L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

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Allenico
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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da Allenico » giovedì 4 gennaio 2018, 11:32

Si ma infatti stavo valutando la faccenda per capire le possibilità percorribili, non stavo criticando l'operato di Fabrizio o in generale della community.
Attenzione ai fraintendimenti.. come detto, leggo il vostro forum da tempo e conosco l'indirizzo e l'orientamento.
Se fossi contrario alle prerogative della community non avrei postato alcun che ;)

geeksAgainstLoudness
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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da geeksAgainstLoudness » giovedì 4 gennaio 2018, 11:41

Per esperienza (ho fatto delle Variazioni Goldberg di Gould del 57 una missione personale, ma in generale anche io ascolto molto il pianoforte), un pianoforte ha bisogno di una gamma molto estesa: dalle basse frequenze, non solo per le note gravi ma anche e soprattutto per il fatto che, essendoci una percussione, c’e’ un impulso che ha contenuto in frequenza giu’ giu’ fino a 0Hz, alle alte/altissime delle armoniche e sempre perche’ un impulso, ha un bel contenuto in alta frequenza per riprodurre bene l’impatto.

Serve poi un buon timing tra le vie: perche’ lo strumento suoni realistico, la fase tra le vie dev’essere corretta o e’ come se si perdesse “fuoco temporale”, col risultato di perdere il senso del ritmo e dell’interpretazione.

Infine, un bestione a coda da concerto e’ una roba grossa: per riprodurlo realisticamente bisogna muovere aria con dei sub, IMHO. O ti ritrovi con un clavicembalo.

Un suggerimento: fai un conto di tutto quello che hai speso, e quanto potresti ricavare a vendere tutto. Poi stupisciti della cifra (come capitato a me) e vedi cosa puo’ farti FC con la stessa cifra. Magari scopri che puoi portarti a casa un FH.

Allenico
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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da Allenico » giovedì 4 gennaio 2018, 11:53

ringrazio anche Geeks per il suo contributo.
Ho già messo precauzionalmente in vendita le Tannoy.. mi dispiacerebbe invece di più vendere il MCINTOSH perchè trovo che sia un ottimo prodotto che unisce versatilità di spazio, a buona corrente.. chiaramente parlo per misera esperienza personale.
Sarà anche difficile vendere i basstraps, fatti costruire specificamente per casa mia.. dubito abbiano un mercato dell usato.. uffa
Detto questo sono pronto a valutare e analizzare appunto la faccenda.. grazie e vediamo gli sviluppi

F.Calabrese
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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 gennaio 2018, 12:33

Allenico ha scritto:
giovedì 4 gennaio 2018, 11:53
ringrazio anche Geeks per il suo contributo.
Ho già messo precauzionalmente in vendita le Tannoy.. mi dispiacerebbe invece di più vendere il MCINTOSH perchè trovo che sia un ottimo prodotto che unisce versatilità di spazio, a buona corrente.. chiaramente parlo per misera esperienza personale.
Sarà anche difficile vendere i basstraps, fatti costruire specificamente per casa mia.. dubito abbiano un mercato dell usato.. uffa
Detto questo sono pronto a valutare e analizzare appunto la faccenda.. grazie e vediamo gli sviluppi
In effetti siamo arrivati un po' tardi... ma nulla vieta di trattenere il meglio di quel che hai acquistato, per esempio interfacciando bene il finale Mc Intosh.

Quanto all'efficacia dei bass-traps, ci sono Leggi della Fisica ineludibili quanto facilmente applicabili al caso.
Proviamo ad esaminarle insieme ed a ragionarci: sono sicuro che la cosa interesserà a molti.

Partiamo dalla spiegazione del meccanismo con cui opera una parete riflettente: quando l'onda incontra la parete, si ritrova a passare da un mezzo (l'aria) con una certa impedenza acustica ad un altro mezzo (il muro) con un'impedenza completamente diversa, superiore. In queste condizioni la parte di energia che viene trasferita al muro è minima, mentre il resto viene necessariamente riflesso.

