La "via di mezzo" ha davvero senso ?

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joda
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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da joda » mercoledì 28 novembre 2018, 17:45

Comunque alla fine si finisce sempre a parlare della stessa cosa, sia sulla via di mezzo, che sulle opinioni della mostra, che su quali sono le migliori tartine di Roma... Fabrizio e le sue tartine che non porta ai contest di cucina.
Io sono convintissimo del contrario, ritornando all'argomento: è l'aiend che, per me, non ha alcun senso, nel senso che io non DEVO pagare la (forse) singola vendita dell'anno per far campare la ditta, infatti Living Voice ha preferito vendere piuttosto che fare "scena", comunque con ottimissimi prodotti a TORRE. La mostra checchè se ne dica, nulla di nuovo, un casino, ... ha di- mostrato che con cifre anche accettabili si può sentire bene. Poi è ovvio che si dirà: si ma i 30hz, si ma i 120 dB,... si ma se devo fare un rave 50 W non bastano e i conetti friggono, tutto vero. Chi di noi non è stato ad uno dei "Bresaola", perchè mi devo poter far fischiare le orecchie anche a casa?

comunque sono quelle di Antonini ;)

andreazac
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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da andreazac » mercoledì 28 novembre 2018, 17:56

secondo me la via di mezzo ha senso per chi non è soddisfatto della scelta economica e non può (anche solo per il momento) permettersi il full horn.
In questa ottica avrebbe MOLTO senso se almeno una parte della via di mezzo fosse utilizzabile o upgradabile per il full horn (tipicamente le vie superiori).

Questa "filosofia" darebbe la possibilità di "dilazionare" l'acquisto del full horn senza rinunciare fino ad allora ad una qualità più che buona.
Si dovrebbe però progettare in maniera "modulare"
Andrea, alla ricerca della realtà...

mariorossi186
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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da mariorossi186 » mercoledì 28 novembre 2018, 18:05

mi permetto ....
ora io ho un paio di mie vecchie Tablette riviste / ammodernate con woofer e tweeter nuovi e qualche condensatore sostituito .... età impone
un integrato da 70 watt a prestito .... pur questo riammodernato .... niente di che
Ci arrivo da 4 mono Norma e due 802 e poi sempre dai mono Norma e due casse autocostruite .... NON da ME ! :shock: .... non che integrato e Tablette vadano meglio ! !
Di queste sono soddisfatto .... non del suono in assoluto .... ma di quello che ho spendendo uno zero ed avendoci una sola elettronica tra i maroni
.... difetti .... ? .... tanti .... ma quanto ho speso ?
il tutto non scende .... e ci credo .... non ha la dinamica delle mie vecchie 802 .... e ci credo ancora .... ma esprimono al meglio quanto la loro impostazione lascia prevedere al solo vederle .... idem l'integrato
e questa è la via iniziale .... forse anche troppa
cambio l'integrato ? .... con cosa e quanto costa ? .... e che succede ? .... le Tablette scendono ed hanno dinamica ? .... ma andiamo .... ci collego il Gamut e .... non ne vale la pena , assurdo
Cambio le casse e mi riprendo due 802 usate .... che cosa cambia ? .... l'integrato ce la fa ?
Per dire che se voglio migliorare .... sempre rapportato la spesa .... devo capirne assai .... sbattermi .... e forse nemmeno basta .... e lo dice uno che qualcosina ha sentito e maneggiato .
E .... la via massima .... chi riesce a farla suonare sempre rapportata la spesa ?
Dove la metto ? .... non ho un castello .... ma solo una sala da 45 mq adibita a tele e musica
sarebbe degno di attenzione se qualcuno dicesse / affermasse che .... lui .... , ma chi ci crede più !
Molto intelligenti le ATC 40 attive .... un pre e .... fine .... ascolto la muisca e non i cavi
Ultima modifica di mariorossi186 il mercoledì 28 novembre 2018, 18:09, modificato 1 volta in totale.
alberto inzani

mariorossi186
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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da mariorossi186 » mercoledì 28 novembre 2018, 18:07

andreazac ha scritto:
mercoledì 28 novembre 2018, 17:56
secondo me la via di mezzo ha senso per chi non è soddisfatto della scelta economica e non può (anche solo per il momento) permettersi il full horn.
In questa ottica avrebbe MOLTO senso se almeno una parte della via di mezzo fosse utilizzabile o upgradabile per il full horn (tipicamente le vie superiori).

