Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

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F.Calabrese
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#61 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 febbraio 2018, 12:18

Ute ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 10:52
Non ho mai sentito un dirigente della Swatch dire "chi compra un Rolex è un fesso che spende per un pezzo di ferro, allora il mio orologio deve costare almeno quanto quello sennò il fesso sono io". Ne avrebbero venduti tre.
Per chiudere, secondo me tu ambisci ad una tipologia di cliente, l'altospendente, che non è interessato alla tua offerta.
Quello che sarebbe il tuo cliente potenziale, l'audiofilo informato, lo trascuri e addirittura lo allontani.
Sbagli di grosso.

Innanzitutto io NON progetto e realizzo FullHorn di plastichina (come le trombe dell'Avantgarde, per capirci...) ma oggetti solidissimi, direi indistruttibili, come conferma lo stato attuale del Mostro di Stereoplay.

Dunque l'ipotesi che l'acquirente di un sistema Avantgarde Trio o di un rifinito scopiazzamento come le Vox Olympian sia quanto meno un ingenuo ci sta tutta, e non vedo motivo per non discuterne.

Quanto al termine di "altospendente" proviamo anche qui ad essere chiari...

Sicuramente è un altospendente uno che ha in casa quattro finali mono Mc Intosh da 1200 Watt e relativi ammennicoli, diffusori inclusi...

Altra cosa è l'appassionato che mi commissiona il sistema da 12-25 mila Euro e lo viene a ritirare dopo sei mesi, felicissimo di portarsi a casa un oggetto che altrove gli costerebbe almeno cinque volte tanto.

Di questo tipo di clienti ne ho già avuti parecchi ed altri sono in arrivo: dunque la tua affermazione è smentita DAI FATTI.

Infine, quanto alla categoria degli "audiofili informati", occorre fare una importante distinzione, tra almeno tre gruppi.

1)- Ci sono gli audiofili che hanno già in casa impianti "importanti", sebbene raffazzonati sul mercato dell'usato. Tipicamente hanno diffusori tower ed ampli con collegamenti sbilanciati, per cui le prestazioni dell'insieme sono sempre assai inferiori rispetto a quello che si potrebbe conseguire interfacciando il tutto correttamente, inclusi i diffusori con l'ambiente.
A questi appassionati è rivolta la mia proposta discussa all'inizio di questo thread: in fondo il loro usato è ormai invendibile al 90%, a meno di non depreziarlo in misura umiliante. Sono anche moltissimi, per cui se anche solo il ristretto numero di quelli meno ingenui aderisse, poi sarebbero di esempio per tutti gli altri (tra loro si conoscono... e si invitano ad ascoltare). Dunque si tratta solo di trovare il coraggio di iniziare.

2)- Ci sono audiofili che hanno di necessità intenzioni di spesa minime: per loro questo Forum ha fatto tantissimo, suggerendo finali come i Thomann e diffusori come le Indiana Line, ed avrebbe fatto ancor più se avesse avuto l'appoggio di qualche costruttore di diffusori economici, magari solo uno spazietto a qualche mostra (oggi sarebbero centinaia di impianti e di appassionati felici, per così poco).

3)- Infine ci sono gli autocostruttori, che sono senz'altro la categoria più còlta e più interessata ad approfondire ogni aspetto tecnico. Quelli tra loro più intellettualmente onesti sanno bene ed hanno anche scritto che questo Forum è senz'altro la fonte migliore di Cultura in Elattroacustica, al più alto livello in Italia -senza alcun dubbio- e forse anche rispetto a tanti forum esteri, dove si chiacchiera tanto solo di idee vecchie ed obsolete. A questi appassionati io ho chiesto una cosa molto precisa: di attivarsi per presentarmi potenziali clienti. Io lo so bene che questo confligge con il loro desiderio più o meno conscio di "fare il colpaccio" e rifilare qualcosa di costoso a quelli che credono -come te- solo dei semplici ignoranti, vale a dire gli altospendenti. Gli autocostruttori intelligenti aderiranno -con qualche borbottamento- alla mia proposta. Quelli furbi faranno la fine del forumer Val, che era venuto qui con l'intenzione di prendere e basta... e che se ne è andato con il "merito" non da poco di aver ucciso il Kit Tairana.

Su una cosa hai ragione -Ute- questo NON è un forum per ingenuotti e furbacchioni... Qui si dice la verità agli autocostruttori ed agli altri, vale a dire che la tradizionale configurazione di "tower + ampli SS" è già stata spremuta come l'ultimo limone rimasto e tuttavia ha dimostrato di produrre SOLO E SOLTANTO RISULTATI PESSIMI, ALL'ASCOLTO, come testimoniano 20-30 anni di mostre, alle quali non ascoltiamo altro che muggiti e campanellini...