Ora immaginiamo di collocare davanti al muro un rivestimento o dei pannelli grazie ai quali il passaggio dall'aria al muro sia graduale e dissipativo: per queste cose andrebbe bene un materiale poroso (come la lana di vetro, p.es.) MA IL SUO SPESSORE DOVREBBE ESSERE ELEVATISSIMO... cioé comparabile con le lunghezze d'onda da assorbire... Non è un caso che nelle camere anecoiche si impieghino prismi profondi un metro e mezzo o giù di lì...!

Dunque possiamo escludere che un pannello assorbente realizzato con materiale poroso possa essere efficace a frequenze così basse che le loro lunghezze d'onda superano 2-4 volte lo spessore dell'assorbente.

A questo punto non ci resta che UNA soluzione alternativa, che è quella di introdurre un rivestimento risonante, che sottragga energia all'onda incidente e lo dissipi o lo reimmetta in ambiente in fase diversa: siamo arrivati ai pannelli a membrana ed ai risonatori a cavità.

I due tipi di assorbenti risonanti operano però in modo completamente diverso: i risonatori hanno le stessa impedenza dell'aria, per cui assorbono anche il cento per cento dell'energia che vi incide sopra, MA LO FANNO PER UNA BANDA RISTRETTISSIMA di frequenze, di solito uno o due Hz. Per questo ne occorrono centinaia, accordati tutti differentemente...

Le membrane risonanti sono più pesanti dell'aria, per cui hanno un'impedenza acustica diversa da quella dell'aria... E QUINDI RIFLETTONO LA GRAN PARTE DELL'ENERGIA CHE VI INCIDE SOPRA. Quel 10 per cento o poco più di energia che assorbono, lo convertono in calore solo se sono perfettamente smorzati, da qualcosa che NON aggiunga peso... però...!!! Altrimenti la quota di energia riflessa semplicemente aumenta, grazie al salto di impedenza acustica tra i due mezzi (aria e membrana).

Infine il problema della diffrazione. Una finestra aperta in teoria dovrebbe assorbire il cento per cento dell'energia che vi incide... (trasferendola all'esterno). Ebbene... quando le dimensioni della finestra sono inferiori a quelle delle lunghezze d'onda in gioco... ci pensa la diffrazione a rimandare indietro gran parte dell'energia acustica di bassa frequenza che incide sulla finestra...! Per un pannello valgono le stesse regole.

Lo ripeto: si tratta di Leggi della Fisica... per cui non esiste deroga o soluzione progettuale "furba" che possa aggirarle.

Saluti
F.C.

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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da mariorossi186 » giovedì 4 gennaio 2018, 13:34

Allenico ha scritto:
giovedì 4 gennaio 2018, 10:22
Buongiorno ragazzi.
Ringrazio per l'interessamento e per le rapidissime risposte!
Ditemi che almeno qualcosa contano quei basstraps che ho messo.. non posso pensare di aver buttato completamente i soldi :lol:
Il problema in questi casi, è sempre il poter sentire e valutare il guadagno in termini di resa. Cosa questa non esattamente facile.
Ad esempio non tutti i venditori sono disposti a darti in prova a casa diffusori da varie migliaia di euro fidandosi e poi ricevendole indietro nel caso non siano di gradimento..
Allo stesso modo, come potrei valutare la possibilità di 2 sub montati nella configurazione da te indicata?
Anche perchè da quel che posso intendersi trattasi non di due sub commerciali ma prodotti da te cosruiti, quindi la questione si fa ancor più complicata. Confermi?

pensato al / o provato anche l'economico DRC e/o Dirac ?
alberto inzani

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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 gennaio 2018, 14:47

mariorossi186 ha scritto:
giovedì 4 gennaio 2018, 13:34
pensato al / o provato anche l'economico DRC e/o Dirac ?
In un ambiente come quello non funzionerebbero affatto...

