Qui noi vogliamo essere sinceri
Moderatore: F.Calabrese
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Se proprio volete divertirvi con il saldatore.....
https://www.ebay.it/itm/QUAD405-HIFI-Am ... OSwaBZZoYH~
Non so se ne valga la pena, però.
Ciao
https://www.ebay.it/itm/QUAD405-HIFI-Am ... OSwaBZZoYH~
Non so se ne valga la pena, però.
Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Come prima esperienza il QUAD potrebbe essere impegnativo, anche economicamente, ho visto il kit col TDA 7292 (100 W) a 1.60 euri, spedito gratis.
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Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
E' vero... dovrei spiegar meglio cosa intendo... e lo faccio ora.mariorossi186 ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 8:43e tu giudichi e capisci come suona un finale SOLO guardando lo schema ?F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2018, 23:47...Comunque è vero che oggi è diventato assai difficile giudicare gli ampli, senza disporre degli schemi elettrici...
o Fabrizio .... sei rimasto ai Cinesi che copiano ?...
Dallo schema elettrico di un finale SI POSSONO DEDURRE I DIFETTI, vale a dire si può capire se quell'amplificatore non ha alcuna possibilità di suonare bene...
Quanto ai cinesi, la loro influenza è ben maggiore di quanto non si pensi, e lo è fortemente in negativo.
E' infatti indubbio che la produzione in Cina abbia fatto letteralmente crollare i costi di tutte le elettroniche, inclusi gli ampli HiFi.
Ora facciamo un ragionamento insieme, ponendo sul tavolo due ipotesi alternative, entrambe possibili.
La prima ipotesi è che gli ampli a stato solido suonino tutti nello stessissimo modo, come sostengono Rich ed Aczel sulle pagine del Journal of AES, e come accertò James Moir nel 1978, pubblicando i risultati su Wireless World ( viewtopic.php?f=5&t=7721&p=126537 )
Se questa ipotesi fosse vera, tanto varrebbe acquistare tutti un bel Thomann T.Amp E-800 e finirla di discutere di amplificatori (o perlomeno di quelli a transistor).
La seconda ipotesi è che ci sono ampli il cui progetto intelligente aggira quelli che sono i problemi che pregiudicano le prestazioni degli altri ampli, siano essi valvolari che a stato solido.
In questo caso varrà la pena di testare gli ampli che -appunto all'esame dei loro schemi- risultino potenzialmente più interessanti, in quanto privi di quei difetti fondamentali che condannano le prestazioni degli altri.
Senza gli schemi è evidente che il numero di alternative presenti sul mercato è troppo vasto perché alcun appassionato possa porne più di pochi a confronto... ma le riviste sappiamo bene che dicono bene di tutto ed i negozi (quei pochi rimasti) devono svuotare il magazzino... per cui...
In tutta questa storia cosa c'entrano i cinesi...?
C'entrano... c'entrano...!
Supponete che un progettista inglese, o svedese, o italiano, riesca a progettare un ampli a stato solido che sia al contempo potente e tuttavia limpido e controllato nei brevi sovraccarichi... a quanto dovrebbe venderlo...? Beh... certo più di quanto potrebbe venderlo la solita ditta cinese che spedisce in ogni parte del mondo. Dunque l'UNICA possibilità per il povero progettista europeo è quella di non divulgare lo schema e di sperare che i cinesi non si accorgano del suo ampli e non ne smontino uno per clonarlo e metterlo in vendita ad un quinto del nostro prezzo. Quando questo avvenisse.. è chiaro che la ditta europea non avrebbe altra prospettiva che chiudere... ED IL PROGETTISTA NON AVREBBE PIU' MODO DI PROPORRE MODELLI SUCCESSIVI.
A me sembra un meccanismo tritacarne non da poco...
Segue
F.C.
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
F.Calabrese ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 11:27E' vero... dovrei spiegar meglio cosa intendo... e lo faccio ora.mariorossi186 ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 8:43e tu giudichi e capisci come suona un finale SOLO guardando lo schema ?F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2018, 23:47...Comunque è vero che oggi è diventato assai difficile giudicare gli ampli, senza disporre degli schemi elettrici...
o Fabrizio .... sei rimasto ai Cinesi che copiano ?...
Dallo schema elettrico di un finale SI POSSONO DEDURRE I DIFETTI, vale a dire si può capire se quell'amplificatore non ha alcuna possibilità di suonare bene...
Quanto ai cinesi, la loro influenza è ben maggiore di quanto non si pensi, e lo è fortemente in negativo.
E' infatti indubbio che la produzione in Cina abbia fatto letteralmente crollare i costi di tutte le elettroniche, inclusi gli ampli HiFi.
Ora facciamo un ragionamento insieme, ponendo sul tavolo due ipotesi alternative, entrambe possibili.