Saluti
F.C.


F.Calabrese
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#62 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 febbraio 2018, 12:27

I post di Michele e di Joda, nella pagina precedente, sono davvero interessantissimi e meritano una risposta articolata punto per punto.

perdonatemi se potrò farlo solo nel pomeriggio.

A più tardi
F.C.

joda
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#63 Messaggio da joda » mercoledì 14 febbraio 2018, 13:44

Perdonato ! :D

F.Calabrese
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#64 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 febbraio 2018, 14:50

joda ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 12:04
...Però insisto che qui, come altrove, quando un povero ignorante come me, ha chiesto un consiglio per una macchina per portare la famiglia fuori porta, partiti per la tangente, si propone un prototipo da Parigi Dakar :) Quindi se non sbaglio, si afferma che: o si spende per un impianto lo stipendio medio annuale o si è destinati ad un ascolto di basso livello. Questo è allontanare la Gente dall'aifai!
(...)
Quindi delle 2 l'una: o la Gente media, ob torto collo, si deve accontentare dei sistemi commerciali con tutti i limiti del caso, oppure è puro snobbismo puntare solo agli ultra benestanti, appassionati di musica, disponibili a leggersi centinai di post dai quali estrapolare qualcosa che li possa stuzzicare, senza uno straccio di foto; praticamente è come andare a pesca senza amo...
Innanzitutto grazie per il bellissimo e chiarissimo post, cui rispondo particolarmente volentieri.

Partiamo dal primo punto: a me sembra di aver scritto mille volte e spiegato più che chiaramente che io progetto e realizzo impianti le cui PRESTAZIONI (sia alle misure che all'ascolto) sono solitamente assai superiori rispetto a quelle dei "soliti" impianti che ascoltate alle mostre.

Chi ha avuto modo di ascoltarli sa bene che questo è vero, perché suonano nitidissimi e tridimensionali ai bassi livelli (anche sotto 70 dB"A" medi) e fanno "tirare vento" nel salone quando si sale a 120-125-130 dB di picco lineare. Questo al momento non lo fa alcun impianto commerciale, per cui il paragone con i Rolex e gli Swatch andrebbe correttamente invertito, o almeno evitato.

Quindi l'affermazione per cui occorrono almeno dieci-dodicimila Euro per un buon impianto è assolutamente vera, come è vero che quando si scende al di sotto di quella cifra si va incontro a compromessi talmente spinti che (ed io lo scrivo sempre) è molto meglio comperarsi un ampli di Thomann e due Indiana Line e vivere felici, avendo speso meno di 500 Euro in totale.

Altrove, sulle riviste e sui forum-mercatino, si dice ovviamente il contrario... ma siete tutti liberi di verificare e farvi una vostra opinione: basta un bel CD con il finale dell'VIII Sinfonia di Mahler da ascoltare ad una qualsiasi mostra. Tornerete a casa e mi darete ragione.

Arriviamo al secondo punto: avete ridotte disponibilità eppure volete un impianto serio...? Beh... la soluzione è semplicissima: collaborate !!! Siamo nel terzo millennio e basta un click in uno qualsiasi dei mille gruppi di Facebook per sollevare una questione e spiegare (ci posso pensare anch'io) che il 90 per cento degli impianti sopra 20-30 mila Euro sono immonde fregature, che tuttavia è possibile riconfigurare o sostituire con qualcosa di seriamente performante. Una cosa che è possibile fare OGGI, ma che non sarà più possibile quando io avrò messo sù un Sito ed un Listino, che ovviamente avrà importi in linea con quelli delle altre proposte commerciali di simili prestazioni. Altrimenti sarei un fesso (come sono ora).

Dunque il mio ritardo nell'approntare un Sito è dovuto solo alla mia disponibilità a venire incontro agli appassionati italiani, che finirebbero totalmente esclusi dai prezzi "internazionali", esattamente come lo sono già rispetto ai modelli top di Sonus Faber, di Viva e di altri costruttori, anche di elettroniche.

MI meraviglio e mi dispiaccio che quest'ultimo aspetto non venga colto al volo da tutti.