Proviamo a porre la questione come se fosse un Quiz: voi indovinereste il perché...???

Stasera vi svelerò la soluzione dell'enigma.

Saluti
F.C.

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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da Allenico » giovedì 4 gennaio 2018, 15:00

Da ciò che posso aver inteso ed intuito fino ad ora... non giocano a favore ne la forma quadrata della stanza, e nemmeno i miei tripli vetri con gas argon..
Chiedo una precisazione in merito alla questione rifrazione onde: ho capito il discorso per le basse e bassissime frequenze.
Ma per quanto riguarda le medie e le alte? Avranno onde di lunghezza inferiore.. in quel caso le tende, i tappeti, le traps, hanno una qualche utilità? O in quel caso la rifrazione ha comportamenti diversi e meno nocivi?

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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 gennaio 2018, 15:28

Allenico ha scritto:
giovedì 4 gennaio 2018, 15:00
...
Chiedo una precisazione in merito alla questione rifrazione onde: ho capito il discorso per le basse e bassissime frequenze.
Ma per quanto riguarda le medie e le alte? Avranno onde di lunghezza inferiore.. in quel caso le tende, i tappeti, le traps, hanno una qualche utilità? O in quel caso la rifrazione ha comportamenti diversi e meno nocivi?
Le tende (specie se pesanti) e le Traps sono sicuramente efficaci in gamma media ed alta. Per cui comunque utili.

Il problema è che negli ambienti troppo trattati le riflessioni hanno uno spettro così diverso rispetto a quello della emissione diretta dai diffusori da non far scattare in pieno l'attenuazione per Effetto Haas. Il che paradossalmente le rende più udibili.

Tutte le soluzioni equilibrate sono anche le più efficaci: meglio ancora se si interviene contemporaneamente su più fronti (trattamento, diffusori, configurazione Sub...).

Saluti
F.C.

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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da mariorossi186 » giovedì 4 gennaio 2018, 15:35

Allenico ha scritto:
giovedì 4 gennaio 2018, 15:00
Da ciò che posso aver inteso ed intuito fino ad ora... non giocano a favore ne la forma quadrata della stanza, e nemmeno i miei tripli vetri con gas argon..
Chiedo una precisazione in merito alla questione rifrazione onde: ho capito il discorso per le basse e bassissime frequenze.
Ma per quanto riguarda le medie e le alte? Avranno onde di lunghezza inferiore.. in quel caso le tende, i tappeti, le traps, hanno una qualche utilità? O in quel caso la rifrazione ha comportamenti diversi e meno nocivi?

forma e vetri possono influire , ma con i moderni sistemi si riesce ad ovviare percentualmente a tali problematiche spendendo poco
Io ho un locale di 6.5 x 7 , tre finestre di 2 metri x 1 a terra fronte casse , locale con un solo divano ed una libreria , niente tende , parquet , eppure Dirac ha fatto miracoli
alberto inzani

Zelenka
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Re: L'utopico raggiungimento di una qualità audio che mi faccia emozionare. (Una delle solite discussioni)

Messaggio da Zelenka » giovedì 4 gennaio 2018, 16:04

F.Calabrese ha scritto:
giovedì 4 gennaio 2018, 14:47
mariorossi186 ha scritto:
giovedì 4 gennaio 2018, 13:34
pensato al / o provato anche l'economico DRC e/o Dirac ?
In un ambiente come quello non funzionerebbero affatto...

Proviamo a porre la questione come se fosse un Quiz: voi indovinereste il perché...???

Stasera vi svelerò la soluzione dell'enigma.

Saluti
F.C.
Posso arrischiarmi a dire che uno dei motivi è che un diffusore "vede" una parete laterale mentre l'altro si trova nella condizione opposta? le aliquote di suono riflesso che arrivano al punto d'ascolto sono ben diverse, penso naturalmente alle frequenze medie ed alte...

Non uccidetemi se ho detto una banalità

Zelenka

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