costano e portano ad un numero di contatti che può valere la pena per chi vende impianti di basso costo, vale a dire oggetti che si vendono a centinaia di unità. Anche chi espone impianti "top" lo fa comunque nella prospettiva di vendere i modelli meno costosi (vedi Focal, Sonus Faber, Opera...). Per impianti come i miei ci sono altre forme di contatti sicuramente più efficaci, in rapporto al costo.

3)- Sai bene -come tutti- che io sono inviso ad un numero di pezzentoni da quattro soldi, che non mancherebbero l'occasione per sparlare in giro dei miei diffusori ANCHE SE QUESTI FOSSERO LA MIGLIOR COSA CHE ABBIANO MAI ASCOLTATO. D'altra parte, se questa feccia avesse un minimo di onestà intellettuale, sarebbero già bastati gli Impianti Provocazione ed il FullHorn "per Aleandro" per convincerla a scrivere mirabilia... (li hanno ascoltati quasi in cento, complessivamente).

In sintesi: chi è interessato ai miei impianti sa come contattarmi (p.es. tramite i MP di questo Forum). Gli altri si autopuniscano acquistando ciofegoni asfittici: contenti loro... contenti tutti...!!!

Saluti
F.C.
Argomentazioni pretestuose che tentano di nascondere la piena consapevolezza di non poter avere il controllo del risultato finale.
Le probabilità di un disastro sonoro sarebbero elevatissime e le conseguenze, considerata la sterminata quantità di proclami autoreferenziali, molto molto più gravi nel tuo caso specifico,
Pochi e fidati avventori, rischio ridotto al minimo.

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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da l_pisani_54 » sabato 25 febbraio 2017, 18:30

Temo che i problemi di ascolto nelle fiere del'aifai non siano banalmente dovuti al non corretto posizionamento degli ascoltatori rispetto ai diffusori.
Negli anni scorsi ho ascoltato molte sale e salette ed i problemi mi sono sembrati ben altri.
Certo, sedere sulla sedia "giusta" (o sulle, perché se la sala è grande ed i diffusori distanti, l'area acusticamente accettabile non è così ristretta), migliora le cose, ma l'insoddisfazione che ho notato in molti casi, mi sembrava dipendesse piuttosto dall'inadeguatezza dell'impianto.
Sicuramente non dipendeva dal DAC o comunque dalla sorgente, che può aggiungere o togliere qualche sfumatura, ma piuttosto dall'insufficienza dell'amplificazione o dall'inadeguatezza dei conini usati in molti casi, a riprodurre un programma musicale con la giusta dinamica.
Ho ascoltato più volte gli impianti di Calabrese ed ho sempre piacevolmente notato che, anche spostandosi di diversi metri, la situazione non cambiava in maniera sensibile.
Devo dire che la sala è parecchio grande e lunga e, normalmente, i diffusori si ascoltavano a diversi metri di distanza, e, dati le pressioni in ballo, non veniva la voglia di andare a sentire le trombe a mezzo metro.
Non so come andrebbe in un ambiente più piccolo, su questo Calabrese, che ne ha venduti diversi, forse può essere più preciso.
Leonardo

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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da F.Calabrese » sabato 25 febbraio 2017, 20:56

leonida ha scritto:Argomentazioni pretestuose che tentano di nascondere la piena consapevolezza di non poter avere il controllo del risultato finale.
Le probabilità di un disastro sonoro sarebbero elevatissime e le conseguenze, considerata la sterminata quantità di proclami autoreferenziali, molto molto più gravi nel tuo caso specifico,
Pochi e fidati avventori, rischio ridotto al minimo.
Il pieno controllo del risultato finale io lo ho dalla metà degli anni '80, quando per il solo progetto di uno Studio (monitor compresi) mi pagavano quanto oggi chiedo per un intero FullHorn. Conservo ancora i tracciati B&K delle spettacolari risposte in frequenza dei monitor...in ambiente.

Se non lo avessi non potrei mai permettermi di progettare impianti sempre diversi e sempre performanti... ma mi limiterei a scopiazzare in giro ed a riproporre sempre la stessa brodaglia...!

Quello contro cui non posso combattere è la stupidità e l'autolesionismo.

Se leggi su altri forum -caro Leonida- troverai che ci sono forumer che si lamentano per il costo eccessivo dei Fullhorn, come i Living Voice... Tra di loro c'è un pezzente che a casa mia piangeva di commozione nell'ascoltare l'organo che dilagava possente e limpidissimo... ma adesso fa il marchettaro per un noto spacciatore di patacche... e quindi si guarda bene dallo scrivere che esiste l'equivalente (o meglio) dei Living Voice ad un nono del prezzo...

Ed io dovrei scomodarmi per "convincere" personaggi che fanno danno solo a sé stessi... limitando i loro orizzonti alle sole scelte mal performanti e di prezzo assurdo...?

Credimi... Leonida... Io alle mostre ci andrò con un impiantino-ino-ino... che straccerà comunque tutto quello che gli potrete mettere contro... ma non ho nessuna fretta, perché ora ho diversi impianti in ordine e dei clienti divertiti e soddisfatti. Non potrei volere di meglio.

Saluti
F.C.

Michele
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Re: Ascoltare impianti alle fiere HiFi

Messaggio da Michele » sabato 25 febbraio 2017, 21:17

Discussione interessante con diversi partecipanti anche fuori dal nostro forum, questi i commenti più intelligenti trovati:
http://isubumani.blogspot.it/2017/02/li ... ruale.html
http://isubumani.blogspot.it/2017/02/as ... ndolo.html

Faccio io alcune considerazioni:

Alle mostre gli impianti suonano meglio che nella maggior parte degli appartamenti, quindi come test per avere idea del suono di una catena vanno benissimo, o c'è qualcuno disposto a dire che le camere medie degli appartamenti italiani sono migliori di quelle degli alberghi?

La posizione unica per l'ascolto è una cosa da onanisti, anche dentro gli studi di registrazione serve la possibilità di stare in più persone dietro i monitor.

Ma poi chi ha detto che alle mostre il problema è l'immagine o simili amenità? Forse, come giustamente osservava Pisani, c'è un problema con le potenze erogate/rette e la dinamica in generale?

Dei costi meglio non parlare....

Saluti
Michele

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