Saluti
F.C.

joda
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#65 Messaggio da joda » mercoledì 14 febbraio 2018, 15:48

Chiarissimo Fabrizio.
Col Rolex non ho iniziato io, era un esempio di quanto possa influenzare una scelta l'aspetto emozional/egofono! Era la prosecuzione della Laica/Cayenne, che per essere precisi, solo un coglione la prenderebbe a rate, e che non basta la Laica per saper fare foto... belle. Stavamo sul piano Hobby a morire e a crescere... Poi è verissimo che questo, di hobby, è stato minato non solo dalle ciofeghe (overpriced) ma dalla bassa cultura musicale e dal piacere che un buon ascolto può dare, oltre che dai sistemini HT e simili...
Per il resto sei stato chiarissimo, forse ero io distratto nella miriade di post; accetto, quindi, la mia casta, quasi da paria e per fortuna che causa i 50 anni ho delle frequenze delle quali parlo al passato remoto e per questo sono mediamente soddisfatto del mio modesto impianto da un mese di stipendio ;) Il tuo secondo punto, quello di FB (che non ho) non mi trova comunque d'accordo perche se io attaccassi dei pipponi a chi ha impianti da 1 anno di stipendio (che non conosco) quelli mi manderebbero a... asciugare gli scogli. Come se io criticassi in continuazione le case che frequento, sperando in un lavoro o meno; dopo un po diventerei più che fastidioso. Come invitare uno a cena e quello ti critica tutto... prima e ultima cena!
Grazie
Fabio

F.Calabrese
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#66 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 febbraio 2018, 15:53

Michele ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 11:52
...
ho più volte criticato Fabrizio quando parla della congiura del silenzio, descrive una dinamica vera con una terminologia molto grezza ma. permettimi, senza capirla, tant'è che i tuoi cosiddetti avversari sono scomparsi dal web e tu continui ad ammorbarci con questa sciocchezza senza aver capito cosa è successo veramente e chi è ancora in piedi o a terra...
Io lo so bene che le mie polemiche li hanno sgonfiati come palloncini bucati... ma so anche che basta allentare la presa per vederli risorgere.

Mi sento in dovere di far osservare a tutti una cosa: qui si parla male di certi personaggi quasi soltanto quando le altre discussioni languono.

Quando c'è dibattito tecnico, è chiaro che l'interesse di tutti -me compreso- va all'approfondimento e non c'è tempo da perdere per discutere dei soliti quattro sfigati.

A stasera
F.C.

F.Calabrese
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#67 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 febbraio 2018, 16:05

joda ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 15:48
...Come se io criticassi in continuazione le case che frequento, sperando in un lavoro o meno; dopo un po diventerei più che fastidioso. Come invitare uno a cena e quello ti critica tutto... prima e ultima cena!
Non si tratta di criticare , ma di contattare...

A me accade spesso che le vittime dei casi di inquinamento acustico che seguo mi chiedano il nome di qualcuno che possa metter loro i doppi vetri o l'indirizzo di un buon avvocato che li difenda in causa. Ed ovviamente io non manco mai di segnalare il meglio, per quel che conosco.

Il mondo dell'HiFi italiana è piccolissimo e quasi tutti gli appassionati che hanno impianti di un certo livello si conoscono, e spesso si frequentano anche, tra loro.

Quasi tutti i miei ultimi clienti sono amici dei precedenti clienti, presso i quali hanno ascoltato i miei impianti.

E' invece chiaro che coloro che -al'ultima mostra- hanno ascoltato l'accroccone ad Alta Efficienza messo insieme dal simpatico autocostruttore che lo ha fatto ascoltare sempre a livelli da segare le orecchie, se ne sono usciti dalla saletta assolutamente convinti a tenersi stretti le loro B&W o Pro-Ac...!

Si tratta semplicemente di fare insieme dei ragionamenti logici: chi oggi ha in casa una coppia di B&W o di Sonus Faber alte di gamma non può di certo pensare di potersene sbarazzare con un annuncio o due, perlomeno senza stracciarne il prezzo. Sa anche che tra pochi anni i suoi trasduttori si saranno allentati o usurati (specie i tweeters) e nel frattempo lui avrà ascoltato non male... malissimo...!!!

Dunque non si tratta di criticare, ma di far capire che una trasformazione ad un livello dieci volte superiore, con una spesa pari a quanto perso in qualsiasi possibile cambio, è semplicemente la soluzione più intelligente che sia possibile. Ed è anche l'unica soluzione che non fa perder nulla dell'impianto originale ed i cui risultati si possono bene ascoltare PRIMA di decidere e di spendere anche un solo centesimo.

Chi non apprezza tutti questi pregi insieme... beh... può ben acquistare un impianto nuovo...!

Saluti
F.C.

P.S. Vogliamo fare un esempio pratico...? Magari ci penso io stasera.

Giu-no
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#68 Messaggio da Giu-no » mercoledì 14 febbraio 2018, 16:18

A me dispiace che Fabrizio non abbia in catalogo un impianto entry level da 2.000 eur (NO KIT) che già solo in questo sito potrebbe interessare al 70% degli iscritti (escluderei un 20% di autocostruttori ed un 10% di possessori di impianti di livello elevato).

