F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 luglio 2019, 12:00
E' semplice: due woofer affiancati si aiutano a vicenda, in termini di mutua impedenza di radiazione, ma solo se le loro emissioni sono eguali ed in fase. Quindi, se si taglia uno dei due in modo da fargli riprodurre solo la banda di frequenze che emetterebbe il condotto reflex, allora si perdono dai 3 ai 6 dB di rendimento proprio nella banda di frequenze (basse) dove è maggiormente prezioso.
Questa è cosa intuitiva quanto banale: strano che Mario Bon non l'abbia capita al volo e spiegata !
Giusto.
Il confronto tuttavia non dovrebbe essere fatto con un sistema con 2 woofer in parallelo, ma con un sistema classico con singolo altoparlante e tubo reflex. D'altronde questo e' il sistema che si vuole riprodurre in maniera attiva.
Mi si potra' obiettare che avendo comprato due woofer, si dovrebbero poterne sfruttare a pieno le potenzialita' di sensibilita' massima, ma appunto sono due sistemi concettualmente diversi.
F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 luglio 2019, 12:00
Non solo... ma la presenza dei condotti reflex blocca l'escursione dei woofer intorno alla frequenza di accordo, mentre chiudendo i due coni in due volumi chiusi questo vantaggio si perde.
Il tubo ha quella funzione di "blocco" dell'escursione non perche' e' un tubo, ma perche' modifica la funzione di trasferimento del woofer a cui fa da accordo. La stessa funzione puo' essere riprodotta utilizzando una rete LC serie in parallelo al woofer che fa la funzione del classico woofer, o tramite DSP tramite un eq parametrico settato con Q stretto in attenuazione di 5-6db.
F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 luglio 2019, 12:00
Non solo... ma dalle simulazioni emerge che il woofer che fa le veci del condotto deve essere pesantissimamente equalizzato, visto che la sua frequenza di risonanza si alza di molto, per via della cassa chiusa... E questo moltiplica letteralmente la sua escursione.
Vero. Deve essere certamente utilizzato un woofer con sospensioni rigide ed un motore molto potente, quindi con il qts piu basso possibile e di grande diametro per avere una fs bassa.
L'equalizzazione deve ovviamente tener conto di questi fattori e quindi implementare un filtro subsonico o meglio ancora un parametrico fuori banda. Insomma niente di difficile implementazione.
F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 luglio 2019, 12:00
Ovviamente
le simulazioni confermano quanto sopra ed aggiungono ulteriori aspetti negativi alla lista.
Però io sono onesto nel dirvelo, a differenza di chi ha strillato al miracolo, ma poi si è guardato bene dal pubblicare anche UNA SOLA misura di distorsione... e nemmeno uno straccio di simulazione.
Vi lascio a riflette sulla vostra (inesistente) onestà intellettuale.
Il vantaggio principale sta nell'eliminazione delle frequenze spurie che vengono emesse da tutti i tubi reflex, indipendentemente dalla loro dimensione. Spurie che arrivano anche in piena gamma media, con evidenti impatti sulla resa generale.
Poi esistono ancora ;e possibilita' di settare diversamente l'accordo del sistema per sovrasmorzarlo o sottosmorzarlo a piacimento (se preventivamente settata dal progettista e quindi richiamabile dalla memoria del dsp). Anche il volume totale, sempre a parita' di sistema singolo wf+tubo) puo essere ridotta sensibilmente, perche' di fatto il volume del wf che fa da wf, puo essere ridotto all'osso e solo il woofer che emula il tubo ha bisogno del volume necessario.
I contro sono sicuramente la complicazione di un sistema nato semplice (wf+tubo) che in questo caso necessita di un' amplificatore dedicato, un dsp ed un woofer in piu'.
Inoltre ritengo che si possa emulare senza problemi, sistemi reflex con accordi piuttosto "alti" , mentre diventa complicato emulare un sistema accordato molto in basso (tenendo in considerazione le difficolta' espresse nei punti sopra ed in particolare basso qts e bassa fs del woofer).
Morale della favola, sempre di un sub si ha bisogno.
Ciao
Andrea