Questa "filosofia" darebbe la possibilità di "dilazionare" l'acquisto del full horn senza rinunciare fino ad allora ad una qualità più che buona.
Si dovrebbe però progettare in maniera "modulare"
esatto .... due satelliti con implementazione / aggiunta del sub .... successiva
Ovvio che se satelliti e sub ogni 3 mesi cambiano .... il senso ?
alberto inzani

joda
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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da joda » mercoledì 28 novembre 2018, 18:10

Io appena potrò andrò ad ascoltare il FH, ben sapendo che non lo comprerò mai (a meno del 6 al superenalotto al quale raramente gioco, quindi cambierei casa, da cui FH). Ma sinceramente alcune cose sentite a prezzi sensati le ho trovate ottime e più che adeguate alle mie abitudini. Pensate invece a KIT numerati e certificati dove si potrebbe risparmiare sulla costruzione e finitura, forniti direttamente dalla casa madre, magari passando dal negozio per evitare la morte dei negozi fisici e per un ascolto dietro caparra poi stornata dal prezzo. Poi se sono pigro e voglio la finitura fica me la compro già fatta, al doppio del KIT.

joda
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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da joda » mercoledì 28 novembre 2018, 18:18

Complimenti per la sala da 45 mq. Io con circa 27 ho abbastanza casino, se voglio, anche col mio impiantino, ecco perchè trovo intelligenti anche le piccole Kef o le Elac o le Klipsh, o ... attive. ø sbattimenti.

mariorossi186
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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da mariorossi186 » mercoledì 28 novembre 2018, 19:08

le attive tipo ATC 40 sono un punto di arrivo per chiunque abbia buon senso e sia passato attraverso l'inferno dell'hifi / della massima insoddisfazione .
Però ad un certo punto bisogna sintonizzarsi sul fatto che i difetti di sistema dettano i ritmi dei nostri impianti e che si cerca SEMPRE di aver il minor numero di difetti a costi .... intelligenti .
Le ATC attive sono ottime , due casse un pre , nessun cavo di potenza tra i maroni
Se poi si vuol fare il sapientone si curiosa la sezione elettronica delle ATC e .... si capisce tantissimo :shock:
alberto inzani

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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 29 novembre 2018, 0:58

mariorossi186 ha scritto:
mercoledì 28 novembre 2018, 19:08
le attive tipo ATC 40 sono un punto di arrivo per chiunque abbia buon senso e sia passato attraverso l'inferno dell'hifi / della massima insoddisfazione .
Però ad un certo punto bisogna sintonizzarsi sul fatto che i difetti di sistema dettano i ritmi dei nostri impianti e che si cerca SEMPRE di aver il minor numero di difetti a costi .... intelligenti ...
Esatto... quindi insistere sui soliti diffusori-scatoletta, da collocare più o meno lontani dalle pareti, è il modo migliore per buttar soldi e tempo alla ricerca di risultati tecnicamente impossibili.

E' pur vero che per qualche mese l'appassionato riesce pure a suggestionarsi positivamente... ma passato l'innamoramento per l'oggetto i difetti di questo ritornano prepotentemente all'attenzione...

...ed allora si ricomincia con i cambi.

Buon divertimento !!!
F.C.

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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da mariorossi186 » giovedì 29 novembre 2018, 5:35

Chi arriva ad un diffusore attivo o è un appassionato evolutissimo oppure ha un colpo di culo e capisce rapidamente
Anche tra gli attivi esistono sòle , come sempre , ma un attivo ben selezionato può essere definitivo , almeno se se ne accettano i difetti , difetti peraltro insiti sempre in qualsiasi oggetto hifi
Considera che aggiungo solo un pre o , se ho il giusto dac e ne accetto l'interfaccia , nemmeno il pre
Quindi solo due cavi di segnale , nessun finale in giro
Se poi curioso l'interno delle ATC relativo la parte elettronica , sorgono diverse domande , ma , va bene così , molto bene
alberto inzani

Zelenka
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Re: La "via di mezzo" ha davvero senso ?

Messaggio da Zelenka » giovedì 29 novembre 2018, 20:26

mariorossi186 ha scritto:
giovedì 29 novembre 2018, 5:35
Chi arriva ad un diffusore attivo o è un appassionato evolutissimo oppure ha un colpo di culo e capisce rapidamente
Condivido, io ci sto arrivando dopo una trafila di vari decenni avendo sperimentato un po' di tutto, incluso l'autocostruzione. Forse è perché prima o poi arriva un pò di disincanto e si inizia a pensare in modo più pragmatico e di più alla musica, che dovrebbe essere il nostro fine ultimo (o qualcuno lo sta dimenticando?).
Anche tra gli attivi esistono sòle , come sempre , ma un attivo ben selezionato può essere definitivo , almeno se se ne accettano i difetti , difetti peraltro insiti sempre in qualsiasi oggetto hifi
Difficile trovare un negozio in cui poter ascoltare qualche diffusore attivo e per farsi un idea mi metto a leggere le recensioni sul sito di Sound on Sound, ma anche lì spesso trovi che i giudizi sono monotonamente positivi, anche se leggendo tra le righe...
Sarebbe stimolante conoscere i pareri dei membri del forum che hanno esperienza di diffusori attivi, tralasciando le applicazioni a sistemi da desktop.

A proposito, nessuno ha ascoltato le nuove JBL 306P? Sembrano un prodottino interessante.
Considera che aggiungo solo un pre o , se ho il giusto dac e ne accetto l'interfaccia , nemmeno il pre
Quindi solo due cavi di segnale , nessun finale in giro
magari un bel RME ADI 2 DAC, mi solletica alquanto, farebbe anche da pre e ampli cuffie, qualcuno nel forum lo ha nel proprio impianto?
Se poi curioso l'interno delle ATC relativo la parte elettronica , sorgono diverse domande , ma , va bene così , molto bene
Questa considerazione potrebbe essere buona per un thread.

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