La prima ipotesi è che gli ampli a stato solido suonino tutti nello stessissimo modo, come sostengono Rich ed Aczel sulle pagine del Journal of AES, e come accertò James Moir nel 1978, pubblicando i risultati su Wireless World ( viewtopic.php?f=5&t=7721&p=126537 )
Se questa ipotesi fosse vera, tanto varrebbe acquistare tutti un bel Thomann T.Amp E-800 e finirla di discutere di amplificatori (o perlomeno di quelli a transistor).
La seconda ipotesi è che ci sono ampli il cui progetto intelligente aggira quelli che sono i problemi che pregiudicano le prestazioni degli altri ampli, siano essi valvolari che a stato solido.
In questo caso varrà la pena di testare gli ampli che -appunto all'esame dei loro schemi- risultino potenzialmente più interessanti, in quanto privi di quei difetti fondamentali che condannano le prestazioni degli altri.
Senza gli schemi è evidente che il numero di alternative presenti sul mercato è troppo vasto perché alcun appassionato possa porne più di pochi a confronto... ma le riviste sappiamo bene che dicono bene di tutto ed i negozi (quei pochi rimasti) devono svuotare il magazzino... per cui...
In tutta questa storia cosa c'entrano i cinesi...?
C'entrano... c'entrano...!
Supponete che un progettista inglese, o svedese, o italiano, riesca a progettare un ampli a stato solido che sia al contempo potente e tuttavia limpido e controllato nei brevi sovraccarichi... a quanto dovrebbe venderlo...? Beh... certo più di quanto potrebbe venderlo la solita ditta cinese che spedisce in ogni parte del mondo. Dunque l'UNICA possibilità per il povero progettista europeo è quella di non divulgare lo schema e di sperare che i cinesi non si accorgano del suo ampli e non ne smontino uno per clonarlo e metterlo in vendita ad un quinto del nostro prezzo. Quando questo avvenisse.. è chiaro che la ditta europea non avrebbe altra prospettiva che chiudere... ED IL PROGETTISTA NON AVREBBE PIU' MODO DI PROPORRE MODELLI SUCCESSIVI.
A me sembra un meccanismo tritacarne non da poco...
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Se un progettista scopre Uno schema innovativo per tutelarsi non può depositare il progetto ? In questo modo tutela il suo lavoro . No ?
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Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
I cinesi se ne infischiano alla grande, dei nostri Brevetti...
E poi qualsiasi Brevetto può essere nullificato dalla presenza di qualcosa di simile, ma realizzato in tempi precedenti.
In materia di finali di potenza questa è una quasi certezza...!
Saluti
F.C.
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
battespl, a parte le altre considerazioni, un brevetto internazionale non è facile da ottenere, ed il suo ottenimento e difesa costano una cannonata.
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Ma sta di fatto che un possibile aquirente di un finale top diciamo 10000/30000€ non prende in considerazione e manco lo sa che possa esistere il clone del cinese di turno , quindi o il progettista non può giustificare il costo/ prestazioni a tal punto da dover regalare il suo progetto/oggetto finito e quindi entrare in concorrenza col cinese e annessi smanettoni del saldatore della domenica, oppure se ne infischia intanto come accennato sopra lo smanettone o il copiatore di turno non prenderà mai in considerazione dell acquisto del nuovo , vuoi perché è uno smanettone vuoi perché non ha il budget per L acquisto , la realtà è che penso che lab gruppen non abbia chiuso perché gli copiano i finali i cinesi , scommetto che nessun service prenda in considerazione di fare un tour serio con ampli cinesi senza assistenza , è questo che divide i professionisti da chi parla come tali , la differenza di chi fa i fatti a chi amplifica con due monitor un cantante stonato e si definisce service è che il secondo è un appassionato evoluto e nient altro .F.Calabrese ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 11:48I cinesi se ne infischiano alla grande, dei nostri Brevetti...
E poi qualsiasi Brevetto può essere nullificato dalla presenza di qualcosa di simile, ma realizzato in tempi precedenti.
In materia di finali di potenza questa è una quasi certezza...!
Saluti
F.C.
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Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Lab Gruppen ha avuto la fortuna che i tecnici audio degli attuali Service non sanno cosa significhi l'espressione "allocazione intelligente delle risorse". Insomma sono solo dilettanti allo sbaraglio.
Un VERO progettista farebbe due conti, scoprendo che -con il costo di UN Lab Gruppen originale- se ne acquistano almeno sei di quelli cinesi. Però facendo lavorare gli ampli cinesi su carichi alti (8 ohm invece che 2 ohm, come si fa spesso) il problemi di affidabilità scomparirebbero letteralmente, ammesso che siano mai esistiti. Ed in più l'impianto suonerebbe assai meglio, perché gli alimentatori sarebbero meno sollecitati dalle back-EMF.
