Mario Bon insiste a citare queste mie parole, senza accorgersi che così facendo ci fa la solita figura da ignorante.
... Le Electrovoice SX-300 sono ottimi diffusori -nella loro categoria- e potrebbero anche suonare stra-bene, se solo di dispiegassero tutte le accortezze necessarie. Se io le divulgassi, ovviamente non resterebbe più nessuno interessato ai miei impianti, visto che con mille Euro otterrebbe quasi lo stesso. Quindi non puoi assolutamente biasimarmi se NON POSSO spiegare tutto, anche perché questo servirebbe comunque a poco o nulla, se manca l'esperienza di capire QUANDO certe soluzioni tecniche vanno applicate e quando NO...
Esaminiamo punto per punto:
1)- Le EV SX-300 impiegano una tromba inutilmente direttiva e lunga, rispetto a quelle che impiego io, a parità di frequenza di taglio. Quindi le mie hanno meno distorsione da nonlinearità dell'aria. Una cosa che evidentemente Mario Bon ignora, dall'alto della sua prosopopea.
2)- I miei impianti impiegano sempre trasduttori acusticamente caricati, che sono più efficienti ed hanno minori escursioni, per cui distorcono MOLTO meno di qualsiasi impianto concorrente. Fa eccezione il Monovia+Sub, che però è un impianto economico messo insieme per favorire un passaggio graduale, magari prendendo indietro un reso valutato decentemente: infatti non lo considero un "impianto a catalogo", come invece sono il Poliedro, il Paragone ed il FH "per Aleandro". Quindi il paragone tra i miei impianti e le SX-300 lo può fare solo un progettista ignorante... come appunto M.B.
3)- Sulle elettroniche è vero che in questi anni sono riuscito a fare veri piccoli miracoli, tant'è che ascolto e faccio ascoltare i miei impianti con i Thomann E-800 sulle vie basse: ma questo è possibile solo grazie ai caricamenti acustici ed al grosso margine di efficienza di cui dispongo. Ancora una volta Mario Bon dimostra di non aver capito nemmeno di cosa stiamo parlando...
4)- Infine il punto più importante: la scelta delle configurazioni (specie dei Sub) e la messa a punto dei sistemi... E' chiaro che un progettista -come Mario Bon- che è rimasto ai diffusorini asfittici con i soliti crossover passivi, non possa nemmeno lontanamente immaginare quali frontiere ci sono ancora da esplorare -per lui, ad un anno o due dalla pensione- mentre io sono dieci anni che appunto impiego soluzioni progettuali diversissime ed efficaci... Lo compiango, ma posso capire che ormai sia troppo tardi per lui. Dufay che lo ha fatto, di passare a configurazioni migliori, si è infatti sputtanato da solo... (e comunque NON ha capito i veri motivi per prendere certe scelte...).
In sintesi, se Mario Bon si desse meno arie e prendesse atto di essere sempre stato un Salieri, anzi meno... farebbe gran cosa.
Se voleva progettare qualcosa di veramente impegnativo e superiore lo avrebbe potuto fare anche solo per sè, a casa sua, magari per collaudare nuove soluzioni... Ed invece niente... solo diffusorini di una mediocrità assoluta...
Salutoni
F.C.