...ed è un peccato che per questo 70%, qualora volesse salire di livello, ci sia alla fine solo una possibilità: entrare a far parte del club dei ciofegoni asfittici!

Telstar
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#69 Messaggio da Telstar » mercoledì 14 febbraio 2018, 16:31

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 14:50
Quindi l'affermazione per cui occorrono almeno dieci-dodicimila Euro per un buon impianto è assolutamente vera, come è vero che quando si scende al di sotto di quella cifra si va incontro a compromessi talmente spinti che (ed io lo scrivo sempre) è molto meglio comperarsi un ampli di Thomann e due Indiana Line e vivere felici, avendo speso meno di 500 Euro in totale.
La prima affermazione è purtroppo vera, confermo :lol: Ci si scontra con le leggi della fisica (che richiedono progetti adeguati) e con quelle del mercato per cui i componenti hanno un certo costo. Senza includere il giusto compenso al progettista. Spesso è più conveniente attingere all'usato perché per costruire qualcosa di simile i costi sono uguali o anche SUPERIORI. Non ho intrapreso alcuni progetti che avrei voluto proprio per questo. Ci mettiamo poi la rivendibilità praticamente nulla di quasi tutte le cose senza un blasone (molto famoso)?

Non sono sicuro della seconda. Anzi secondo me no, i compromessi sono soggettivi. Ci sono alcuni parametri a cui ognuno di noi è più sensibile, e ritengo che con una cifra più vicina al limite basso che a quello alto si possa ottenere un risultato migliore del minimo sindacale IL/thomann/behringer. Bisogna essere estremamente accorti, avere ottime orecchie e anche un po' di fortuna.
Credo anche che all'estero, in Europa, senza dover guardare per forza oltreoceano, grazie forse alla maggiore cultura musicale e a un reddito più alto, sia più facile mettere assieme un impianto ben suonante sotto i 5 mila euro, soprattutto se non si possono tenere volumi di ascolto superiori ai 70/90pk. I mini ambienti hanno portato ai mini ampli in UK, ma questa è un'altra storia :)

Torniamo ai diffusori che sono l'anello debole delle proposte commerciali, le famose torrette asfittiche (c) FC :) C'è molto poco di diverso in giro, sia nel commerciale che nel DIY (kit più o meno completi). Restando in questo forum, il Tairana mi sembra sia stato abbandonato (non era compatibile esteticamente col mio ambiente quindi non sono scoppiato a piangere), ma sono sicuro che prima o poi un'alternativa verrà fuori, anzi mi sembra già in gestazione.
Per quanto mi riguarda, al momento sto pensando a dei sub (minimo 2 unità) "universali", che possono scendere e salire abbastanza da poterli usare sia coi diffusori attuali che con qualsiasi diffusore avrò in futuro (mi sta tornado la voglia di open baffle, ma devo tenerla a freno ^^) e da non aver voglia di un upgrade. Ho tre opzioni (di cui ho messo al corrente Fabrizio sulla più ingombrante delle 3) e tanta calma e tempo per decidere.

Giusto per chiarire la mia posizione con chi non mi conosce, io sono un autocostruttore a metà: quello che trovo già pronto che mi soddisfa in pieno lo compro, quello che non c'è o ha prezzi improponibili (il 99,9% dei sub decenti per esempio) me lo costruisco o faccio realizzare su mie specifiche. Tutto esclusivamente per uso personale.

Scusate se ho divagato un po'.
The response of the inner ear extends to at least 200khz - Dr W. Tempest

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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#70 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 febbraio 2018, 17:17

Giu-no ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 16:18
A me dispiace che Fabrizio non abbia in catalogo un impianto entry level da 2.000 eur (NO KIT) che già solo in questo sito potrebbe interessare al 70% degli iscritti (escluderei un 20% di autocostruttori ed un 10% di possessori di impianti di livello elevato).

...ed è un peccato che per questo 70%, qualora volesse salire di livello, ci sia alla fine solo una possibilità: entrare a far parte del club dei ciofegoni asfittici!
Proposta accettata...!

Però il 70% degli iscritti significherebbe mille ordinativi... che è davvero al di là delle mie più rosee aspettative.

Diciamo che basterebbero ventiquattro prenotati.

L'impianto sarebbe composto da uno (o due) ampli Thomann ben modificati e da una coppia di diffusori basata sul monovia ma con un Sub che ne estenda in basso la risposta, risolvendo anche il "problema delle tre pareti".

Non occorre nemmeno un Euro di acconto, fino alle prove d'ascolto che daranno il reale avvio alla commessa.

Vogliamo scommettere che non si arriva a sei...?

(però sarebbe davvero bello, poterlo fare)

Saluti
F.C.

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