Credo che questa sia la prova migliore della incompetenza dei tecnici dell'attuale Audio-Pro.
Saluti
F.C.
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Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
F.Calabrese ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 11:27E' vero... dovrei spiegar meglio cosa intendo... e lo faccio ora.mariorossi186 ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 8:43e tu giudichi e capisci come suona un finale SOLO guardando lo schema ?F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2018, 23:47...Comunque è vero che oggi è diventato assai difficile giudicare gli ampli, senza disporre degli schemi elettrici...
o Fabrizio .... sei rimasto ai Cinesi che copiano ?...
Dallo schema elettrico di un finale SI POSSONO DEDURRE I DIFETTI, vale a dire si può capire se quell'amplificatore non ha alcuna possibilità di suonare bene...Quanto ai cinesi, la loro influenza è ben maggiore di quanto non si pensi, e lo è fortemente in negativo.però ! ? ! , non ti par di esagerare ?
io sarei pronto a farci una bella scommessa .... si inizia da uno schema e stampato e ci si lavora .... fidati .... il risultato finale lo rende irriconoscibile !
che poi uno schema di un Exposure MAI riuscirà ad avvicinarsi a quei due o tre finali che io ritengo il meglio , è altra storia , ma ....E' infatti indubbio che la produzione in Cina abbia fatto letteralmente crollare i costi di tutte le elettroniche, inclusi gli ampli HiFi.hanno permesso di RItanare i prezzi folli dell'audioOra facciamo un ragionamento insieme, ponendo sul tavolo due ipotesi alternative, entrambe possibili.era ora
La prima ipotesi è che gli ampli a stato solido suonino tutti nello stessissimo modo, come sostengono Rich ed Aczel sulle pagine del Journal of AES, e come accertò James Moir nel 1978, pubblicando i risultati su Wireless World ( viewtopic.php?f=5&t=7721&p=126537 )
Se questa ipotesi fosse vera, tanto varrebbe acquistare tutti un bel Thomann T.Amp E-800 e finirla di discutere di amplificatori (o perlomeno di quelli a transistor).
La seconda ipotesi è che ci sono ampli il cui progetto intelligente aggira quelli che sono i problemi che pregiudicano le prestazioni degli altri ampli, siano essi valvolari che a stato solido.In questo caso varrà la pena di testare gli ampli che -appunto all'esame dei loro schemi- risultino potenzialmente più interessanti, in quanto privi di quei difetti fondamentali che condannano le prestazioni degli altri.mannò !Senza gli schemila scommessa sta sempre validaè evidente che il numero di alternative presenti sul mercato è troppo vasto perché alcun appassionato possa porne più di pochi a confronto... ma le riviste sappiamo bene che dicono bene di tutto ed i negozi (quei pochi rimasti) devono svuotare il magazzino... per cui...machettefrega degli schemi
In tutta questa storia cosa c'entrano i cinesi...?
C'entrano... c'entrano...!Supponete che un progettista inglese, o svedese, o italiano, riesca a progettare un ampli a stato solido che sia al contempo potente e tuttavia limpido e controllato nei brevi sovraccarichi... a quanto dovrebbe venderlo...? Beh... certo più di quanto potrebbe venderlo la solita ditta cinese che spedisce in ogni parte del mondo. Dunque l'UNICA possibilità per il povero progettista europeo è quella di non divulgare lo schema e di sperare che i cinesi non si accorgano del suo ampli e non ne smontino uno per clonarlo e metterlo in vendita ad un quinto del nostro prezzo. Quando questo avvenisse.. è chiaro che la ditta europea non avrebbe altra prospettiva che chiudere... ED IL PROGETTISTA NON AVREBBE PIU' MODO DI PROPORRE MODELLI SUCCESSIVI.c'entrano perchè l'hifi come la intendiamo noi è seppellita da almeno 5 anni .... e noi non ce ne siamo accorti
A me sembra un meccanismo tritacarne non da poco...Segueperchè sono finiti i soldi dei polli
F.C.
sono tutti film che non esistono .... gli schemi .... i brevetti .... scadono nelle farmaceutiche , figurati in hiend !
alberto inzani
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Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Per una volta siamo totalmente d'accordo...mariorossi186 ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 13:27...
sono tutti film che non esistono .... gli schemi .... i brevetti .... scadono nelle farmaceutiche , figurati in hiend !
Quanto alle eventuali prove d'ascolto a confronto, io non vedo problemi a che mi venga spedito (all'indirizzo ufficiale e con tanto di bolla di trasporto) un finale anche usato o demo, da tenere in prova per qualche settimana e da rispedire dopo.
L'oggetto verrebbe trattato con cura ed ascoltato senza pregiudizi: te lo assicuro.
Così la smetteremmo di parlare a vuoto.
Saluti
F.C.
P.S.: Non serve potenza: bastano 60-100 Watt per canale su 8 ohm.