F.Calabrese ha scritto:...
Ora mi domanderete perché non si utilizza la ponderazione "A" anche per i valori di Picco... Beh... La risposta è semplicissima: nei picchi conta l'energia, vale a dire il prodotto della potenza dell'ampli per la sensibilità dei diffusori... Ed in questo caso qualsiasi ponderazione falserebbe il risultato...
malamente citata così...
Mario Bon ha scritto:Girando in rete mi sono imbattuto in questa frase:
"nei picchi conta l'energia, vale a dire il prodotto della potenza dell'ampli per la sensibilità dei diffusori... ".
Quella non è l'energia: quella è un delirio
Come potete vedere io ho impiegato il termine "energia" (con la "e" minuscola) non certo in una equazione, ma solo per spiegare il fatto che i livelli di Picco Lineare dipendono egualmente dalla potenza (di picco) dell'ampli e dal rendimento di conversione dei diffusori, cui va sottratta una certa attenuazione per tener conto della distanza di misura.
E' chiaro che -se il livello di Picco fosse misurato con la ponderazione "A" inserita- esso risulterebbe diverso nel caso di un colpo di cassa rispetto ad un colpo di rullante o di piatti...
Omettendo la ponderazione "A" si scopre che un dato insieme di ampli e diffusore tende a fornire un valore di
Picco Lineare massimo stabile, una volta che si è raggiunto il clipping.
Mario Bon farebbe bene ad andare oltre le reminescenze universitarie, di cui è giustamente orgoglioso. In campo Elettroacustico esistono conoscenze ben più moderne -ma settoriali- che fanno la differenza tra chi progetta come un qualsiasi autocostruttore e chi invece affronta ogni dettaglio con spirito innovativo.
I soli Preprint dell'Audio Engineering Society avranno da tempo superato i 12-15 mila argomenti affrontati...
E c'è chi parla ancora di tweeterini a cupola morbida e wooferini che ondeggiano come gelatina...
Salutoni
F.C.